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Intervista a Sting sugli inizi in TNA, l'evoluzione e il futuro della TNA, la Hall of Fame e altro

 

La settimana scorsa il pluri-campione del mondo e TNA Hall of Famer 'The Icon' Sting è apparso nel programma radiofonico scozzese Big WrestleShark Show per un'intervista con Simon Cassidy e David Thomson. Questi sono alcuni highlights.

I suoi pensieri sull'essere il primo indotto nella TNA Hall of Fame: "Davvero mortificante. Mortificante perché ci sono tanti altri ragazzi, i Samoa Joe, gli A.J. Styles, Bobby Roode, James Storm, Jeff Jarrett, che erano qui da prima che arrivassi io. Loro hanno aiutato a costruire le fondamenta di questa compagnia, quindi per me essere indotto per primo è stato mortificante per quello... e proprio mortificante in ogni modo. Ero tipo 'mi stanno facendo ritirare o cosa?' [Ride] in più io sono ancora un wrestler attivo... quindi fa un po' strano essere inserito nella Hall of Fame, mentre stai ancora lavorando."

Tra le continue voci sul suo ritiro, cosa lo spinge a tornare in TNA: "Il gruppo di uomini e donne sotto il tetto della TNA, i fan, il brand, mi sento a mio agio qui. È stata una buona casa qui; Dixie Carter, la famiglia Carter, è stato fantastico lavorare con loro nel corso degli anni e Dixie è molto persuasiva."

Cosa lo ha portato in TNA all'inizio: "Ero fuori da cinque anni... il modo in cui avevo smesso di lottare non era stato buono. In quei giorni ho ricevuto una telefonata dalla famiglia Jarrett, poi ho avuto un incontro a Los Angeles con Jeff e Dixie... a dire il vero Kurt era lì in quell'incontro. Anche in questo caso Dixie è stata molto persuasiva, era disposta a fare la cosa giusta in termini di programmazione, di tempo on the road, naturalmente il denaro è stato un punto del discorso, insieme abbiamo parlato di tutto. E mi piace il brand... ha tutto ciò che deve avere. È stato una specie di momento da ora o mai più per me."

I suoi pensieri su come la TNA è cresciuta da allora: "Amo ancora il brand, la sua crescita, la sua maturazione, la sua sbocciatura. Il suo trasformarsi in qualcosa che adesso ci porta in 120 paesi. All'inizio eravamo nel Fairgrounds a Nashville, in Tennessee."

Cosa fare per rendere la TNA un nome noto: "Portare lo show on the road; penso all'anno scorso al Wembley, i tapings TV al Wembley sono stati un grande esempio... Voglio fare la stessa cosa negli Stati Uniti, è quello che dobbiamo fare! Penso che ci sia il potenziale perché ciò accada nel 2013." [N.B.: L'intervista è antecedente all'annuncio di Dixie Carter]

Cosa gli rimane da realizzare: "Mi piacerebbe vedere TNA Impact Wrestling diventare un nome noto negli Stati Uniti. A quanto pare siamo un nome noto qui [nel Regno Unito], voglio che ciò accada anche negli States... penso che se usciamo on the road è molto probabile che ciò accada."

L'audio dell'intervista completa a Sting lo potete ascoltare a questo link: http://wrestleshark.podbean.com/2013/02/03/bws-episode-12-sting-jackie-polo/.

 

Source: WrestlingInc.com & WrestlingRevolution.it


 

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