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Intervista a Tara sull'essere una donna e innovatrice nel wrestling, sul suo documentario e altro

L'ex-WWE Diva e attuale TNA Knockout Tara ha partecipato a The Rack Thursday Night per un'intervista di quasi 20 minuti. Questi sono alcuni highlights:

Sul suo imminente documentario 'Tarafied': "Be', è ​​ancora in lavorazione. Ci stiamo ancora aggiungendo cose. È stato fatto da Matt Goldberg, e lo ha fatto come un progetto per l'università; lui è un super fan di wrestling, l'ho visto qui nel backstage per un bel po' e alla fine è venuto da me. Ne ha fatto uno su The Pope (D'Angelo) Elijah Burke e lo ha portato al Film Festival di Cannes, in Francia, quindi presenterà anche questo a Cannes, è un documentario su com'è essere una donna in un'industria maschilista, sai cosa voglio dire? Quindi, sono davvero lusingata; mostra un sacco di dietro le quinte, cose che i fan di solito non sono autorizzati a vedere. Quindi, è abbastanza interessante. Lo stiamo ancora implementando; aprirò un ristorante a Chicago a marzo e ci includerò anche questo, quindi continuiamo a implementarlo e sono molto felice di vedere come andrà a finire."

Cosa ha pensato quando ha visto il lavoro in corso: "Sarò onesta, è difficile, voglio dire, l'ho visto ed è davvero difficile guardare te stesso, lo trovo molto difficile. La gente pensa che amino vedersi in TV; io sono la peggiore, sono così critica. Sono una perfezionista, così quando guardo i miei match, non sono mai contenta di quello che ho fatto. Voglio dire, c'è sempre qualcosa per cui mi prenderei a pugni e credo che questo è ciò che ti rende un'atleta migliore; quando critichi costantemente il tuo lavoro. Ma quando l'ho visto e c'erano alcune interviste nel backstage su ciò che la gente provava per me sono stata molto lusingata, non immagini nemmeno. Voglio dire, viviamo come in una piccola bolla qui sul posto di lavoro e non ti rendi conto delle vite che tocchi, non lo sai. Perché per noi, è solo noi che veniamo a lavorare, facciamo le nostre cose, e torniamo in albergo magari per esercitarci e andare avanti fino alla prossima città, sai cosa voglio dire? Siamo coinvolti nella nostra vita e ci dimentichiamo quello che facciamo e non mi rendevo conto di ciò che la gente provava e mi sono venute le lacrime agli occhi. Hanno intervistato un paio di miei colleghi di lavoro su ciò che pensavano di me e non avevo idea che provassero questo. Così, ho bisogno di sentirmelo dire. È stata una buona spinta per il mio ego, sai? Tutti hanno bisogno di un po' di complimenti una volta ogni tanto."

Sull'essere un personaggio femminile forte sullo schermo e nel business: "È un settore difficile, e non mi lamento. Amo, amo, amo quello che faccio per vivere. Voglio dire, sono molto fortunata e ho una passione per questo e credo si veda nel mio lavoro. Devi essere tagliata per gestire questo tipo di stile di vita. Ci passiamo 250 giorni l'anno e questa diventa la nostra seconda famiglia. La gente dice, 'Non trascurare la tua famiglia a casa'; è irrealistico dire ciò, perché lo show va avanti; non ci sono scuse per mancare uno show qui. È intrattenimento, non abbiamo una fine stagione. Abbiamo il Natale libero da trascorrere con la famiglia, ma credo sia per questo che non vedi un sacco di donne in questo settore. Mi ricordo quando ho iniziato, sono qui da forse circa cinque anni, e mi piacerebbe vedere nuove ragazze entrare e provarci; vi ricordate il Diva Search? Credo che abbiano avuto un'immagine completamente diversa di quello che facciamo, credo si aspettassero una limousine che veniva a prenderci all'aeroporto, hotel a 5 stelle, ma poche sanno che tre ragazze che viaggiano magari insieme a un ragazzo, speriamo che un ragazzo venga con noi, perche è un po pericoloso là fuori; non siamo sempre in zone ricche, sai? Siamo imprenditori indipendenti così dividiamo i costi; noi tutti noleggiamo la stessa auto e, talvolta, andiamo tre o quattro persone in una stanza, finisce per diventare un bel momento, non fraintendetemi. Di tanto in tanto, abbiamo una camera da soli; quello è quel momento in cui ci è permesso di essere tipo 'Ho bisogno di tempo per stare da sola con me' e ritirarmi nella mia stanza d'albergo. Quindi, si tratta di una strada solitaria e di non piangere. Ti sei appena fatta molto male qui; siamo attrici che facciamo le nostre acrobazie e ti fai male e semplicemente non lo fai vedere, è strano. In uno stile di vita normale, come gli attori, se si fanno male, ti mettono da parte e loro sono tipo 'Oh mi dispiace, fammici mettere del ghiaccio'. Noi, non mostriamo il dolore, solo perché non faccio sapere a chiunque che sto male; ciò significherebbe che non posso lottare nel prossimo match. Non è strano? Ti danneggi solo di più quando non dici nulla. È solo un diverso stile di vita che conduciamo e sarò sincera, se avessi una figlia e lei mi dicesse che vuole essere una lottatrice, non so se sarei molto entusiasta a riguardo. Sarò onesta, significherebbe che non la vedrei per 250 giorni l'anno e starebbe per strada. Bisogna avere la pelle dura per il business e io sono una delle persone che sono molto, molto sensibili e non ho mai avuto quella pelle dura. Non so cosa sia successo, ma sono molto sensibile; puoi chiederlo a chiunque con cui lavoro. Dicono 'Come fai a essere ancora sensibile e ancora qui?' e io rispondo 'Non lo so'. È un'industria difficile, ma i duri sopravvivono. Lo faccio da 13 anni, accidenti, non riesco a crederci. Mi sento ancora come una rookie a volte. È strano, è molto strano."

Sull'essere un'innovatrice e l'aver lavorato in dei cage match da donna: "Sono paurosi, non voglio mentire. Voglio dire, immagina il ring senza quella gabbia e ti trovi sul turnbuckle, sai, quando faccio i miei moonsault guardando in basso, e devo sorridere ma ho paura dell'altezza. Non è pazzesco? E guardo fuori (dal ring) e dico 'Oh mio Dio' e hai quella piccola sensazione di formicolio, perché sei così spaventata. E puoi immaginare che andare sulla cima della gabbia e guardare verso il basso, verso l'esterno sembra ancora peggio, ma capita quando sei in questo business; specialmente quando sono arrivata in TNA, ho parlato con un capo e ho detto che raramente avrei detto di no a qualcosa. Se mi metti in un Tables, Ladders and Chairs match, lo farò. Se mi metti in un cage match o un hardcore match, ci sto. Ho detto, qualunque cosa mi presenti davanti, farò del mio meglio e non rimarrete delusi. E, naturalmente, qualunque cosa fanno, mi ci mettono. Oh mio Dio."

Sull'essersi rotta il braccio nel main event cage match con Mickie James: "È spaventoso; con Mickie James, mi sono strappata il gomito alla fine e si è rotto. C'era Earl Hebner che diceva 'Lo faccio finire'; stavano per chiamare i medici e terminare il match e quello era il main event, così gli ho detto, e scusate il mio linguaggio, gli ho detto di 'andare affunculo' sul ring e lui ha risposto 'No, cosa c'è che non va?' e io, 'Penso di essermi rotta il braccio'. Lui ha detto, 'Facciamola finita, facciamola finita, sto per finirla' e io 'No, no. Non ti azzardare!' Sto facendo un main event e mi vuoi salvaguardare o qualcosa del genere? Il finale è stato lei che è andata sulla cima e mi ha 'Theszato' dalla cima della gabbia e l'ho preso e mi ha buttato giù. E poi non appena ti dicono, quando l'arbitro ti dice 'Siamo fuori, siamo fuori dalle riprese adesso', è stato in quel momento che le mie lacrime sono scoppiate fuori. Mi hanno detto 'Resta giù, resta giù' perché il mio braccio aveva, lo puoi vedere sulle immagini se le riguardi, aveva un aspetto strano. Mi sono strappata il tendine e naturalmente cosa ho detto quando sono tornata dagli agenti e da tutti i miei capi e simili? 'Mi dispiace di essermi fatta male' e loro erano tipo 'Dici sul serio?! Hai appena ricevuto una standing ovation dal ragazzo nel backstage. Quale altro ragazzo l'avrebbe portato a termine?? Sei una dura.' E io 'Sì, ma mi sono fatta male, mi dispiace tanto.'"

L'audio-intervista completa a Tara la potete ascoltare a questo link: http://www.wildtalkradio.com/rocknsock/therack/therack011013.mp3.

 

Source: LordsOfPain.net & WrestlingRevolution.it


 

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