Come scriveva Edgar Allan Poe nel suo racconto ‘La sepoltura prematura', "essere sepolto vivo è senza dubbio l'estremità più paurosa in cui possa incorrere il mortale". E pensare che la WWE (allora WWF) ci ha addirittura fatto un match…
Infatti nel Buried Alive match, che può essere visto come un passo in più rispetto al Casket match, l'unico modo per vincere è gettare il rivale dentro una fossa scavata in un cumulo di terra presente fuori dal ring (solitamente sullo stage) e seppellirlo con la terra; il match viene solitamente dichiarato finito quando l'avversario è completamente ricoperto dalla terra e non è più visibile.
Per seppellire il rivale con la terra viene solitamente usata una pala, con cui il vincitore ricopre di terra il corpo del perdente; dopo la fine del match, il seppellimento viene reso più scenico riempiendo completamente la fossa di terra, con l'ausilio di una ruspa o una scavatrice.
Questa stipulazione, oltre a non prevedere pinfall o sottomissioni, non prevede ovviamente nemmeno il count-out e la DQ; sono inoltre presenti, soprattutto intorno alla zona della fossa, vari attrezzi a tema che possono essere usati come corpi contundenti, come pale o carriole.
Questa stipulazione viene solitamente lottata nella tipologia 1 vs 1, ma in un'occasione è stata anche lottata in modalità tag team (in cui per vincere bastava seppellire un solo membro del team rivale). In tutti i Buried Alive match finora combattuti ha sempre partecipato The Undertaker, alla cui figura è abbinata anche questa stipulazione.
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