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Feb19

TNA POINT #128: The Real Lashley (and #ThankYouJoe)

Sono giorni duri questi per tutti noi, tra pistolini che finiscono online, account hackerati, siti che vengono privati della possibilità di commentare per passione, le sfrenate passioni, gli intrighi e i tradimenti…ah no, quella era Xena…in ogni caso… Sono tempi tumultuosi, ma anche nella disperazione c’è un ultimo baluardo a cui i fan di wrestling possono appigliarsi, una luce che li guida tra le tenebre più totali, un’ultima ancora di salvezza per tutti, grandi e piccini: il TNA Point! E qui per voi come sempre c’è il vostro salvatore, l’indomito [non so nemmeno che significa] Fabio “Fantomius” Broggi… Let’s go!

Prima che me lo fate notare vi anticipo io: sì lo so, sono passate non due ma tre settimane dall’ultimo numero… Però ho una giustificazione sensata: la settimana scorsa volevo lasciare spazio allo speciale di NXT. Ci può stare, no? [Eddaje, che mi sono parato il culo anche stavolta!] In questi giorni comunque sono successe un bel po’ di cose… Abbiamo assistito a una puntata speciale di Impact molto buona, con match all’interno della gabbia e accese rivalità che finalmente sono esplose. Certo, la valutazione positiva regge fino a quando non pensi che fino all’anno scorso (più o meno) Lockdown era uno dei PPV più importanti della TNA, un appuntamento da attendere nel corso dell’anno… E la settimana dopo siamo passati nel Regno Unito per il classico tour annuale che ogni volta ci regala settimane di grande azione e molto godibili. L’inizio di questo tour però non è stato dei migliori, con una prima puntata da Glasgow che definirei decisamente sotto tono…

Ma prima di passare da analizzare tutto, c'è un'altra notizia bomba che risale ad appena un paio di giorni fa: Samoa Joe ha lasciato la TNA. E no, stavolta non si tratta di un hacker... Purtroppo è reale, dannatamente reale. Dopo tutte le perdite, dagli AJ Styles ai Daniels, passando per i vari Jarrett, Sting, Sabin, Ray, Kazarian, la TNA si fa quindi sfuggire un altro suo nome storico, un wrestler che le era rimasto fedele per ben 9 anni e 8 mesi, nel bene e nel male (e il male è stato di gran lunga superiore al bene per lui...) Ma d'altronde perché spendere un po' di più per lui e "faticare" a rilanciarlo quando puoi puntare su dei giovani pieni di talento come Bram, tanto per dirne uno... [Attenzione! L'affermazione precedente potrebbe contenere sarcasmo] La delusione più grande in tutto ciò sta nel fatto che, nonostante una permanenza così lunga, la sua fedeltà alla compagnia e il suo enorme talento, Joe si ritrova nella sua bacheca un solo titolo del mondo TNA risalente addirittura al 2008... Complimenti, TNA. Da parte mia non posso fare altro che ringraziare la Samoan Submission Machine per tutto quello che ci ha regalato in questi anni e per il suo prossimo futuro augurargli quello che si merita: solo il meglio. #ThankYouJoe

Fatta questa dovuta premessa, torniamo a parlare di Impact. Elemento focale di queste settimane ovviamente è stata la storyline che ruota attorno al Beat Down Clan. La stable guidata da MVP, dopo un inizio molto arrembante e dominante, ha già subito una dura battuta di arresto proprio a Lockdown: Kurt Angle infatti, tra una cosa e l’altra, alla fine è riuscito a mettere su un suo team e i quattro hanno avuto la meglio contro il BDC nello storico Lethal Lockdown (match proposto in una versione semplificata a riadattata a puntata settimanale quest’anno). E l’immagine finale di Lockdown sa proprio di grosso paletto sul dominio del Clan, con Lashley che stende e schiena MVP mentre gli altri tre membri vengono tutti sottomessi da Angle, Aries e Gunner. Un grosso colpo per loro… La settimana dopo però hanno già iniziato a riprendersi sfruttando a pieno quello che ora come ora è il loro maggiore punto di forza rispetto all’alleanza rivale: l’unità. Mentre i membri del BDC remano tutti dalla stessa parte, dall’altro lato infatti c’è un grosso e dorato pomo della discordia, ambito da Roode, Aries e ora anche da Angle: il titolo del mondo di Lashley.

Il campione infatti, dopo aver titubato per un bel po’, alla fine ha deciso di schierarsi al fianco di Angle & co. a Lockdown per dare una batosta a MVP e soci, anche se ha subito tenuto a specificare che l’ha fatto solo per occuparsi di un nemico comune (come se non fosse abbastanza chiaro…) L’attuale gestione di Lashley lo porta ad aver abbandonato il ruolo dell’heel punta di diamante di una stable ma allo stesso tempo a non essere nemmeno un face vero e proprio: di fatto ora è un tweener. E, opinione personale, questo è il ruolo che gli si addice maggiormente. Quando era al fianco di MVP e King infatti faceva un po’ strano vedere un mostro come lui che ricorreva a scorrettezze e interferenze per vincere i match… Ora invece, nonostante le alleanze, sta mantenendo questo ruolo del “lone wolf” e si sta dimostrando un fighting champion, tanto da sfidare di sua spontanea iniziativa Angle, Aries e MVP a un Fatal 4-Way per il suo titolo… e da uscirne come netto vincitore, tra l’altro. Adesso stiamo assistendo al vero Lashley: è migliorato decisamente sul ring (e lo dice uno che lo ha criticato molto in passato) e ha un personaggio cazzuto, dominante (davvero stavolta) e combattivo. Con delle basi così, con un Lashley che finalmente può esprimersi a pieno nel ruolo che più gli compete, il suo attuale secondo regno ha tutte le carte in tavola per superare nettamente in qualità il precedente regno. L'unica cosa su cui devono stare attenti è il non renderlo troppo face, altrimenti si rischierebbe di arrivare alla situazione opposta rispetto a quando era alleato con MVP e King, ma ugualmente dannosa... Lashely è un perfetto tweener, e così devono mantenerlo.

Per quanto riguarda i suoi prossimi rivali, c’è solo che l’imbarazzo della scelta… Questa settimana intanto assisteremo a un Gauntlet match per decretare il nuovo #1 Contender, e mi sbilancio dicendo che potrebbe uscirne vincitore MVP con l’aiuto del resto del BDC. D’altronde ci sta un resa dei conti tra MVP e Lashley, da cui ovviamente il Bobby grosso ne uscirebbe vincitore (a meno di grossi stravolgimenti). Poi c’è Angle, che ora ha lanciato una sfida diretta al campione, Non serve nemmeno dirlo, un match con Kurt farebbe solo che bene allo status di Lashley; ma sono dell’idea che non sia così immediato come incontro, forse dovremo aspettare almeno un altro paio di settimane per vederlo. Ovviamente poi c’è l’incognita Aries, che ha sempre il suo “Plan B” [ogni riferimento a Pipino il Breve è puramente casuale] pronto da essere sfruttato in qualunque momento; Austin rimane quindi una wild card da tenere sotto controllo nel prossimo futuro, potrebbe sfruttare la sua shot da un momento all'altro, non si sa mai. E a completare (almeno per ora) il denso giro titolato c’è l’ex-campione Bobby Roode, a cui spetta ancora un rematch per contratto. Roode però dovrà aspettare, ora è impegnato in altre questioni…

Altre questioni che hanno un nome e un cognome ben precisi: Eric Young. Come dicevamo anche nell’ultimo numero, questo feud tra i due ex migliori amici è iniziato con delle basi piuttosto deboli. Nonostante ciò però sta proseguendo meglio, rivelandosi un feud molto acceso e violento fondato sul risentimento, quasi più odio personale. La rivalità ha avuto una prima tappa importante a Lockdown, dove Roode è riuscito a sconfiggere e a far sanguinare Young. È stata però appunto solo una tappa: già la settimana dopo infatti Eric ha messo bene in chiaro che non è affatto finita per lui. Aspettiamoci quindi altri match molto violenti (almeno un altro paio credo), in questa faida tra ex-amici che ricorda un po’ in piccolo la storica Roode vs Storm e in grande la meno storica Storm vs Gunner. Finita questa poi sarà da vedere: Roode potrebbe rientrare senza alcun problema nel giro titolato; Young invece dovrà trovarsi una sua identità al di là del rancore verso Bobby, magari diventando una sorta di scheggia impazzita.

E a proposito di rivalità accese e violente tra ex-amici, è finalmente esploso in pieno il feud tra Bram e Magnus. Anche qui le basi sono piuttosto deboli eh, con Bram che è risentito perché Magnus gli ha tolto la valigetta del Feast or Fired da sotto gli occhi… E ci potrebbe anche stare, se non fosse che si tratta della valigetta con la shot ai titoli di coppia. Ma a parte questo, abbiamo un Magnus che si è reso conto che non può più fare quello che vuole ora che ha un figlio e una moglie (e che moglie!) a cui provvedere, e dall'altro lato un Bram che se ne strafrega di tutto, si ubriaca e vuole fare di testa sua. Qui mi sono anche beccato uno spoiler, lo ammetto, non vi dico niente comunque. Ma comunque, ci attende pure qui un feud piuttosto violento e che potrebbe servire per rilanciare Magnus e/o lanciare ulteriormente Bram, tutto starà nel vedere su chi vorranno puntare. Io andrei con l’ex campione del mondo, per ovvi motivi...

La Revolution continua a essere tenuta nella Divisione Tag Team. Una buona scelta questa, così iniziano a farsi un nome e a rendersi temibili prima della (piuttosto sicura) scalata ai ranghi più alti della federazione, ora occupati dalla guerra contro il BDC. Storm e Abyss, dopo delle sconfitte piuttosto pesanti in singolo contro Matt e Jeff, hanno zittito le pretese titolate degli Hardys sconfiggendoli a Lockdown, dove hanno sfruttato a loro vantaggio la superiorità numerica. E non solo, hanno anche dato una netta dimostrazione di forza facendo volare Jeff dal tetto della gabbia sui gradoni e mettendolo KO proprio appena prima del tour del Regno Unito (guarda caso… XD) In queste settimane inglesi la Revolution sarà impegnato con gli Wolves, che si sono schierati in difesa dell’orfano Matt e che potrebbero così rientrare nel giro dei titoli. Edwards e Richards sono ovviamente la scelta migliore per dare battaglia alla Revolution, facendosi aiutare proprio dallo stesso Matt (che così ha qualcosa da fare intanto), ma non credo affatto possano tornare campioni: Storm e i suoi infatti avranno dei conti in sospeso da risolvere con gli Hardys una volta che Jeff “si sarà ripreso”. E in tutto questo, sarà anche interessante vedere chi sceglierà Magnus come tag team partner per sfruttare la shot del Feast or Fired, ovviamente una volta conclusosi il feud contro Bram.

Sul lato delle Knockout, grande (in tutti i sensi) protagonista di queste settimane è stata Awesome Kong, che a Lockdown ha sconfitto Havok in un match che non ha entusiasmato ma nemmeno deluso. La Konghessa ora si è liberata dell’”usurpatrice” e si è così ripresa il ruolo di gigante della TNA che si era guadagnata sul campo anni fa, ed è quindi libera di poter puntare ad altro. Una grossa ombra sta per abbattersi sul regno titolato di Taryn Terrell, un regno già piuttosto in ombra di suo purtroppo ma che potrebbe riprendersi proprio con una vittoria sulla Kong.

Prima di chiudere, qualche parolina sui tizi del British Boot Camp. Mandrews, dopo un buon inizio, ora sta di fatto diventando un secondo Rockstar Spud, subendo in tutto e per tutto le angherie di EC3 e Tyrus. Questa rivalità si sta allungando fin troppo a mio avviso, sarebbe anche ora che Ethan passi a qualcosa di più serio; Mandrews e Spud potrebbero invece iniziare a dire la loro in ambiti che gli competono maggiormente, magari come team. Una bocciatura enorme poi per il (lunghissimo) segmento della scorsa settimana tra Al Snow e Grado… Non avendo visto il British Boot Camp (e non penso di essere l’unico) me ne frega meno di niente di questa storia; potevano almeno metterci un video-recap per spiegarci gli attriti tra Snow e questo tizio, sarebbe stato gradito…

Detto ciò, direi che possiamo concludere. Il vostro fantomatico Fabio “Fantomius” Broggi vi saluta e vi lascia con un grosso interrogativo che sonon sicuro sta assalendo tutti voi in questi giorni: ma in tutto questo, che fine ha fatto Samuel Shaw?

Alla prossima, favas!

Bye!

 
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