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Parte 2 intervista Daniel Bryan: il suo ritorno sul ring; cosa cambierà in futuro? E altro ancora

Di seguito la seconda parte dell'intervista di Bleacherreport a Daniel Bryan. In questa parte conclusiva si toccano i temi del suo futuro sul ring, il rapporto con i fans e i cambiamenti che possiamo aspettarci da lui come personaggio e wrestler.

Pensi che dovrai eliminare qualche rischio ora? Toglierai quelle cose pazze che farai, come il Diving Headbutt o il Missile Dropkick? O pensi che vedremo lo stesso Daniel Bryan?

Bryan: E’ difficile per me da dire. Dipende tutto da come mi risponderà il mio corpo. Questo mi è già accaduto quando ero nel circuito indipendente. Poi sono andato in Inghilterra per sei mesi e in quel lasso di tempo ho cambiato il mio stile di lotta, ma non solo per salvaguardare il mio benessere.

Un cambiamento sarebbe quindi arrivato anche senza limitazioni fisiche?

Bryan:  Il mio stile sarebbe cambiato lo stesso. Ma è vero che mi sono chiesto “Ma devo proprio fare Missile Dropkick e tutte quelle cose tutte le sere?”. Probabilmente no. E’ dura perché è qualcosa che entusiasma sempre, ma posso fare altre cose per infiammare il pubblico senza aggiungere pressione al mio collo. Ho fatto esercizi per migliorare la muscolatura del collo, ma non so davvero fino a che punto potrò spingermi finché non tornerò a combattere a tempo pieno.

Immagino che ti sia preso un po’ di relax nel tempo libero e che sia buona cosa tornare  a lottare con un avversario che conosci così bene come Kane, questo giovedì a SmackDown. Oppure ritieni che sia difficile dare qualcosa di nuovo al pubblico lottando con wrestler che hai affrontato spesso?

Bryan: Non sono affatto preoccupato di questo, specialmente ora. Penserò a questo tra 3-4 mesi magari, ma il mio cervello pensa solo alla lotta. E’ frustrante stare a casa perché esprimo la mia creatività sul ring. Ho tirato fuori idee legate al wrestling per tutta la mia vita da adulto e ho continuato anche negli ultimi otto mesi solo che non potevo mettere in pratica nessuna di queste idee. Quindi no, non ho paura di finire le mie idee sul ring e di rimanere ancorato a qualcosa di vecchio. Non sarò lo stesso vecchio Daniel Bryan. Sarò un Daniel Bryan diverso, un Bryan più adatto alla situazione attuale della WWE che farà ancora cose entusiasmanti e differenti dal resto del roster.

Finalmente loro stanno costruendo la compagnia sulla tua figura. Lanciano SmackDown al giovedì utilizzando il tuo ritorno sul ring. Come ti fa sentire tornare dopo tutto questo tempo ed essere comunque al top?

Bryan:  E’ abbastanza strano questa intera cosa dello “Yes Movement”. E’ stata tanta la fortuna. Perché le persone hanno scelto me? Perché non Cesaro, Ziggler o una delle alter grandi superstars che la WWE ha? Per qualche ragione loro seguono mi seguono totalmente. Ed è stato così per tutto il tempo, anche ora durante la mia prolungata assenza. I fans si sono ricordati costantemente di me… così diverso per esempio per Sheamus che è fuori o per altre persone che sono infortunate e che non vengono mai menzionate. Aiuta che mia moglie sia in WWE, tante volte quando lei va in scena riceve gli “Yes” e questo fa si che il pubblico pensi a me. Anche quando l’Authority è stata eliminata dagli shows il pubblico si è ricordato tutto quello che mi avevano fatto e quindi tutto ciò ha contribuito a mantenermi nei loro pensieri. C’è veramente tanta fortuna nel mio successo e i fans sono semplicemente magnifici. Ci sono tanti ragazzi che sono al top e non riconoscono quanto conti veramente il fattore fortuna (ride).

Delle volte il successo è davvero fuori controllo?

Bryan: Serve la scintilla. Serve qualcosa che catturi l’immaginazione del fan. Ma non so davvero cosa serve per farla scoccare… altrimenti l’avrebbero tutti! (ride)  Non so davvero spiegarlo. Non sono un gigante, non sono questo, non sono quello… eppure il pubblico ha trovato qualcosa che li lega e li fa divertire. E’ questa la cosa che amo… possono esprimere il loro pensiero ad alta voce e non c’è alcun modo per dir loro come reagire o cosa pensare, semplicemente non puoi! Sono stato il main eventer di WrestleMania 30 non perché mi avessero scelto, ma solo perché i fans non avrebbero accettato niente di diverso. E non c’è niente di simile nello sport e nell’intrattenimento, nel wrestling i fans hanno davvero modi di dar voce ai propri desideri e al proprio pensiero.

Fonte: bleacherreport.com & WrestlingRevolution.it


 

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