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Nov17

WWE INSIDER #109 - Shift of Momentum

SHIFT OF MOMENTUM


Big Show è il nuovo contendente numero uno al WWE Championship di Randy Orton. Notizia ormai vecchia di qualche settimana, lo so, ma che comunque si ripercuote inevitabilmente nel presente. Qualora non ne siate a conoscenza, comunque, vi comunico che il gigante ha estorto alla dirigenza un nuovo contratto ed un match titolato in quel di Survivor Series. E Daniel Bryan? La sua ascesa trionfale al titolo?
Quest’ultima è rimandata a data da destinarsi: il Dazzler infatti ha intrapreso un feud con la Wyatt Family al fianco di CM Punk, che ad oggi sembra dover culminare in un two-on-two in quel del TD Garden di Boston. Come mai, potreste chiedervi, si è deciso di spostare D-Bry in una rivalità sì importante, ma comunque non di primissimo piano, e di piazzare ancora una volta Big Show nel Main Event?
Pare ci sia lo zampino di Triple H in questa scelta. Trips avrà infatti preso lezioni da suo suocero e, dopo aver ingaggiato talenti come Sami Zayn e Adrian Neville, si è scoperto amante dei big men come il carissimo Vince. Aggiungeteci il deludente buyrate di Summerslam (evento che, effettivamente, avrebbe meritato più acquisti) in netto calo rispetto all’edizione 2012 ed il gioco è fatto.

Bisognava cambiare qualcosa dunque, o almeno così pensavano i dirigenti. Non si può ancora parlare di buyrates, certo, ma già i ratings di Raw danno un’indicazione abbastanza precisa. Dal 2.98 del 28 Ottobre si è passati al 2.75 del 4 Novembre arrivando all’ultima puntata, che ha totalizzato un 2.73. Un discreto calo nelle ultime settimane, quindi, che non premia affatto la scelta di Mr. Naso/Vince/chiunque l’abbia fatta. E, a rifletterci un attimo, non c’è nulla di cui stupirsi.
Big Show, sia da face che da heel, sia da ribelle che in versione “corporate”, sia con i capelli che senza, è qualcosa di già visto. Nulla da togliere alle sue capacità di intrattenitore, le quali sono notevoli, ma semplicemente non mi entusiasma più. Non che sia mai stato, personalmente, un grande fan del buon Paul Wight (complice la sua stazza, che va inevitabilmente a condizionare qualsiasi match in cui sia coinvolto), ma adesso la mia avversione si è intensificata. La sua presenza nel Main Event di un PPV mi fa immediatamente cascare l’hype sotto i tacchi.
Il feud Orton-Bryan non era privo di difetti, non fraintendetemi, e stava obiettivamente cominciando a diventare ripetitivo. Certo è, però, che poteva contare su un grandissimo punto a favore: il lottato. Daniel Bryan garantisce prestazioni superlative e Randy Orton, guidato da uno come l’American Dragon, se la cava benissimo. Con Big Show invece tutta la magia svanisce. Potremo considerarci fortunati se vedremo qualche manovra decente nel corso del match; ma per fare qualcosa di degno del Main Event bisognerà per forza ricorrere ad un overbooking che potrebbe risultare invadente e far affondare completamente la contesa.
Inoltre, c’è da considerare come siano arrivati a giocarsi il titolo Daniel Bryan e Big Show. Il primo è stato protagonista di una cavalcata trionfale che ha appassionato parecchie persone e continuava a farlo, a giudicare dai pop che Danielson continua a ricevere; il secondo è stato messo lì in maniera tutto sommato grossolana. Il suo coinvolgimento nella storyline dell’Authority, già dal principio, era minato dal suo Ironclad Contract che il Creative Team ha goffamente dimenticato (oppure si sperava che nessuno si ricordasse di quanto accaduto sotto il regno di Big Johnny Laurinaitis). Dopodiché il gigante si è visto in veste di burattino dei McMahons, dato che non poteva permettersi di perdere il lavoro. Ma un giorno Big Show non ne può più e si ribella ai suoi “padroni”, senza curarsi delle conseguenze. Queste ci sono, ma sono per qualche motivo favorevoli al World’s Largest Athlete, che come già scritto è riuscito a riprendersi il lavoro. Oggettivamente, come fa ai fan a importare di quello che fa Big Show se viene gestito costantemente ad canis cazzum?

Se il match per il titolo WWE a Survivor Series non promette benissimo, vediamo cosa dire del resto della card finora svelata.
Ad una sola settimana di distanza dall’evento, solo tre match sono stati annunciati. Oltre al Main Event abbiamo infatti il rematch titolato di Alberto Del Rio contro il campione del mondo John Cena e la già citata sfida due contro due tra CM Punk & Daniel Bryan e la Wyatt Family. Sul primo non c’è molto da dire (difatti, per portare avanti la rivalità, si è arrivati a pagliacciate come la sfida a braccio di ferro); sul secondo invece si possono fare alcune riflessioni. La prima, senza dubbio, è che questo match probabilmente non avverrà a Survivor Series. Ma che stai a dì? È già annunciato! Sì, è vero, compare già su WWE.com e ci viene ricordato di questo scontro nelle varie puntate di Raw/Smackdown/MainEvent; ma la federazione non si è fatta scrupoli in passato a cambiare la card a pochi giorni dall’evento. In più, c’è da considerare di che evento si sta parlando: Survivor Series. Il match attorno al quale dovrebbe ruotare il PPV è lo storico 5-on-5 Elimination Tag Team Match che gli dà appunto il nome. Già il campione WWE ed il #1 Contender si occupano d’altro, così come il detentore del titolo del mondo ed il suo sfidante; se togliamo anche The Beard and The Best stiamo freschi. Insomma, se davvero Punk e Bryan affrontassero la Wyatt Family in due contro due, non oso immaginare chi ci ritroveremmo nel match ad eliminazione. Nella migliore delle ipotesi, avremmo Los Matadores da una parte e Khali dall’altra.

Molto probabile, dunque, che si aggiungano altri tre atleti per squadra all’attuale tag team match che coinvolge la Wyatt Family. Si arriverebbe così ad un classico 5vs5. Sorge qui però un problema: alla fine dell’ultimo Raw non erano in dieci, bensì in dodici a darsele di santa ragione dentro e fuori dal ring. Da una parte CM Punk, Daniel Bryan, gli Usos, Cody Rhodes e Goldust; dall’altra lo Shield e la Wyatt Family.
Se è vero che tra gli heel si potrebbe lasciare a bordo ring Bray Wyatt, che comunque finora ha svolto principalmente il ruolo di “manager” dei suoi due accoliti, lo è anche che tra i buoni non c’è nessuno che potrebbe essere accantonato: Punk e Bryan fanno parte del nocciolo di questa battaglia, mentre gli altri quattro sono due tag team; in base a cosa si potrebbe lasciar fuori un Uso piuttosto che un altro oppure Goldust piuttosto che Cody?

Si segue dunque la strada dell’innovazione per quest’edizione delle Survivor Series; senza tuttavia stravolgere il concept di fondo. Dodici lottatori invece che dieci, ma le regole dovrebbero rimanere le stesse. Se veramente si vedesse questo domenica notte, non mi dispiacerebbe. Non stiamo parlando delle migliori Series della storia, su questo non ci piove, però potremo vedere all’opera wrestler molto abili, qualche situazione caotica che a me piace tanto, e si può sperare anche in qualche avvenimento “sorprendente”. Che cosa, in particolare?
Lo Shield e la Wyatt Family faranno probabilmente squadra domenica notte, ma le due fazioni non vanno granché d’accordo. Poco prima della rissa sei contro sei di lunedì a Manchester Rowan ed Harper si stavano simpaticamente azzuffando con Seth Rollins e Dean Ambrose sul ring; il tutto mentre qualche metro più in là Bray Wyatt e Roman Reigns facevano lo stesso. A Raw è prevalsa la ragione e i sei hanno fatto fronte comune prima contro i soli Punk e Bryan, poi contro tutti i possibili avversari di Survivor Series. Domenica però è un’incognita: la Family e lo Shield convivranno pacificamente -circa- oppure manderanno il match a farsi friggere per risolvere le loro questioni? Personalmente credo che non si vedrà più di qualche piccolo screzio: se lo Shield feudasse con la Family, infatti, si riproporrebbe il problema di CM Punk e Daniel Bryan, che hanno bisogno di essere collocati in card e necessitano dunque di una rivalità. Quella con Harper, Rowan e Wyatt è iniziata da poco, e dubito che la WWE abbia voglia di mandarla all’aria per un altro feud, che comunque mi affascina non poco. Anche volendo, poi, non è che ci siano chissà quali alternative per Punk e Bryan: di atleti “liberi” in grado di sostenere una rivalità con uno dei due (o entrambi) semplicemente non ce ne sono; anzi già gli stessi Wyatts risultano un po’ forzati in quest’ambiente a mio parere.

Ricapitolando, Survivor Series si presenta ad una settimana dallo svolgimento un evento per certi versi ancora misterioso. Aspettiamoci diversi match annunciati nella prossima settimana, ma il nucleo centrale dovrebbe rimanere quello di cui si è parlato quest’oggi. Un Main Event debole, un match ad eliminazione che al contrario potrebbe risultare interessante ed un rematch titolato che pare già scritto. Le premesse non sono esattamente grandiose, considerando che si parla del quarto PPV per importanza in WWE, ma staremo a vedere. Dopotutto, c’è ancora mezza card da svelare.

 
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