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I DIARI DI BILL BANKS: I giorni finali della WCW

Gli ultimi giorni della WCW furono tra i peggiori mesi della mia carriera in questo business. In parole povere, non sapevi mai cosa aspettarti quando ti presentavi ai tapings di Nitro o Thunder. Nonostante la Time Warner/AOL tentasse in tutti i modi di negare che la compagnia fosse in vendita, tutti in WCW sapevano che esisteva la possibilità. Infatti Eric Bischoff, che sembrava stesse guidando la compagnia negli ultimi giorni insieme a Brad Siegel, disse agli amici che stava per fare un’offerta per rilevare la compagnia grazie ai suoi finanziatori, la Fusient Media. Tuttavia, ciò che sapevano in pochi era che la Time Warner/AOL era in negoziazioni anche con Vince McMahon. In ogni caso, col futuro della compagnia in dubbio, la WCW prese una spirale negativa negli ultimi mesi. Nel locker room si litigava tra loro e col management, scoppiavano risse, il pubblico negli house show calò drasticamente e i ratings precipitarono.

Nei mesi precedenti alla chiusura della WCW, lavoravo con Eric Bischoff, Johnny Ace e Ed Ferrara, formando il booking team degli show televisivi. Due settimane circa prima dell’ultimo Nitro da Panama City, Florida, la compagnia fu informata che sarebbe stata l’ultima trasmissione della WCW. Non ci fu mai data una ragione “ufficiale”, ma molti di noi pensarono che la compagnia avrebbe chiuso per qualche mese per poi riaprire sotto la leadership di Bischoff e della Fusient Media. Non sono mai stato amico di Bischoff, perciò non ne parlai mai con lui. Sapendo che io ero un “ragazzo di Russo”, non penso che Bischoff si fidasse di me, o che io gli piacessi, ma siamo sempre stati cordiali l’un con l’altro e non abbiamo mai avuto problemi nel breve tempo in cui lavorammo insieme. Ha parlato male di me nel suo libro, ma non ne sono rimasto sorpreso.

Quello che gli spettatori videro quella notte fu molto diverso da ciò che invece fu originariamente bookato per quel giorno, e che giorno sarebbe stato quello. Alcuni giorni prima dell’ultimo show di Panama City, ricevetti una chiamata di Ed Ferrara che mi informò che Vince McMahon aveva comprato la WCW e che Bischoff e il suo gruppo erano fuori. Infatti Bischoff non sarebbe stato a Panama City per l’ultimo Nitro.

Arrivammo a Panama City con lo script originale, non sapendo cosa sarebbe successo. La notte prima dello show, Ferrara e Johnny Ace furono informati che Shane McMahon, Bruce Pritchard e Gerald Brisco del management WWF sarebbero venuti allo show, e che volevano che gli venisse faxata una copia dello script dell’ultimo Nitro. Questo significava solo una cosa: l’ultimo Nitro sarebbe stato bookato dalla WWF! Quella mattina a Panama City, tenemmo il nostro solito meeting di produzione, ma fu molto corto perché in realtà non sapevamo cosa ci sarebbe stato allo show. Un’ora o due dopo, il contingente WWF arrivò con la loro versione dello show, che comprendeva un’interazione tra Raw e Nitro. Penso che gli unici match che la WWF lasciò inalterati furono il main event tra Sting e Ric Flair e il match tra Chavo Guerrero e Shane Helms. Il resto dello show fu riscritto dall’inizio alla fine e cambiato completamente: match, segmenti, video.

Quel giorno fu davvero un momento surreale, fu un mix di ogni emozione. I lottatori e lo staff erano insicuri del proprio futuro. Chi sarebbe andato in WWF? Chi sarebbe rimasto senza lavoro? Tutti si dicevano addio. Un mucchio di gente pianse quella sera mentre Nitro andò off air. Ho un sacco di ricordi su quell’ultimo Nitro, tra cui l’aver visto Sting contro Flair da dietro la tenda del backstage e mettere l’ultima firma sul WCW Live Internet broadcast con Jeremy Borash e Bob Ryder. Il giorno dopo volammo indietro ad Atlanta non sapendo nulla del nostro futuro.

Tre giorni dopo, il 28 marzo 2001 ai Quartieri Generali WCW a Smyrna, Georgia, i rappresentanti della Time Warner/AOL convocarono un meeting con tutto lo staff, che fu tenuto dentro il Power Plant. Al meeting, il Vice Presidente delle Risorse Umane della Turner Entertainment, Loretta Walzer, ci informò che Vince McMahon aveva comprato la WCW e che ci sarebbe stato un periodo di transizione. Fu passata un’informativa che spiegava come fare per trovare un lavoro con la WWF. Quello fu il modo della compagnia per dirci che stavano chiudendo e che era tempo di cercarsi un altro lavoro.

Fummo anche informati che sarebbe stato il nostro ultimo giorno ai Quartieri Generali WCW e che ci sarebbe stata concessa un’ora per ritornare ai nostri uffici e ritirare i nostri oggetti personali. Non ci fu permesso l’accesso ai computer della compagnia. Al tempo, io stavo finendo di scrivere un romanzo su cui avevo lavorato per oltre un anno sul mio portatile WCW, ma non mi fu permesso di salvarlo su disco. Andò perso per sempre. Così imparai a salvarmi i lavori! Un’ora dopo, la sicurezza andò da ufficio a ufficio per scortare gli impiegati all’uscita. Furono controllate le borse per vedere che non fosse stato portato via nessun oggetto appartenente alla WCW. E quando eri uscito dall’edificio, non ci saresti più potuto tornare; una volta usciti, davi il tuo nome a un inserviente della Time Warner/AOL, che in cambio ti dava una lettera contenente i dettagli del tuo trattamento di fine rapporto. Quello fu l’ultimo giorno della WCW. Una settimana dopo, io ero già tornato a casa in Connecticut.


 

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