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Gen19

WWE INSIDER #112 - Buried?!

BURIED?!

 

Daniel Bryan. Ancora Daniel Bryan. Pure con l’anno nuovo Daniel Bryan. Anche dopo aver dovuto affittare il muletto di CM Punk per portarsi a casa gli Slammy di WR Daniel Bryan. Ma non l’avevano seppellito?

Pare proprio di no, almeno a giudicare da quanto andato in onda questo lunedì sera. Il tristissimo feud con la Wyatt Family, che veramente non ha nulla da dire, ci  aveva portato a vedere un Daniel Bryan in tenuta da meccanico/pazzo/meccanico pazzo al fianco del leader della strana stable; un D-Bry completamente sottomesso al volere di Bray Wyatt. Ma il Creative Team ha cambiato idea. O forse Vince ha cambiato idea. O magari Mr. Naso ha cambiato idea. Insomma, qualcuno ha cambiato idea. E così Daniel Bryan neanche ha fatto in tempo a disfare i bagagli, che già si ritrova costretto a dover abbandonare la tenuta dei Wyatts per riprendere le sue mansioni di tutti i giorni. Quali? Semplice, far alzare in piedi 10,000 persone e far loro gridare YES! YES! YES!

Ma andiamo con ordine, e ripercorriamo le tappe che ci hanno portato ad un finale di Raw tanto inatteso quanto emozionante.
Il feud tra Daniel Bryan e la Wyatt Family ha origine nella puntata di Raw post-Hell In A Cell. In quel PPV il Nostro si era beccato un bel Superkick cortesia di Shawn Michaels, arbitro speciale della contesa che lo vedeva affrontare Randy Orton per il titolo WWE all’epoca vacante. A Raw, Bryan e Michaels si sono incontrati sul ring, ma non si sono per nulla riappacificati: l’American Dragon ha restituito il favore al suo ex allenatore chiudendolo nella LeBell Lock. Quella stessa sera, i Wyatts attaccano Bryan causando l’alleanza di questi con CM Punk, anch’egli preso di mira dalla Family. A Survivor Series, invece di incorporare questa rivalità di coppia nel tradizionale five-on-five ad eliminazione, si opta per un discutibile due contro due: Daniel Bryan e CM Punk affrontano e sconfiggono Luke Harper ed Eric Rowan.

La sera dopo, a Raw, i due ex ROH affrontano nuovamente Harper e Rowan, vincendo per squalifica. Nel post-match, i due insieme al loro capo riescono a portare D-Bry nel backstage. CM Punk, a questo punto, viene attaccato dallo Shield e di lui non ce ne frega più una ceppa, o per meglio dire la sua alleanza con Bryan si interrompe forzatamente. Ad ogni modo, questa noiosa rivalità va avanti, con Wyatt che suggerisce costantemente al rivale di unirsi alla sua famiglia, fino a TLC; evento in cui l’intera stable sconfigge il Dazzler in un 3vs1.

Ma il feud ancora non è finito e Bryan non accenna minimamente ad unirsi alla Wyatt Family, malgrado gli assalti settimanali continuino e le cose si facciano sempre più dure per lui. Nell’ultimo Raw dell’anno, quello con Big Show in pannolone per intenderci, si ha una svolta. Il caro D-Bry è stanco della situazione e, voltando le spalle ai fan che lo sostenevano a gran voce malgrado l’utilizzo da midcarder, entra a far parte della Wyatt Family. Bray è felice come una pasqua, talmente tanto felice che decide di rifilare al suo nuovo adepto Daniel una Sister Abigail di benvenuto.

Nelle settimane seguenti però l’entusiasmo cala: nel Raw Old School il Dazzler perde insieme ad Harper e Rowan contro gli Usos, spalleggiati da Rey Mysterio; la settimana seguente è addirittura Bray Wyatt a fare coppia con il vegano, ma anche questa volta il risultato è negativo nell’opener contro gli Usos.
Ma una sconfitta non è abbastanza per il figlio di I.R.S., perciò il Big Red Corporate Guy Kane decide di ripetere il match che ha aperto l’ultimo Raw nel Main Event, con la notevole differenza che questa volta sarà disputato in uno Steel Cage (come suggerito da Brad Maddox). Inoltre, l’ex partner di Bryan sarà l’unico a possedere le chiavi della gabbia.   

Cosa succede a questo punto? Gli Usos vincono ancora, scavalcando la gabbia e in seguito dileguandosi. Nel ring rimangono Bray Wyatt e Daniel Bryan. Quest’ultimo è in ginocchio, in attesa di ricevere un’altra amorevolissima Sister Abigail, e Bray pare voler accontentare l’American Dragon. Una scena già vista sembra ripetersi, ma Daniel Bryan non ci sta. Il Dazzler si divincola e attacca il suo ormai ex “padrone”, colpendolo anche con un Busaiku Knee. L’ultima puntata dello show rosso si chiude quindi con D-Bry che festeggia assieme al pubblico del Dunkin’ Donuts Center di Providence, Rhode Island.

La storia, per ora, è questa qui. Daniel Bryan, in sostanza, è passato nel giro di uno-due mesi dall’essere il top face della federazione, nonché contendente numero uno al titolo massimo, al lavorare nella parte media della card contro atleti di status inferiore. La maggior parte dei fan del Dazzler aveva perso le speranze di vederlo arrivare con il vento in poppa alla Road to Wrestlemania, “sacrificato” in favore di altri lottatori magari più appetibili per la gente che segue il prodotto solo per un mese all’anno. Ma, toccando ferro, così non è stato; la WWE sta cercando di capitalizzare sul successo di Bryan con il pubblico, qualcosa di veramente fuori dal comune, e probabilmente tornerà a dare a questo wrestler il risalto che merita. Come?

Allo stato dell’arte attuale, la via più “semplice” che mi viene in mente per avere un Daniel Bryan nella parte alta della card a Wrestlemania XXX è quella che passa tra gli odiosi yinzers di Pittsburgh tra una settimana esatta. Avrete capito -forse- che sto parlando della Royal Rumble. Il caro D-Bry non è ancora stato ufficialmente annunciato come partecipante della rissa reale, ma francamente pare quanto mai improbabile che venga escluso da essa, specie considerando che l’unico “impegno” del lottatore di Aberdeen al momento è quello con la Wyatt Family; nulla che vada ad interferire con un’ipotetica partecipazione o vittoria della Rumble. Il problema potrebbe essere un altro, di natura fisica: Bryan ha infatti recentemente riportato una commozione cerebrale e non è da escludere a priori una sua assenza domenica prossima. Si potrebbe tenere sul ring per un periodo limitato, magari facendolo entrare con il numero 30 o lo storicamente fortunato 27; ma la WWE non scherza affatto (e fa bene) con questo tipo di infortuni.

Qualora non dovesse avere l’ok dei medici per prendere parte alla Royal Rumble, o comunque non dovesse uscirne vincitore, per Daniel Bryan le cose si complicano un pochino. Con l’unico titolo massimo “impegnato” contro il vincitore della Rumble, trovare qualcosa di veramente grosso da far fare a Danielson  è difficile. La mezza idea che mi è balenata in testa sarebbe quella di mandarlo one-on-one… with da Undertaker! [cit.]

Anche qui non mancano i problemi. Innanzitutto la condizione fisica di Taker è sempre un’incognita, e uno con uno stile abbastanza stiff come Daniel Bryan non è esattamente l’avversario ideale per un quarantanovenne -Dio santo se è vecchio…- acciaccato.  Inoltre, non saprei come arrivare ad uno scontro del genere a livello di storyline. Una contesa di questo calibro ha bisogno di una costruzione degna di Wrestlemania, oltre che di un lottato eccellente. Non vorrei che si ripetesse la situazione dell’anno scorso, in cui il feud tra CM Punk e Undertaker è riuscito bene quasi esclusivamente per le tristi circostanze in cui si è svolto: non mi piace scriverlo, ma riconosco che la morte di Paul Bearer ha influito parecchio sulla rivalità dello scorso anno del Deadman; non ci fosse stato quell’argomento su cui battibeccare, la qualità del build-up ne avrebbe risentito non poco. Con Daniel Bryan la situazione potrebbe essere simile, con la differenza che quest’anno difficilmente succederà qualcosa di simile a quanto accaduto prima di Wrestlemania XXIX.

A questo punto, magari, è meglio guardare altrove. E per altrove intendo l’authority. La stable al comando della federazione ha al suo interno non uno, bensì due possibili avversari per Daniel Bryan. Entrambe le ipotesi, però, presentano dei problemi. Il primo nome è quello di Triple H. Il King of Kings ha un conto in sospeso con Bryan e la sua disponibilità per ‘Mania, per quanto riguarda le condizioni fisiche, non è in discussione, però c’è da ricordare che Trips deve anche risolvere la faccenda con CM Punk. Onestamente, credo sia più probabile (e la cosa migliore) che Hunter affronti il Chicago Kid allo Showcase of Immortals, lasciando quindi orfano di un avversario il nostro Daniel Bryan. L’altro nome nell’authority? Un sogno, più che una reale possibilità: Shawn Michaels. HBK si è ritirato ormai da qualche tempo e difficilmente sarebbe in condizione di sostenere un match intenso a Wrestlemania contro Danielson. Una rivalità tra questi due sarebbe grandiosa (salvo gestione suicida), ma non so quanto sia attuabile una cosa del genere.

Ultimo nome della lista, anche questo abbastanza fantasioso, per così dire… [Paul Heyman mode] BROCK LESNAR [/Paul Heyman mode]. Fa strano anche solo immaginarlo, almeno a me, però mi piacerebbe parecchio vedere Lesnar e Bryan uno contro l’altro in una cornice prestigiosissima come Wrestlemania. Ho detto prima che D-Bry rappresenta il top face della federazione al momento attuale, dunque perché non mandargli contro il Monster Heel per eccellenza? Sul piano del lottato non ho bisogno di dire nulla, entrambi hanno dimostrato di essere grandissimi atleti, seppur con stili abbastanza diversi; per quanto riguarda la storyline anche qui non saprei onestamente come arrivarci, ma la vedo comunque una situazione meno problematica che quella ipotetica contro The Undertaker, se non altro perché Lesnar è già attivo e non avrebbe bisogno di ritornare appositamente per sfidare l’American Dragon.

Insomma, Daniel Bryan non può stare nel midcarding. Occorre riportarlo in vetta al più presto in vista del Greatest Stage of ‘em all: Wrestlemania. Nell’attesa di vedere come si evolverà la faccenda a Raw e, soprattutto, alla Royal Rumble, mi congedo e vi do appuntamento al prossimo numero dell’Insider.

 
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