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Ott15

TNA POINT #123: Bad situation, but good storylines (oh, and BFG)

Amici di WrestlingRevolution, benvenuti a una nuova edizione del TNA Point, l’editoriale più amato da tutti i fan del TNA Point. 1...2...3... Eh sì, siamo giunti al “pinnesco” numero 123! E chi vi parla/scrive è sempre lui, ancora lui, solo e soltanto lui: il vostro fantomatico [*vocedaannunciatoregiappo mode: on*] Fabiooooooooo “Fantomiuuuuuuuus” Broggiiiiiiiiiii [*vocedaannunciatoregiappo mode: off*]. Let’s go!

Togliamoci subito questo dente, su... Tre giorni fa si è svolta l’edizione 2014 di Bound For Glory, il PPV più importante dell’annata TNA (o perlomeno una volta era così). Come ben sappiamo (visto che ne parliamo ormai da settimane e settimane), quest’anno BFG è stato un evento inter-promozionale tra la TNA e la Wrestle-1, in Giappone. Una paio di numeri fa in questo editoriale avevo ipotizzato che di fatto sarebbe stato uno “One Night Only” Bound For Glory (nonostante fosse “live”, più o meno); e così è stato. Certo, a livello di qualità dei match non è stato affatto male, abbiamo avuto degli ottimi incontri anche piuttosto diversificati tra loro: match più in stile X-Division, hardcore, Knockouts, un po’ di comedy, battaglie internazionali TNA vs Wrestle-1, rese (anzi resa, visto che era una sola) dei conti... Insomma, alla fine è stato anche un buon evento. E se si fosse trattato che so, di un supershow indie in stile WrestleCon probabilmente sarei stato pienamente soddisfatto da quanto ho visto. Però c’è un piccolo particolare: stiamo parlando di Bound For Glory. Preferisco pensare che questo lunedì ho visto (e commentato) due compagnie e due modi di intendere il wrestling completamente diversi che si sono incrociati per dare vita a un buon evento inter-promozionale. Da fan di medio-lunga data della TNA mi rifiuto di chiamarlo Bound For Glory.

Detto ciò, mettiamo una pietra sopra al PPV (che è stato un evento isolato, scollegato da quasi tutto il resto) e passiamo invece a concentrarci su quella che è attualmente la TNA e sulle sue storyline. Prima di tutto la situazione “dietro le quinte”, che si fa sempre più tragica e pericolosa: ancora nessuna novità infatti per quanto riguarda la caccia a un nuovo contratto TV. Le uniche “news”, se così si possono definire, sono tutt’altro che incoraggianti: a quanto pare infatti Impact si è guadagnato il marchio di “programma che è stato bocciato da Spike TV nonostante i buoni ratings” e la TNA di “compagnia dalla dirigenza inaffidabile”, e ovviamente tutto ciò non spinge affatto altri eventuali network ad acquisire un prodotto che si porta dietro una nomea del genere. La situazione si fa davvero grigia quindi per la TNA, il rischio di chiusura ormai è davvero altissimo.

Mentre dietro le quinte ormai è tutto uno sfacelo, sul lato delle storyline invece la questione sembra essere diametralmente opposta: i vari feud infatti più o meno procedono tutti positivamente e in maniera sensata, niente più swervoni a caso, tutto pare seguire un filo logico e gli show ne risultano piuttosto piacevoli (nonostante le lunghe pause-video dovute al poco materiale a disposizione). Vedendo queste ultime due settimane, la prima cosa su cui vale la pena soffermarsi ovviamente è il fantastico Full Metal Mayhem Match con cui si è chiusa la serie valida per i titoli di coppia tra gli Wolves, gli Hardys e il Team 3D. Un incontro che già adesso è sicuro dire sarà a mani basse il match dell’anno per quanto riguarda la TNA, per i suoi innumerevoli spot, per l’intensità generale del match, per l’aria da grande evento che si respirava... Una serie questa che è stato un enorme omaggio alla storia del tag team wrestling, coronata nel modo migliore possibile dal suo match conclusivo. Ora però si deve pensare al prossimo futuro, e bisognerà impegnarsi fin da subito per fare in modo che questa serie non rimanga un’occasione in cui abbiamo potuto assistere a dell’ottimo wrestling e nulla più, ma che sia invece un trampolino di rilancio per l’intera divisione. Con il Team 3D fuori dalle scene (e credo anche gli Hardys, se non subito comunque a breve), ora gli Wolves hanno bisogno di sfidanti seri che vadano a mettere in pericolo il loro dominio della categoria tag team: su tutti Bram & Magnus, forti dello status da minaccia hardcore che si è guadagnato il cattivissimo Bram e di quello da ex-campione del mondo (seppur in calo) di Magnus.

Dando un’occhiata al top, il feud tra Bobby Roode e Lashley sta proseguendo molto bene, senza andare troppo di fretta (come succede spesso in TNA). Anzi, dopo la prima sconfitta contro il campione macchiata da un infortunio ora Roode se la sta sudando una nuova shot al titolo: prima ha dovuto convincere MVP e tutta la cricca, poi ha dovuto sconfiggere MVP e Kenny King in un Handicap Match... E ancora non basta, visto che Kurt Angle ha di fatto annullato la stipulazione messa su da MVP nell’ultima puntata e ha concesso a Roode un nuovo #1 Contender’s Match. Nuovo match che ovviamente non serve nemmeno aver letto i tapings per dire che se lo aggiudicherà il buon Bobby, nessun altro sfidante avrebbe alcun senso ora come ora... Una storia questa che sta giocando anche sull’aspetto psicologico, con la battaglia piuttosto sportiva tra due guerrieri come Roode e Lashley che viene continuamente macchiata e interrotta dall’intervento di MVP e King, e ciò alla lunga pare iniziare a stufare anche lo stesso campione. Per come sta venendo costruita la rivalità non ci vedrei nemmeno male un cambio di titolo in favore di Roode, che ha già dimostrato di avere ciò che serve per battere Lashley nel loro primo incontro e non è detto che nel secondo non riesca a portare a termine il lavoro. Comunque vada tra i due Bobby, vorrei azzardare un pronostico sul prossimo rivale al titolo: la “Leggenda” James Storm, affiancato dalla sua stable The Revolution. Attualmente infatti è l’unico ad avere uno status tale da mettere a rischio la vita del campione, e ha dalla sua i suoi scagnozzi che ne aumentano la pericolosità. Se il titolo restasse nelle mani di Lashley e non si traducesse in realtà il litigio con MVP, allora potremmo assistere una battaglia tra stable, o meglio tra due top star affiancate entrambe dai loro sottoposti (seppur siano tutti heel). Se invece sarà Roode ad aggiudicarsi l’attuale feud e a diventare il nuovo campione allora si riaccenderebbe la storica rivalità tra Storm e Roode, stavolta a ruoli invertiti con un Bobby top face e un James top heel. E vedendo l’attuale status che si sono guadagnati entrambi e gli interessanti personaggi che stanno ricoprendo ora, in particolare Storm, un nuovo feud fatto per bene tra i due potrebbe essere quantomeno al livello della loro prima storica rivalità. Futuro della TNA permettendo, ovviamente.

Nelle ultime due settimane inoltre è successo ancora dell’altro... Ovviamente sto parlando di Havok. Sono stato pienamente smentito intanto, visto che alla prima occasione la neo-arrivata ha massacrato e sconfitto Gail Kim e si è aggiudicata il titolo delle Knockouts. Una Havok che quindi si è dimostrata essere molto più di una Lei’D Tapa a caso, per dirne una: è sì grossa e potente, ma è anche intelligente, strategica, spietata, abile sul ring... Con Gail fuori dai giochi per infortunio, ora prevedo che Havok continui il suo regno di dominio incontrastato sul resto della Divisione, iniziando dalla nuova #1 Contender Madison Rayne e passando poi a tutte le altre; non c’è nessuna infatti nell’attuale roster della TNA che abbia lo status anche solo per impensierirla. L’unica vera battaglia che la aspetta è proprio contro Gail Kim, che al suo ritorno (sempre se ci sarà) sarà al pieno della forma, e senza problemi fisici lei potrebbe essere l’unica seria minaccia per Havok.

Parlando di titoli e di campioni, il discorso non può che portarci a Samoa Joe. Un Joe che da quando ha vinto il titolo della X Division ha sbaragliato ogni resistenza, ogni rivale. Anzi, addirittura se li va a cercare lui i rivali da battere, come ha fatto due settimane fa quando ha di fatto costretto Austin Aries a sfruttare la shot che aveva vinto nel Gold Rush contro di lui. Un match quello tra Aries e Joe che ha regalato un grande spettacolo, un po’ come era già successo con i precedenti incontri titolati con Low Ki e Homicide. Apriamo una breve parentesi proprio su Aries, la cui scadenza del contratto è ormai prossima: vedendo lo scarso e strano utilizzo che ne stanno facendo ora di lui in TNA, non vedo probabile un suo rinnovo con la compagnia... Ma tornando a Joe, vedendo il roster per lui la prossima sfida potrebbe arrivare dalla Revolution di James Storm, che ha già dimostrato di aver messo gli occhi sulla X Division con l’assalto di qualche settimana fa e che potrebbe avere ben due armi nei nomi di The Great Sanada e Manik per impensierire il campione. Non che ciò debba per forza portare a un cambio di titolo, anzi non credo succederà... Ma sarebbe comunque un buon modo sia per tenere impegnato Joe mentre si cercano altri possibili sfidanti per lui, sia per dare un primo obiettivo alla Revolution in attesa di una possibile prossimo re-inserimento di Storm nel giro che conta.

Prima di chiudere vorrei spendere qualche parola su alcune storyline che a mio avviso stanno invece avendo qualche problema. La prima è quella di EC3. Un Ethan che nell’ultima puntata ha licenziato Rockstar Spud e ha aumentato notevolmente l’heat contro di lui. E fin qui tutto bene, se non fosse che invece di iniziare finalmente a sfruttarlo in singolo, dopo il buon push che ha ricevuto di recente, hanno deciso di affiancargli un altro ennesimo galoppino, come ha rivelato durante un segmento di backstage a Bound For Glory. Personalmente mi sono spoilerato l’identità di questo nuovo alleato, e quando la scoprirete tutti nella prossima puntata credo che non ne sarete affatto felici... Speriamo solo duri poco, un po’ come è stato con Snitsky e Jackson, e che poi si inizi finalmente a utilizzare EC3 al pieno delle potenzialità del suo personaggio.

C'è poi la storia che coinvolge Chris Melendez e Mr. Anderson. Questa alleanza infatti non mi sembra stia funzionando molto, non c’è affatto una buona alchimia tra i due e non vedo nessun futuro per la loro alleanza; tanto più che anche il coinvolgimento di MVP e King in questa storia risulta piuttosto forzato. L’unico modo per poter dare una svolta decisiva al tutto secondo me potrebbe essere un nuovo turn heel di Mr. Anderson, turn che era già stato accennato quando l’Asshole era in mezzo alla storia tra Gunner e Samuel Shaw ma che era poi svanito nel nulla; un Anderson che potrebbe rivoltarsi contro il sergente perché lo vede solo come una palla al piede, o qualcosa del genere. L’unico grosso problema che avremmo in questo caso è che Melendez non è affatto pronto (perlomeno ancora) a reggere un feud contro uno come Anderson, quindi se l’dea fosse davvero quella di arrivare a un feud tra i due bisognerebbe aspettare un po’ e far migliorare Chris prima di metterla in atto.

Un’altra storia problematica l’ho nominata proprio poco fa: Gunner e Shaw. Una storia questa che mi sta piacendo molto, questo è vero, ma che sta procedendo davvero troppo lentamente, sta andando avanti passettino dopo passettino e a volte addirittura non è presente nella puntata. Qua la soluzione è molto più semplice, basterebbe velocizzare un po’ il completo ritorno di Shaw alla pazzia e trasformare finalmente lo strano rapporto tra i due “amici” in un feud. Magari anche grazie a un sempre maggiore coinvolgimento di Brittany, che interessata potrebbe aprire gli occhi a Shaw e mostrargli che Gunner non è quello che crede lui. Le potenzialità ci sono in questa storia, basta solo sfruttarle al meglio.

And so he spoke, anche per questo #123 il vostro editorialista preferito ha finito di sparlare e di sparare tutti i suoi pronostici e scenari (che non saranno mai rispettati) e le sue prospettive e punti di vista sulla TNA. Fabio “Fantomius” Broggi vi porge i suoi saluti; e un saluto speciale in questi giorni va ai nostri fan di Genova, Parma e delle altre città colpite dalle alluvioni.

Alla prossima, dudes!

Bye!

 
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