Ed eccoci al secondo Elimination Chamber Match del 2008, quello di Raw, con in palio una title shot da sfruttare a Wrestlemania 23 valida per il WWE Title. La situazione dell’incontro nella gabbia dello show rosso era, però, diversa rispetto alla situazione dello show blu: mentre in quest’ultimo si sapeva che sarebbero stati Undertaker e Batista a contendersi la vittoria, con dei comprimari a fare da mero contorno, la storia era diversa a Raw. Qui avevamo certamente due favoriti come Triple H e Jeff Hardy, che da diversi mesi combattevano uno contro l’altro avendo un obiettivo comune, ovvero la cintura di campione mondiale WWE. E il contrasto tra loro era davvero straordinario. Da una parte l’esperto Triple H, con 11 titoli mondiali alle spalle, un professionista esemplare e completamente dedito al wrestling. Dall’altra parte Jeff Hardy, professionista esemplare soltanto a tratti, ovvero fino a che la voglia di lottare e i problemi con la droga lo tenevano attaccato al mondo del wrestling. Due stili di lotta diversi, due storie diverse, due persone diverse, con un unico obiettivo: questa era la loro storia.
Oltre a loro c’erano tre ex campioni mondiali della WWE, ovvero Shawn Michaels, JBL e Chris Jericho. In particolar modo JBL e Jericho erano tornati da appena tre mesi a lottare per la compagnia, ed anche loro erano impegnati in una rivalità che li aveva visti scontrarsi violentemente uno contro l’altro. A chiudere il cerchio l’ultimo partecipante, il samoano Umaga. Insomma, sei lottatori tutti di una certa caratura, che in passato avevano già mostrato di poter combattere a grandi livelli, con diverse storie intrecciate tra loro. Tre wrestler (Triple H, Chris Jericho, Shawn Michaels) avevano ognuno già partecipato a tre edizioni dell’Elimination Chamber nel passato, mentre gli altri tre (JBL, Umaga, Jeff Hardy) erano alla loro prima apparizione in questa stipulazione speciale.
Jericho e Michaels iniziano sul ring, e via via entrano tutti gli altri concorrenti, con un Umaga mattatore ed autore di spot davvero belli, con un doppio Samoan Drop ed uno spot sul plexiglass da urlo. Ad eliminare il samoano è Chris Jericho, capace di eliminare anche JBL e aggiungendo altre eliminazioni al suo palmares senza riuscire ad arrivare, ancora una volta, a giocarsi la vittoria fino in fondo. Molto più anonima rispetto ai sopraccitati è la prova di JBL, il quale non regala emozioni particolari sul ring e viene eliminato per primo. Prima di arrivare allo scontro finale tra gli ultimi due lottatori rimasti, ovvero Triple H e Jeff Hardy, si erano susseguite nel giro di pochi secondi le eliminazioni di tutti gli altri quattro partecipanti, dando una accelerata improvvisa al match dopo che, per i primi 20 minuti, nessuno era stato eliminato. Alla fine a spuntarla è Triple H grazie al suo Pedigree: per la terza volta su quattro apparizioni, “The Game” esce vincitore dalla gabbia, anche se nel corso di Wrestlemania 24 non riuscirà a sfruttare la sua title shot, dal momento che il WWE Champion di allora, Randy Orton, manterrà il titolo contro di lui e John Cena (schienando quest’ultimo)
Ordine di ingresso:
1. Chris Jericho
2. Shawn Michaels
3. Umaga
4. JBL
5. Triple H
6. Jeff Hardy
Ordine di eliminazione:
1. JBL (da Chris Jericho)
2. Umaga (da Chris Jericho)
3. Chris Jericho (da Jeff Hardy)
4. Shawn Michaels (da Triple H)
5. Jeff Hardy (da Triple H)
Vincitore: Triple H