Il secondo Elimination Chamber Match, invece, venne disputato a Phoenix, nello stato dell’Arizona, e più precisamente alla American West Arena. Questo secondo Elimination Chamber Match venne sancito niente meno che da Stone Cold Steve Austin, che in quel periodo (siamo al 4 agosto del 2003) era il General Manager di Raw insieme ad Eric Bischoff, suo acerrimo nemico. Il match dentro la gabbia si sarebbe svolto a Summerslam, e in palio ci sarebbe stato ancora una volta il World Heavyweight Title detenuto da Triple H, il quale teneva stretta la cintura alla propria vita già da otto mesi. Inizialmente, il titolo doveva essere messo in palio in uno scontro one-on-one tra Triple H e Goldberg, con quest’ultimo che era arrivato da poco a Raw ma aveva già battuto lottatori importanti nel corso dei pay-per-view precedenti a Summerslam, come The Rock e Chris Jericho, e quindi puntava legittimamente al titolo.
Ma poi, proprio nella puntata di Raw del 4 agosto, Austin si rese conto del fatto che vi erano molti altri lottatori che volevano conquistare quella cintura, e quindi venne sancito l’Elimination Chamber Match, che avrebbe visto come protagonisti, oltre al campione Triple H e Goldberg, il quartetto formato da Shawn Michaels, Kevin Nash, Randy Orton e Chris Jericho. Michaels cercò di ripetere quanto fatto nove mesi prima, Kevin Nash aveva sfidato più volte Triple H prima di Summerslam ma non era mai riuscito a strappargli il titolo. Orton era invece membro della stable capitanata da Triple H, l’Evolution, ed era al primo match veramente importante come lottatore singolo. Infine, Chris Jericho completava il quadro dei partecipanti.
Anche questo Elimination Chamber Match fu molto bello, anche se generalmente meno apprezzato rispetto al primo, perché è stato meno curato sotto il punto di vista dell’azione in ring e perché Triple H, che alla fine riuscì a vincere il match e a mantenere il titolo, era ancora acciaccato, e combattè per pochissimi minuti e in condizioni precarie, togliendo alla contesa quel fascino che avrebbe potuto avere con un Triple H impegnato per un maggior numero di minuti e al top della forma. Lo stesso campione, comunque, riuscì a mantenere la propria cintura eliminando per ultimo Goldberg, grazie ad una martellata inflitta a “Da Man”. Ma decisivo fu l’apporto di Ric Flair che passò lo Sledgehammer a Triple H dall’esterno della gabbia. Notevole fu comunque la prestazione di Goldberg, con ben tre eliminazioni all’attivo e capace di scatenare la sua furia sul quadrato contro chiunque gli capitasse a tiro, mentre Shawn Michaels non riuscì a ripetere l’impresa dell’anno precedente.
Ordine d'ingresso:
1. Shawn Michaels
2. Chris Jericho
3. Randy Orton
4. Kevin Nas
5. Triple H
6. Goldberg
Ordine d'eliminazione:
1. Kevin Nash (da Chris Jericho)
2. Randy Orton (da Goldberg)
3. Shawn Michaels (da Goldberg)
4. Chris Jericho (da Goldberg)
5. Goldberg (da Triple H)
Vincitore: Triple H