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TNA POINT #56 - Incerti e contenti

Sono ormai passate quasi due settimane dal 4 Gennaio che ha cambiato la storia della TNA e l’eco di quanto successo non si è ancora placato. In particolare si è potuto constatare una cosa: Sul web sono riapparsi magicamente editorialisti ed utenti scomparsi da tempo immemore, i forum e i siti di wrestling hanno visto aumentare esponenzialmente il numero delle visite e l’argomento Pro-Wrestling è stato uno dei più trattati su Twitter e uno dei più ricercati su Google. Il wrestling è dunque tornato ad interessare, a far discutere, ad appassionare come non accadeva da troppo tempo ormai. Questo è dovuto all’entusiasmo portato dalla Monday night war del 4 Gennaio che ha portato fans ed addetti ai lavori ad interessarsi all’evento come raramente era successo in precedenza.
Ma come è andato il lunedì sera tanto atteso?

Arriviamo dunque a ciò che maggiormente ci riguarda, Impact. Credo che la più corretta definizione che si possa dare dello show del 4 Gennaio sia disordine organizzato. E’ un ossimoro che spiega perfettamente quanto andato in scena. Un divertente, emozionante, appassionante,sorprendente e controverso caos che ha tenuto lo spettatore incollato davanti al teleschermo dall’inizio alla fine delle tre ore. E dire che non si è partiti benissimo con un insignificante X-Division terrordome finito con una squalifica non-sense e dove Homicide non è stato in grado neanche di uscire dalla struttura.
Meno male che a salvare la situazione ci ha pensato il ritorno a sorpresa di Jeff Hardy, che è dunque tornato in quel di Orlando dopo tre anni e mezzo dal suo ultimo incontro(contro Monty Brown a Genesis 2005). Devo ammettere che mi ha fatto piacere rivedere The Charismatic Enigma nell’Impact Zone non perché sia un suo particolare estimatore ma per l’importanza e il significato del suo arrivo. Il Jeff Hardy che ritorna in TNA è molto diverso da quello che la lasciò nel 2006. E’ un 3- Times WWE Champion, un lottatore eletto per due anni di fila face dell’anno in WWE e idolo delle folle incontrastato in quel di Stamford. Non a caso la WWE proprio ora sta pubblicizzando un DVD a lui dedicato e rumours riportano di un Vince furioso per il suo approdo alla corte di Dixie Carter. D’Altronde stiamo parlando di uno che fino a sei mesi fa era campione del mondo. Ecco perché mi è sembrato che si sia sottolineato poco la rilevanza del suo approdo in TNA.

Probabilmente se fosse comparso in un altro show non così ricco di sorprese e nuovi arrivi, se ne sarebbe parlato molto di più. Cosa potrà dare alla compagnia? Io penso potrà farci divertire(esito del processo permettendo). E’ chiaro che stiamo parlando di una monkey-spot appena evoluta, ma in questi tre anni Jeff è diventato un wrestler nettamente migliore e ha dimostrato di potersela cavare anche senza tavoli,sedie e scale. Ha dimostrato anche di saper tenere fede ad un impegno preso(niente ritardi o assenza ingiustificate). Per cui lo vedrei bene in X-Division per ridare lustro alla categoria, insieme all’altro nuovo arrivato e suo amico, Shannon Moore, oppure contro altri nomi importanti. Sarebbe bello vederlo contro Daniels, e visto come il Fallen Angel si lamenta dei nuovi acquisti il feud si costruirebbe da sé, o magari, ma qui si entra nel fantawrestling, contro Raven, visto che la loro faida fu bruscamente interrotta nel 2005.

L’altro grande nuovo arrivo è stato niente meno che “The Nature Boy”, Ric Flair. Vederlo scendere dalla limousine, varcare le soglie dell’Impact Zone, stringere la mano a Robert Roode,James Storm ed Eric Young ed entrare quindi nel camerino di AJ Styles è stato davvero emozionante. Quanti avrebbero pensato anche solo due anni fa di vedere Ric Flair in TNA? Nessuno, penso, o pochissimi. E invece il Nature Boy è arrivato ad Orlando. Anche qui, si è dato troppo poco risalto alla notizia. Non stiamo parlando di un mid-carder qualunque, ma della massima leggenda americana del Pro-Wrestling, quello che forse si può considerare il più grande di sempre. E’ vero che non sappiamo se lotterà o meno ma la sua sola presenza gioverà enormemente allo show e a chi interagirà con lui. Basta vedere cosa ha dato al main event la sua breve apparizione sullo stage. Certo è che la tentazione di vedere un ultima volta Sting e Ric Flair sullo stesso ring è davvero tanta e fa sognare…

Gli altri nuovi arrivati sono volti ben noti agli appassionati. Val Venis, adesso noto come Sean Morley, che coerente con il suo character di pornodivo ha giocato a strip-poker con le Beautiful People, Orlando Jordan, che ha scambiato due battute con “The Pope “D’Angelo Dinero, e i Nasty Boys, che hanno devastato il locker room del Team 3D probabilmente preparando una faida “storica” con gli ex Dudley Boyz. Dall’Impact di ieri sappiamo che per fortuna Orlando Jordan ha avuto solo un apparizione one night only mentre gli altri probabilmente rimarranno giusto il tempo di fare uno o due incontri e terminare la faida iniziata(Nasty vs. Team 3D, Daniels vs. Morley). Difficile prevedere invece cosa accadrà con Hall e Waltman. In teoria si parla di contratto a breve termine ma tutto in realtà dipenderà da loro. Se non si ubriacheranno e se non salteranno eventi, potranno pure restare a lungo. Bisognerà anche vedere come saranno messi sul ring. Hall a fine 2004 stava proprio male mentre Waltman nel 2005 fece un ottimo stint con signori match contro Raven, AJ Styles e Jerry Lynn.

Arriviamo quindi all’uomo più atteso della serata, colui che rivoluzionerà la storia della TNA: Hulk Hogan. La prima sorpresa è data dalla sua entrata. Mi aspettavo un remix di Real American come theme song e una festa giallo-rossa(no, non stiamo parlando della Roma)di coriandoli e lustrini. Mi aspettavo di vederlo nel suo classico attire giallo/rosso, con i suoi storici occhialini neri, con i baffi biondi come l’oro e, perché no, me lo immaginavo già strapparsi la maglietta, portare la mano all’orecchio per sentire i boati del pubblico e finire il tutto dicendo con la sua inimitabile voce: “Watch gonna do brother, when Hulkamania runs wild on you?”. E invece lo vedo comparire vestito quasi in borghese, tutto nero, come Hollywood Hogan. Il titantron però è tutto giallorosso e mostra un Hulk Hogan che si strappa la maglietta come ai vecchi tempi. La theme song è un remix della canzone utilizzata in Giappone dall’NWO e la barba, come rivelato dall’immagine finale di Impact,è per metà nera, come quella di Hollywood,e per metà bionda, come quella dell’Hulkster. Insomma Hogan è un po’ tutte e due. E il promo iniziale di Hulk è un tipo di discorso che non mi aspettavo da un character come lui. Molto manageriale, molto concreto, molto sentito e appassionato nel celebrare i giovani ed entusiasta nel parlare della scalata per diventare la federazione numero uno del mondo, quasi shoot nel parlare di mancate opportunità date ai giovani in passato. Niente catchphrase, niente vocione, niente taunt. Solo Hulk Hogan, il socio di Dixie Carter e l’uomo dalla trentennale esperienza di wrestling. E quindi l’arrivo di Scott Hall e Sean Waltman. I due ex membri dell’NWO che dicono essere tornati perché c’era lui e quando c’è Hogan ci sono “grandi arene tutte esaurite, grandi stipendi e grandi feste”. Ma Hogan non ci sta, non è più tempo dell’NWO e della WCW. Non vuole essere schiavo del suo passato. “It’s a differente place and a different time”. Arriva allora Kevin Nash, l’uomo che più l’ha sentito in questi mesi dall’annuncio del suo arrivo. Nash lo provoca, pensa che stia solo recitando per fare bella figura nel giorno del suo esordio davanti al pubblico ma Hogan, seriamente, gli dice che non è così. Arriva anche Eric Bishoff, anche lui all’esordio nell’Impact Zone. E in quel preciso momento a tutti i fans di wrestling viene la pelle d’oca. Hulk Hogan, Kevin Nash, Scott Hall, Sean Waltman ed Eric Bishoff sullo stesso ring. L’NWO è tornata. Ma anche Bishoff la vede come Hogan e parla di gente che dovrà guadagnarsi il proprio posto nella compagnia. I tre compari non capiscono e se ne vanno e Bishoff distrugge la precedente scaletta e ne crea una totalmente nuova per testare fin da subito chi è meritevole e chi no. Un idea originale, quasi smart per come è presentata, che dà subito l’idea dell’importanza dei due nuovi uomini a capo della compagnia. E per finire la storica catchphrase “Watch gonna do…”, tanto per mischiare ulteriormente le carte.

E la posizione di Hulk Hogan è rimasta(fortunamente) indefinita per tutta la puntata. Pensiamo al segmento con Jeff Jarrett. Il King of the mountain ha dichiarato di essere molto felice per quella serata perché ha portato la TNA a lottare con la WWE dopo sette anni e mezzo di duro lavoro e di aver dato una possibilità ai vari AJ Styles,Samoa Joe,Christopher Daniels, MCMG etc… Hogan gli ha risposto che fosse stato per Jarrett la TNA sarebbe già fallita da un pezzo, che Dixie Carter lo ha salvato e che non ha mai dato davvero la possibilità ai giovani di avere successo. Ora tralasciando il mio commento su queste dichiarazioni in ottica smart(ma questo è un altro discorso), è chiaro a tutti che Hogan in questo caso si sia comportato da heel nei confronti di un Jarrett così amato dalla folla(E Russo ha smentito le voci che volevano che l’angle fosse andato diversamente da quanto previsto). Ma solo cinque minuti prima aveva rifiutato le richieste dell’ex NWO comportandosi da GM integerrimo. E alla fine, vedendo Foley massacrato dai tre, è stato contento o dubbioso? Perché si è limitato a guardare? O prenderà provvedimenti? Heel o face? Impossibile dirlo.
E lo stesso si potrebbe dire di Bishoff(GM fantastico come scrissi un paio di mesi fa. Il GM per definizione, un valore aggiunto allo show). Prima face insieme ad Hogan sul ring, tweener nel fare i complimenti ad AJ ma poi dirgli che dovrà difendere il titolo contro Angle nel main event, poi strafottente nel trattare Kristal Lashley, quindi heel puro nel confrontare Foley e farlo massacrare da Hall,Nash e Waltman. Heel o face? Impossibile dirlo. E i tre dell’NWO? Nash è sembrato quasi face nelle ultime settimane difendendo Hogan dalle accuse paranoiche di Foley ma ad Impact dopo un primo momento di indecisione ha rivelato la sua vera natura. Ma i tre saranno heel perché alleati di Bishoff e Hogan, che però non hanno ancora preso una posizione, o saranno face perché contro Foley che ha dichiarato guerra alla TNA? A tutti questi dubbi c’è una sola risposta: Cross the line.

Già un anno fa avevo pubblicato un numero sull’allora storyline tra giovani e veterani in cui avevo dimostrato che una serie di promo svolti da wrestlers di entrambe le fazioni non fossero né da face né da heel e potessero essere veri e falsi allo stesso tempo in base alle proprie opinioni. All’epoca si chiedeva al pubblico di prendere una posizione, oggi gli si chiede di fare una scelta e si propone uno show in cui si porta la realtà sullo schermo(le parole di Hogan era quasi identiche alle sue interviste shoot rilasciate a giornali e radio) e in cui personaggi agiscono come se fossero loro stessi e perseguendo i propri obiettivi al di là della questione “bene contro male”. Né buoni né cattivi, semplicemente uomini con le proprie caratteristiche ed attitudini. Che sia iniziata una nuova interessante e moderna era per il wrestling? Un era che non abbia più le arcaiche categorie di face e di heel? La TNA lo fa da anni ormai e si spera solo che possa proseguire. Con buona pace di Cornette che solo dieci anni fa girava con una pistola in macchina perché interpretando il ruolo di heel pensava che qualche fans lo avrebbe attaccato fuori dall’arena.

Infine si è giunti al main event. Inutile aggiungere altro. AJ Styles e Kurt Angle hanno regalato uno spettacolo straordinario, in quello che forse è il loro miglior match della serie. E’ stato veloce, meno studiato e con meno ring psycology di quello svolto sempre ad Impact qualche mesa fa, più “televisivo” per mettere in mostra le qualità uniche dei due protagonisti. Un incontro che già da ora si candida a match dell’anno e al cui valore ha contribuito anche Hulk Hogan che ha definito Angle ed AJ Styles”I due migliori wrestlers del mondo”. Un incoronazione non da poco per AJ Styles, sempre più stella della federazione, nell’Impact più importante della storia. Prima batte Kurt Angle pulito e poi riceve da Hogan un bellissimo complimento. Sono davvero lontani i tempi in cui nella sua cameretta piangeva perché non voleva scegliere tra i suoi due amici del cuore Kurt Angle e Christian Cage o in cui si faceva chiamare Prince AJ.

La puntata ha fatto registrare uno storico 1.5 di ratings, il miglior risultato mai raggiunto da Impact. Il che è incredibile se si pensa che si era in diretta e in concorrenza con la WWE e il ritorno di Bret Hart. E’ vero che il lunedì sera negli States è la serata televisiva dedicata al wrestling o allo sport e che quindi è più facile trovare gente interessata al prodotto rispetto al giovedì ma non bisogna dimenticare che Spike Tv sarebbe stata felicissima di confermare il rating di 1.1 del giovedì sera e invece si è trovata di fronte un eccellente 1.5, con picchi da 1.8 nel segmento con Hogan sul ring e media di 1,22 quando è iniziato anche Raw. La puntata di ieri ha poi risposto definitivamente agli scettici. 1.3 di ascolti, il miglior risultato di un Impact “normale” di sempre, un salto di 3 punti dall’ultima puntata del 2009 in onda il giovedì. L’effetto Hulk Hogan incomincia a dare i suoi frutti.

Nell’ultima puntata, quella immediatamente pre- Genesis, si è risposto in parte ai dubbi lasciati dalla precedente.
Per prima cosa si è rivelato finalmente il nome del misterioso assalitore di AJ Styles: Tomko, come era facilmente intuibile. E’ stato spiegato che Tomko se l’è presa con AJ perché quest’ultimo da quando ha vinto il titolo non lo ha più chiamato ed è stato irriconoscente nei suoi confronti, lui che lo ha aiutato e svezzato come erano tag team champions(come se Simao dicesse che ha fatto diventare Cristiano Ronaldo ciò che è ora nella nazionale portoghese, n.d.r.). AJ lo ha affrontato e sconfitto con in palio il titolo mondiale. Ora sappiamo che a Genesis ci sarà il rematch tra Kurt Angle ed AJ Styles con un interessante stipulazione: Se vince AJ, Angle non avrà più title shot per il resto dell’anno.

Si può dire che l’aver fatto disputare ad Impact l’incontro tra AJ e Angle ha dato grandissima incertezza alla sfida di Genesis. Infatti prima del 4 Gennaio ad AJ mancava giusto la vittoria sull’eroe olimpico per potersi affermare definitivamente come World Heavyweight Champion. Se avesse perso il titolo contro Angle, il suo percorso da campione sarebbe stato incompleto. Adesso non solo ha sconfitto l’eroe olimpico, ricevendo pure i complimenti di Hogan e Bishoff, ma anche affrontato e battuto l’assalitore misterioso che lo tormentava da mesi e mesi. AJ dunque ha affrontato tutti i suoi avversari e li ha sconfitti. E’ il campione, senza sé e senza ma. E paradossalmente per questa ragione potrebbe perdere domani sera a Genesis. Ora che ha raggiunto il suo status di campione meritevole potrebbe perdere sporco contro Angle senza risentirne. In fondo mi sembra strano che Kurt Angle stia lontano per tutto l’anno dal main event nell’anno della consacrazione per la TNA e non penso che la storia di Tomko sia finita così velocemente. Per esempio, io penso che la decisione di non stringere la mano ad Angle da parte di AJ non sia stata dettata solo da un consiglio da parte del “dirtiest player in the game” Ric Flair di non essere troppo buono e sentimentalista ma magari anche dal ragionamento che essendo Tomko un vecchio alleato e amico di Kurt tutta questa storia potrebbe essere un piano a lungo termine da parte di Angle per riprendersi l’agognata cintura.

Elucubrazione mentale? Può essere ma questo non esclude che Tomko possa intervenire solo per vendicarsi per conto proprio. E il sorriso beffardo di Flair a fine puntata lascia intendere che potrebbe intervenire anche domenica. E conoscendo Russo, che ama sconvolgere i fans, non troverei così strano vederlo “turnare” su AJ e regalare la vittoria ad Angle, che non sarebbe facile sconfiggere due volte pulito in 10 giorni. Oppure potrebbe fare l’inverso diventando così ufficialmente mentore del fenomeno, anche se una vittoria sporca di AJ non avrebbe alcun senso.
E non dobbiamo dimenticarci di Samoa Joe, che è sì fuori dalla card del PPV ma ha anche un valigetta con una title shot. Se decidesse di usarla in PPV al termine di un lungo ed estenuante AJ Styles vs. Kurt Angle? Oppure se fosse Lashley a voler sfruttare la sua opportunità per il titolo?
Così come è molto probabile che AJ rimanga campione per confermare il suo status e perché quel Lashley turnato heel sembra proprio un futuro contender creato appositamente per lui.
Come potete constatare, ogni risultato e soluzione è possibile. Volete un pronostico? Non vado sul sicuro e rischio dicendovi Kurt Angle. Se da heel o face, se pulito o sporco non lo so ma il rematch mi fa pensare che qualcosa accadrà…

Inoltre si sono meglio definiti i feud per il futuro. Hall/Nash/Waltman hanno riformato la “Band” e se i primi due se la vedranno con i Beer Money. Molto suggestivo e amarcord vedere Sting per la seconda settimana di fila che dall’alto osserva ma non commenta. E’ come se volesse dire: “C’ero anch’io quando questi personaggi formarono l’NWO e cercarono di distruggere il mondo del wrestling. Li ho combattuti per gran parte della mia carriera e li conosco bene. Per ora mi limito ad osservare ma se la storia si dovesse ripetere…sono pronto ad intervenire!!”. Molto postmoderno. Hogan e Bishoff invece rimangono sempre neutrali,un po’ face e un po’ heel, mentre Jarrett con un promo che apparentemente va un po’ contro le sue idee che lo avevano portato ad essere leader della Front Line sembra più tendere verso l’heel e verso una sua caratterizzazione simile al personaggio con cui era dipinto sul web fino a quattro anni fa: Un accentratore e conservatore che sfrutta la TNA per i suoi interessi e blocca i giovani in cui non crede.

Sean Morley dovrebbe feudare con Daniels e potrebbe essere un interessante intermezzo per Daniels in attesa di avversari e traguardi più prestigiosi. Il Team 3D se la vedrà con i Nasty Boyz e si spera che la cosa non duri più di un PPV. Lashley è ufficialmente turnato heel(non a caso sfiderà Abyss in PPV)e sua moglie/manager Kristal promette che distruggerà tutto il roster se non otterrà quello che vuole. First contender ad Against All Odds? Desmond Wolfe batte Samoa Joe e sfiderà “The Pope” D’Angelo Dinero al PPV. La faida tra i due talenti più in prospettiva del roster promette spettacolo sia dentro che fuori dall’esagono. Spero vinca l’inglese per pareggiare i conti e dargli la prima vittoria in PPV ma la sensazione che visto che il main event necessita nuove figure presto questi due occuperanno spazi decisamente più importanti. A Genesis poi Amazing Red difenderà il suo titolo X-Division contro un avversario misterioso. La sensazione è che possa essere Jeff Hardy ma non vanno escluse le piste che portano a Brian Kendrick e Shannon Moore. Spero in Hardy per poter così rilanciare l’intera categoria.

Infine arriviamo al grande annuncio relativo ad una grande stella che esordirà in TNA domenica sera. Chi sarà mai? Molti sul web danno per scontato sia Kennedy ma onestamente non credo sarà lui il nuovo arrivato. Hulk Hogan ha detto che varcherà le soglie dell’Impact Zone un wrestler che “will shock the wrestling business and will surprise all the talents in the back”. E Bishoff, Borash e il sito della compagnia hanno parlato di “major acquisition”, di “great superstar” e di grande sorpresa, qualcuno di totalmente inatteso. Ora secondo voi questi aggettivi e queste descrizioni si addicono a Kennedy? Come può il signor Anderson shockare il mondo del wrestling più di Ric Flair e di un ex 3 volte campione mondiale WWE come Jeff Hardy lui che è stato a malapena US Champion? Io sono un suo grande estimatore e ritengo che potrebbe essere di gran lunga l’acquisto più prolifico per la TNA tra quelli fatti recentemente, soprattutto in ottica futura, ma non gli si può conferire uno status che non ha ancora raggiunto. Inoltre è da settembre che Kennedy deve esordire in TNA e non l’ha ancora fatto.

Ecco perché penso che la superstar in questione sarà Rob Van Dam, grande amico di Hulk Hogan. Mi viene da sorridere a leggere che RVD non potrebbe venire perché avrebbe rotto con la TNA(come riporta una news) o perché SI DICE che farà parte della Royal Rumble. A parte il fatto che recentemente RVD ha sì smentito un approdo ad Orlando ma anche in WWE e che nei giorni della Rumble ha un impegno già preso in PWG, ma in ogni caso molti dimenticano che Angle due settimane prima di esordire a No Surrunder aveva scritto una lettera di ringraziamento a Vince McMahon sul suo sito e aveva promesso di tornare in WWE. E puntualmente erano giunte le notizie create ad arte di un Angle che voleva dedicarsi alle MMA, stare a casa a riposarsi per non rischiare di stare male e di un suo possibile ritorno per WM23. Beh sappiamo tutti come è andata. E se guardiamo ai rumours anche Kennedy dicono preferisca tornare in WWE e che sia poco interessato alla TNA. Ma sono appunto….rumours.

L’altra ipotesi che mi viene in mente è Goldberg, grande nome assente dal 2004 nel wrestling, e di cui Russo recentemente ha parlato bene sperando in un suo ritorno. La vedo però dura e quindi direi che la percentuale è molto bassa. Altri nomi che sono girati in rete come Sid Vicious, DDP, “Macho Man” Randy Savage o Buff Bagwell hanno smesso di essere grandi nomi da tempo immemore ormai e un eventuale loro apparizione creerebbe solo irritazione data la presentazione riservata per questo nuovo arrivato. Io penso che sarà RVD, poco dietro Kennedy e un ipotesi sorpresa me la riservo con Goldberg. Wrestler all’infuori di questi tre li ritengo abbastanza improbabili se vogliamo rimanere coerenti all’identikit tracciato e di solito Hogan e Bishoff non sono gente che sbaglia ad esprimersi. Va bene hyppare un evento ma non si può neanche spacciare per vino una bottiglia di birra, soprattutto in un momento in cui si vuole conquistare nuovi fans.

E con questo è davvero tutto. A tra due settimane e buon Genesis!! Ciao a tutti!!
 
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