Per citare un’introduzione tanto cara ai ring announcer TNA, This is TNA Point! Sempre il solito “Fantomius” Fabio Broggi vi dà il benvenuto a questo #109 del nostro e vostro (e pure loro, già che siamo) editoriale preferito. Oggi non vi voglio parlare di un tema in particolare come faccio di solito, voglio invece farvi un’analisi generale di quanto è successo in queste due settimane di TNA. Quindi, bando alle ciance e iniziamo.
Partiamo dalla prima cosa che salta all’occhio, cioè la location in cui ci troviamo. È tempo infatti dell’annuale Maximum Impact Tour della TNA nel Regno Unito, tour ormai storico visto che quest’anno è arrivato alla sesta edizione, e già ne è stata annunciata la settima per il 2015. Questo tour regala sempre dei momenti positivi alla TNA, con arene stra-piene di fan, un pubblico molto coinvolto che si fa sentire negli show e un’atmosfera particolare, da grande evento. E anche queste due settimane non sono state da meno. Inoltre finora siamo stati solo a Glasgow, in Scozia; il boom deve ancora venire, ancora bisogna passare per Manchester e Londra… Anche quest’anno quindi, nonostante i vari problemi alla federazione, la grande presa che ha la TNA sul mercato britannico si conferma come una costante. Verrebbe quasi da dire che gli converrebbe trasferirsi proprio nel Regno Unito, se ciò non fosse praticamente impossibile…
Parlando ancora in generale, senza entrare nelle storyline vere e proprie, bisogna sottolineare qualche particolare in relazione ai PPV. Prima di tutto, sempre in riferimento al Regno Unito, per la prima volta nella sua storia la TNA ha registrato proprio lì non uno ma ben due PPV internazionali, fuori dagli USA. Sì è vero, si tratta solo di One Night Only, ma è comunque un inizio che fa ben sperare; chi dice che l’anno prossimo non potrebbero farci un PPV vero e proprio in Inghilterra… Parlando di veri PPV, in questi giorni sono uscite alcune notizie interessanti. Dopo il (a mio avviso fallimentare) tentativo dello scorso anno, Lockdown tornerà finalmente al concetto originale di tutti steel cage match, concetto che ha reso famoso e unico questo PPV. Inoltre, visto che si tornerà negli USA, vedrà anche il ritorno di Jeff Hardy. Ma a parte queste, c’è un’altra cosa che forse è passata un po’ in secondo piano ma che invece ha un significato importante e dei possibili risvolti molto positivi: è stato annunciato il ritorno di Sacrifice, evento che mancava dal 2012 e che quest’anno si svolgerà il 27 aprile. Il 27 aprile, una domenica. Non sarà infatti una puntata speciale di Impact, bensì un PPV vero e proprio, e solo un mese dopo un altro PPV, Lockdown. Che la TNA abbia capito il grosso errore che ha fatto in questo scorso anno e abbia finalmente ripreso a puntare sui PPV (quelli veri)? Di sicuro l’aggiunta di Sacrifice al piano PPV del 2014 fa ben sperare, speriamo non si tratti di una cosa una tantum e che invece proseguano su questa strada.
E passiamo ora alle storyline, a quanto si vede on screen. Di sicuro una delle notizie principali che sono uscite da queste due puntate di Impact è l’identità del nuovo investitore. Certo, era ampiamente pre-annunciata… Basti pensare che ci ho beccato addirittura io nelle previsioni che avevo fatto nell’ultimo numero… Ma a parte questo, MVP alla fine è arrivato in TNA e ha messo subito le cose in chiaro. Gli inglesi dicono “Dio salvi la Regina”, mentre lui invece vuole fare tutt’altro, vuole spodestarla la cosiddetta “Regina” della TNA: il tempo delle azioni senza ripercussioni è finito, il party di Dixie Carter è finito. Nell’ultima puntata MVP ha detto a Dixie quello che avremmo voluto dirle tutti nella realtà: lei non ne sa nulla di wrestling, non sa fare il capo, non sa fare assolutamente niente. E ciò non solo in storyline: è sotto gli occhi di tutti l’incapacità di Dixie nel suo ruolo, o meglio nei suoi ruoli (sia on screen sia dietro le quinte). MVP invece è sembrato molto più convincente nella sua attuale posizione, seppur sia convinto che si tratti solo di un ruolo temporaneo e che prima o poi ritornerà a fare il wrestler. Tornando però alla storyline in sé, nonostante negli ultimi numeri del TNA Point sembrava avessi quasi osannato questa nuova storia della battaglia per il potere, devo ammettere che il rischio di ripetitività si fa sempre più alto. Di certo non è la prima volta che si ricorre a storyline simili… Senza scomodare altre federazioni come la WWE, che anch’ella ogni tanto si gioca la carta "battaglia per il potere", anche in TNA abbiamo già dei precedenti: basti pensare a Hogan e Bischoff con gli Immortals, o alla storia del Network che interferiva nelle loro decisioni, o a Mick Foley anch’egli investitore (era azionista in realtà, ma il senso è lo stesso) della TNA… No, non è di certo una novità questa storia con MVP. Però a questo punto, dopo il turn heel di Dixie, probabilmente una battaglia per il potere era l’unico modo per andare avanti nella storia in modo sensato. Il trucco penso stia nel non incentrare intere puntate solo su Dixie e MVP; esattamente il contrario di quello che hanno fatto in questa ultima puntata, per capirci… Dovrebbero lasciare a questa storyline una posizione di contorno, farle fare da sfondo alle rivalità tra i wrestler che invece dovrebbero avere lo spazio maggiore nello show, dovrebbero fare da protagoniste. Se faranno così allora questa nuova battaglia di potere potrebbe raggiungere (quello che penso sia) il suo scopo, cioè uscire dal periodo Dixieland, senza risultare eccessivamente pesante come invece rischia di essere.
Visto che parlavo di dare maggiore visibilità alle rivalità tra i wrestler è tempo che lo faccia anche io in questo numero del TNA Point, e partiamo parlando proprio della più importante: quella che gira intorno al TNA World Heavyweight Title. Finalmente. Finalmente dopo anni Samoa Joe è tornato prepotentemente nel giro che conta. Il samoano infatti si è guadagnato una shot al titolo massimo per il main event di Lockdown facendo addirittura cedere il campione, Magnus. Inoltre ha ulteriormente rafforzato il suo status difendendo questa shot contro Bobby Roode, un Roode che è stato anch’egli sottomesso dal samoano senza nemmeno eccessiva difficoltà. Un Joe che quindi da parte sua arriva a questo match pushato come non mai in questi ultimi anni, una macchina distruttrice che ha come unico scopo porre fine al regno di terrore di Dixie, Magnus e gli altri protetti. Da parte sua invece Magnus non ci arriva affatto allo stesso modo al PPV… Ha sì alzato varie volte la testa nei confronti del suo capo, facendo vedere che non è solo un semplice fantoccio; però all’atto pratico come campione non ha mai dimostrato praticamente niente, ha sempre vinto solo ed esclusivamente grazie a interferenze su interferenze. Ora, con MVP che vuole assicurare la parità di condizioni a tutti in TNA, il suo destino di perdere contro Samoa Joe sembra quindi già segnato. E ciò non sarebbe neanche un male, perché in questo modo il samoano sarebbe rilanciato alla grande e non sarebbe relegato al solo inutile (se non dannoso) ruolo di rivale di transizione… Effetti positivi però ci sarebbero anche da una vittoria di Magnus, così finalmente avrebbe quella prima vittoria con le sue sole forze che tanto gli manca per consolidare (e giustificare) il suo essere campione. Entrambi potrebbero guadagnarci o perderci da questo match quindi, vedremo cosà succederà solo vivendo.
Restiamo ancora per un attimo in questa cerchia per parlare di altri due wrestler vicini rispettivamente a Joe e Magnus, cioè Kurt Angle e Ethan Carter III. Angle aveva da un po’ alcuni problemi al ginocchio e dovrà sottoporsi ora a una nuova operazione. La TNA quindi nell’ultima settimana ha pensato, come si dice, di prendere due piccioni con una fava: ha dato del tempo libero a Kurt per operarsi facendolo mettere KO da EC3. Un EC3 che dal canto suo pian piano si sta trasformando sempre più in una sorta di scheggia impazzita: nessuno nell’entourage di Dixie pare prenderlo sul serio, nemmeno Dixie stessa, quindi inizia a stufarsi. Con questo feroce assalto a Kurt ha lanciato un forte messaggio e ora devono per forza dargli ascolto. Questo attacco potrebbe essere un inizio di un cambiamento per lui, cambiamento che nel medio-lungo periodo potrebbe portarlo a essere anche lui un’ulteriore spina nel fianco per Dixie.
Cambiamo totalmente focus e passiamo ad occuparci del “capitolo pazzi” della TNA. E lo facciamo partendo dal pazzo per eccellenza, il mostro Abyss. Finalmente dopo mesi e mesi che andava avanti la storia di Abyss/Joseph Park è giunta a un importantissimo punto di svolta. Nell’ultima puntata è infatti successo un qualcosa che potremmo definire storico per la TNA: Abyss è stato smascherato. A farlo è stato un altro pazzo, Eric Young, che in versione “scienziato” ha fatto un ultimo esperimento per dimostrare la teoria che porta avanti da settimane che Abyss e Park sono la stessa persona: lo ha sfidato a un Monster’s Ball Match. È riuscito quindi nel suo intento, Abyss è stato smascherato e è riuscito così a fargli capire che non esiste nessun fratello Joseph, è sempre lui con una doppia personalità. Ora resta solo da svelare perché è uscita fuori questa seconda personalità e quale dei due è la doppia personalità dell’altra, dopodiché penso che Abyss tornerà a pieno regime in TNA come mostro e il capitolo Joseph Park potrà definitivamente chiudersi.
Continuiamo a parlare di pazzi: dal pazzo mostruoso e lo scienziato pazzo passiamo al pazzo omicida, allo pseudo-serial killer Bully Ray. Un Ray che, come già detto anche in precedenza, non sente il peso degli anni e anzi ha saputo nuovamente reinventarsi con questo nuovo personaggio. In queste settimane ha continuato a prendersela con Mr. Anderson, reo di avergli tolto tutto e di fatto di aver creato questo mostro che ora lui è diventato. Una storyline questa che è partita un po’ sotto tono ma che poi ha saputo riprendersi andando molto sul personale, addirittura con Ray che minaccia la moglie e i due gemelli appena nati di Anderson. La prossima settimana si scriverà un altro capitolo importante di questa storia in un Casket Match. Una stipulazione questa molto azzeccata, visto che il nuovo Bully Ray è uscito fuori la prima volta proprio durante il funerale degli Aces & 8s e ha sempre mantenuto quest’aura funerea. Inoltre si tratta di una stipulazione usata davvero molto raramente, e ciò potrebbe portare una buona ventata di novità in questa storyline. Una storyline che a questo punto, visto che non ha ancora molto altro da dire, penso si chiuderà a Lockdown. Resta da vedere poi, una volta chiusa questa storia così personale, cosa faranno fare dopo ai due protagonisti: per Anderson non è neanche troppo difficile, basta rilanciarlo tra i face, ma per Ray non sarà semplice trovare un posto adatto a questo suo nuovo PG.
Ovviamente non si può chiudere il capitolo sui diversi tipi di pazzi senza nominare il pazzo maniaco ossessivo, Samuel Shaw. In queste settimane si è andati un po’ più a fondo nell’ossessione di Samuel per Christy Hemme, scoprendo che addirittura ha una stanza piena di cimeli di Christy, quasi una sorta di mini-tempio. La Hemme ha reagito a questa scoperta prendendo ovviamente le distanze da Shaw, che però non credo prenderà troppo bene questo rifiuto nelle settimane a venire… Questa storia di ossessione mi sta piacendo e interessando, il dubbio che ho però è che mi sembra troppo fuori contesto; è più una storia da film, che sbocchi potrà mai avere sul piano del wrestling?
Terminato il capitolo pazzi passiamo all’ultimo tema di questo numero, un tema che, seppur ormai solo “di striscio”, coinvolge due diverse divisioni della TNA: la X Division e le Knockouts. Ovviamente sto parlando della storia tra Chris Sabin e Velvet Sky. Lo ammetto, il segmento di questa scorsa puntata in cui Sabin ha fatto a Velvet la proposta di uscire dalla sua vita mi è piaciuto, è stato divertente. Però questa sorta di telenovela non sta portando né sono convinto porterà niente di buono a nessuno dei due protagonisti. Velvet Sky infatti rimane la top face della Divisione femminile, la più tifata e benvoluta dai fan, anche più della campionessa stessa; questa storyline con Chris però la sta tenendo fuori ormai da tempo dal giro delle Knockouts per ridurla solo a manager, valletta, fidanzata. Dall’altra parte un effetto simile si sta provocando anche su Sabin, forse ancora peggio per lui. Nel suo caso infatti non lo hanno solo di fatto tirato fuori dalla X Division in malo modo, da una X Division che tra l’altro (anche con lo spreco della shot di Zema Ion fatto nell’ultimo Impact) è sempre più in crisi e più svuotata di rappresentati seri. Oltre a questo Chris ne sta uscendo sempre più indebolito: dal grande rientrante in TNA, da uno dei più importanti X Division Champion della storia, lo stanno trasformando ora in uno che vince solo se interviene la ragazza altrimenti perde. E ora ha anche sfidato Velvet a un match per prossima settimana, e ho un po’ paura di cosa potrebbe succedere lì… Nessuno dei due ne ha da guadagnarci quindi da questa storia, spero che si chiuda prima possibile ed entrambi possano tornare a breve a dare man forte alla rispettiva Divisione, nel ruolo che gli compete.
E anche per questa volta siamo quindi giunti alla fine. Dalla Scozia e dai suoi irascibili abitanti la TNA passa ora alla più "polite" Inghilterra per queste due prossime puntate di Impact. L’appuntamento quindi è per il prossimo numero del TNA Point, dove parleremo proprio di questa seconda parte del tour del Regno Unito. E ora, con un ipotetico svolazzare del suo immaginario mantello il fantomatico Fantomius vi saluta e se ne va.
Alla prossima, Scotsmen!
Bye!