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WWE INSIDER #50

E’ tempo di ritorni, in WWE: in due sole settimane abbiamo assistito sui nostri schermi a numerosi rientri eccellenti. Il nome più magniloquente è certamente quello di the Rock, ma gli appassionati che si sono avvicinati alla disciplina a cavallo del triennio 2002-2003-2004 come il sottoscritto e come gran parte degli utenti del forum, saranno di certo anche contenti di rivedere sui ring della WWE la bellissima Trish e il simpatico Booker T, i quali si occuperanno della riedizione del reality Tough Enough. A questi si aggiungono anche quelle vecchie canaglie di Triple H e Undertaker, ricomparsi in aria di WM a dare una botta di starpower allo show.

In questo clima di rientri eccellenti, nel suo piccolo Wrestling Revolution vuole riproporre quello che teoricamente sarebbe l’editoriale capo, il WWE Insider che per cause di forza maggiore non è stato possibile pubblicare nei mesi passati. Al timone della rubrica torna dopo molto tempo the Madcap, ex Johnny Ramone, una autentica garanzia di deliri letterari… ma che per questo primo numero cercherà di essere quanto più obiettivo e “classico” possibile.


Superato questo faticoso preambolo, facciamo assieme un salto indietro: si parlava dei tre “ritornanti”, the Rock, Trish e Booker T. Mentre il ruolo degli ultimi due sembra ben definito e quindi non desta troppo interesse, il coinvolgimento del People’s champ in quel di WrestleMania ha scatenato le fantasie dei fun di tutti i forum del globo.
Il Toro di Brahma infatti si è presentato a Raw nelle vesti di Host per lo Showcase of Immortals, ma le sue frecciatine ad un pezzo grosso come John Cena avevano acceso in moltissimi fantasie circa un possibile “One more match” di Rocky. E ciò, nonostante the Rock manchi da un ring da diversi anni e che quindi non abbia più l’allenamento sufficiente nè la chimica con le giovani stelle che compongono l’attuale roster.
Molti fan sono quindi rimasti delusi vedendo sfumare la possibilità di un altro incontro del loro beniamino, e la cosa ha generato un moto di malcontento e di critiche verso la card di WrestleMania che va definendosi settimana dopo settimana. Ma oggettivamente, anche senza the Rock-Cena, questa card è veramente così catastrofica? Analizziamola assieme.

I match che si sono profilati con sufficiente certezza sono attualmente tre: Punk vs. Orton, Cena vs. The Miz e Edge vs. Del Rio.
Il primo ha certamente un potenziale inferiore rispetto ad un Cena-Punk per quanto riguarda il lato strettamente connesso alla qualità della prestazione, ma vede salire sensibilmente le possibilità di successo del leader Straight Edge. The Viper è infatti forse un boccone meno duro del Marine e, seppure difficilmente accadrà, Punk potrebbe anche riportare una vittoria nel palcoscenico più prestigioso… una vittoria della quale, ovviamente, ha assoluto bisogno. Punk infatti è un heel tutto sommato atipico, schietto, realista, non malvagio nel senso rozzo del termine, non basa la condotta dei suoi match sull’imbroglio. Queste caratteristiche assimilano il Chicago Kid ad un altro heel straordinario, Chris Jericho. Ma mentre il buon Y2J rappresentava markamente un avversario sempre difficile da battere anche per un top face, invece Punk è stato costruito come un ostacolo tutt’altro che insormontabile, complice una serie di sconfitte riportate contro atleti di non primissima fascia. Piccoli passi verso un rafforzamento dello status dello Straight Edge sono stati mossi verso l’ultima settimana: basti vedere le “vittorie” riportate su Cena o il pin inflitto ad Orton durante Elimination chamber. Occorrerà sperare che si tratti di un vero cambio di rotta nella gestione del ragazzo e non solo di un espediente per rafforzare il trionfo di Orton a WM.

Su Cena-Miz poco da dire: Mizanin tutto sommato ha fatto e continua a fare un lavoro dignitoso come campione, evitando di farsi spingere troppo nell’undercard degli show da nomi più altisonanti. C’è da dire che all’Awesome one, così come a Punk, sono mancate le vittorie di rilievo. Anche un cieco si sarebbe reso conto che un feud con Jerry Lawler non avrebbe aggiunto nulla allo status di Miz. Ma è anche vero che il ragazzo si è confermato “una scelta” sulla quale puntare e, sebbene a WrestleMania quasi certamente renderà l’onore delle armi al tuo fortissimo avversario, sono dell’idea che Miz continuerà ad orbitare attorno alla cintura. Un suo secondo regno, magari in un periodo dell’anno meno delicato, è sicuramente auspicabile.

Chiudiamo la tripletta con l’interessante Edge-Del Rio, incontro che vanta una costruzione davvero ottimale. L'ottimo Alberto ha avuto una curva di gestione perfetta, riportando i trionfi giusti al momento giusto e non mi dispiacerebbe vederlo levare al cielo il World Heavyweight title quella fatidica notte. Fra i tre incontri, questo è quello ancora più un forse. Infatti è probabilissima l’inclusione di Christian nella sfida, che diverebbe così un Triple Treath: Captain Charisma infatti ha conti in sospeso con entrambi i duellanti. Qualora ciò accadesse, Edge avrebbe il feud post-WM già costruito. Ciò aprirebbe a Del Rio nuovi scenari come campione, e la possibilità di avvalorarsi come uomo di punta dello show azzurro.

A dirla tutta, un quarto incontro è dato per quasi certo al Grandaddy of them all: sto parlando ovviamente di quell' Undertaker – HHH che si sarebbe dovuto fare molto tempo orsono e che costituisce la più grossa incognita dell’evento. Entrambi gli atleti sono come già sottolineato dei rientranti, HHH ha un grosso rodaggio da smaltire mentre sulle precarie condizioni fisiche del Becchino c’è poco da aggiungere: difficilmente la contesa risulterà degna dei nomi in ballo. Le motivazioni di quest’incontro dovrebbero essere legate a doppio filo al nome di Shawn Micheals, o almeno ciò trasparirebbe dalla crotch chop DX-Style fatta da The Game in direzione del Deadman, lo scorso Raw.
Aldilà di queste considerazioni e supposizioni, mi sento di fare un plauso alla WWE circa la gestione del rientro del King of Kings. La serie di promo criptici che lasciavano intendere un debutto di Sting è stata forse un colpo basso, ma ha acceso un grandissimo interesse verso le puntate dello show rosso.

A conti fatti questa WrestleMania sarà forse un po’ debole ma è lo specchio della WWE attuale, una federazione con un roster giovane e bisognoso di esposizione. Avremo forse una edizione di transizione, ma alla quale probabilmente guarderemo con piglio revisionista tra qualche anno, quando quelli che adesso sono giovani promettenti saranno nomi affermati: Punk, Miz, Del Rio, tutti loro hanno grandissima stoffa e manca davvero poco alla loro consacrazione. Ad essi si aggiungono i nomi di Bryan, Sheamus, Ziggler, Swagger, Barrett, Rhodes, tutti atleti validissimi che di certo si ritaglieranno il loro piccolo spazio nella Vetrina degli Immortali.

Non preoccupiamoci quindi se il nostro The Rock non lotterà a WM, o se lo stesso faranno Trish e Booker T: i ruoli assegnati a loro tre sono adattissimi, ma meglio non esagerare nello sfruttare l'effetto amarcord. Il wrestling infatti è come un fiume in piena i cui margini vengono ridefiniti costantemente, e che non lascia molto spazio per girarsi indietro. Guardiamo questo show per quello che è, senza costruirci sopra castelli per aria: ce lo godremo di più ed eviteremo delusioni francamente fuori luogo.
E poi abbiamo Triple H vs. Undertaker, cosa chiedere di più?

Alla prossima!


 

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