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WWE INSIDER #54

Brutta cosa la Primavera, se soffri di allergia.

L’aria è ammorbata di pollini - un lieve turbinio di astomi dorati - che la rende tanto odorosa quanto mefitica.
Dove vivo le vie sono graziosamente circondate da un doppio filare di alberi, e la finestra della mia stanza si apre proprio sulla campagna oramai in fiore.

Brutta cosa la Primavera, se soffri di allergia.

In cuor mio speravo che la febbre da fieno, con il suo bagaglio di starnuti e depressione, non mi assalisse prima di WrestleMania. 'Mania è una notte magica per tutti gli appassionati e molti fan hanno i loro rituali per propiziare la buona riuscita del PPV: c’è che lo guarda da solo, chi invita un gruppo (solitamente, trattandosi di wrestling, poco nutrito), chi ordina pizza e patatine da ingollare clamorosamente dalle 2 di notte alle 5 del mattino, chi ancora rispetta un rigoroso digiuno che facilita la veglia. Io non ho un rituale preciso, ma di certo se lo avessi non prevedrebbe la febbre da fieno.

La Natura volle però farmi la grazia: lo Showcase of Immortals si spalancò innanzi ad un Madcap in forma perfetta. Bel PPV, non eccelso a causa di una gestione ridicola del tempo, ma indubbiamente gradevole. (Non mi dilungherò in commenti sull’evento, in quanto farei un mero copia-incolla di quanto il sottoscritto ha detto in sede di Coverage.) In ogni modo, andai a dormire di buon umore – adesso nessuna febbre avrebbe potuto nuocermi!

Prevedibilmente, il giorno dopo mi alzai con il naso tappato e le mucose gonfie come canotti: tutti sintomi che sarebbero sfociati da un giorno all’altro in una febbre allergica da manuale, con i succitati starnuti e la depressione simil-post-parto.

Passai le due giornate successive a letto, guardando i fazzoletti cumularsi sul comodino in una ciclopica torre di Babele che minacciava di franarmi addosso con risultati nauseabondi, ed intanto girando per Internet - da buon nerd - alla ricerca di chissà quale informazione vitale.

Ah, guarda! E’ uscito il Raw Report!
E il patatrac: Edge si ritira.
Diamine.


Ho deciso di propinarvi questa lunga introduzione in pieno Madcap-stile perché gli Highlight dei numerosi successi riportati da Edge le potete trovare in altri contesti, e in ogni caso dovrebbero essere noti a tutti gli appassionati di questa disciplina: la Rated R Superstar infatti è stata la stella più decorata della storia della WWE, con una bacheca titoli che non fatico ad immaginare delle dimensioni di un piccolo appartamento, e senza dubbio uno dei parti di maggiore successo di quest’ultima decade di wrestling. Quindi ho preferito raccontarvi, con molta umiltà, la mia esperienza di semplice appassionato.

Edge (al secolo Adam Copeland) aveva subito un grosso infortunio al collo otto anni fa, un incidente che è invalidante per la maggior parte degli sportivi ma per i wrestler quasi all’ordine del giorno: Austin, Sabu, Benoit, Angle sono solo alcuni dei nomi più celebri di atleti che, come la Rated R Superstar, hanno patito seri problemi alle vertebre cervicali, ma che nonostante ciò hanno continuato il loro lavoro per anni.

In questo tempo Edge ci ha regalato grandi match, inframmezzati da numerosi piccoli infortuni, da una faticosa ricerca della forma perfetta per affrontare il ring e, immagino, da tanto dolore. Una volta un grande lottatore disse: “Se vuoi essere un wrestler, preparati a sentire dolore ogni giorno della tua vita.” Ma arriva ad un certo punto in cui il dolore minaccia di diventare qualcosa di serio, di insostenibile, e quello è il momento per un wrestler di appendere gli stivali al chiodo. Quella notte è accaduto ciò, Edge è salito sul ring e ha annunciato a tutti il suo ritiro.

“I medici mi hanno preso in tempo”
, dice.
“Ho avuto tante soddisfazioni, ma adesso finalmente smetterò di indossare la calzamaglia e potrò mangiare tutto il gelato che voglio”
, dice.
E intanto fatica a trattenere le lacrime.
“Ho lottato nel Main event di WrestleMania contro Undertaker, e mai avrei pensato di riuscirci.”

WrestleMania…


L’allergia mi ha concesso uno scampolo di tempo per gustarmi Mania, ma non credevo che anche Edge avesse fatto lo stesso. Non pensavo che la Rated R Superstar avesse lottato stringendo i denti e rischiando l’infortunio invalidante, solo per non deludere gli appassionati nella notte più importante dell’anno.

Al diavolo l’allergia! Non può essere! Il primo match che abbia visto a Raw era un match di Edge! Il mio primo PPV Elimination chamber 2004 con il turn di Edge, ed ora… senza alcun preavviso, se ne va! Ci lascia dopo che lo abbiamo lodato come il salvatore del mondo quando incassò il Money in the Bank, strappando il WWE title a John Cena, dopo averlo invidiato quando slinguazzava Lita - un po’ meno con Vickie -, e averlo fischiato quando da perfetto opportunista accumulava titoli su titoli (come il sottoscritto fa con i fazzoletti). Ed ora è tutto finito! Niente match di addio, solo uno stupido opener di PPV. Niente cerimonia, Niente. Gone.


Edge se ne va, e già si cerca qualcuno con cui sostituirlo. Sin troppo semplice sarebbe fare il nome di Christian: i due sono sempre stati ottimi amici, hanno uno stile di wrestling simile ed un ottimo impatto presso il pubblico. Questa è l’occasione per Captain Charisma di uscire dall’ombra del fratello di ring, di cavalcare l’onda dell’effetto nostalgia e di iniziare risplendere di luce propria anche sui ring WWE. Ma rode, rode e fa male che questa occasione si sia presentata solo alla dipartita del suo migliore amico. Tutti noi speravamo, anzi davamo per certo un feud tra i due canadesi per il titolo assoluto. Una rivalità che oramai rimarrà monca, incompiuta.

Edge se ne va e lascia un senso di magone negli appassionati e nei colleghi, negli avversari e nei partner con i quali ha lavorato, nelle persone da cui ha imparato e alle quali lui stesso ha insegnato qualcosa. Si sprecano i commenti, e i messaggi di affetto da parte degli altri wrestler. Ma in mezzo tanta empatia non poteva mancare un coglione: il solito Hogan che, nonostante una zampa di legno e il cervello oramai in preda alla arteriosclerosi, si è permesso di criticare la scelta di Edge, affermano che i veri uomini - come lui - “lottano anche a rischio della vita e contro i pareri dei medici”.
Peccato per la Rated R Superstar, sarà davvero molto dispiaciuta di sapere che, nonostante milioni di fan in tutto il mondo, MOTY su MOTY e undici titoli mondiali, non è un vero uomo: le mancano i debiti, le cause legali e soprattutto ha ancora una dignità.

Edge se ne va, e lascia tanta depressione.

Dannato polline, i miei occhi non vogliono smettere di piangere!
Brutta cosa la Primavera, se soffri di allergia.


 

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