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TNA POINT #59 - Any given Monday

Il 26 Marzo 2001 andò in scena l’ultima puntata di Nitro denominata per l’occasione “Night of champions”. Era la fine di un epoca, quella gloriosa, avvincente ed esaltante delle Monday Night Wars e della WCW, l’unica vera alternativa allo strapotere di Vince McMahon. In realtà la guerra del lunedì sera era finita da un pezzo, conclusasi nel 1999 con il definitivo trionfo della WWF. Da allora la WCW non era più stata della partita e tra mille cambi a livello di booking e a livello dirigenziale si è stancamente trascinata verso la sua triste fine nel 2001, nonostante un 2000 positivo con il feud tra Millionaires’ club e New blood e la definitiva esplosione della stella di Scott Steiner.

Nove anni più tardi si riapre ufficialmente l’era delle Monday Night Wars. Infatti a partire da lunedì 8 Marzo 2010 la TNA trasmetterà Impact(live ogni due settimane) in diretta concorrenza con Raw. Dopo anni di attesa e speranza, la TNA è finalmente giunta laddove aveva sempre desiderato essere. In questa edizione del TNA Point cercheremo di capire se la scelta della federazione di Nashville è stata la migliore che si potesse prendere e come potrebbe andare questa attesa sfida a distanza tra WWE e TNA.

In nove anni lo scenario del wrestling americano è cambiato molto. Nel 2001 c’erano WWF,WCW ed ECW. Oggi ci sono WWE, TNA e ROH, che è arrivata a trasmettere anche in tv e ad avere PPV Bimestrali nel 2007/2008, e che ha preso il posto dell’ECW come indy/piccola major di riferimento per chi cerca qualcosa di diverso dal prodotto offerto dalle major.Il problema è che il wrestling non attira più spettatori come prima quando si raggiungevano vette di 9 punti di ratings e che alcuni scandali come quello della Signature Pharmacy seguito alla tragica scomparsa di Chris Benoit nei modi che tristemente conosciamo hanno leso l’immagine pubblica della disciplina che tanto amiamo. La missione dunque per le due federazioni sarà quella non solo di sconfiggersi a vicenda ma anche di riportare a seguire il wrestling tutti coloro che per un motivo o per un altro lo avevano abbandonato o perché no, anche chi non l’ha mai seguito o apprezzato.

Ora la domanda legittima che si potrebbe porre è: La TNA ha fatto bene a scendere “in guerra” con la WWE? E’ pronta o è troppo presto?
La risposta è semplice ed immediata. Sì la TNA ha fatto bene a dare inizio alle Monday Night Wars degli anni 2000.

Spostando lo show al lunedì sera si costringe il fan fedele della compagnia a scegliere tra Raw ed Impact, cosa che non era costretto a fare fino da oggi potendo guardare i due show in due serate diverse e dando così un ascolto a ciascun programma. Ora chi preferisce Impact toglie un punto a Raw e dunque è come se si raddoppiasse lo spettatore. Stessa cosa si può dire per il cosìdetto fan casuale. Il lunedì sera vuole vedersi un po’ di wrestling visto che negli USA è il giorno televisivamente dedicato a questo show ? Bene,se prima non aveva scelta e poteva vedere solo Raw, adesso può scegliere Impact che per scoprire prima avrebbe dovuto vedere di giovedì(ed è molto difficile che il fan casuale dedichi due sere alla settimana al wrestling).
Inoltre il lunedì non è solo il “giorno del wrestling” per eccellenza, ma è anche quello con il più alto numero di spettatori davanti alla tv. Così si avrebbe a disposizione un audience più numerosa e più predisposta mentalmente a seguire uno show di wrestling.
Non a caso l’edizione di Impact del 4 Gennaio fece 1.8 di ascolto, il miglior rating di sempre nella storia della compagnia.
Ecco perché concordo con la scelta della TNA di passare al lunedì sera. Si porta il pubblico a scegliere tra i due prodotti e si cerca di sfruttare tutti quegli spettatori sintonizzati davanti alla tv per seguire Raw e che con un semplice click del telecomando potrebbero scoprire ed interessarsi al mondo TNA. Potrebbe anche bastare un semplice “Wooooo!!” per farlo….

Certo il rischio è che andare contro una corrazzata come la WWE che nell’immaginario collettivo è sinonimo di wrestling non è facile anche perchè la federazione di Stamford ha una notorietà nettamente superiore ma se si crede nel proprio prodotto e si pensa di poter portare dalla propria parte il pubblico è giusto sfidarli e fornire un alternativa alla gente il lunedì sera. L’importante è fornire ai fans grandi personaggi e show di qualità e questo mi permette di introdurre il discorso relativo all’attuale situazione delle due compagnie.

La WWE è in un ottimo momento dopo mesi orribili e molto deludenti. E’ in piena Road To Wrestlemania e sta sviluppando feud di grande valore e fascino come la riedizione di Undertaker vs. Shawn Micheals, che questa volta sarà un winning streak vs. career match in modo da rendere più incerta la contesa, Vince McMahon vs. Bret Hart, che dovrebbe condurre ad un match a WM 26 anche se non è chiaro come riusciranno a svolgerlo date le precarie condizioni fisiche dell’Hitman, John Cena vs Batista, ovvero i due top face della compagnia degli ultimi 5 anni uno contro l’altro, e lo split della Legacy, con Orton a fronteggiare i suoi due ex allievi Cody Rhodes e Ted Di Biase. Oserei dire che in questo momento dati i brutali cambiamenti di cui è stato soggetto Impact e un impostazione troppo anacronistica dello show made in Orlando Raw possa considerarsi più interessante di Impact, cosa che non mi sarei mai sognato di sostenere solo un mese fa. Del resto nulla di nuovo sotto al sole. L’anno scorso la WWE aveva creato una grande storyline con Triple H e Randy Orton e quest’anno si sta ripetendo con varie faide di ottimo livello. E’ praticamente impossibile che a Stamford sbaglino la road to WM e gli ascolti in questo periodo sono sempre alti. Da questo punto di vista non è il periodo migliore in cui iniziare la Monday Night War ma da qui ad un mese le cose potrebbero cambiare drasticamente. Infatti la WWE dovrebbe perdere a tempo indeterminato Shawn Micheals(che dovrebbe ricomparire prima di Summerslam anche in caso di vittoria a WM 26), Undertaker, Batista(per girare un film) e probabilmente anche Triple H per curare qualche acciacco. Senza dimenticare che dopo lo showcase of immortals lascerà la compagnia anche Bret Hart, al termine del suo contratto. La WWE perderebbe così in un colpo solo tutte questi nomi importantissimi e si troverebbe nel periodo più delicato dell’anno, quello post-WM che di solito porta o a grandissimi show o a periodi di noia allucinante in attesa che succeda qualcosa d’interessante.

Al contrario la TNA si ritroverebbe in attesa di un PPV come Lockdown e con tutto lo starpower necessario per fronteggiare la corazzata di Vince McMahon. Ric Flair, Hulk Hogan, il rientrante Sting, Jeff Jarrett, Mick Foley,Kurt Angle, il Team 3D e tutti gli altri potrebbero riaccendere la fiamma della passione nel cuore dei fans di vecchia data non soddisfatti magari delle nuove leve in casa WWE.Ed è qui che la TNA dovrà giocare bene le sue carte. In un momento di stanca e di pausa per la concorrente dovrà cercare di fornire show di altissima qualità e ricchi di grandi personaggi per cercare di convincere il grande pubblico a fare il salto della barricata e passare ad Impact. Per farlo potrà percorrere varie vie. Una potrebbe essere l’effetto amarcord che citavo sopra. Ad Orlando sono presenti i tre wrestlers più importanti e popolari di sempre, ovvero Ric Flair, Hulk Hogan e Sting. Uno starpower del genere la WWE, per quanto incredibile possa sembrare, non può fronteggiarlo. Quali sono infatti le leggende rimaste alla corte di Vince? HBK e Undertaker, che però stanno per ritirarsi e combattono saltuariamente, Triple H e Stone Cold Steve Austin, che ormai appare ogni morte di Papa e che non può assolutamente lottare. The Rock è da anni desaparecido e in tutt‘altre faccende affaccendato, Bret Hart dopo il suo ultimo stint non tornerà e gli altri grandi nomi o sono troppo anziani per poter ancora interessare o sono sotto contratto con la TNA. RVD? Notizie dell’ultima ora dicono che abbia già firmato un contratto con la federazione di Nashville. Inutile aggiungere che una stella del genere non può che portare fans,curiosità,interesse e rispetto ad Impact, oltre che il suo indiscusso talento. Stessa cosa dicasi per Jeff Hardy, che dovrebbe rientrare nel prossimo mese e che è il wrestler di ultima generazione il cui merchandising ha venduto di più.

Allora la WWE potrebbe puntare forte e deciso sulle nuove leve, sui giovani, ma è qui che a mio modesto parere che l’asino rischia di cadere, fratturarsi una gamba e non camminare più. Le giovani promesse della WWE non mi sembrano all’altezza della situazione. Prendiamo il “fenomeno” del momento: The Miz. Si sta cercando di far passare come novello The Rock un tizio che a fine 2004 era arrivato secondo nel reality show "Tough Enough" dietro a Daniel Puder(!!!!),che veniva utilizzato come ring announcer di seconda scelta o come idiota accompagnatore delle Divas. Qualcuno potrebbe eccepire che anche The Rock,Austin e Triple H ebbero serie difficoltà all’inizio ma ciò non toglie che fossero comunque wrestlers veri e propri e con determinate qualità. Miz ha dovuto studiare pesante per diventare pro-wrestler ed è sicuramente carismatico e divertente al microfono ma da qui a farne una superstar assoluta ce ne passa. Sul ring è oggettivamente inguardabile e concetti come selling, storytelling e coinvolgimento del pubblico gli sono del tutto estranei. Davvero la WWE può affidarsi a lui per il futuro quando la TNA può puntare su Pope e Anderson, entrambi superiori per carisma e capacità di entertainment e anche come abilità sul quadrato?
Vogliamo parlare di Sheamus, campione WWE per caso, che senza aver mai battuto qualcuno di importante ha perso il titolo alla prima grande occasione e che molto probabilmente sarà anche battuto da Triple H a WM 26? Ha qualche talento? In cosa sarebbe diverso da un Tomko, da un Mark Jindrak o da un Heidenreich? Se qualcuno lo ha capito mi scriva un e-mail.

Morrison, che deve esplodere e diventare una stella dal 2004 quando era l’assistente scemo di Bishoff, MVP, Mcintyre e Swagger non mi sembrano potenziali grandi stelle. Il futuro della WWE è come al solito affidato nelle mani di HHH,Cena,Orton ed Edge, che si sono affrontati in tutti i modi possibili e immaginabili, perché Batista e Jericho non sappiamo per quanto ancora lotteranno e HBK e Undertaker ormai sono agli sgoccioli della loro illustre carriera. A questi aggiungerei CM Punk, lui sì un grandissimo talento, molto completo e versatile, che però rischia di essere umiliato a WM 26 per mano di Rey Mysterio. Direi anche Bryan Danielson, che considero il miglior wrestler “puro” al mondo, ma dopo averlo visto trattato come un signor nessuno osannato da qualche nerd su internet a NXT non ho molte speranze in un suo grande push ma lieto di essere contraddetto.

La TNA al contrario ha in rampa di lancio wrestlers del calibro di AJ Styles,Samoa Joe e Desmond Wolfe, completi e bravi sia sul ring che a livello di storie da raccontare, e altri ottimi talenti come Abyss, Ken Anderson, Pope e Matt Morgan.
Magari si può discutere proprio sulle qualità di Morgan, che comunque non vedo inferiore in nulla rispetto ad uno Sheamus, un Mcintyre o un Miz, ma che gli altri da me citati siano diverse spanne rispetto ai prospetti WWE penso sia oggettivo. E non ho citato Kaz ed Eric Young o i Beer Money, altri talenti che se ben sfruttati potrebbero dare grandi soddisfazioni in futuro senza dimenticare il presente fatto di gente come Angle, Sting, Foley,Jarrett,Daniels(qualora si decidano ad utilizzarlo), adesso anche RVD e Jeff Hardy.

Insomma passato e presente sembrano sorridere alla TNA e lo stesso penso si possa dire sulla qualità del wrestling, che da anni ormai latita a Stamford e dintorni. A livello di entertainment la TNA è stata superiore negli ultimi tre anni ma quest’ultimo mese con una gestione anni 80 ha un po’ rimesso in discussione le cose. Se la TNA saprà tornare a show più moderni e meno anni 80, più completi e meno banali, la vedo superiore alla sua diretta concorrente davvero in tutto.
Basterà questo a vincere la guerra con la WWE? Assolutamente no, perché la tradizione,la storia e soprattutto la fama della federazione di Vince McMahon rappresentano un ostacolo durissimo da oltrepassare. L’abitudine porta spesso a scelte quasi obbligate e per molti spettatori vedere wrestling in tv significa guardare Raw. D’altronde per nove lunghi anni Vince ha fatto valere, nel bene e nel male, il suo monopolio sul wrestling trasmesso in tv e nell’immaginario collettivo ha distrutto ogni tipo di concorrenza prima ancora che nascesse. Ma se la TNA riuscirà a pubblicizzarsi in maniera intelligente e programmata, se riuscirà a produrre show di grande qualità, se saprà accattivarsi gli spettatori della concorrenza offrendo loro i vecchi idoli di un tempo e quelle rampanti nuove stelle che in casa WWE sembrano mancare ecco che allora con il passare del tempo l’equilibrio potrebbe cambiare e la concorrenza potrebbe farsi davvero seria. A quel punto sarebbe interessante capire la reazione della WWE, che ad oggi sembra piuttosto disinteressata della questione TNA e molto sicura di sé.

Non bisogna poi sottovalutare un altro fattore di estrema importanza. Nell’estate del 1998 la WCW dovette rivedere lo stile dei suoi show poiché la Warner, che era proprietaria della federazione, aveva cambiato il suo quadro dirigenziale e senza Ted Turner, colui che aveva voluto muovere guerra a Vince e che credeva davvero nella WCW, i nuovi dirigenti non sembravano molto interessati al wrestling e costrinsero Bishoff a proporre programmi più per famiglie e più controllati proprio mentre in WWF impazzava l’era attitude con la DX, The Rock, Austin, le divas che iniziavano a spogliarsi con maggiore frequenza e con gli angles adulti, controversi e molto forti. Da lì in pratica iniziò la fine della WCW e la WWF tornò a dominare senza problemi. Oggi è l’esatto contrario. A causa di scelte di vendita per far contenti i più piccoli, del monitoraggio del Senato americano dopo lo scandalo signature pharmacy del 2007 e del desiderio di entrare in politica da parte di Linda McMahon, la WWE è passata al PG, ovvero a creare programmi dedicati anche a chi è sotto la fascia d’età di 13 anni abolendo così il sangue anche nei match più brutali, angles violenti, linguaggio più forte,storyline più mature, personaggi problematici/controversi o almeno per chi ha superato i 10 anni di età(CM Punk è l'eccezione),ogni tipo di riferimento sessuale e proponendo divas più caste. La TNA invece non ha assolutamente questo tipo di vincolo e come promesso da Bishoff cercheranno di proporre un prodotto più adulto ed estremo. Se la WWE si rivolge a bambini e ragazzini, la TNA punterà agli adulti, a quella fascia tra i 18 e i 40 anni che decretò l’enorme successo delle prime Monday Night Wars.

La prima sfida a distanza prevede il ritorno sul ring di Hogan e Flair dopo quattro e due anni di assenza dal ring per quanto riguarda la tv. Hogan/Abyss vs. Flair/AJ Styles promette epicità e un momento storico ed è forse il modo migliore di iniziare la scalata al regno di Vince. Quello che accadrà in seguito dipenderà da molti fattori ma è innegabile che i fans di wrestling possano solo sorridere al pensiero di nuove guerre fatte di colpi di scena, incredibili acquisizioni, grandi show e grandi match. L’era delle Monday Night Wars è tornata e non vediamo l’ora che inizi!!

E con questo è davvero tutto. A tra due settimane. E buona Monday Night War!! Ciao a tutti!!

 

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