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TNA POINT #63 - Incubo senza fine

Sono passate tre settimane dall’ultima volta che vi ho scritto e nel frattempo la situazione è persino peggiorata. Spike Tv ha deciso di riportare Impact al giovedì sera a causa dei bassi ascolti registrati il lunedì. E nella prima puntata di ritorno al vecchio orario lo show ha realizzato un misero 0.9 in linea con i pessimi risultati degli ultimi due mesi. Anche voi avete una sensazione di deja vù? Ogni nuova edizione del TNA Point riporta notizie sempre più brutte e gravi della precedente. E la cosa va avanti da tre mesi ormai. Troppi, decisamente troppi. Il disinnamoramento del pubblico TNA è evidente. La federazione di Nashville ha perso punti di ratings importanti ma la WWE non li ha guadagnati. Anzi. Anche a Stamford gli ascolti sono in calo da un mese a questa parte. Pertanto è probabile che un certo numero di appassionati del vecchio prodotto made in Orlando stufi del surrogato malriuscito proposto da Hogan e Bishoff abbiano definitivamente abbandonato il wrestling main stream per dedicarsi ad altro o forse a qualche federazione indipendente.
Nel caso vi foste persi le ultime puntate della nuova trasmissione televisiva di Spike Tv, “Come distruggere un ottima federazione di wrestling in pochi mesi” ecco il riassunto dei precedenti episodi:

- Ridimensionamento di giovani in rampa di lancio come Desmond Wolfe, Beer Money,Eric Young,Brittish Invasion,Motor City Machine Guns,Amazing Red e Matt Morgan
- Distruzione del Six-sided ring e introduzione di una rampa inguardabile e capace di limitare i movimenti dei wrestlers più spettacolari
- Distruzione di una stable interessante come la World Elite
- Samoa Joe(assente in 4 su 5 PPV della loro gestione) e Christopher Daniels messi in disparte o a jobbare ad ec low carder della WWE
- Assunzione di Orlando Jordan,Nasty Boys(già fuori),Scott Hall e X-Pac(già licenziato) e persino di Bubba The love Spunge(già cestinato)
- Push a non wrestler come Rob Terry a discapito di gente come Daniels
- La ridicola storyline sull’orgoglio americano tra Angle e Anderson
- Il finale di Destination X degno de “Le Comiche”
- L’abolizione del cross the line
- rest holds e più trademark moves
- personaggi e storyline da anni 80
- Hogan,Flair e Bishoff protagonisti a discapito di gente più meritevole e futuribile
- accantonamento di Mick Foley
- licenziamento di Awesome Kong
- licenziamento di una “bandiera” come Christopher Daniels
- addio di Vince Russo come head booker della compagnia
- perdita di un punto di ratings nel giro di un mese
- passaggio al lunedì sera per competere con Raw e mesto ritorno con coda tra le gambe al giovedì sera
- disaffezione dei vecchi fans al prodotto e mancata conquista di nuovo pubblico
- women division distrutta e spazio a Lacey Von Erich
- qualità dei PPV(eccetto Lockdown) scadente

Non male come inizio devo dire. Questi due presunti esperti e salvatori della patria stanno distruggendo quanto di buono la compagnia aveva pazientemente costruito negli ultimi anni. E’ evidente, lo sanno e lo capiscono tutti, fatta eccezione per i sostenitori dell’Hulkster i quali se Hogan arrivasse al centro del ring e iniziasse a urinare in diretta tv sarebbero pronti a dire:”Idioti, non capite niente. Hogan l’ha fatto per far parlare della TNA su tutte le tv e per suscitare scandalo perché lui non è mai banale. Grande Hogan, sempre innovatore, domani piscerò anch’io in pubblico!!”.
Come scrissi un paio di numeri fa una dirigenza seria e competente alla notizia di un network talmente non soddisfatto dei risultati ottenuti il lunedì sera da riportarli alla vecchia collocazione avrebbe preso a calci in culo i due soloni e li avrebbe rispediti a casa senza tanti complimenti. Invece la Carter non ha fatto nulla e non ha neanche provato a ricucire lo strappo con quel Russo che nel bene e nel male ha mandato avanti la baracca TNA negli ultimi 4 anni. Guardando l’ultimo Impact mi sono accorto che nulla è ancora cambiato. Questi hanno fatto 0.9 quando fino a tre mesi fa avevano raggiunto 1.3 e ancora si rifiutano di provare a pensare a qualcosa di diverso. Incredibile l’arroganza e la supponenza di questi due cialtroni.

Come mai Impact non piace più? Perché ha perso ascolti?
Molti per rispondere a queste due domande indicano come punto di riferimento la qualità degli show prima del 4 gennaio. Allora sarebbe interessante riflettere un attimo sulle differenze qualitative e quantitative dei due periodi per capire cosa non funziona davvero nella nuova gestione.

Nell’ultimo libro di Russo(Rope Opera: How WCW killed Vince Russo), Vince spiega che quando si arriva come head booker in una nuova federazione è necessario costruire prima le fondamenta del tuo show, le basi imprescindibili sulle quali poi bisognerà nel tempo costruire le storylines, gli intrecci, i feud e le future star da lanciare. Come disse ai dirigenti WCW che desiderosi di successo si erano rivolti a lui, gli ascolti non si alzano da un giorno all’altro. Per attrarre nuovi spettatori è necessaria una lunga costruzione, che può durare anche un anno. E per prima cosa è d’obbligo scegliere un wrestler cui puntare ciecamente, attorno al quale sviluppare il futuro della compagnia. Russo dice che all’epoca per il suo nuovo lavoro in WCW aveva scelto Bret Hart come stella principale del roster. Inoltre aveva chiaramente lasciato intendere a tutti che ognuno nel roster WCW si sarebbe dovuto guadagnare il posto perché erano tutti meritevoli di essere lì ma soltanto il talento e l’impegno sarebbero stati premiati e non l’anzianità o i giochi di potere.

Infine Russo fa un annotazione terribilmente significativa. Vince dice che guardando una puntata di Nitro dell’ottobre del 1999 aveva assistito ad un main event tra Hogan e Flair. Vince scrive che si è intristito a vedere due leggende di quel calibro andare ad una ridicola velocità e sembrare pensionati non all’altezza del loro passato. Per questa ragione pensava che arrivando in WCW avrebbe reso Hogan e Flair due icone, due simboli senza essere wrestlers attivi come gli altri per evitargli brutte figure e sfruttare il loro status in maniera appropriata. Non a caso entrambi non lottarono nel primo PPV sotto la gestione Russo.

Partendo da questi consigli su come costruire un lavoro di booking a lungo termine in una nuova compagnia, proviamo a giudicare con questi parametri il lavoro svolto da Hogan e Bishoff. Se fino a dicembre dello scorso anno l’uomo simbolo della TNA era Kurt Angle, uno dei migliori wrestlers in circolazione e grande personaggio in grado di feudare con chiunque, adesso non sappiamo neanche bene chi sia l’uomo simbolo della TNA. RVD? Jeff Hardy? AJ? Hogan stesso?Abyss? Impossibile dirlo.
Tra settembre e dicembre Russo aveva provato a costruire un futuro per i giovani e per quei wrestlers, come Malenko,Benoit ed Eddie Guerrero in WCW, che per varie ragioni non avevano ricevuto lo spazio che avrebbero meritato. AJ Styles, Daniels, Desmond Wolfe, Pope, Matt Morgan, la World Elite, Eric Young, Amazing Red etc… erano stati catapultati al centro di importanti storyline o a detenere prestigiose cinture.
Da gennaio chi è stato lanciato dalla TNA? Abyss? Sì, probabilmente è stato rivalutato da questa gestione ma a che prezzo? Il mostro da personaggio complesso e disturbato è divenuto una macchietta simil Hogan in una storyline ridicola sul potere di un anello manco fossimo nella Terra di mezzo. Se per tornare a vincere Abyss deve snaturarsi completamente come personaggio a quel punto tanto meglio rimanere nel mid-card a regalare ottimi incontri e storylines più o meno innovative e psicologiche, come quelle avute con Mitchell/Judas Mesias, Matt Morgan, Richards e Foley. Dinero? Si Pope è stato lanciato notevolmente all’inizio(ma questo era iniziato nell’era antecedente al “magico” duo)ma non dobbiamo dimenticarci la sconfitta patita per mano di Orlando Jordan, quella contro AJ a Lockdown e la sua quasi totale assenza da Impact negli ultimi due mesi. Più che un push è stato un fuoco di paglia.
Anderson? Sicuramente è stato trattato molto bene ma non dimentichiamoci che ha perso negli ultimi due PPV contro Angle e a Sacrifice ha molte probabilità di venire nuovamente sconfitto.

Gli unici due veramente pushati sono RVD e Jeff Hardy per sfruttare la notorietà dei loro nomi. AJ? Semplicemente hanno cavalcato l’onda del successo costruita precedentemente da Russo ma il modo in cui ha perso la cintura(ad Impact) e il probabile job di Sacrifice non fanno ben sperare per il futuro.
In compenso Flair e Hogan hanno avuto tantissimo spazio, al punto da essere nel main event del primo Impact in diretta il lunedì sera. Ora se Russo nell’ottobre del 1999 pensava che i due fossero bolliti e ridicoli già a quel tempo, cosa penserebbe ora che sono passati 11 anni e i due hanno avuto anche altri infortuni? Probabilmente penserebbe quello che molti spettatori avranno pensato vedendo il main event di quell’edizione di Impact. Che cazzata. E scusate il francesismo, ma nel 2010 non puoi prendere in giro l’intelligenza della gente proponendo due sessantenni a “darsi battaglia” e a fare ancora “You!!” con tanto di indice puntato.

Siamo nell’epocadi Lost, di Flash Forward, di Lie To Me, di Intreatment ,di Dexter, nell’era delle MMA e la TNA pretende di fare ascolti con botte da saloon talmente involontariamente comiche da essere degne di un film di Bud Spencer e Terence Hill e con anziani che fanno “Wooooooooooooooooooooh!” e “Youuuuu!!”? Prendete l’ultimo Impact. Anderson sta per lasciare l’arena per non affrontare Jeff Hardy e sullo stage compare Hogan con la sua camminata da pistolero sotto effetto di droghe e il suo sguardo compiaciuto che tanto ricorda quello di Bud Spencer prima di dare una delle sue leggendarie “pizze” in faccia. Anderson, trentenne dal fisico asciutto e palestrato, strabuzza gli occhi impaurito e si dispera come neanche Berlusconi davanti ad un giudice. Questa scenetta descrive bene cosa sia diventato Impact. Non è uno show di wrestling. E’ una parodia di uno show di wrestling e segmenti come quello da me appena descritto sarebbero perfetti da utilizzare da qualcuno che vuole prendere in giro la nostra amata disciplina. Hogan poveraccio non ce la fa più, è vittima del suo stesso personaggio. Nel primo mese mi era piaciuto molto. Niente voce da Gig robot cazzuto, niente giallorosso(Totti mi perdonerà), niente boa, niente taunt fastidiose, niente promo ridicoli. Solo l’Hogan manager, solo l’Hogan uomo che cercava nella TNA un riscatto per i suoi problemi familiari, solo l’Hogan personaggio controverso che doveva convivere con il passato oscuro(l’NWO) pur volendo costruire qualcosa di positivo.

Un Hogan più shoot,più umano, più reale e quel promo rabbioso contro Jarett o quel discorso d’introduzione ne erano state le prova tangibile. Poi si vede che Hogan non ce l’ha fatta, non ha resistito ed è tornato ad essere quel character che trent’anni fa spopolava ma che oggi fa ridere polli, galline, tacchini e persino le crocchette derivate. Quando è sul ring che parla con quella voce talmente impostata e finta che persino Vaporidis ti sembra credibile come attore dopo averla ascoltata, non riesco a credere a nulla di ciò che dice. Nulla. Se affermasse: “You know brother, the earth is round” non gli crederei e penserei che forse la terra è davvero cubica. Insomma Hogan con questo personaggio ha sinceramente stancato e per la credibilità del prodotto TNA è meglio che la smetta e torni il character intrigante di tre mesi fa. Del resto la terrificante scenetta alla Benny Hill al termine di Destination X spiega la situazione meglio qualunque altra mia parola.

Il problema si può comunque spostare a tutte le storyline attuali della TNA. Noiose,scontate, prevedibili, ripetitive,vecchie. Sanno di già visto e sono piatte, poco vissute e mal gestite. Anche le stable sono inguardabili. Prendiamo la Band. Tutto quello che sappiamo di loro è che stanno insieme perché facevano parte del NWO e sono amici di vecchia data. Bene. Che cosa vogliono? Con chi ce l’hanno? In cosa credono? Qual è il loro obiettivo finale?

Vi sfido a rispondere a queste domande. In tre mesi dalla loro reunion nessuno ci ha spiegato nulla di loro. Arrivano, fanno la taunt da wolfpac, pestano qualcuno, Hall si liscia i capelli, X-Pac si tocca il pacco e Nash fa lo sguardo cattivo. Fine della storia.
Prendiamo invece una stable importante dell’era pre-Hogan. La World Elite. Perché stanno insieme? Perché sono tutti stranieri che abitano in USA e si sentono discriminati. Che cosa vogliono? Uguali diritti dei wrestlers americani e maggior potere nella federazione. Con chi ce l’hanno? Con gli americani perché li hanno trattati male e discriminati. In cosa credono? Nella globalizzazione, nel rispetto delle culture altrui e nel loro patriottismo. Qual è il loro obiettivo finale? Combattere gli USA nel wrestling e aprire le porte ad un maggior numero di stranieri nel wrestling americano. Risposte facili facili di una stable con un senso e costruita nel tempo. Inutile rispondere a queste domande per i Main Event Mafia. Sarebbe fin troppo facile. Provateci voi se volete.

Certo i MEM sono stati un mezzo fallimento ma quantomeno erano una storia originale che anche nei periodi negativi ti spingeva a domandarti cosa sarebbe successo nella puntata successiva e che aveva colpi di scena significativi. Era una storyline che si prendeva dei rischi. Adesso è tutto così maledettamente lineare e piatto, senza nessuna novità, come lo è stata la storyline tra Abyss e Richards o la nation of violence. E poi, secondo voi, era più interessante la lotta di potere e controllo tra l’instabile Foley, una volta face e una volta heel, e Jeff Jarrett o Hogan e Bishoff monotematici nell’essere face o heel al 100%?

Un’altra cosa che mi ha fatto incazzare dell’ultimo Impact è stata la presa in giro del sistema del voto via internet per nominare il nuovo sfidante al titolo.
Bishoff aveva dichiarato che per determinare il ranking per l’assegnazione di una title shot i fans avrebbero potuto votare via web il loro preferito e il wrestler con più voti avrebbe ottenuto la possibilità di andare per il titolo. Nella prima settimana il wrestler con più voti è risultato essere quel Desmond Wolfe tanto snobbato e osteggiato dal booking team. Secondo a pochi voti Jeff Hardy e poi AJ Styles. Quello con meno voti in assoluto, persino meno di Sting e Jarrett, con il solo 2% di consensi è risultato essere Abyss, ovvero il nuovo top face prescelto dalla nuova gestione. Evidentemente il suo personaggio ridicolo non dà fastidio solo a me.

Così Hogan e Bishoff si sono trovati davanti ad un bel pasticcio. Ovviamente non avevano alcuna intenzione di mandare Wolfe contro RVD per la cintura in PPV come i fans chiedevano. Non sia mai. Metti che poi Wolfe diventa una stella….Come si fa a lasciarlo in mid-card per pushare Flair e magari un rientrante Hacksaw Jim Duggan? Ma d’altra parte non potevano negare il sistema dei voti appena annunciato. Per cui ecco il colpo di genio. Wolfe affronta RVD ad Impact in cinque minuti di incontro e con la scusa che Wolfe ha avuto già la sua possibilità e ha perso, promuovono Jeff Hardy come nuovo primo nel ranking anche se in realtà è il secondo. E mandano AJ contro RVD a Sacrifice in virtù di una clausola di rematch. Della serie….Prendiamo per il culo il nostro pubblico ma lo facciamo con classe.

E con questo è veramente tutto. A tra due settimane. Ciao a tutti!!

 

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