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1° Aprile 2001. Houston. Reliant Astrodome. Arena gremita in ogni ordine di posto: 67,925 fan (record dell’Astrodome) pronti a guardare una delle migliori edizioni di sempre di Wrestlemania, la X-Seven. Lo spettacolo procede perfettamente, tra il tripudio dei fan. Arriva il momento del penultimo match della card: Undertaker vs. Triple H. I Motörhead sono sullo stage per regalarci dal vivo “Is time to play the game!” e Triple H si presenta sul ring. Subito dopo risuonano i rintocchi di campana e sullo stage arriva Undertaker, sì ma non il becchino, il biker.
Per capire meglio questa affermazione dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo. Settembre 1999. Durante un segmento nel backstage Undertaker viene licenziato da Mr. McMahon per essersi rifiutato di combattere un casket match contro Triple H. In realtà il vero motivo del licenziamento sono gli acciacchi fisici del Deadman. Troppi anni sul ring, pochissime pause e troppi piccoli infortuni trascurati. Rigenerato dal periodo di pausa Undertaker torna a calcare le scene della WWE nel maggio 2000, durante il ppv Judgment day. Fra lo stupore dei fans il becchino era tornato, ma era diverso! Dopo i rintocchi di campana risuonava American Badass di Kid Rock, e si materializzava sullo stage Undertaker in tenuta da biker in sella ad una folgorante moto rombante. Il Biker mise KO tutta la cricca di HHH, mentre quest' ultimo combatteva in un match titolato contro The Rock.
Torniamo ora a Wrestlemania e proviamo a scoprire i motivi che hanno portato al match tra HHH e Undertaker. Durante una puntata di Smackdown!, HHH, al centro del ring, beatificava la sua carriera ed elencava tutti gli avversari caduti per mano sua. Mai parole furono più profetiche: Undertaker si presentò sul ring precisando che Triple H non lo aveva mai battuto. La faida si protrasse a lungo: la moto di Undertaker fu distrutta da HHH, e di tutta risposta Undertaker gli tese un agguato in un parcheggio mentre The Game era a bordo della sua limousine. Per proteggere la sua amata, Stephanie McMahon, HHH fece emettere un ordine restrittivo ai danni di Undertaker col biker che non poteva avvicinarsi alla giovane McMahon. Undertaker però raggirò brillantemente il problema chiedendo l'aiuto del suo fratellino Kane, il quale prese fra le sue grinfie Stephanie e minacciò di gettarla dall'alto di una elevata balaustra. L'allora General Manager William Regal chiese ad Undertaker di fermare Kane. Il Biker esaudì la sua richiesta a patto di ottenere un match a Wrestlemania contro HHH.
Con queste premesse si svolse a Houston un brillante incontro tra i due. Il match fu pieno di belle manovre e suspance. HHH provò, a metà contesa, ad usare il suo sledgehammer ma l' arbitro riuscì a fermarlo, per poi andare fortunosamente KO. Dopo qualche minuto fu invece Undertaker a stendere nuovamente al tappeto l'arbitro, reo secondo lui di aver contato troppo lentamente un suo schienamento ai danni di HHH. L'incontro poi si spostò anche tra la folla e sulle strutture tipiche sparse tra l'arena. La vittoria finale, dopo 18 minuti e 17 secondi di incontro, giunse a favore di Undertaker, dopo che rifilò una devastante Last Ride Powerbomb a Triple H.
La striscia di vittorie di Undertaker a Wrestlemania continuava imperterrita ad esistere ed a macinare vittime. Si era giunti al 9 a 0, un'altra vittima era stata abbattuta, il regno incontrastato di Undertaker a Wrestlemania restava ancora saldo al suo posto.
