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WWE INSIDER #44

Il Buono, il Brutto e il Cattivo


Vado, l'ammazzo e torno. (cit. il Buono, il Brutto e il Cattivo)

Sapete, sin da quando ero bambino mi hanno sempre appassionato i film di Sergio Leone. Si, avete capito bene, sto parlando di quel tale che fu l’inventore del genere spaghetti-western. Se c’è una cosa che ho imparato da quelle pellicole (oltre ai motivetti di Morricone) è che non bisogna fidarsi di nessuno.

Probabilmente Leone scrivendo la sceneggiatura de “Il Buono, il brutto e il cattivo” non avrebbe mai immaginato che i tre ruoli da lui inventati e portati sul grande schermo potessero essere riproposti 44 anni dopo…e addirittura in TV!

Oggi voglio narrarvi una storia che forse non c’entra nulla col wrestling, o forse c’entra fin troppo. C’era una volta…il Buono. Era arrogante, presuntuoso, nullafacente. Era cresciuto dominando tutto e tutti, e probabilmente era destinato a dominare per sempre.

Oggi giorno, nel mondo del wrestling, un personaggio, o per meglio dire, uno show simile lo troviamo. Il Buono del presente si chiama Monday Night RAW! Nessuno come lui è abituato a dominare nel campo del wrestling professionistico. Nessuno si avvicina a lui né a livello di lottatori né a livello di ascolti. Su di lui pende una grossa taglia e i vari cacciatori sanno bene che raggiungere RAW significa dominare nel business.

Io dormirò tranquillo perché so che il mio peggior nemico veglia su di me!
(cit. il Buono)

Ma se nessuno potrà mai raggiungere RAW a che danni può portare la nullafacenza? La risposta è molto semplice: calo di acquisti nelle vendite dei PPV. E’ notizia ormai nota, infatti, che a solo un giorno da Over The Limit sono disponibili ancora moltissimi biglietti il che significa che si sono state poche vendite… Adagiarsi sui propri allori non può essere lo standard e la WWE se ne sta rendendo conto. Da un mese a questa parte (grazie anche ad una draft rivoluzionaria) i bookers si sono messi al lavoro per cercare in qualche modo di aggiustare la situazione…e in qualche modo ci stanno riuscendo. Tuttavia non è possibile in sole due settimane riempire tutte le lacune che si sono formati in un anno di puro menefreghismo da parte del roster rosso. Ci sono, in particolare, tre punti che fanno di RAW uno show mediocre: troppi passaggi di testimone, turn insensati e guest host che hanno davvero stufato. Se per quanto riguarda il primo punto ultimamente si è cercato di ripristinare un regno a lungo termine (ebbene sì, serviva Cena), rimangono comunque le cinture di coppia che vanno e vengono. L’Hard Dinasty, grazie all’aiuto dell’Hitman, sembra esser riuscita a mettersi su una buona strada. Ahimè gli hanno piazzato contro Miz e Jericho…due che senza una cintura in vita non sanno stare. A mio avviso si tratterà di un mese pieno di cambi di corona…il tutto per creare una faida tra Mizanin e Y2J: che cosa ripugnante! Passiamo ai voltafaccia senza senso e ai presentatori ospiti che continuano ad affollare il nostro teleschermo. Ultimo dei turn che ha del ridicolo è certamente quello della Rated R Superstar (è ancora possibile dargli un soprannome così? Questa è un’altra storia…) che dal cantare “Spear-Spear” si è ritrovato cucito addosso un personaggio molto ambiguo cosa che forse neanche Nostradamus avrebbe potuto prevedere. Ancora una volta, direte, il lavoro dei fans è stato importantissimo, ma siamo davvero sicuri che sia così? Oppure Stamford che non sa prendere delle decisioni come si deve? Mah…tanti dubbi, tante incertezze dominano in quel di RAW. Fatto sta che l’Ultimate Opportunist ha avviato un’ottima faida con l’ex tag team partner Randy Orton, che è passata in primo piano anche rispetto allo scontro Cena-Batista, il che è l’aspetto positivo di tutta la vicenda. Ultimo punto per quanto riguarda lo show del lunedì sera è quello dei presentatori ospiti. Io, personalmente, mi faccio solo una domanda: ma quando avrà fine questa tortura? Menomale che hanno deciso di reintegrare il General Manager fisso. Ma ora una domanda è lecito farsela: a chi spetterà l’ambito ruolo? Conoscendo le grandi menti che si celano dietro il booking team opterei per Hornswoggle…Speriamo bene…

Dall’altra parte abbiamo il Brutto. Personaggio furbo, goffo che si ritrova ad essere compagno del Buono per pura convenzione. Ed è proprio ciò che accade in WWE per quanto riguarda Smackdown! Lo show blu è proprio come il personaggio interpretato da Eli Wallach. E’ furbo, è vero, ma pur sempre un passo indietro rispetto al suo compagno di viaggio. Nonostante ciò, “il Brutto” è certamente il personaggio più affascinante di tutta la storia perché riesce a racchiudere in se una personalità forte, decisa e senza scrupoli, ma allo stesso tempo bella da vedere da parte del pubblico.

Mi piacciono quelli grandi e grossi come te, perché quando cadono fanno tanto rumore e quando ti butterò giù io... aaahhh ... ne farai di rumore. (cit. il Brutto)

Smackdown, inutile negarlo, oggi giorno offre uno spettacolo migliore rispetto a quello di RAW e su questo non c’è dubbio. Ma bisogna considerare alcuni aspetti e alcune situazioni che qui non vanno per nulla bene. Ebbene sì, sto parlando anche del feud CM Punk-Rey Mysterio! Lasciatemelo dire, non è possibile che il folletto di San Diego se non domina una faida non è contento! Cosa ha più da dare, cosa ha più da guadagnare Rey Mysterio in WWE? NULLA! Allora perché continuare ad infierire su un personaggio (CM Punk) che è il futuro della compagnia? Proporrei uno sciopero da SD! nel caso CM Punk venga rasato a zero ad Over The Limit. Ma non fraintendetemi…non ho nulla contro Rey Rey…E’ che proprio non riesco a capire come un personaggio importante e interessante come CM Punk possa jobbare in questo modo…Inutile ammettere che nel caso in cui a vincere sia il promotore della filosofia Straight Edge le carte in tavola si metterebbero in modo molto innovativo. Lasciamo da parte quello che poteva essere il feud dell’anno e che, probabilmente, verrà nominato come momento “Oh My!” dell’annata, e concentriamoci su un’altra rivalità, ovvero quella che vede protagonista Drew McIntyre e il suo titolo intercontinentale. Questa, con molta probabilità, è uno dei feud più interessanti post-Wrestlemania ed è destinato a durare ancora qualche settimana. Prima il licenziamento del campione, poi il torneo e la settimana successiva la sua riassunzione. Di certo hanno fatto tutti un ottimo lavoro in quanto McIntyre ha avuto modo di mostrarci delle buone capacità anche fuori dal quadrato. Per quanto mi riguarda, ho trovato molto interessante anche il torneo che ci ha fatto aprire gli occhi su lottatori come Dolph Ziggler e Cody Rodhes che hanno mostrato di saperci fare, e non poco, sul ring. Nessuna novità per quanto riguarda Kofi e Christian con quest’ultimo che, per l’ennesima volta, ha perso in favore del jamaicano nella finale del torneo, ragalandoci un match dall’alto tasso di azione e combattimento. Tuttavia, dopo il ritorno dello scozzese, la situazione si è ingarbugliata e ciò renderà molto interessante lo scontro che ci sarà ad Over The Limit ma anche ciò che succederà dopo. Ultimo match della card di Over The Limit che spetta a Smackdown! è l’incontro tra l’All American American e The Big Show valido per il massimo trofeo. Questo feud è stato costruito più sul comico con uno Show che, diciamolo pure, da face è tutta un’altra storia. Settimana dopo settimana il gigante di Smackdown! ha sempre avuto la parola fine ad ogni cosa che Swagger metteva in atto. Ma anche in quest’occasione non riesco a spiegarmi una cosa: perché far perdere il campione del mondo in ogni suo incontro? Così si finisce solo per togliere credibilità ad un campione che le capacità, invece, per dominare dentro e fuori il ring ce l’ha! Se dovessi fare un pronostico per il PPV punterei direttamente sull’All American che, in un modo o nell’altro, riuscirà a trionfare e a portare a casa una vittoria che tanto gli serve…

Abbiamo parlato del Buono, abbiamo parlato del Brutto ed ora è venuto il momento di parlare del Cattivo. Menefreghista allo stato puro, non guarda in faccia a nessuno, nessuno! In WWE il Cattivo della situazione può essere solo NXT!

Non basta una corda a fare un impiccato.

Il terzo show della federazione conduce una vita a parte rispetto agli altri due e, a parte qualche comparsata dei Rookies in quel di RAW, non ha nulla in comune né col rosso né col blu. Anzi ha una storia completamente a se. In palio un posto nel Main Roster. Nelle ultime settimane lo show è diventato di sicuro il più interessante grazie anche al colpo di scena dell’uscita di Daniel Bryan (o meglio, Bryan Danielson). Lo stesso American Dragon sta mettendo su, settimana dopo settimana, uno show senza pari grazie a segmenti che farebbero rabbrividire anche Mr.Anderson in persona. Ultimo della lista è il fortunato attacca ai danni di Michael Cole con relativa critica alla WWE. Senza soffermarci a dire che le parole di Daniel Bryan sono del tutto veritiere inquadriamo gli atleti rimasti e quelli ancora in gara:

• Wade Barrett: l’inglese è da due settimane in cima alla classifica ed è certamente uno dei papabili vincitori. Le abilità al microfono per lui ci sono e non mancano neanche quelle in ring.
• David Otunga: personaggio troppo troppo comune il suo, che pur avendo dimostrato discrete abilità fuori dal quadrato nel ring non ci sa fare. Non credo nella sua vittoria.
• Heath Slater: era partito con il botto. Ora per lui le cose si sono un po’ appianate così come appianato è lui. Non me ne vogliano i suoi sostenitori ma io in lui non ci vedo granchè.
• Justin Gabriel: se si trattasse esclusivamente di abilità in ring lui sarebbe di diritto nel podio, ma purtroppo non è così. Ha dimostrato di non saperci fare molto con il microfono e questo, quasi sicuramente, gli costerà la stagione.
• Darren Young: ultimo eliminato. Forse non meritava una fine del genere, ma se è stato deciso così un motivo ci sarà. Neanche lui eccezionale né al microfono né sul ring ma se bisognava scegliere tra lui e Slater probabilmente meritava di più il discepolo di Punk.
• Skip Sheffield: non male in tutti i sensi. Forse un personaggio che è rimasto troppo chiuso in se stesso.
• Daniel Bryan: lo ritroveremo, e questo è sicuro! Ha retto in piedi lo show per settimane con i suoi segmenti con Miz. Bravo al microfono ed eccezionale nel ring…si può chiedere di meglio?
• Michael Tarver: torna alla boxe.

Siamo arrivati alla fine di questo insider. Paragonare un classico del cinema al presente non è poi così difficile. La storia è sempre la stessa: il Brutto è migliore del Buono che, però, il pubblico preferisce. Ma che storia sarebbe senza “il Cattivo”?

Ed è così che i ruoli rimasero gli stessi, seppur con tante sfumature...

Ma questa, è un’altra storia…


 

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