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TNA POINT #61 - Basta un poco di 80's e i ratings vanno giù...

Prima di iniziare il consueto editoriale dedicato alla TNA, vorrei dedicare alcune parole ad un grandissimo di questa disciplina che tanto amiamo che domenica scorsa ha chiuso la sua fantastica e inimitabile carriera di fronte a 73.000 persone nel corso di Wrestlemania 26. Inutile dirvi che sto parlando di Shawn Micheals.

Sinceramente pensavo che il “career vs. streak” match fosse un modo per regalare incertezza ad una sfida che rischiava di essere scontata e che il ritiro si sarebbe rivelato essere solo una lunga pausa per riprendersi dagli acciacchi. In realtà non sarà così. Il ritiro è definitivo e per quanto ci sarà sempre tempo per un “one more match” o per delle ospitate a Raw o in PPV la carriera dell’Heartbreak Kid può considerarsi conclusa con quel capolavoro andato in scena a Phoenix solo sette giorni fa.
Lascia il wrestling il miglior in-ring performer della storia WWE e uno dei migliori di sempre a livello generale. Se ne va il miglior storyteller di ogni epoca e uno dei personaggi più carismatici, energetici, controversi e amati che ci siano mai stati. Un vero e proprio trascinatore, in grado di regalare spettacolo contro qualunque tipo di avversario e in ogni tipo di contesto. Non importa se davanti aveva un gigante come Kevin Nash o un wrestler piccolo come Chris Jericho, HBK ha sempre tirato fuori grandi incontri da tutti. E’ stato anche un innovatore, non solo con il suo stile da high-flyer in un epoca, la WWF di inizio anni novanta,ricolma di lottatori giganti e muscolosi che facevano delle power moves il dogma imprescindibile del wrestling main stream, ma per la sua abilità nel segnare, fin da subito, con il marchio del suo talento incontri a stipulazione speciale che sarebbero poi entrati nella storia. Impossibile non citare il primo ladder di sempre(Bret Hart permettendo…) a Wrestlemania X contro Razor Ramon/Scott Hall, il primo indimenticabile Iron Man Match contro Bret Hart a Wrestlemania XII, il primo Hell In A Cell contro The Undertaker, la prima Elimination Chamber nel 2002. Citare poi i suoi capolavori nel corso degli anni richiederebbe un intero editoriale e forse non basterebbe neanche quello. Nessuno al mondo può contare la quantità di incontri a cinque stelle sfornati in 25 anni di carriera. Probabilmente perché nessuno sa rendere così drammatico e così emotivo un match come HBK riesce a fare. O per meglio dire, come HBK riusciva a fare.
Ogni appassionato di wrestling che si rispetti non può che alzarsi in piedi e applaudire un campione straordinario che ha deciso di far calare il sipario. Sarà difficile trovare un altro “Showstopper”, un’altra Icona, un altro “Headliner”, un altro “Mr.Wrestlemania” che sappia emozionare, coinvolgere e divertire come ha fatto Micheals in tutti questi anni. La prossima Wrestlemania sarà sicuramente più povera senza l’uomo che riusciva a renderla epica anche quando affrontava un vecchietto di 60 anni(Vince McMahon)e il mondo del wrestling lo rimpiangerà molto presto. Al di là dei giudizi sulla persona e sugli errori del passato, Micheals ci ha ricordato spesso e volentieri perché ci appassioniamo a questo mondo da molti criticato, perché vi dedichiamo parte del nostro tempo libero, come fa lo staff di questo sito, e perché ci emozioniamo vedendo questi uomini sul ring. HBK ci ha fatto capire la bellezza di quest’arte maledetta ma così affascinante chiamata Pro-Wrestling. Controverso dentro e fuori dal quadrato, Micheals non ci ha mai annoiati e di questo gliene ne saremo per sempre grati. Ha detto tutto sé stesso per questo mondo(anche se molti lo hanno ingiustamente negato), persino una schiena e un infortunio durato quattro anni, ed è doveroso rendergli ora il giusto tributo.
Grazie Shawn per 20 anni di grandissimo wrestling, grazie Micheal per averci dedicato una parte importante della tua vita.

Passiamo ora alla realtà che più ci riguarda da vicino, ovvero la situazione della TNA.
Purtroppo, once again, bisogna partire dagli ascolti. Lunedì scorso si è toccato il fondo con un 0.6 che la TNA non registrava da quasi quattro anni.
Dixie Carter ha commentato il tonfo di Impact scrivendo che è felice che Shawn Micheals possa ritirarsi una volta sola. Questa battuta fa capire come il TNA managment abbia valutato quanto successo 6 giorni fa. A loro modo di vedere Impact ha perso spettatori a causa di un evento eccezionale come il ritiro di HBK e dunque dalla prossima puntata tutto dovrebbe tornare come prima. Ragionamento che potrebbe essere corretto se la TNA avesse totalizzato 1.2 o 1.3 di media negli Impact precedenti ma dal momento che la media era sul 0.8 è difficile dichiarare che la “colpa” dai bassi ratings dipenda dall’addio di Micheals. Anche perché il picco d’ascolti di Raw è coinciso appunto con il discorso di commiato di HBK ma ha realizzato “solo” un 4.1, contro il 4.7 di due anni fa con il ritiro di Ric Flair. Raw ha avuto un rating totale di 3.7, che per una puntata post Wrestlemania e con tanto di addio di Micheals è abbastanza poco. Quindi se pure la concorrenza ha avuto problemi, non si può imputare a loro l’origine di ascolti così negativi. Certamente qualche fan avrà preferito vedere le ultime parole di HBK rispetto alla Band contro RVD,Jeff Hardy ed Eric Young ma non abbastanza da spostare gli equilibri. Se la situazione è stata legata ad un episodio, come mai allora Spike Tv ha deciso di anticipare di un ora l’inizio di Impact per evitare la totale concorrenza con Raw? In questo modo solo metà show, la parte che si presume migliore, se la vedrà con lo show ammiraglio della WWE. E notizie dalla rete, parlano di un Impact già tenuto sotto controllo dai responsabili del network nel caso gli ascolti non dovessero salire nelle prossime settimane.

Per cui fossi nella TNA non cercherei le cause altrove ma mi concentrerei su me stessa. Se il 4 Gennaio ho fatto 1.8 di ratings, perché oggi ne faccio 0.6? Sono passati meno di tre mesi e la situazione può essere così cambiata, per di più con gli arrivi di Kennedy e RVD? Come ho già scritto l’altra volta, la risposta al quesito risiede nella qualità degli show. Impact tra Genesis e Destination X è stato un prodotto vecchio, eccessivamente confusionario, incoerente con il passato e con un wrestling di qualità pessima. Era impossibile pretendere che le cose cambiassero in meglio. La fan base che ha permesso alla TNA di avere puntualmente tra l’1.1 e l’1.3 tra fine 2007 e inizio 2010 o guardava Impact solo perché si trovava a casa il giovedì sera oppure ha smesso di seguirlo il lunedì perché non lo apprezza più. E visti i ratings costanti di Raw negli ultimi mesi, dubito si “sia rivolto” alla concorrenza.
E così l’intero movimento wrestling rischia di perdere ulteriori spettatori. D’altronde è abbastanza comico cercare di rendere Impact un prodotto WWE wannabe quando la WWE dal 2007 ha seri problemi di ascolti e raramente va oltre il 4.0. E se va così alla monopolista e federazione storica, cosa pensavano che sarebbe successo alla poco conosciuta TNA?

La Monday Night War degli anni novanta ci ha insegnato una cosa. Vince Russo smuove i ratings. Nel bene, spesso e volentieri, ma anche nel male. Di certo non è uno che lascia indifferente il pubblico. I suoi show o li si ama o li si odia. Posizioni di mezzo non ne esistono. E non è un caso che quando lui fu chiamato in WCW riuscì a far salire di molto gli ascolti di Nitro(portandoli da 2.6 a 3.5) in neanche tre mesi prima di venire cacciato per questioni politiche e vedere crollare nuovamente i ratings dopo la sua partenza(nuovamente 2.6). Fu richiamato tre mesi dopo dalla WCW e quando tornò, ancora una volta i ratings migliorarono(3.0). In WWF fu lui a distruggere la concorrenza della WCW, dando vita all’era attitude, al feud tra Austin e McMahon, inventando la D-Generation X e lanciando The Rock e Foley come grandi stelle della federazione.

In TNA era stato eletto head booker e unico responsabile lo scorso settembre, dopo l’allontanamento di Jeff Jarrett, il licenziamento di Mantell e la definitiva partenza di Cornette. Risultato? AJ campione del mondo a No Surrunder, tre PPV di grandissima qualità(BFG,Turning Point e Final Resolution), lancio di nuove stelle(AJ Styles,Desmond Wolfe,Pope,Daniels,Matt Morgan,Lashley,Eric Young e tutta la World Elite),scioglimento dell’inutile e noiosa Main Event Mafia e Impact di elevata qualità, con grandi incontri e grandi storyline. Il capolavoro della sua gestione è il 4 gennaio, con uno show che è puro “Cross the line” e che infatti porta a casa il record storico di 1.8(senza dimenticare che a dicembre si raggiunse l’1.3). Non si capisce chi sia face e chi sia heel, dove inizi il work e dove finisca lo shoot e ogni gesto e ogni battuta viene analizzata in rete per cercare di capire il futuro. Sinceramente ricordo poche puntate settimanali così cariche di spunti e così discusse e sviscerate dai fans su internet. Poi da Genesis Hogan e Bishoff prendono anche il controllo creativo, probabilmente pensando che l’1.8 dipendesse dalla loro presenza e non dal lavoro pregresso di Russo e dei wrestlers del roster, e la storia da lì in poi l’abbiamo sotto agli occhi, fino allo 0.6 di pochi giorni fa. Il mio amico Rob direbbe che non crede alle coincidenze e accidenti devo dire che analizzando così i fatti è difficile dargli torto. Non sono mai stato un particolare fan di Russo ma devo dire che la gestione Hogan e Bishoff sta mettendo in mostra i grossi limiti della loro visione di wrestling e sta ulteriormente esaltando le doti di scrittura di Vince. Ma forse la verità è che chiunque dotato di buon senso e una bella dose di attualità culturale capirebbe che non si può far agire un mostro complessato e pieno di problemi come l’Hulk Hogan di 25 anni fa e che nel 2010 in un mondo globalizzato e senza frontiere è davvero anacronistico e ripetitivo costruire storie sull’orgoglio americano.

Dunque senza tanti giri di parole, fossi in Dixie Carter convocherei in sede Hogan e Bishoff e gli direi: “Negli ultimi tre mesi abbiamo fatto tutto quello che avete voluto. Avete scritto gli show, licenziato chi non vi piaceva, comprato chi volevate, organizzato gli show, pushato e depushato chi avete deciso voi. E adesso siamo a rischio di tornare al giovedì sera e con dei ratings che non facevamo da 4 anni dopo un ingente investimento economico da parte nostra(Jeff Hardy,RVD,Flair,Anderson e Hall e Waltman non costano quattro noccioline). Così non va. Quindi ora torneremo ad avere Vince Russo head booker indiscusso e tu Hogan ti limiterai a fare il co-GM e wrestler e tu Bishoff a fare solo il GM. Se non siete d’accordo, la porta è quella e tanti saluti”. Ma la Carter lo farà davvero? Purtroppo credo di no. Non capendo nulla di wrestling, lei si è sempre affidata a qualcuno che conducesse la compagnia per lei. Per molti anni è stato Jeff Jarrett il padre e padrone della TNA, e bisogna dire che in certi momenti ne ha persino abusato, poi è stato il turno di Kurt Angle,divenuto unico e fidato consigliere della Carter in TNA, quindi Vince Russo, lasciato in certi casi fin troppo libero di esprimersi,e ora tocca a Hogan e Bishoff.

Del resto da un certo punto di vista è meglio così dato che quando è stata lei a prendere decisioni, vedi push di Lashley,non ha avuto idee particolarmente geniali. Lei però che dovrebbe monitorare,controllare e intervenire non lo fa mai e per questo manca alla federazione un filo conduttore di gestione e cultura d’impresa che dia coerenza alla compagnia nel corso degli anni. In 3 anni si sono visti troppi leader e troppe idee diverse tra loro darsi il cambio nel tentativo di fare una guerra alla WWE che probabilmente la TNA non è ancora in grado di sostenere. Per questa ragione ritengo che la Carter non interverrà a breve ma se nel giro di un mese Impact non migliorerà e Spike Tv decidesse di riportare al giovedì sera il programma le cose potrebbero cambiare. La Carter non sarebbe più “grata” ad Hogan per averle permesso il passaggio al lunedì sera(cosa che comunque è avvenuta indipendentemente dall’Hulkster visto che le trattative erano iniziate già nel 2009)e visto il piccolo fallimento un riposizionamento delle cariche e dei ruoli sarebbe visto come giustificato. A quel punto la domanda da un milione di dollari sarebbe: Hogan e Bishoff, che in questi ultimi tempi stanno accusando Russo degli ascolti negativi, sarebbero disposti a rimanere solo come wrestler e GM e limitarsi a qualche consiglio dovendo lavorare proprio per quel Russo che poco amano? Io la vedo grigia e conoscendo il carattere fortissimo dei due non me la sentirei di escludere a priori un loro addio anticipato(penali permettendo, perché ad Hogan toccategli tutto ma non il portafoglio).
Voi penserete che stia dipingendo scenari apocalittici ma in realtà sto solo provando a pensare a cosa potrebbe accadere qualora Impact tornasse al giovedì. E visto il trend negativo dei ratings, non è un ipotesi così improbabile. A quel punto se la Carter lasciasse ancora tutto in mano a quei due sarebbe davvero la cosa peggiore, molto di più di un eventuale partenza anticipata di due che per il momento hanno fatto solo danni ad Orlando.

Chiusa la parentesi ratings che ormai sta divenendo appuntamento fisso del TNA Point(forse dovrei ribattezzarlo “TNA Ratings) , parliamo un attimo delle attuali storyline della compagnia. Dell’ultima puntata ho apprezzato in modo particolare due grandi promo, quelli di Pope e Mr. Anderson.
D’Angelo Dinero ha effettuato un grande promo perché lo ha fatto con uno stile sempre più caratteristico, originale, che lo differenzia dal resto. Si sta creando il suo modo di parlare e questo è fondamentale se si vuole diventare delle vere superstars. Il pubblico lo ama davvero e sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho sentito la gente concludere per lui la sua ormai nota catchphrase. E’ qualcosa che succede con i più grandi. Capitava a The Rock con il suo mitico “If ya smeeeeeel…” o ad Austin con “And that’s the bottom line….”. E’ un segno molto positivo per Pope, che già da ora è tra i più over in TNA. Inoltre mi sembra evidente che stiano cercando di renderlo una sorta di novello The Rock. Il riferirsi a sé stesso in terza persona, il modo di esprimersi, lo slang, l’infinita lista di aggettivi prima del suo nome, le battute e i riferimenti sessuali(vedi angle con Chelsea che mi ha ricordato le battute di Rocky a Lillian Garcia)sono segnali chiari di come sia forte l’ispirazione di The Rock nella costruzione del character di Pope. Ora toccherà a lui imporsi definitivamente ma se gli daranno spazio e crederanno in lui, visto il talento e il carisma naturale dell’ex Elijah Burke non ho dubbi che il ragazzo potrà divenire uno dei punti di riferimento della compagnia.

Anche Mr. Anderson ha realizzato un grandissimo promo. Mi è piaciuta l’idea della contrapposizione tra good guy e “stronzo”, la sincerità e il senso di realtà con cui ha affrontato Angle con il suo intervento portando la storyline finalmente su un piano meno superficiale e banale e più interessante e realistico. Per carità non posso dire di essere stato sorpreso dal biondo di Green Bay dal momento che è dal suo approdo ad Orlando che tira fuori promo su promo di elevata qualità. E’ il migliore per mic-skills della sua generazione(con buona pace di Cena)ed è un uomo-spettacolo nato. Si vede lontano un miglio che sa cosa fare in ogni momento per coinvolgere il pubblico e che è un entertainer naturale. Se solo fosse bravo e capace sul quadrato la metà di quello che è fuori, la TNA si troverebbe tra le mani la più grande superstar in main stream dai tempi dell’era Attitude. Per fortuna, che le doti in-ring si possono migliorare,a differenza del carisma e della capacità di intrattenere, e dunque si spera che lavorando con un mostro come Angle Anderson possa compiere il definitivo salto di qualità.

Per quanto concerne Lockdown, avremo un Hogan Team vs. Flair Team in un Lethal Lockdown Match. Una scelta che non mi convince perché non vedo cosa ci sia in palio. E’ vero che c’è in corso una faida importante tra Hogan e Flair e che questo basta per proporre un survivor series match o un lethal lockdown, ma il problema è che a parte Abyss ed AJ(che però combatterà in un altro incontro) gli altri wrestlers non sono molto coinvolti in questa faida. Non siamo alla fine della storia dove si decideranno i vincitori. Se ci pensate bene, cosa cambia se vince il Team Hogan o il Team Flair? Il feud continuerà comunque e nulla di importante sarà deciso dall’esito dell’incontro in PPV. Al contrario se magari avessero fatto un Team Bishoff vs. Team Jarrett/Foley con in palio la possibilità di rimanere in TNA o di essere cacciati il match avrebbe acquistato ben altro senso.

Fatta questa precisazione, è stata sorprendente la scelta di Sting come capitano del team Flair. Significa che Sting è definitivamente turnato heel e che purtroppo non si giocherà molto sulle ragioni che lo hanno spinto ad attaccare Hogan e soci. Come scrivevo due numeri fa, è un’altra occasione sprecata dal magico duo per proporre qualcosa di interessante. Gli altri membri del team dovrebbero essere Desmond Wolfe(a proposito, come passare dal massacrare Angle armato di spranga a cercare di battere Pope solo per far contenta la sua valletta), vista l’alleanza delle ultime settimane tra i due, e poi o i tre membri della nuova e rigenerata Band o i Beer Money e magari quel Morgan turnato heel e senza compagno di tag(Hernandez). Dall’altra parte oltre ai sicuri Boss e Jeff Jarrett, vedo Jeff Hardy e RVD praticamente certi vista la loro amicizia con l’Hulkster e se davvero ci sarà la Band è probabile che vi sia anche Eric Young. Altrimenti potrebbe esserci un rientrante Samoa Joe, anche se dal video mandato in onda ad Impact penso che la storia che lo riguarda andrà per le lunghe e non lo vedo rientrare per difendere la causa di Hulk Hogan.
Un’altra cosa che mi perplime è: Se si utilizzano gli uomini migliori per il lethal lockdown, oltre che per il main event e per Angle vs. Anderson, non sarà poi difficile riempire il resto della card? A voi lettori l’ardua sentenza…

E con questo è veramente tutto, a tra due settimane. Ciao a tutti!!

 

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