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WWE INSIDER #90

CRAP.



Nessun gioco di parole, nessuna citazione, solo quattro lettere, una parola. Lascio a voi la traduzione, dico solo che esprime alla perfezione ciò che penso del prodotto WWE attuale, prendendolo nella sua interezza. Non mi focalizzerò su una storyline o un personaggio preciso; userò questo spazio per parlare un po’ di tutto: di ciò che assolutamente non va, di ciò che è sfruttato male e, ammesso che ce ne siano, anche dei pochi alti in un mare di bassi. Bando alle ciance dunque e partiamo subito con questo numero dell’Insider.
Se mi chiedete quale sia la prima cosa brutta che mi viene in mente riguardo la prima federazione al mondo, rispondo Ryback. Da chi partire, in questo editoriale critico, se non proprio dal Big Hungry? Questo omone è passato dal massacrare jobber all’essere markamente parlando più forte del campione WWE. Nemmeno un campione qualsiasi, inoltre, ma CM Punk, lo stesso che ha battuto John Cena (giusto per citare il più forte) e che detiene la cintura da quasi un anno. Non ci si può nascondere dietro la scusa del sostituto. È vero che l’infortunio di Cena è stato un imprevisto, ma è anche vero che gli imprevisti sono il loro pane quotidiano. Se avessero badato a costruirsi delle alternative serie, non staremmo in questa situazione. La storyline, alla fin fine, è venuta su discretamente, ma si è pushato in maniera indecorosa e frettolosa Ryback screditando sempre più CM Punk (che ricordo ancora una volta a Gennaio se la vedrà con Rocky, salvo stravolgimenti). Quest’ultimo funzionava da face –cioè, da “Punk-face” – ma stava iniziando a diventare un pochetto stantio, per questo il suo turn heel mi sembrava una buona idea ai tempi… Ma poi lo hanno fatto calare, lo hanno trasformato sempre più in un personaggio spento che ha poco da dire. Anche la questione Heyman per ora è avvolta nel mistero, il perché del suo riunirsi con Punk per me rimarrà ignoto, purtroppo. Ritornando su Ryback, che ci crediate o no, la WWE è una federazione di Wrestling. Quello che fa Ryback sul quadrato non è certo quello per cui ho iniziato a seguire la disciplina. In quanto ad abilità in-ring se la gioca con gente del calibro di Mason Ryan, The Great Khali, Mark Henry. Considero Rob Terry, mica Daniel Bryan, di gran lunga superiore a lui. Però si punta proprio su questo tizio qua, mentre tantissimi altri atleti meritevoli fanno la muffa nel mid/lowcarding.

E andiamoli a vedere questi atleti! Su tutti il caso più eclatante è sicuramente quello di Dolph Ziggler. Lo Show Off è in WWE da tanto e nel corso degli anni, specialmente negli ultimi due, ha sicuramente mostrato di possedere un’abilità fuori dal comune. Se prima era un po’ acerbo al microfono, ora non mi pare abbia più questo problema. Come sta messo ora? Si porta la valigetta del Money In The Bank in giro per l’America (e questa settimana anche in Europa) poiché non si è stati in grado di costruirgli un’occasione adatta per incassare. Inoltre lo si è fatto perdere ripetutamente contro Sheamus, campione del mondo fino a pochi giorni fa, e come se ciò non bastasse si è messo in mezzo nel quadro del WHC The Big Show. Quest’ultimo non solo ha subito un cash-in l’anno scorso, quindi si avrebbe una ripetizione, ma è anche l’atleta più grande del mondo, che dal turn heel non ha perso pulito contro nessuno, se escludiamo il Triple Threat di Summerslam combattuto contro Cena e CM Punk. Dolph Ziggler è stato gestito male, come già detto, e in questo modo la situazione è stata complicata ulteriormente.

Ho detto che quello di Ziggler è il caso più eclatante, ciò implica che ve ne siano di altri. È esattamente così, difatti. Basti pensare a Tyson Kidd: è vero che al microfono non è entusiasmante, ma è in grado di mettere su match fantastici. La sua straordinaria tecnica, mista ad un atletismo niente male, mi piace molto. È veramente un peccato che non riesca ad apparire nei Main Shows con regolarità. Nella stessa situazione si trova Justin Gabriel, uno dei miei atleti preferiti. La sua tecnica è inferiore a quella di Kidd, ma non per questo da buttare, ed è un highflyer come pochissimi. Anche per lui ci sono problemi al microfono, ma penso che si migliori con la pratica, e nessuno dei due ha avuto modo di farlo. Il vero “problema” è forse la loro stazza. All’inizio non volevo credere al detto “Vince loves big men”, ma bisogna ammettere che le cose stanno così; la rapidissima ascesa di Ryback lo conferma. La WWE è secondo il sottoscritto una federazione che vede il Wrestling in maniera arretrata sotto questo punto di vista. Anche la notizia di un imminente show riservato ai cruiserweight, mi lascia perplesso, mi sembra un modo per ghettizzare la categoria, per relegarla in uno spazio di poco rilievo. Qualcuno potrebbe obiettare che anche in TNA, dove questi lottatori in genere non vengono trattati tanto male, c’è una categoria più o meno riservata a loro, la X-Division. Tralasciando il recente declino della divisione in questione, essa era una sorta di elite, aveva uno spazio assolutamente di gran rilievo. Guardando anche i due “golden boy” la differenza è evidente: da una parte l’agile e spettacolare AJ Styles; dall’altra un ottimo worker come John Cena che però punta più sui muscoli che su altro.

A onor del vero, non sono solo i cruiserweight a essere messi in posizioni scadenti della card. Jack Swagger pesa 120 chili, è alto quasi due metri, eppure non è dove meriterebbe di stare. Vedendolo lottare salta subito agli occhi una somiglianza di stile con Kurt Angle, un dio della disciplina, ma evitando paragoni che potrebbero far infuriare qualcuno dico solo che è un ottimo lottatore. Non è certo lui che deve jobbare a Brodus Clay (a dirla tutta, nessuno dovrebbe farlo)! Per non parlare di The Miz, che dopo la parentesi egregia da campione WWE è stato preso più e più volte a pesci in faccia. Ha il Main Event nel DNA Mizanin, ha un carisma che quasi tutti gli invidiano, eppure lo vediamo costantemente perdere o comunque vincere contro avversari di poco conto. Ha fatto team con R-Truth, ha jobbato a cani e porci tra cui il già citato Brodo Argilla, ha subito RKO/Pedigree totalmente inutili,  ha addirittura perso tre volte su tre contro il nuovo Captain Charisma Kofi Kingston. E volete sapere cosa farà a Survivor Series? Nel 5vs5 –altra cosa di cui voglio parlare– sarà probabilmente eliminato… Proprio da Kingston!

Ma riproiettiamoci ora ai piani alti, lasciamo il mid-carding immeritato per spostarci nel Main Event/Uppercard, ovvero… AJ Scandal: La storyline che ha terrorizzato gli spettatori della TNA è tornata, più obbrobriosa, illogica e indecente di prima… A Stamford!
Seriamente, verrebbe su un film dell’orrore niente male montando spezzoni sia della storia di Styles in TNA che di quella della Lee in WWE, sulla quale naturalmente mi concentrerò. La oramai ex General Manager di Raw viene sollevata dall’incarico. Perché? Beh, forse perché ha attaccato ripetutamente una componente dello show? Magari perché ha dimostrato di essere emotivamente instabile? No! AJ Lee non è più la GM perché ha fraternizzato con John Cena. Ma vi rendete conto di quanto sia no-sense questa cosa?! Tanto per cominciare, AJ aveva “fraternizzato” in maniera ben più evidente già prima della sua nomina, arrivata peraltro nel momento in cui si sarebbe dovuta sposare con un membro del roster, ossia Daniel Bryan. Qualcuno dei pochi lettori crede che al giorno d’oggi ci si sposi senza “fraternizzare” prima? In più, poco tempo prima, aveva chiesto a CM Punk di sposarla, “fraternizzando” anche con lui al punto che lo stesso Punk ha dichiarato in diretta mondiale di essere il motivo per cui la Lee saltella quando cammina. Infine, anche Kane aveva avuto a che fare con AJ, ma la storia è finita perché per il Big Red Monster la ragazza era troppo instabile. Quello che dico io, dunque, è che se si assume una persona del genere non la si può licenziare proprio per lo stesso motivo. Tra l’altro il motivo non è nemmeno lo stesso, perché se con questi tre la “fraternizzazione” era palese, con John Cena ci sono solo sospetti. Sequenze video che li mostrano entrare in un ascensore, foto di una loro cena –con la c minuscola–, nulla di concreto alla fin fine. Basta così? Ebbene no. Non pago, il creative team ha deciso di rimpiazzare AJ con… udite udite… Vickie Guerrero. Questo è un insulto all’intelligenza degli spettatori. Edge, Escobar, Dolph Ziggler, Jack Swagger. Quattro nomi, quattro persone con cui ha “fraternizzato”. Tra l’altro, la relazione con Ziggler va ancora avanti! Tutto ciò è semplicemente senza senso, e vedere bloccati in questa situazione sia John Cena che Dolph Ziggler mi addolora, dico sul serio. Non si può commentare la storyline, non ci sono parole per descriverla, è semplicemente patetica.

Sempre in tema di Main Eventing, parliamo del tradizionale 5vs5 di Survivor Series che vedrà coinvolto il campione WWE CM Punk. Se l’anno scorso l’incontro è passato un po’ in sordina, quest’anno sembrava si fossero fatte le cose in grande dopo l’annuncio all’inizio dell’ultima puntata di Raw: Team Foley vs Team Punk, wow! Poi, dopo due ore o giù di lì, arriva la delusione più totale. Tanto per cominciare la tempistica è sbagliata, perché dall’annuncio del match in una puntata sono state formate interamente le squadre, poi è stato sbagliato il modo di presentarle e infine le squadre stesse sono pessime. Lunedì notte si è infatti avuta una presentazione davvero deprimente, dove sono stati semplicemente elencati i membri di ogni team. Non si sono organizzati match/angle particolari per svelare uno per volta i componenti, no, semplicemente hanno fatto entrare 10 persone sul ring annunciandoli prima. Scorrendo i nomi dei partecipanti, poi, mi vien da piangere: CM Punk, The Miz, Alberto Del Rio, Damien Sandow & Cody Rhodes vs Ryback, Kofi Kingston, Randy Orton, Kane & Daniel Bryan. Hanno banalissimamente mischiato le rivalità in corso, che ideona geniale! E qualora non ve ne foste ancora accorti, manca Mick Foley nel suo team! Cioè Mick Foley, che ha praticamente dato del codardo a Punk dicendo che è solo una statistica, si rivela essere quello che non lotta?! Ha quarantasette anni e si è preso dei bump che lo hanno segnato a vita, nessuno lo obbliga a lottare, sebbene la sua parte sul ring sarebbe davvero stata limitata. Questo feud con il Voice of Voiceless, però, che senso ha a questo punto? Nessuno! Il 5vs5 impossibiliterà la difesa del titolo WWE, di quelli di coppia e di quello intercontinentale, ma cosa ben più grave è stato messo su con i piedi, per non dire con qualcos’altro.

Dopo un Hell In A Cell non certo esaltante, dunque, la marcia verso Survivor Series, uno dei Big-4, un evento storico della WWE, procede nel peggiore dei modi, con storie ridicole e gente come Ryback in veste di protagonisti. Come al solito si spera nella ripresa, è giunto davvero il momento di darsi una svegliata. I ratings lo dimostrano: potranno influire le elezioni, ma fino ad un certo punto; la gente è stanca di un prodotto scadente che giunge addirittura ad offendere, come già detto. Serve un rinnovamento, serve gente nuova, on-screen e dietro le quinte, serve una rivoluzione, magari serve il vero CM Punk. 


 

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