Mi sembra doveroso aprire questo numero del WWE Insider con una dedica a Lance Cade. In realtà è difficile trovare parole per descrivere eventi del genere; è sempre triste dover scrivere certe cose ed in questo caso rimane il rammarico che un uomo che ha talmente distrutto il proprio fisico al punto di trovare la morte non sia mai riuscito a raggiungere il successo nel mondo nel quale ha investito la propria vita. Noi, da fan del wrestling, non possiamo far altro che ricordare, in modo da tener vivo il suo nome e far si che i suoi sacrifici siano valsi a qualcosa...
SUMMERSLAM
Effettivamente potevo trovare un titolo leggermente più stuzzicante, provando a fare giri di parole in stile Gazzetta, ma il buon senso me l'ha impedito. Ormai Summerslam è alle porte, ma in questa occasione mi vorrei concentrare sull'aspetto in ring. Sì, perché, se per una volta non si può criticare la costruzione del PPV, sorgono diversi dubbi sulla qualità degli incontri che la card offre. Sicuramente la WWE non si distingue dalle altre federazioni per la capacità di proporre match di alto livello, ma di solito si affida a qualche stipulazione (o Chris Jericho) in modo da offrire lo showstealer del PPV. Ora siamo a Summerslam, il terzo PPV per importanza dell'annata WWE, ma per quanto mi sforzi non riesco a trovare un incontro che riesca a esaltarmi per i valori che i wrestlers coinvolti possano mettere in campo. Sicuramente i puristi del wrestling non andranno a bussare alla porta della WWE per poter assistere a match di alta qualità, ma almeno sarebbe giusto offrire qualcosa sopra alla media e, a meno di sorprese da parte di Melina ed Alicia Fox, non penso che ci sarà un incontro che, per qualità, riuscirà a tenere lo spettatore attaccato allo schermo.
THE BEST THERE IS?
Nello scorso numero dell'Insider ho avuto modo di analizzare in maniera più o meno approfondita la situazione del Team Cena in previsione di Summerslam, tralasciando, per forza di cose, Bret Hart. Dopo aver assistito al suo ritorno di questo lunedì è finalmente possibile dare un giudizio più approfondito sull'Hitman.
Bret Hart è un uomo che è avvolto da un "alone leggendario". Lui che viene defiinito uno dei migliori wrestler di sempre, lui che prese parte ad uno dei momenti più controversi della storia del wrestling, lui che promise più volte che non avrebbe mai rimesso piede su un ring WWE. Insomma, un personaggio che si può amare o odiare (anche se più generalmente è apprezzato) e che suscita la curiosità di chi non potè vivere la sua era. Chi avrebbe mai previsto un suo ritorno in WWE? Ed è proprio questa attesa per il ritorno di un wrestler di tale caratura che non è stata ripagata. Se quando Hogan tornò in WWE, prima per andare contro Michaels e successivamente contro Orton, era trattato come un monumento del wrestling, inaffondabile ed imbattibile, Bret sembra essere fin troppo vulnerabile, ergo: le ha prese da tutti. Perché se Hogan merita un trattamento da leggenda, non può riceverlo anche uno come Bret Hart? Certo, Hogan avrà segnato di più la storia del wrestling, ma alla fine non era scomparso dalla circolazione, anzi, era protagonista di un proprio reality, appariva spesso sugli schermi WWE, era un personaggio pubblico in tutto e per tutto, Bret, invece, era sparito dal mondo del wrestling. Perché, quindi, non sfruttare meglio l'effetto malinconia? Sinceramente rimarrò sempre deluso di questo secondo stint in WWE da parte di Hart, ma in fondo, già lo ero pochi minuti dopo il suo ritorno, con l'abbraccio a Shawn Michaels...
DIVAS SUMMERTIME SPECTACULAR
In realtà volevo veramente dedicare uno spazio a questo importante angle svoltosi nell'ultima edizione di RAW ed analizzare quanto abbia inciso il TV PG sul suo svolgimento, ma, all'ultimo, nonostante fossi molto combattuto, ho optato per "i grandi esclusi di Summerslam" con grande dispiacere per chi sperava di potersi gustare un intero articolo dedicato alle Divas. Quindi, dopo aver parlato per settimane di chi prenderà parte alla prossima edizione di Summerslam, è giunto il momento di esaminare chi al prossimo PPV non ci sarà (o che al momento non ha un match fissato nella card).
Ted DiBiase Jr.: nonostante le difficoltà che si possono trovare nell'affermarsi all'interno del roster di RAW, sembra che il figlio del Million Dollar Man stia pian piano consolidando il suo status all'interno del roster. A suo vantaggio, il giovane DiBiase, ha la possibilità di sfruttare una gimmick già rodata che ottenne grande successo negli anni '80, quando veniva interpretata dal padre. Bisogna vedere, però, quanto questo character possa adattarsi nel 21° secolo, perché, è vero che Ted DiBiase Sr. viene ricordato come uno dei personaggi più importanti della storia WWE, ma è altrettanto giusto ricordare che egli non raggiunse mai il titolo massimo. Riuscirà il figlio ad affermarsi là dove suo padre fallì? Intanto, dopo lo split della Legacy Ted non ha ancora sostenuto un vero e proprio feud e di conseguenza è molto probabile che Summerslam potrà vederselo solo in televisione.
Cody Rhodes: a differenza del suo compagno ai tempi della Legacy, il figlio dell'American Dream ha impiegato diverso tempo prima di crearsi una propria identità all'interno del roster di Smackdown!. Dopo diversi mesi durante i quali era stato lasciato ai margini dello show blu, Rhodes si reinventò con la gimmick dell'egocentrico belloccio, non proprio una novità a dire il vero, ma nonostante si tratti di una giimmick riciclata, il buon Cody è riuscito pian piano a scalare il ranking ed a stabilizzarsi nell'upper card. Non si sa quanto questo personaggio possa resistere nei prossimi anni e sorge qualche dubbio sulla sua adattabilità nel main eventing, ma al momento sembra che Cody Rhodes... Dashing Cody Rhodes stia interpretando al meglio questo genere di character e forse una possibilità di apparire a Summerslam l'avrebbe meritata...
Drew McIntyre: dopo essere stato coinvolto per mesi e mesi in una delle rivalità più interessanti del roster di Smackdown!, il Chosen One sembra non riuscire più a spiccare dalla massa come faceva poco tempo fa. Pare che comunque lo scozzese sia già pronto per la consacrazione definitiva e se Sheamus ci è arrivato partendo quasi da zero, non credo che Drew abbia così tante difficoltà. Vedremo intanto se lo scambio avuto con Cody Rhodes nell'ultima edizione di Smackdown! porterà a qualcosa.
Christian: se si parla di grandi sprechi all'interno della WWE, il primo nome a venire in mente è proprio quello del canadese. Pare proprio che in WWE non riescano a avere fiducia nei suoi confronti, nonostante in altri lidi abbia dimostrato di non avere nulla da invidiare ad un qualsiasi altro main eventer in casa WWE. Forse prima o poi arriverà il suo momento, ma gli anni passano e se al suo ritorno potevano dire di avere una star già pronta per combattere per un qualsiasi titolo, ora devono pensare a come ricostruirlo dopo mesi di job.
Jack Swagger: pare a dir poco clamoroso che le quotazioni di un ex campione WWE cadano così in fretta a picco dopo la fine del suo regno. Sembra, invece, che non abbiano in mente nessun progetto di prestigio per l'All American American oltre a quello di provare a fargli rilanciare MVP (cosa che potrebbe servire sicuramente per riportare al top il wrestler di colore, ma che ovviamente non potrebbe giovare allo status di Jack). Non penso che questo suo accantonamento sia una bocciatura, più che altro la definirei una sospensione di giudizio.
Non si esclude, comunque, che i sucitati wrestlers possano, in un modo o nell'altro, prendere parte a Summerslam, ma sicuramente è molto diverso poter disputare un match annunciato o uno improvvisato.
I BROKE BIG SHOW'S HAND
Evidentemente le Laycool fanno tendenza, perché dopo le varie magliette con scritte irrisorie nei confronti di Mickie James, anche CM Punk ha deciso di seguire la moda della T-Shirts "con dedica". Vedremo se a Summerslam the Undertaker non fara il suo ritorno in WWE indossando una maglietta con danto di scritta:"Kane is bad =(". Ma non è sicuramente mia intenzione dedicare questo capitolo all'abbigliamento delle Superstars WWE (anche se la magliettina rosa di Kaval...), bensì, come promesso settiamana scorsa, all'annunciato incontro tra SES e the Big Show. Prima di tutto vorrei concentrarmi proprio sul leader della Straight Edge Society, ovvero CM Punk.
Personalmente ritengo che era dai tempi della nascita della Rated R Superstar che la WWE non riusciva a proporre un personaggio così innovativo ed interessante. Fin dal suo esordio, si era capito che CM Punk sarebbe stata una pedina importante all'interno dello scacchiere WWE, soprattutto in chiave futura. Il personaggio, comunque, risultava anonimo, o meglio, attirava l'interesse grazie alla sua gimmick, ma sembrava che non sapessero sfruttare al meglio il suo personaggio. Chi seguiva Punk al tempo delle indies sapeva già benissimo quali fossero le sue qualità al microfono, ma nonostante il suo grande potenziale, sembrava che la WWE non volesse sfruttarlo al meglio. Dopo un primo regno da campione veramente opaco, però, la sua consacrazione arrivò con il feud contro Jeff Hardy. Durante questa rivalità, il turn graduale permise a CM Punk di dimostrare le sue capacità e di conseguenza di affermaresi, finalemente, come un main eventer meritevole di questa nomea. Dopo il termine della storyline contro Jeff Hardy, il nativo di Chicago lasciò da parte il main event per costruire ulteriormente meglio il suo personaggio ed fu così che nacque la SES. Quella che doveva essere la stable che avrebbe dovuto permettere l'affermazione definitiva di Punk, però, corrispose con il decadimento del suo personaggio. Sì, perché quella che sembrava essere una gimmick innovativa, pian piano non fece altro che uniformare Punk ai classici heel WWE: codardo e perdente. Non sto dicendo che si sia perso completamente il lavoro fatto, ma pare che si sia fatto un passo indietro, insomma, si poteva sperare che affiancando una stable ben costruita a fianco di CM Punk si potesse ricreare un regno di terrore simile a quello costruito da Trilple H con l'Evolution. In questo caso, invece, la strada di Punk è stata lastricata di sconfitte ed umiliazioni, prima da parte di Rey Misteryo, successivamente da parte di the Big Show. E così arriviamo finalmente al match di Summerslam, nel quale ci ritroviamo la SES society al completo affrontare il solo gigante. Un'ennesima sconfitta in una situazione di vantaggio come quello che si presenterà a Summerslam potrebbe veramente affossare un gruppo che poteva avere veramente grandi possibilità per rimanere nella storia ed invece sembra che sarà solo un capitolo della carriera di Punk, senza che riesca veramente a lasciare il segno nella WWE.
Nonostante volessi poter parlare del cerume di Cody Rhodes, devo rassegnarmi allo scorrere inesorabile del tempo che mi porta a dover chiudere anche questo numero, ma non disperate, settimana prossima mi riscatterò con un intero numero del WWE Insider dedicato all'esordio di Alberto del Rio. Qui da the Misdeal è tutto e con l'augurio di un buon Summerslam a tutti vi do appuntamento alla prossima.