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WWE INSIDER #59

E tre.

Dopo essersi accaparrata due talenti vendibilissimi con Dos Caras (Alberto Del Rio) e Mistico (Sin Cara), la WWE ha annunciato l’acquisto di un terzo luchador, Averno. Le non certo brillanti prestazioni di Sin Cara hanno messo in mostra grosse difficoltà, da parte del roster, nel conciliare due stili di lotta differenti come possono esserlo il Wrestling americano e la Lucha libre: in Messico le azioni vengono eseguite solitamente con maggiore velocità rispetto alle loro corrispondenti “occidentali”, le corde ed il ring sono dotati di maggiore elasticità, inoltre colpi e prese sono portati su un lato differente. Per capire meglio, immaginate due ballerini di tango danzare entrambi i passi “dell’uomo” o “della donna”: è inevitabile che, tra un volteggio ed una piroetta, si pestino i piedi.
Facile comprendere quindi gli errori della Sensazione Internazionale, abituata a ben altri schemi di wrestling e indubbiamente soggetta a moltissima pressione da parte della dirigenza.

Vista la chiara volontà di proporre l’ex Mistico come “nuovo Mysterio” in tempi brevissimi, la WWE ha deciso di ingaggiare appunto Averno: quest’ultimo è il rivale storico di Sin Cara, i due hanno perfetta dimestichezza l'uno con l'altro e i loro stili si completano a vicenda. Una manovra indubbiamente azzeccata, non c’è che dire, che darebbe al mascherato il tempo di adattarsi allo stile americano senza dover sottostare ad un lungo periodo di stop nelle fed di sviluppo. Il sottoscritto pensava che la permanenza di Averno in WWE sarebbe stata piuttosto breve, limitata al feud con Sin Cara e al conseguente job… almeno finchè non si è sparsa nel web la voce dell’ipotetico ingaggio, da parte della federazione, di altri DUE luchadores. La notizia non è stata smentita, ma se dovesse rivelarsi vera questo significherebbe che la WWE si troverebbe nel roster cinque lottatori enmascheradi.

Cinque.
E non scordiamoci di quell’Hunico (ex Incognito), che sta a far la muffa nella FCW.
E sei.

Ammesso e non concesso che alcuni di essi si esibiranno senza maschera, sei luchadores in approdo in WWE sono comunque sintomatici delle difficoltà economiche in cui sta navigando la CMLL (una delle due principali federazioni messicane), nonché della volontà della WWE di acquisire più talenti possibile da ogni valida "sorgente". Moltissime stelle del Concilio Mundial rischiano il posto di lavoro, alcune di esse decidono di non azzardare accasandosi nella rivale AAA, altre invece tentano fortuna negli States dove mamma WWE li accoglie a braccia sin troppo aperte. Inutile dire che tutti questi wrestler, per quanto bravi, occorre pure sapere dove collocarli. La soluzione più immediata è anche quella che accende il cuore del fan di wrestling, inumidendogli il ciglio: un ritorno della divisione Cruiser, in cui impiegare questi nuovi arrivi e i già rodati Kingston, Bryan, Bourne, et cetera.
Ma è davvero fattibile un simile revival nel 2011?

Secondo l’opinione di chi scrive, è una cosa anacronistica: mi spiego meglio.
Il fatto che la WWE assuma atleti dal mondo della Lucha e delle Indies è dettato dalla duplice volontà di tenerli lontani dalla concorrenza (che già trabocca di Main eventers per i prossimi 15 anni) e di garantire quel minimo di qualità in-ring sufficiente a non perdere il fan purista a cui interessa solo gustarsi, ogni tanto, un bel match. E' noto però come a Stamford l’attenzione sia focalizzata verso il “lato intrattenimento” del business, con l’apertura forse eccessiva a mondi come quelli del cinema, del reality, a discapito del “lato lottato”. Questa grande contraddizione diverebbe ancora più aspra se, in seno alla WWE attuale, si ricreasse una divisione Cruiser basata solo sulla qualità tecnica dei suoi membri.

Appare infatti evidente che nel 2011, almeno nel panorama Major, non bastano ottime prestazioni per lanciare un atleta.

Già in WCW una Divisione Cruiser straordinaria sfornava match sopraffini a ripetizione, eppure godeva di scarsissima considerazione presso la dirigenza e veniva usata come parcheggio per talenti che, per quanto bravissimi ed amati, erano invisi ai pezzi grossi del roster (Eddie Guerrero e Jericho i primi nomi che mi vengono a mente). E in WWE? Non era certo meglio, in quanto rappresentava una sorta di limbo in cui infilare atleti capaci e farli lottare immediatamente, senza dover perdere tempo a costruirci su personaggi e rivalità. Vogliamo poi parlare della X-Division? Leggermente fuori dagli schemi come divisione Cruiser, vista l’apertura ad atleti di grossa stazza come Samoa Joe, ma unico esempio memorabile di divisione per pesi leggeri ad aver dato successo ai suoi membri. Peccato che Hogan e Bishoff -gli stessi artefici (guarda caso) del tracollo della divisione Cruiser della WCW- abbiano applicato le pastoie alla X-Division, riducendo notevolmente la sua importanza negli show della TNA. Purtroppo i precedenti per quanto riguarda le divisioni di pesi leggeri in America non sono certo esaltanti ed è indubbio che una divisione alla vecchia maniera di rivelerebbe un grosso flop.

Come dovrebbe configurarsi una ipotetica categoria Cruiser, per aver successo nel 2011?

Innanzitutto il nome: Cruiserweight è una dicitura obsoleta che richiama i tristi esempi di cui sopra. Un nome differente sarebbe fondamentale, è già “Lightweight division” –senza andare troppo lontano- potrebbe essere una buona scelta. Dopotutto la UFC e le MMA in generale hanno una discreta fascia di pubblico negli States, e le competizioni degli atleti della categoria Lightweight sono generalmente quelle più apprezzate dai fan. Poi occorrerebbe investire tempo per sviluppare rivalità e personaggi che salvino la divisione dall’anonimato: non basta il buon wrestling ad imporre degli atleti nell'immaginario collettivo, ci vuole anche il supporto di script validi. Non certo una cosa semplice da farsi, che richiede molto tempo, una leggera messa da parte di quelli che sono gli attuali Main eventers (il tempo negli show è tiranno!) e un discreto azzardo economico. Diventerebbe inoltre necessario rimuovere uno dei due titoli secondari, se non entrambi, per dare valore alla neonata cintura.
No, decisamente la WWE non può permettersi ora una categoria Pesi Leggeri.
Senza contare che sarebbe uno spreco gettare assieme nel calderone papabili contendenti all'alloro mondiale e gente che potrebbe ambire solo al titolo di categoria, accomunati unicamente dalla classe di peso. La svalutazione dei pesi leggeri sarebbe inoltre inevitabile: il Main eventing sarebbe occupato dalle sfide tra gli Heavyweights, con il risultato che quest'ultime verrebbero considerate più "importanti". Vogliamo poi parlare del valore dei campioni? Ipoteticamente un peso massimo potrebbe fare suo il titolo mondiale ad un giorno dal debutto, mentre un peso leggero dovrebbe prima dimostrare di "stare stretto" nella sua categoria, e solo allora lanciarsi all'inseguimento dell'alloro. Tratte queste considerazioni, ritengo sia impossible creare una divisione per Cruiser che non diventi un "Ghetto per Cruiser".

Come usare allora questi nuovi arrivi?
In caso di debutti di massa la WWE non si è mai dimostrata fantasiosa, limitandosi a proporre le rodatissime formule della Stable o del Tag team. Dobbiamo quindi attenderci un Latino World Order 2.0? Non è improbabile, mentre do quasi per scontato che due luchadores debuttino in coppia. Di certo non sono soluzioni efficaci (la federazione si è dimostrata incapace di gestire le stable) nè durature (la categoria di coppia è anticamera di quella di singolo), ma sarebbero un buon abbocco alla Lucha per il pubblico americano... senza bisogno di dover fantasticare di una Divisione pesi leggeri nel 2011.

Per godersi i fasti del "Ghetto per Cruiser", meglio un buon DVD.


 

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