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WRESTLEMANIA 4 - WWF Championship Match: Randy Savage vs. Ted DiBiase

Per la prima volta dal 1985, nel main event di Wrestlemania non fu impegnato direttamente Hulk Hogan. A Wrestlemania IV, infatti, i due lottatori che si contesero il titolo furono “Macho Man” Randy Savage e “The Million Dollar Man” Ted DiBiase. C'è da dire che il titolo, allora, era vacante, a causa di una controversa rivalità tra Hulk Hogan e Andrè The Giant. Hogan, infatti, che era campione fin dal 23 gennaio 1984, affrontò, il 5 febbraio 1988 (quindi nemmeno due mesi prima di Wrestlemania IV) Andrè The Giant, il quale riuscì a vincere grazie al decisivo aiuto di Earl Hebner, l'arbitro corrotto da Ted DiBiase, il quale voleva fortemente la vittoria di Andrè The Giant perché si era accordato con quest'ultimo: se lui avesse vinto il titolo, la cintura sarebbe andata al “Million Dollar Man”. Ed effettivamente così andò, anche se in realtà a Ted DiBiase non venne mai riconosciuto quel titolo, tanto che anche oggi, se andiamo a vedere l'albo d'oro del titolo dei pesi massimi WWF, notiamo come il nome di DiBiase manchi nella lista dei vincitori della cintura. I vertici della federazione, tuttavia, non erano affatto contenti del piano orchestrato da DiBiase per vincere la cintura, e quindi decisero di rendere il titolo vacante e di riassegnarlo al vincitore di un torneo che si sarebbe svolto a Wrestlemania IV. Durante il torneo, Ted DiBiase arrivò in finale battendo al primo turno “Hacksaw” Jim Duggan (il vincitore della Royal Rumble di quell'anno) e al secondo turno Don Muraco, saltando la semifinale, dal momento che Hulk Hogan e Andrè The Giant si erano affrontati nel secondo turno ed erano stati entrambi squalificati, e perciò per loro fu preclusa la possibilità di partecipare alla semifinale. In realtà, anche la doppia squalifica di Hogan e di Andrè fu voluta da DiBiase, che con metodi poco chiari riuscì ancora una volta a raggiungere il suo obiettivo, da grande heel qual'era. Tolti di torno i due avversari più pericolosi, però, rimaneva da scoprire lo sfidante, che si rivelò poi essere “Macho Man” Randy Savage. Quest'ultimo arrivò in finale sconfiggendo Butch Reed al primo turno, Greg “The Hammer” Valentine nel secondo e One Man Gang in semifinale. Siamo nel main event della serata, e la posta in palio è alta: chiunque vincerà il match, infatti, potrà fregiarsi per la prima volta del titolo di campione WWF. DiBiase arrivò sul ring accompagnato da Andrè The Giant, il quale intervenì diverse volte nel match per ostacolare Savage, mentre quest'ultimo era accompagnato dalla sua manager, la stupenda Miss Elizabeth. Il match durò poco meno di 10 minuti, in linea più o meno coi main event precedenti, ma c'è anche da dire che, probabilmente, l'incontro venne accorciato anche perché i due lottatori avevano già combattuto due match nella stessa serata (DiBiase) o addirittura tre (Savage). La contesa, comunque, fu abbastanza buona, con DiBiase che diede dimostrazione della sua buona tecnica e Savage della propria fisicità, anche se c'è da dire che i due veri protagonisti dell'incontro non sembravano tanto loro, quanto Andrè The Giant e Hulk Hogan. A metà match, infatti, accortosi del fatto che Andrè voleva far vincere in tutti i modi DiBiase, Savage disse a Miss Elizabeth di correre nel locker room per chiamare Hulk Hogan il quale arrivò prontamente con una sedia a bordo ring, osannato dalla folla (molto partecipe nel corso del match, e direi che era inevitabile, visti i nomi coinvolti…). L'incontro, quindi, non fu assolutamente noioso, anche se c'è da dire che, in piena tradizione old school, non vedemmo manovre che potessero far gridare al miracolo. Dopo una contesa piuttosto equilibrata, Hogan si decise finalmente ad intervenire: DiBiase, infatti, approfittando di una scorrettezza di Andrè The Giant chiuse Savage nella sleeper hold, e mentre l'arbitro era di spalle perché stava richiamando Andrè, entrò sul ring Hogan, colpendo con una sediata alla schiena DiBiase, il quale mollò alla presa e stramazzò a terra. A questo punto, a Savage non restava altro che salire sulla terza corda per colpire il proprio avversario con il flying elbow smash, che gli regalò il conto di tre e la vittoria del titolo mondiale per la prima volta nella sua carriera. Vittoria certamente meritata di Savage, che alla fine festeggiò sul ring con Miss Elizabeth e Hulk Hogan: in realtà però, come vedremo nel prossimo main event, l'amicizia tra i due non durò molto, e infatti dopo appena un anno dalla trionfale notte del 1988 si affrontarono con in palio il titolo del mondo…


 

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