Dopo l’esperimento dell’anno passato, con la possibilità per il vincitore di combattere nella prestigiosa cornice di Wrestlemania, tornano i titoli in palio all’interno dell’Elimination Chamber. Anche questa volta i match si svolgono nel pay-per-view No Way Out e anche questa volta vedono impegnati, separatamente, sei wrestler di Smackdown e sei wrestler di Raw. A Smackdown c’è in palio il WWE Title, detenuto allora da Edge. Suoi sfidanti Triple H, Undertaker, Jeff Hardy, Big Show e Vladimir Kozlov. Un cast di tutto rispetto, non c’è che dire. Tutti ex-campioni mondiali a parte Kozlov, che allora non era mai stato schienato in un match che lo vedeva coinvolto.
Neanche inizia l’evento e c’è già una sorpresa: questo incontro era il più atteso del pay-per-view, eppure viene combattuto come primo invece di essere il main event della serata. Ciò porterà ad un pubblico fin da subito molto coinvolto nella contesa. I vari partecipanti fanno il loro ingresso sul ring e ad iniziare il match sono il campione in carica Edge e Jeff Hardy, che appena tre settimane prima aveva perso il titolo a favore del canadese a causa del tradimento subito da parte di suo fratello, Matt Hardy. La contesa si fa subito veloce e spettacolare, neanche il tempo di assistere al primo ingresso e assistiamo ad un evento clamoroso: Hardy effettua un roll-up e schiena il suo avversario. Ormai è certo, un nuovo campione verrà incoronato.
Il primo ad entrare è Kozlov, e dopo una prima fase molto concitata l’incontro perde un po’ di ritmo, anche perchè dopo Kozlov è Big Show a fare il suo ingresso. I due giganti si coalizzano contro Hardy, ma dopo qualche minuto iniziano ad attaccarsi l’uno con l’altro. Il quinto ad entrare è Triple H, e la contesa inizia ad essere più vivace, fino ad arrivare all’ingresso di Undertaker. Ed è proprio Taker ad eliminare Kozlov, che subisce così il suo primo schienamento in WWE dopo diversi mesi dal suo debutto, mentre Triple H fa fuori Big Show dopo che quest’ultimo aveva subito, in rapida sequenza, un Superplex da Undertaker, un Pedigree da Triple H e la Swanton Bomb dalla cima di una cabina da Jeff Hardy.
Rimangono sul ring Jeff Hardy, Triple H e Undertaker. A questo punto il pubblico dimostra di essere parecchio coinvolto nel match, e Hardy si rende ancora una volta autore di una grande mossa volante utilizzando Taker come trampolino per finire contro Triple H. Ma paga caro questo suo gesto, visto che il becchino lo riesce ad abbrancare e a riportarlo sul ring, per eseguire il Tombstone Piledriver. Triple H e Undertaker, per anni divisi e mai affrontatisi da tanto tempo a questa parte, si ritrovano uno contro l’altro sul ring, e si respira aria di grande storia di wrestling che sta per essere raccontata.
Prima Taker va per la Chokeslam, ma il conto dell’arbitro si ferma a due. Poi riesce ad eseguire il Tombstone Piledriver su “The Game”: sembra fatta, ma quest’ultimo appoggia il piede sulle corde un attimo prima che l’arbitro conti il 3. Seguono alcuni minuti di lotta concitata, Triple H si riprende fino ad arrivare al Pedigree. Undertaker esce dalla finisher del suo avversario, che poco dopo riesce ad eseguirla di nuovo per il conto di 3 finale. Triple H diventa WWE Champion per l’ottava volta nella sua carriera, primo wrestler in assoluto ad esserci riuscito nella storia, dopo un duello spettacolare.
Ordine di ingresso:
1. Jeff Hardy
2. Edge
3. Vladimir Kozlov
4. Big Show
5. Triple H
6. Undertaker
Ordine di eliminazione:
1. Edge (da Jeff Hardy)
2. Vladimir Kozlov (da Undertaker)
3. Big Show (da Triple H)
4. Jeff Hardy (da Undertaker)
5. Undertaker (da Triple H)
Vincitore: Triple H