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TNA POINT #62 - Da Russo a Bischoff con poco amore

Care lettrici e cari lettori sono tre settimane che non vi scrivo e in questo periodo si sono susseguiti una caterva di avvenimenti importanti! Lo so, lo so, starete pensando che lo ripeto all’inizio di ogni TNA Point e che sono un abile mercante che cerca di vendere al meglio il suo prodotto. Tranquillizatevi, non si tratta di pubblicità, ma di semplice verità e chi ha seguito le ultime vicende potrà confermarlo. Non è colpa mia se la TNA negli ultimi tre mesi è più schizzofrenica di una dichiarazione di Galliani.

Lunedì scorso la TNA ha incoronato un nuovo campione mondiale: Rob Van Dam. Una notizia clamorosa di per sé ma che va inserita in un contesto più allargato e che ci riporta all’avvenimento chiave di queste ultime tre settimane: l’addio di Vince Russo al booking TNA. Mi ha sorpreso che pochi,sul wrestling web italiano ,abbiano commentato questa notizia e mi ha stupito ancora di più come molti abbiano ignorato l’importanza fondamentale implicita nella news. Segno di una decadenza di molti siti italiani che dovendosi occupare per scelta editoriale solo di una federazione hanno un astinenza di “notizie bomba” così grande che quando gliene capita una non la riconoscono. Poco male. Potranno sempre informarci dell’uscita del nuovo e attesissimo album di Mickie James. Mica noccioline…

Tornando a noi, l’allontanamento di Russo è qualcosa di sconvolgente e potrebbe cambiare il corso della storia della federazione.
Il perché è presto detto. Russo era un booker della TNA dal 2006 ed era divenuto il punto di riferimento per la costruzione a lungo termine di personaggi e storylines. Nell’ultima edizione avevo esaltato il suo ottimo lavoro tra settembre e dicembre 2009 e mi sembra inutile ripetermi. In particolare Russo era il rappresentante più autorevole di un certa visione di wrestling. Vi consiglio di leggere il libro “Rope Opera: How WCW killed Vince Russo” scritto da lui medesimo per comprendere ancora di più il talento e la professionalità del personaggio in questione. Sia chiaro che non voglia erigerlo a martire o a santo perché anche Vince i suoi errori li ha commessi e io non ho mancato di farli notare. Anche di criticarlo aspramente quando lo ha meritato. Ciò non toglie che sia un grande conoscitore del mondo attuale e che sia abilissimo nell’intrecciare e sviluppare rapporti e sentimenti umani dei suoi characters. La sua visione è simile a quella dei telefilm e non a caso dobbiamo a lui il titolo alla puntata e il concetto di “Cross the line”, così simile a quel “Lost” che Russo tanto ammira e che pone come modello per il suo booking.

Pertanto l’addio di Russo(sempre se confermato e definitivo)non può essere preso a cuor leggero perché significa che il passaggio della TNA nelle mani di Hogan e Bishoff diventa definitivo e totale. Fino ad una settimana fa il “magico duo” doveva forzatamente collaborare con quel Russo sempre odiato e ostracizzato e questo inevitabilmente rallentava il loro processo di rinnovamento. Adesso senza Russo di mezzo possono fare quello che vogliono e governare la federazione a loro piacimento. In pratica il sogno erotico di Silvio Berlusconi.

Scherzi a parte è una situazione che inevitabilmente la TNA sapeva si sarebbe trovata a dover affrontare. Russo e Hogan sono stati in causa per anni e Bishoff l’ha sempre criticato fin dai tempi della WCW. Sperare che si potessero lasciare il passato alle spalle senza conseguenze era chiedere troppo. E infatti al di là delle dichiarazioni di rito di Russo(“Con Hogan e Bishoff nessun problema, li rispetto molto”), dopo solo tre mesi di convivenza il buon Vince ha salutato tutti e se n’è andato perché stufo di lavorare in un ambiente simile. Vorrei dirmi sorpreso ma non lo sono. Non si tratta della vecchia storia dei “troppo galli in un pollaio”, bensì di semplice odio tra i protagonisti. E’ come se metteste a lavorare insieme Sgarbi e Cecchi Paone. Pensate che andrebbero d’accordo a lungo?

Tutti sapevano di queste frizioni tra Hogan/Bishoff e Russo e non a caso molti espresso perplessità all’arrivo dei due in TNA. La federazione però ha fatto finta di niente e ha tirato avanti per la sua strada. Non è la prima volta che accade.
Nel giugno del 2006 la TNA presenta in pompa magna a “Slammiversary” Jim Cornette come nuovo DOA. In realtà Jim diventa, de facto, il nuovo responsabile del booking team insieme a Jarrett e Mantell. Tre mesi dopo, a settembre dello stesso anno, la federazione annuncia Vince Russo, nemico storico e antitesi naturale di Cornette, come head booker della compagnia. I due, come da previsioni, mal si sopportano e litigano spesso, al punto che Cornette finisce ai margini, se ne va dalla TNA e da allora continua ad insultarla e distruggerla. Perso il contrasto con Cornette,la TNA porta in federazione altri due suoi “nemici”. Sarà m
ica un caso che con Russo head booker unico e libero di lavorare si sia assistito ad uno dei migliori momenti della storia TNA?

Qualcuno di voi potrebbe obiettare che non ha alcun senso far lavorare insieme persone che si odiano e hanno idee completamente diverse del medesimo prodotto. Vero, giusta osservazione,ma che andrebbe rivolta alla Carter.
In fondo Dixie è la Massimo Moratti del wrestling. Così come Massimo viene messo a capo della squadra di calcio per non fare danni nell’azienda di famiglia, allo stesso tempo la Panda Energy e il padre Robert Carter confinano Dixie al mondo del wrestling per tenerla lontana. E viste le folli scelte di gestione della TNA come dare torto al vecchio Roby?

Nel corso di questi anni Dixie ha dimostrato una lungimiranza e una lucidità di gestione nel portare avanti la TNA degna di un tricheco che soffre di emicrania. Inutile ripetere i suoi errori. Rileggettevi l’ultimo numero e li troverete.
Ma adesso affidare il booking team a Eric Bishoff è una cazzata che supera le precedenti. Significa non conoscere la storia di questa disciplina. Bishoff è un ottimo stratega e produttore televisivo,il miglior GM on screen di sempre. Conosce i trucchi del mestiere per fare una serie concorrenza alla WWE ma come booker ha più volte dimostrato di non essere all’altezza. Al punto che la WCW nel 2000 si trovò costretta a richiamare Russo per risollevare i ratings dopo tre mesi con Bishoff head booker. Sarebbe curioso se la storia si ripetesse dieci anni dopo.

Non è neanche giusto affermare che sia stato lui la causa della scomparsa della federazione di Atlanta dal momento che fu una scelta economica della AOL che ne deteneva la proprietà ma certamente si può dire che quella decisione fu presa in seguito al crollo degli ascolti che la WCW ebbe tra il 1997 e il 2001, periodo in cui Bishoff non riuscì mai ad invertire il trend negativo al contrario di Russo che nella WWF prima e nella WCW poi portò sempre ascolti alla sua federazione. Diciamo che il rischio per la TNA è pari a quello di un impresa quotata in borsa che affida la sua gestione a Callisto Tanzi.
Scherzi a parte, la paura è che la TNA continui nella sua tendenza sempre più anacronistica di proporre un wrestling anni 80 e discontinuo con il suo recente passato. Temo che Bishoff senza l’intralcio di Russo possa trasformare Impact in una sorta di Raw alternativo senza la caratterizzazione telefilmesca e moderna che tanto successo aveva ottenuto recentemente.

L’inizio però non è stato negativo, anzi si può dire che sia stato molto positivo. Lockdown è stato il miglior PPV della gestione Hogan-Bishoff e ha regalato un grandissimo incontro come Angle vs. Anderson, sicuro candidato moty. Certo bisogna anche dire che il successo dell’evento è dipeso dalla qualità degli incontri e dei gesti atletici(straordinario il moonsault dalla cima della gabbia di Angle)più che da un grande booking, per quanto Angle-Anderson e il Lethal Lockdown siano stati costruiti molto bene.
L’Impact successivo è stato molto più interessante e ricco di spunti di riflessione. Parto subito dicendo che la puntata mi è piaciuta molto. In due ore di trasmissione abbiamo avuto un rematch dal PPV(Lethal Lockdown), il ritorno di Samoa Joe dopo due mesi, un buonissimo RVD vs. Jeff Hardy, il primo AJ vs. RVD di sempre e un nuovo campione mondiale dopo 7 mesi. Sorprese e wrestling di livello. Più di così non si può chiedere ad una puntata.

Al di là della scelta del nuovo campione di cui ci occuperemo tra breve, quello che è stato più interessante di Impact è la linea guida emersa dallo show. E’ evidente che Bishoff punti forte su Impact a discapito dei PPV in piena tradizione WCW. L’idea di riproporre un incontro già visto a pagamento quattro giorni prima e di giocarsi un dream match come AJ vs. RVD gratis testimonia la presa di posizione della TNA che punta tutto sugli ascolti del suo show settimanale e molto meno sulla vendita dei PPV.
E’ una scelta comprensibile anche se non la condivido. Infatti mi ritengo un garantista dei PPV perché preferisco l’evento lungamente costruito e tanto atteso alla consumazione veloce e brutale, senza hype e senza solennità, tipica della televisione. Il successo dell’UFC interamente baso sulla vendita di PPV mi pare confermarlo(quando l’UFC propone show su Spike Tv non mette mai in card incontri di alto livello che si riserva per gli eventi a pagamento).

Mi piace vedere un match costruito nel tempo per lasciare i fans a cuocere a fuoco lento nel brodo della loro trepidazione e che viene consumato in un evento di grande importanza piuttosto che una sfida proposta senza storia dietro all’interno di Impact.
Per fare un esempio, HBK vs. Undertaker che è stato costruito attentamente da dicembre in avanti rappresenta il simbolo della costruzione di un inconto che prediligo. RVD-AJ me lo sarei giocato dopo mesi di feud e trepidante attesa.
E’ una politica che pagherà? Lo vedremo nelle prossime settimane. Intanto Impact ci lascia diversi quesiti che in me fanno ricomparire una sorta di attesa per la prossima puntata che non sentivo da almeno due mesi: Cosa farà RVD da campione? Chi affronterà per primo? Come reagirà Flair? Dove è stato Joe e chi l’ha rapito? Sting perché è turnato heel? Flair riuscirà a battere Abyss e prendere l’anello di Hogan? Chi sarà il compagno di tag di Matt Morgan contro il Team 3D?
Starà alla TNA cercare di rispondere a queste domande in maniera originale e interessante.

Riguardo ad RVD campione del mondo non faccio parte del partito di coloro che criticano questa mossa. Penso sia una scelta accettabile e comprensibile da parte della TNA. Badate bene, non ho detto lungimirante, giusta o perfetta. Lungimirante sarebbe stato far trionfare Pope a Lockdown per cercare di creare una nuova star, giusto sarebbe stato far vincere Abyss dopo tutti gli anni di servizio alla TNA o Samoa Joe per ciò che ha subito dal 2007 e perfetto sarebbe stato far tenere il titolo ad AJ fino a Slammiversary per perderlo senza venire ridimensionato nel KOTM.

La decisione di premiare RVD è dovuta al fatto che Mr.Monday Night è attualmente il wrestler più over della compagnia(proprio oggi è uscita una notizia che sostiene che RVD abbia vinto la cintura perché si pensa che Van Dam venderà più biglietti per gli house show). RVD è un personaggio “storico“ e molto conosciuto, ha un carisma trascinante ed è bravo dentro e fuori dal ring. E’ completo ed ha esperienza. Dal momento che dopo 7 mesi ci poteva stare per AJ la perdita della cintura, non mi strappo i capelli se un wrestler del calibro di RVD vince il titolo. Lo avesse vinto Jeff Hardy mi sarei scandalizzato ma su l’ex ECW non ho nulla da ridire. Tanto prima o poi lo avrebbe vinto e allora meglio ora che è sulla cresta dell’onda che in altro momento in cui sarebbe risultato sbagliato(come è avvenuto in passato con Joe e il world title e con Team 3D e i titoli di coppia).

Qualcuno pensa che questo sia il segnale di una TNA che rispettando in pieno il dogma di Bishoff di un wrestling solo per superstars affermate e ricco di sorprese anche fine a sé stesse rischia di stravolgere il lavoro pregresso. E’ una teoria che non è fuori dal mondo ma che non riesco ancora a capire se sia reale o meno. RVD è stato scelto per i motivi sopra esposti e avrebbe vinto a mio modo di vedere anche in altre epoche della TNA(ricordiamoci che i cambi di titolo(vedi Jarrett due settimane dopo BFG 2005)e i dream match ad Impact(Angle vs. Sting) hanno sempre fatto parte della storia della federazione)ed è un personaggio che rappresenta una via di mezzo tra chi è lì per la sua storia e chi è lì per le sue qualità. Chi succederà al suo trono ci chiarirà quale esattamente è la strada intrapresa da Bishoff e Hogan.

A tra due settimane quando ci occuperemo del caso di Christopher Daniels(no,non mi sono dimenticato di lui,tranquilli...), licenziato pochi giorni prima dell'addio di Russo(non ne ho parlato oggi perchè la vicenda merita ampio spazio). Sarà un caso? Come Benoit,Eddie Guerrero e Malenko che andarono in WWF quando scoprirono che Russo non era più head booker in WCW? Ah la storia, quanto è ripetitiva!!
Sempre che in queste due settimane la TNA non dia il titolo mondiale ad Angelina Love, la cintura X-Division a Terry e il titolo femminile ad Angle(gli manca solo questo per essere il primo intergender grande slam),assuma Moccia al posto di Russo come head booker, licenzi Hogan e Bishoff senza motivo, richiami Cornette e metta Pappalardo e Sarah Palin come guest hosts/GM fissi di Impact. In questo caso no, non potrei parlare di Daniels ma dovrei occuparmi di queste vicende. E conoscendo la TNA degli ultimi tempi potrebbe non essere fantascienza...

Ciao a tutti!

 

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