SAD HOLIDAY.
È Pasqua. Un periodo di festa, di allegria… Ma per quanto riguarda il Wrestling in questi giorni c’è poco da stare allegri. Ma come? Wrestlemania è alle porte, lo Show più importante dell’anno arriverà domenica prossima! Il punto è che, per come è stata costruita, Wrestlemania XXIX si preannuncia come un grandissimo flop. E se nemmeno ‘Mania risulta essere un buono show, la situazione è drammatica.
In un PPV, al Grandaddy of ‘em all in maniera particolare, occorre mettere su incontri che vedano opposti atleti “adatti” e che abbiano una storia più o meno importante dietro. Per i match più importanti della card, quelli che incidono di più sul giudizio che si darà dell’evento, si può discutere sia sui lottatori impegnati che sulla costruzione dei match.
John Cena vs The Rock; Triple H vs Brock Lesnar; CM Punk vs The Undertaker… Sono tutti dei match già visti! Cena vs Rocky, poi, è addirittura stato il Main Event della scorsa ‘Mania e lo sarà di nuovo quest’anno, malgrado il match tra i due un anno fa non fosse stato grandioso (non certo per colpa di Cena). Sui primi due scontri che ho elencato, non credo di parlare –o scrivere– a sproposito affermando che sono rematch i quali risulteranno essere piuttosto simili agli “originali”. Con un Rocky in queste condizioni fisiche, difficilmente vedremo un incontro dal ritmo più sostenuto nel Main Event. Quanto a HHH vs Lesnar, la situazione proposta sarà probabilmente quasi la medesima di Summerslam 2012; un match non brutto, quello, ma già visto. La differenza, in queste due contese, risiederà nel risultato. È ultra-scontato che i due sconfitti dell’anno passato, JohnBoy e Trips, questa volta si riscatteranno e porteranno a casa la vittoria. Ecco, due match scontati a guidare quest’edizione di ‘Mania. Non il massimo, eh? Passando al terzo incontro citato, Punk vs Taker, anche qui non c’è molto di nuovo. È vero, l’attuale CM Punk è un personaggio abbastanza diverso da quello della rivalità con Undertaker di qualche anno fa, così come ora è diverso il Deadman. Malgrado ciò, neanche qui potremo aspettarci un incontro dai ritmi alti e, se sarà un normale one-on-one, azzardo a dire che potrebbe risultare abbastanza noioso. Ah, dimenticavo, anche questo incontro è assolutamente scontato. Non c’è bisogno neanche che vi dica il perché.
Passiamo alla costruzione dei vari incontri. Nessuno dei tre incontri elencati brilla sotto questo aspetto. Rock, per esempio, è monotono e ripetitivo al microfono; il suo personaggio attuale pare piatto e poco interessante. John Cena, dal canto suo, è stato impegnato in situazioni scomode, mandato sul ring a parlare anche quando non aveva nulla da dire, neanche lui ha tirato fuori i grandi promo che ci aveva regalato nel 2012. L’entusiasmo, anche per questo motivo, è più basso che l’anno scorso. Ad ogni modo nell’ultimo Raw la situazione pare essersi un po’ ripresa con il Q&A finito in scontro fisico. Cena, in particolare, mi è piaciuto molto nel suo ammettere i propri errori ma al contempo dichiararsi superiore rispetto al suo avversario. Con un solo Monday Night Raw rimasto prima del PPV, però, forse è un po’ tardi per iniziare ad accendere questa contesa.
Contesa che non è mai stata accesa è invece quella tra CM Punk e Undertaker. Fin dall’inizio la rivalità tra i due è stata gestita male, anche prima che iniziasse: Taker che apre lo show nel Raw Old School… E se ne va. La stessa sera Punk dice di volerlo sfidare, ma si fanno avanti altri tre lottatori che vogliono la stessa cosa; allora Fatal 4-way e vittoria del Chicago Kid. Undertaker cosa fa? Ripete ciò che fece ad inizio puntata, entra in scena… e basta. Quella sera è stata a mio avviso disastrosa per quanto riguarda la rivalità in esame, soprattutto per il fatto che un match contro Undertaker dev’essere davvero sentito e non diventare come una shot ad un titolo. Certo, lui e Punk hanno tanta storia alle spalle, ma proprio per questo il 4-way non era necessario. Ad ogni buon conto, da quella sera il feud è stato basato di fatto solo sulla morte di Paul Bearer. Undertaker ci è stato proposto come la vittima dei mind games dell’avversario, un’idea interessante, ma che è stata realizzata in maniera pessima. In queste settimane il Phenom praticamente non ha aperto bocca (se non per rifiatare, visto che anche lui ha la sua età) ed è stato succube di Punk, che ha proseguito settimana dopo settimana ad insistere sulla morte del “padre” di Taker. Solo nell’ultima puntata di Raw quest’ultimo ha reagito. Anche in questo caso, mi sento di dire che è un po’ troppo tardi, considerando anche che per un promo decente del Becchino è rimasta solo una sera disponibile.
È il momento di HHH vs Lesnar. Questa rivalità è stata protagonista di una puntata di Raw, la penultima, davvero molto brutta (e parte del demerito va sicuramente al segmento finale). Basterebbe questo a far capire come sia interessante il feud tra i due. I protagonisti sono dei lottatori part-time non sempre presenti on-screen agli show (sebbene Triple H sia sempre in viaggio insieme ai lottatori). Se poi a questo handicap si aggiungono scelte di booking discutibili, allora la situazione non è delle più rosee. È cosa buona e giusta che l’incontro tra i due non preveda squalifiche: in questo modo si può vivacizzare la contesa utilizzando sedie, tavoli, martelli e chi più ne ha più ne metta. Ciò che è sbagliato, dal mio punto di vista, è mettere on the line la carriera di HHH. Non era già ritirato? Non è forse lo stesso uomo che non voleva lottare a Wrestlemania contro Taker l’anno scorso perché ormai aveva ottenuto un ruolo dirigenziale? Non è un lottatore attivo, è di fatto ritirato, non ha senso mettere in gioco la sua carriera. Nell’ultimo Smackdown, poi, il tutto è diventato anche più ridicolo. Paul Heyman, infatti, in un video pre-registrato, ha detto che non solo la carriera da lottatore di HHH finirà, ma tutta la sua carriera. Avrebbe avuto un senso se ci fosse stato scritto nel contratto del match che Trips, perdendo, avrebbe perso il suo lavoro con la WWE completamente (ma sarebbe comunque servito solo a rendere ancora più scontata la contesa); invece non è così. Semplicemente una congettura di Paul E, secondo cui il COO non potrà più portare avanti la baracca senza poter combattere, non potrà presentarsi negli spogliatoi perché proverà risentimento verso chi potrà ancora lottare. Se negli altri due casi era tardi per far decollare le rivalità, qui non c’è più nulla da fare. Bisogna solo sperare che HHH e Lesnar tirino fuori un match così bello da coprire i diversi difetti della loro rivalità.
Con tre headliners così, diciamo che l’hype non è al massimo (ma c’è, è pur sempre di ‘Mania che si tratta). Mi sembra doveroso però dare un piccolo spazio anche i match di secondo piano, che sono già parecchi. Di quello per il titolo del mondo, che non è poi tanto di secondo piano, ho già parlato parecchio: la rivalità sta andando un po’ perdendosi e, anche qui, la vittoria di Del Rio pare scontata dopo l’arresto di Swagger. Può starci l’incasso di Dolph Ziggler, che difficilmente avverrà su un heel fresco di vittoria, quindi altri punti a favore dell’Albertone messicano. Ziggler, a sua volta, è impegnato in un match –indovinate?– scontato: lui e Big E Langston tenteranno l’assalto ai titoli di coppia detenuti dal Team Hell No. A cosa servirebbero però le cinture di coppia a Ziggy? A nulla, esatto. Il Team Hell No continuerà dunque il proprio lungo regno che, tutto sommato, ha convinto finora.
Altro tag team match (a sei uomini) e quello che opporrà lo Shield a Big Show, Sheamus e Randy Orton. Ad essere sincero, è uno dei match che aspetto con più ansia. È incerto nel risultato e potrebbe avvenire il tanto chiacchierato turn di The Viper; oppure magari avremo un colpo di scena per quanto riguarda lo Shield. Sono speranzoso. 2vs2, 3vs3, e ora 4vs4: il Team Rhodes Scholars insieme alle Bellas affronta i Tons Of Funk con Naomi e Cameron. Povero Cody, dico solo questo.
Altro match che definirei vergognoso è quello tra Mark Henry e Ryback. Indegni, semplicemente, entrambi i contendenti. Non oso immaginare cosa possano combinare insieme.
Sono rimasti solo due one-on-one: quello tra Wade Barrett e Miz per il titolo intercontinentale e quello tra Chris Jericho e Faaaaan-Daaaaaaan-Goooooooo. Il primo non mi attira molto: c’è una sorta di rivalità tra Barrett e Mizanin, ma è poca roba: spero per l’inglese che perda, in modo tale da poter essere lanciato verso titoli di più alto blasone. Sul secondo non so cosa dire: non voglio assolutamente che Jericho perda contro un character così strano, che è tra l’altro al suo primo match e che è stato in grado di beccarsi i cori “You can’t wrestle” prima di salire sul ring (Chiaramente il pubblico ricordava i trascorsi di Johnny Curtis). D’altro canto, però, Fandango non può perdere al debutto. Questo è un match dove entrambi hanno molto da perdere. Dovendo “sacrificare” uno dei due, penserei subito all’ex Curtis, ma credo che a Stamford la pensino diversamente.
Siamo dunque giunti al termine di questa panoramica sui match già annunciati per Wrestlemania ed è chiaro che non è certo l’edizione più gagliarda di sempre, almeno alla vigilia. Anzi, sembra una delle peggiori che io abbia mai visto, se non la peggiore. E se va male anche ‘Mania…