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WWE INSIDER #49

Il penultimo big four dell'anno WWE è andato così agli archivi e, ad essere sinceri, vista l'impotanza dell'evento, mi aspettavo molto di più. Sfrutterò, quindi, questa prima parte dell'insider per esternare la mia delusione.

SUMMERSLAM II (ci volevo un sottotitolo, ma quando si parla di seconde parti mi viene sempre in mente "la vendetta", quindi ho preferito evitare)

Per rendere più scorrevole il discorso analizzarò i diversi incontri disputati a Summerslam separatamente.

Dolph Ziggler © vs Kofi Kingston: un match che a dire la verità non aveva molto da dire. Il risultato era fin troppo scontato, nel senso che Ziggler aveva conquistato da troppo poco tempo la cintura e pareva difficile che la potesse perdere a meno di due settimane di distanza. Non un match eccezionale con il finale completamente fuori luogo. Ovviamente frutto della volontà di non far perdere Kofi in modo pulito contro Dolph, ma almeno, una sconfitta via DQ sarebbe stata più consona. Invece la scelta è ricaduta sul Nexus che decide di irrompere in un match a caso e rovinare la contesa. Utilità? La cosa avrebbe avuto senso se si fosse trattato, come nei mesi precedenti, di una strategia per affermare la propria supremazia, ma ora che la propria superiorità la hanno già dimostrata, perché continuare? Intanto, i due protagonisti del match continuano una rivalità che sembra non avere nè capo nè coda: serie di match infinita (alla quale possiamo aggiungere quello di questa settimana a Smackdown!) che finiscono col premiare in un modo o nell'altro Ziggler, permettendogli così di mantenere il titolo. Avrebbe dato eccessivamente fastidio mettere in piedi una rivalità che potesse permettere a due wrestlers in rampa di lancio di mettersi in luce?

Alicia Fox © vs Melina: c'è bisogno di commentare? Melina torna dopo un tag team match, Melina batte Alicia Fox a Raw, Melina vince il titolo a Summerslam. Ci si chiede quale grande mente abbia partorito questo grande feud, forse la stessa che decise di spezzare il Women's Title a metà (non il Divas Title, ridefinibile come titolo delle Barbie, bensì il Women's Title, con alle spalle oltre 50 anni di storia). Almeno pare abbiano deciso di riunificare le cinture, avendo, forse capito, che due titoli sono troppi visto il roster che hanno a disposizione. Si spera che almeno la cintuara venga dirottata a SD! visto lo spazio che danno a disposizione alla categoria femminile (con il conseguente scambio Divas/wrestlers tra i due rosters).

Big Show vs Stright Edge Society: forse una delle cose peggiori viste al PPV, se non LA peggiore. Stiamo parlando di CM Punk, uno dei wrestlers migliori che hai a disposizione nel tuo roster, con un carisma ed una mic skill che in molti dovrebbero invidiare, protagonista del Feud of the Year con Jeff Hardy... e lo fai perdere contro Big Show in un handicap match?! Poco importa delle modalità o della funzionalità di questo job, fatto sta che un wrestler futuribile come Punk si ritrova a fare figuracce (perché secondo l'infantile idea della WWE un heel, quando risulta troppo cattivo, deve fare figuracce e perdere per far ridere i bambini) mentre degli ultra quarantenni come Misteryo, Kane e Taker occupano il main event. Fiducia ai giovani? La si sta anche dando, ma se si pensa di costruire così il proprio avvenire allora qualcosa non quadra.

Sheamus © vs Orton: evidentemente è stato un match giocato sull'intensità, perché poco altro si è visto. Un incontro che lascia presagire una continuazione della storyline... ma Summerslam, per tradizione, non dovrebbe essere il culmine di un feud e non uno step di passaggio? Incontro che termina per squalifica che vede Orton dare il contentino ai suoi fan infierendo sull'irlandese nel post match.

Rey Misteryo vs Kane ©: benvenuti alla fiera della banalità!!!! Chi avrebbe mai detto che Taker sarebbe spuntato da quella bara? Chi avrebbe mai detto che il colpevole non era il tenero Misteryo bensì lo psicopatico Kane?

Si arriva così ad un ennesimo capitolo della rivalità Kane - Taker, che vede uno dei ritorni più brutti e peggio orchestrati del Deadman. Sinceramente non saprei nemmeno che aggiungere, stiamo parlando di una rivalità che ormai da mesi era nell'aria e che, ipoteticamente, avrebbe potuto fare da trampolino di lancio a qualche talento, ma che, invece, si è trasformata in una riedizione della decennale sfida fra i due Brothers of Distruction. Tutto organizzato per dare un degno ritiro a Kane? Si spera, altrimenti verrebbero a galla i gravi limiti creativi della WWE che deve ricorrere ad una storyline vista e rivista solo per attirare qualche spettatore in più (pensando anche in vista del cambio di emittente per SD!).

Team Nexus vs Team Cena: si sono sprecati i pareri entusiastici per il ritorno di Danielson in WWE, ma, seppur questa sua riapparizione possa essere la migliore carta giocata dalla WWE in questo PPV, non posso che provare un filo di rammarico. Per chi non conoscesse Bryan al di fuori del panorama WWE, mi sembra doveroso dover fare una piccola introduzione. L'American Dragon è un baluardo delle indies e si può ritenere il re della regina delle indies (la ROH). Bryan, infatti, ha presenziato al primo show della federazione e la sua presenza è rimasta costante per gli anni a seguire. Fino a poco tempo fa, Danielson, era il titolare dell'onoreficenza simbolica di Best in the World (passata a Davey Richards dopo il suo esordio in WWE).
Questo è Bryan Danielson, wrestler dalla tecnica sublime, re del mat wrestling. Consiglierei a molti di quelli che non hanno avuto la possibilità di assistere ai suoi incontri nelle federazioni indipendenti di ripescare il materiale in questione. E' proprio pensare ai match disputati da Bryan in tutti questi anni che alimenta il mio dispiacere per questo suo passaggio in WWE, perché sono conscio che non avrò più la possibilità di vedere incontri di quel genere, perché AmDrag si ritrova in una federazione dichiaratamente votata all'entertainment, perché la WWE limita da sempre il repertorio dei propri wrestlers e con Danielson non farà eccezione.

Detto questo, però, non posso che fare i complimenti alla federazione per aver dato una seconda opportunità a Bryan e spero vivamente che la sua presenza nel roster sproni la WWE a voler offrire prestazioni sul ring di un altro livello (ed il recente acquisto di talenti come "Low Ki" Kaval e Tyler Black non possono che imprimere fiducia).

Ora passiamo al resto del main event, riassumibile con una sola frase detta da John Cena qualche settimana fa a RAW:"I'm not a Superman". Forse non sarà superman, ma probabilmente incarnerà tutta la Justice Legue al completo, visto che, dopo diversi minuti di pestaggi (che qualche tempo fa avrebbero addirittura portato ad un sano sanguinamento), è stato capace di riprendersi come se nulla fosse ed ad eliminare i restanti due membri del Nexus in pochi secondi. Postumi dei pestaggi? Ovviamente no, subito pronto per l'esultanza ed il bagno di folla. A poco serve sottolineare la prestazione dei restanti membri del gruppo che, a parte un Danielson sugli scudi, poco hanno inciso sul match.

YOUNG, YOU'RE OUT!


Passa solo un giorno e si arriva ad una nuova edizione di Monday Night Raw. Quale decisione avrà preso la WWE per far risultare il Nexus ancora diminante? Come farà il suo status a non risultare intaccato dalla sconfitta di Summerslam? Come faranno gli ex NXT ad imporre nuovamente la propria legge a RAW? Ovviamente eliminandone un membro... Ma andiamo con ordine...

Il Nexus annuncia che ogni membro del gruppo sfiderà un componente del team Cena in match singoli (o di coppia, per coprire l'incapacità sul ring di Otunga e Sheffield) e se qualcuno della stable verrà sconfitto verrà silurato. Stessa misura che fu adottata ai tempi della Legacy da parte di Orton, in fin dei conti. Cosa ne risulta da tutto ciò? Che ancora una volta il Supereroe della situazione è prorpio Cena. Perché se gente come Jericho concede un job pulito contro un signor nessuno, Cena, ovviamente, non può permetterselo ed ottiene la sua vittoria (quasi) schiacciante.
Si conclude così la puntata con l'eliminazione di uno dei membri dei Nexus, il più anonimo, talmente poco ricordabile che non ripeterò nemmeno il suo nome... Restano così solo quelli più rappresentativi come: Barrett, Otunga.... quello della 450 Splash... quello pompato... quello di colore...

SPRINT FINALE

Grandi sorprese ad NXT? A dire il vero non propriamente. Vengono eliminati i due sfavoriti d'obbligo (Percy Watson e Husky Harris) e rimangono i più rappresentativi, ovvero Kaval, Michael McGillicutty ed Alex Riley. Devo dire che questa finale mi sta entusiasmando, non tanto per la concezione dello show in se, bensì per i nomi coivolti (in specifico Hennig e Low Ki). Lo scontro è infatti molto serrato ed a differenza della passata edizione che poteva puntare quasi esclusivamente sul nome di Bryan Danielson, qui ci ritroviamo con due ottimi performers sul ring, più una specie di emulo di the Miz. Chi trionferà? Il popolo di internet spinge verso una vittoria di Kaval, ma non è da escludere un trionfo del giovane discendente della famiglia Hennig... e chissà, potrebbe esserci un colpo di scena con il sorpasso di Riley. Voi cosa ne pensate, chi ritenete il favorito e chi pensate possa fare più strada in WWE dei tre? Venite a discuterne sul forum di WrestlingRevolution e dite la vostra.

KANE VS THE UNDERTAKER: ATTO 3°

Nonostante si possa criticare l'ennesima riedizione della rivalità fra Kane e the Undertaker, bisogna ammettere che quello di Kane è stato un ottimo promo in grado di ripercorrere in pochi minuti i momenti più salienti della carriera della Big Red Machine (quindi prettamente legati al Deadman). Certo, il supplemento di effetti audio e video sono riusciti a rendere il momento ancora più drammatico, ma, ora, ci rimane solo la speranza che questo nuovo capitolo della faida famigliare fra Kane e Taker si dimostri al livello dei precedenti e che le limitazioni del TV PG non incidano in maniera eccessiva sulla sviluppo della rivalità. Il capitolo finale molto probabilmente sarà ad Hell in the Cell, ironia della sorte la stessa stipulazione che segnò l'esordio di Kane. Finirà tutto dove era cominciato? Finirà tutto all'interno di una gabbia?

SUPERIOR EDUCATION

Settimana scorsa promisi di dedicare un intero capitolo del WWE Insider alla prima di Alberto del Rio, ma per scelte editoriali (definizione utilizzata per far apparire la rubrica più professionale) ho dovuto limitare lo spazio a questo ultimo estratto dell'Insider. Un esordio col botto quello del messicano che alla sua prima riesce addirittura a sconfiggere l'uscente World Champion Rey Mysterio. Una gestione che ricorda molto quella di Carlito: entrambi, dopo diversi mesi di vignette introduttive, fanno la propria prima apparizione "live" interrompendo un promo ad inizio puntata (nel caso del caraibico si trattava del promo di John Cena) ed entrambi chiudono lo show con una vittoria sul top face del proprio roster. Analoghi esordi, è da vedere se i due latini condivideranno anche la stessa sorte. E' da dire, comunque, che Del Rio va ad aggregarsi all'ormai già folta schiera di "ricconi" in WWE, vista la presenza di gente come l'ereditiere Ted DiBiase Jr e del V.I.P. MVP. Sembra che a casa Stamford piaccia la gente col portafogli rigonfio, staremo a vedere se qualcuno degli attuali facoltosi wrestlers riuscirà a ripercorrere le orme di un illustre predecessore come JBL. Al momento sappiamo solo che il Messico potrebbe avere un nuovo portabandiera: Alberto del Rio.
Si giunge alla conclusione di un altro numero dell'Insider... eppure ho come la sensazione di aver dimenticato qualcuno nell'elenco dei membri del Nexus.... con questo dubbio che mi attanaglia devo comunque darvi il mio comiato e darvi appuntamento a settimana prossima. Stay tuned!


 

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