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La decima vittima e forse la più illustre sarà Ric Flair, nell’edizione di WrestleMania X-8 passata alla storia per lo storico scontro tra Hulk Hogan e The Rock. Con l’invasione della WWF Ric Flair si ritrovò con la metà del patrimonio della federazione ed era quindi a tutti gli effetti co-proprietario e questo, ovviamente, portava vantaggi e poteri che il Nature Boy non si faceva pregare per applicare ed utilizzare. Il feud con Undertaker cominciò quando Ric Flair impedì al Deadman di colpire The Rock con un tubo di acciaio durante No Way Out; Undertaker non prese bene tale affrontò e sfido subito il Nature Boy ad uno scontro ma Ric Flair era irremovibile: non aveva alcun desiderio di affrontare Undertaker. Taker si vide così costretto a passare alla maniere forti e colpì Flair nel profondo attaccando il suo braccio destro e amico Arn Anderson e successivamente suo figlio David Flair. La voglia di vendetta fece compiere atti aggressivi al Nature Boy che lo portarono all’arresto e alla successiva perdita di potere derivata da questo “scandalo”. A quel punto non c’erano dubbi: Undertaker gli era costato il suo potere e aveva attaccato la sua famiglia. Serviva vendetta.
Nell’immenso Skydome di Toronto, Canada, i due misero in piedi una vera battaglia di fronte a 68,000 spettatori, il dato più alto mai registrato finora dalla WWF in un’arena chiusa. Il No-Disqualification Match lasciava intendere che il match sarebbe stato veramente brutale tra Undertaker, nei panni dell’American Badass e Ric Flair, che è pur sempre il Dirtiest Player Of The Game.
Si partì subito forte con Ric Flair determinato a farla pagare al suo avversario. Il Naitch sbatte Taker contro il tavolo di commento e poi lo mette a terra fuori ring. Taker si libera dalla pressione dell’avversario e prova la Old School ma viene spedito fuori ring; Flair si lancia contro di lui ma viene afferrato e sbattuto con la schiena contro il ring post creando un break duraturo per Undertaker soprattutto dopo aver spedito l’avversario contro i ring step. L’ex Lord Of The Darkness capisce che può controllare l’avversario usando la sua superiorità fisica e continua quindi l’offensiva senza tregua fino a quando, dopo aver subito due forti Irish Whip all’angolo, riesce a mandare fuori ring l’ex co-proprietario della federazione utilizzando un forte Big Boot.
Continua l’assalto ai danni di Flair che rimane ferito e comincia a sanguinare vistosamente dopo i molteplici colpi subiti, confermando ancora una volta – come se ce ne fosse bisogno – che Undertaker dopo tutti questi anni ha ancora voglia di dimostrare di essere il migliore e di poter dominare chiunque salga sul suo stesso ring. Tuttavia sul ring stavolta c’è un sedici volte campione del mondo pronto a vendere cara la propria pelle; in un impeto di furia il Dirtiest Player Of The Game colpisce con svariate Chops ma finisce poi vittima di una Flying Clothesline. Viene trasportato all’angolo, poi sulla terza corda e, dopo uno scambio di colpire, il Badass americano riesce a connettere un Superplex che fa saltare sulle poltrone il pubblico presente nello Skydome.
Continua l’assalto con un Leg Drop sull’apron ring, continuano i colpi sulla faccia ormai completamente pregna di sangue del suo avversario, con i capelli bianchi ormai tinti di un rosso intenso. Un pestaggio brutale. Viene eseguita la Old School immortala dai migliaia di flash dei fans WWF. Flair però si ricorda quello che gli è costato il suo avversario e comincia una disperata offensiva che lo porta ad aggrappare quel maledetto tubo in acciaio che ha fatto partire questo feud così violento e ormai personale. Il Nature Boy, a testa bassa, attacca e colpisce come può armato di questo tubo e ferisce il nemico mettendolo in seria difficoltà. Prosegue l’offensiva tanto che Jim Ross, al commento, pronuncia per la prima volta la storica frase “Can Flair stop The Undertaker’s Streak?”, ovvero “Può Flair fermare la striscia vincente di Undertaker?”. Per la prima volta la WWF usava questo appellativo. Il Badass raccoglie le forze e prova la Chokeslam che viene però bloccata con un Low Blow, seguito dalla Figure Four Leglock: tutto quello che ha reso celebre Ric Flair nel mondo del pro-wrestling. Undertaker, dopo alcuni secondi di dolore, si rialza con la sua classica movenza e afferra per la gola Flair costringendolo a rompere la presa di sottomissione; Chokeslam e conto di 2. Undertaker ormai è accecato dalla voglia di aver la meglio dell’avversario e mette anche KO l’arbitro che voleva impedirgli di utilizzare il tubo d’acciaio malgrado sia perfettamente legale in un No Disqualification Match.
Taker parte all’assalto ma viene colpito a sorpresa da Arn Anderson con la sua classica Spinebuster che porta però solo a un conto di 2. The American Badass applica una Dragon Sleeper su Anderson che viene salvato da Flair munito di sedia; dopo una serie di colpi subiti Taker riesce a connettere un Big Boot che riporta le cose in parità. Undertaker provò la Last Ride ma Ric Flair impedì in qualche modo che la mossa venisse applicata, tuttavia Taker riuscì a caricarlo, forse ormai esausto, per la Tombstone Piledriver che gli consegnò la decima vittoria a WrestleMania.
Undertaker con questa vittoria segnò la storia della federazione. Nessuno si avvicina nemmeno lontanamente a dieci vittorie a WrestleMania, figuriamoci dieci vittorie consecutive. Ric Flair è senz’altro uno dei nomi maggiori ad essere annoverati nella Streak. E, per la prima volta, fu fatta mensione in maniera ufficiale a questa striscia vincente che, da qui in avanti, sarebbe stata parte integrante delle successive faide del Deadman.
