Samoa Joe è stato ospite di The LAW: Live Audio Wrestling questa domenica per promuovere la sua apparizione per la Smash Wrestling a Toronto prevista per sabato 6 giugno, in un match contro Chris Hero. Il podcast completo è disponibile a questo link, mentre qui di seguito ne trovate un paio di punti salienti:
La sua decisione di lasciare la TNA:
"Penso che la decisione sia stata presa nelle poche ultime settimane. Spesso le persone mi hanno definito leale fino all'estremo, e ancora non sentivo che la missione fosse compiuta in TNA. Ho fatto del mio meglio in tutta la mia carriera per aiutare a cercare di costruire la compagnia e portarla alla ribalta. Ha avuto i suoi alti e bassi e cadute qua e là, e ancora non credo che quel lavoro fosse finito. Verso la fine ci sono state alcune cose e incidenti evidenti che un pò mi hanno mostrato che forse era giunto il momento per me di andare avanti e forse era meglio per me, sia personalmente che professionalmente, esplorare altre opzioni ed esplorare altre cose. Devo ammetterlo, non sono scontento della mia decisione. Sono scontento che non ho avuto l'opportunità di finire quello che volevo iniziare in TNA, ma allo stesso tempo sono uscite fuori tante cose per le quali sono molto, molto soddisfatto della decisione che ho preso."
L'identità della TNA come promotion durante il suo stint lì:
"Penso che ai tempi TNA avesse un'identità definita, ma l'identità non era davvero supportata ed è stata riavviata in favore di qualcos'altro che pensavano sarebbe stato qualcosa di migliore, o che gli era stato mostrato come migliore. Con la X Division che c'era allora, il livello di atletismo e i ragazzi di spicco che avevamo nella compagnia ai tempi, aveva davvero molto un'identità. E poi a un certo punto lungo il percorso quell'identità è stata spinta in secondo piano in favore del cercare di essere qualcosa che credo non avrebbe mai dovuto provare a essere. La TNA era unica in quanto aveva uno stile atletico di altissimo livello, e ai tempi ho sentito che si stava cercando di trasformarla in qualcosa di più sport-entertainment, quando noi eravamo sicuramente un'alternativa a quel particolare tipo di stile. Col passare del tempo ciò è fluttuato e decaduto, e arriverà in superficie e poi sarà messo in secondo piano. I wrestler sono entrati e usciti a cicli, e i team creativi sono entrati e usciti a cicli regolarmente. Ecco, penso, dove l'identità ha iniziato a diventare confusa."
Fonte: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it
