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PARALLEL LIVES 31 - Rob Van Dam: in WWE, starà in secondo piano o punterà al "vertice"?

ROB VAN DAM: IN WWE, STARÁ IN SECONDO PIANO O PUNTERÁ AL “VERTICE”?

Il mondo dello spettacolo è davvero molto strano. Quando decidi di mettere piede in scena, di qualsiasi tipo essa sia, non saprai mai, con certezza, cosa ti aspetta. È il cosiddetto bello della diretta! L’attore quando si trova d’avanti al pubblico, anche se è sicuro di aver dato il 100%, non saprà mai se quest’ultimo gradirà la sua performance. Può aspettarsi Standing ovation, leggeri applausi, totale indifferenza o brusii di disapprovazione. Ciò nonostante l’attore, il musicista, l’atleta, insomma il performer, non si priverà mai del palcoscenico, non si allontanerà mai da quell’eterno amico di viaggio, che può mettergli lo sgambetto in qualsiasi momento.

Se consideriamo il mondo del Wrestling, le cose sono pressoché uguali. Sia se ci troviamo nei circuiti indipendenti, sia se ci troviamo nelle grandi federazioni internazionali, il ring può essere considerato un palcoscenico, ed i Wrestler sono gli attori che interpretano la loro parte sul ring. Il visionario e strabiliante Vince McMahon, aveva capito questo concetto da molto tempo, difatti ormai la WWE tende quasi più all’intrattenimento che al wrestling, non che ciò sia cosa buona, ma è innegabile che porti soldi.

Quindi i lottatori salgono sul ring, mettendo in mostra tutto quello che hanno, ma non sempre vengono apprezzati dal pubblico presente. Parecchie volte, anzi, abbiamo assistito a un pubblico che, durante i match, restava molto indifferente, oppure ad un pubblico che per un ritorno a sorpresa, di un loro beniamino, o per un incasso di un Money in the Bank, sobbalzava dalla sedia e metteva in scena boati da stadio.

Ecco i ritorni dei beniamini, questi fanno infiammare il cuore e la gola del pubblico. Parecchi si domandano perché gente come Jericho o HHH o Undertaker, facciano ancora furore nel ring, nonostante non combattano più a tempo pieno. La risposta è semplice, perché ormai sono leggende. Il pubblico le vuole in scena, indipendentemente da quello che fanno, solo per il gusto di vederle e per urlare loro il proprio amore.

Stesso discorso riguarda il protagonista di questo editoriale, Rob Van Dam. Robert Szatkowski, infatti rientra a pieno nella categoria sopra citata, è una leggenda Hardcore e soprattutto è riuscito in un particolare record: si è preso il boato più forte del pubblico, in un Ppv, senza neanche parteciparvi! Siamo a Payback 2013, quello che a parere (per quanto futile esso sia) del sottoscritto si candida come Ppv dell’anno, le luci si spengono, e parte uno strano video sul monitor, è un promo. La WWE annuncia che RVD tornerà a combattere al prossimo Ppv. Di qui in poi, il putiferio, tutto il palazzetto inizia a gridare a gran voce “R” “V” “D”, una scena epica. Ne la vittoria di Cena o di Punk o di Del Rio, quella stessa sera, riusciranno ad ottenere la stessa ovazione. Il promo di RVD riscuote più successo di quelli che, nel recente passato, annunciavano il ritorno di Undertaker o Jericho. Pensate quindi cosa accadrà al Ppv Money in the bank.

A questo punto, come di solito accade, negli altri numeri di questo editoriale, inizia il recap della carriera dell’atleta in oggetto. Ma oggi no. Non perché RVD, non abbia vinto titoli, anzi, ma perché è importante soffermarsi su altri argomenti, se volete sapere quali sono le sue imprese (anche se, se state leggendo questo articolo, e non sapete chi sia RVD o cosa abbia vinto, mi sorge spontaneo dirvi “ma che diamine lo state leggendo a fare?”) potete benissimo leggere la sua biografia on line.

Come dicevo il ritorno di RVD ha creato una strana elettricità nell’aria. Tutti sono impazienti, tutti aspettano di rivederlo, ora io non vorrei fare il bastian contrario della situazione, anzi sono anche io molto contento di rivedere RVD in WWE, ma non voglio che molti si creino aspettative troppo alte da lui. Facciamo chiarezza: RVD ormai ha 42 anni, il suo corpo ne ha viste parecchie, soprattutto negli anni d’oro della ECW, il suo stato di forma non è più quello delle sue ultime apparizioni continuative in WWE, ovvero il lontano 2007. L’età avanza, questo è un dato di fatto, e come questo è stato un peso per gente come Taker e HHH, sarà anche un peso per RVD, anzi forse sarà anche peggio, infatti RVD predilige molto le manovre aeree e soprattutto fa dell’atleticità il suo punto di forza, e di certo gli acciacchi e il peggioramento del fisico non gli danno una mano a mantenere al massimo il suo stile di lotta.

Altra considerazione da fare riguarda la sua attuale forma fisica, più che lo stile di lotta, per chi ha visto i suoi ultimi match in TNA, ammetto di non averli visti tutti, ma dalle voci di corridoio che circolano su internet, la sua forma di certo non era vicina alla perfezione, anzi non la sfiorava nemmeno. I più a questo punto potrebbero affermare che RVD ritornerà in WWE con un ruolo alla Jericho, permettendo alle nuove leve di crescere e migliorarsi sul ring. Devo onestamente dire che non sono convinto nemmeno di questo. Jericho si è adattato a questo Status perché sa di non poter più fare il lottatore a tempo pieno, ha quindi deciso di dare più spazio alla sua carriera da cantante, in effetti si può dire che ormai Jericho, nonostante le sue prestazioni ottime sul ring, di lavoro faccia il cantante, mentre il lottatore lo fa solo per divertimento, non gli interessa aggiungere allori alla sua carriera, ma solo divertirsi nel ring. RVD invece, non vanta lo stesso palmares di Jericho, quindi potrebbe avere più un ruolo alla Christian in WWE che uno alla Jericho. Christian ha 40 anni, e lotta ancora per traguardi più o meno prestigiosi, non si accontenta di un ruolo di secondo piano. Stessa cosa potrebbe valere per RVD, anzi sono sicuro che RVD si rifiuterebbe categoricamente di perdere a Wrestlemania contro Fandango, considerando anche il fatto che RVD è imbattuto a Wrestlemania.

Quindi la domanda è: “RVD accetterà un ruolo di secondo piano in WWE, accontentandosi di far crescere nuovi talenti, oppure vorrà puntare alla vetta, non necessariamente vincendo un titolo, ma quantomeno rimanendo nel giro che conta?”. Con questo interrogativo levo fiato alle trombe e cedo a voi la parola…

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