Signore e signori, benvenuti a questa mostruosa edizione del TNA Point. Mostruosa perché, come diceva mr. Marylin Manson (senza dubbio parafrasando l'introduzione di Manik): "This is Halloween!" E stanotte la TNA festeggerà questa oscura ricorrenza con un’edizione a tema di Impact Wrestling. Ma il TNA Point anticipa tutti, pure la TNA stessa… Quindi, in attesa di uscire stanotte a fare “Dolcetto o scherzetto io sotto ti metto” con la vostra macchina in giro per le strade, potete ingannare l’attesa in compagnia del vostro fantasmagorico Fabio “Fantomius” Broggi con il nuovo numero 102 del TNA Point!
Bound For Glory 2013 è ormai bello che consegnato agli archivi. Ci ha regalato tanti nuovi campioni, giovani che sconfiggono veterani e quant’altro… Ma ora è tempo di voltare pagina e di pensare a come tutte queste situazioni che si sono create nel PPV più importante dell’anno si stanno evolvendo a Impact, e di come potrebbero continuare a evolversi. Partiamo ovviamente dall’alto, dal TNA World Heavyweight Title. Finalmente, dopo un anno di assenza forzata dal giro titolato e soprattutto dopo 3 anni e mezzo dall’ultima volta che aveva detenuto quel titolo, il “Phenomenal One” A.J. Styles torna come campione del mondo sulla vetta della federazione di cui ne è il simbolo. Tante peripezie, storyline intrecciate e chi più ne ha più ne metta, ma alla fine la conclusione della storia è arrivata: Styles da solo spodesta il malvagio Bully Ray insieme ai suoi Aces & 8s e chiude il regno di terrore del bullo. Chiusura che penso (e spero) sia definitiva, visto che nella puntata di Impact post-BFG A.J. ha già difeso con successo il suo titolo contro il Presidente degli A&8, archiviando così anche la questione del rematch che spetta di diritto all’ex-campione. In questo modo Ray dovrebbe essere fuori dal giro del TNA World Title, perlomeno nel breve (penso anche medio, se non lungo) periodo. Styles può così ora concentrarsi su quello che, anche nel mese precedente al PPV, nel fulcro della Road di BFG, era stata la sua maggiore rivale: Dixie Carter. E il primo, importante, passo in avanti in questa direzione si è avuto già in questo stesso Impact: una volta difeso il titolo, A.J. lascia la TNA portandosi via la cintura.
Partiamo da un’idea di base: il campione massimo della federazione, che è in lotta aperta contro la dirigenza, che vince il titolo e poi essendo senza contratto se lo porta via è una storyline a dir poco interessante, anzi molto interessante. È intrigante vedere cosa farà il campione con la sua cintura in giro per il mondo: abbiamo già sentito che la difenderà in altre federazioni, poi potrebbe mostrerla presenziando a eventi mondani e quant’altro. A livello più di dietro le quinte, si potrebbero anche aprire (o rafforzare) delle eventuali partnership con promotion indy, mandando lì il tuo campione con tanto di cintura. Inoltre, A.J. a parte, sarà anche interessante vedere cosa succederà in TNA. È notizia di questo martedì che, visto l’abbandono del campione, Dixie Carter ha reso vacante il World Title. Ora quindi bisognerà vedere cosa succederà (ed essendo io un fiero sostenitore del no spoiler ovviamente non mi sono letto i tapings dell’Impact di stanotte e non ne ho idea): la presidentessa potrebbe assegnare d’ufficio il titolo a qualcuno di sua scelta, potrebbe ridarlo all’ex-campione, oppure (scelta che pare più sensata) potrebbe indire un torneo per riassegnarlo. È tutto da vedere in ogni caso, perché poi si potrebbe avere un altro interessante scenario: ci sarebbe sì un nuovo campione, ma anche Styles rimane campione… Certo, bisogna ammetterlo, è davvero una gran bella storyline.
C’è solo un piccolo particolare, però… Un particolare che è “abbastanza” sotto gli occhi di tutti… Sarebbe una bellissima storyline, sì, se non fosse già stata fatta al 99% identica in WWE. È inutile nascondersi dietro un dito, la storia di Styles è sempre di più una palese copia della celebre e tanto acclamata storyline di CM Punk del 2011. Ci sono tutti gli elementi principali in comune: la pipebomb che dà inizio alla storia, il fatto del contratto scaduto o in scadenza, i pesanti attriti con il livello massimo della dirigenza, e ora anche l’abbandono della compagnia da campione, con il titolo preso in ostaggio. Ora capisco cavalcare l’onda del successo, trarre ispirazione da una storyline che ha già fatto la storia del wrestling, probabilmente la migliore (o almeno una delle migliori) degli ultimi anni… Però c’è una netta differenza tra il prendere ispirazione e il plagiare. Già si iniziava un po’ a storcere il naso quando c’è stato quel promo di A.J. contro la Carter, accompagnato alla faccenda del contratto, ma ciò che speravo era che almeno una volta fatto arrivare Styles al titolo avrebbero cambiato direzione rispetto alla storyline di Punk… Certo, a quel punto non era nemmeno troppo semplice immaginare uno scenario diverso rispetto a quello attuale, ma nemmeno impossibile. Che so, tanto per dirne una, invece dell’abbandono della federazione da campione potevano fare il tanto agognato ritorno di Jeff Jarrett, che poteva schierarsi dalla parte di Styles dandogli lui un nuovo contratto a prescindere dall’offerta di Dixie; a quel punto avrebbe avuto senso che A.J. accettasse. Questa sarebbe stata solo una possibilità ma penso che ne sarebbero state altre, forse non interessanti come la storia dell’abbandono della compagnia ma almeno non copiate di sana pianta… Il maggiore timore insito in tutti noi era proprio che volessero far lasciare a Styles la compagnia da campione. Ebbene, così è stato: l’hanno fatto. Hanno continuato a seguire il copione scritto dalla loro maggiore rivale. Ora il copione prevederebbe un torneo con nuovo campione e successivo rientro di Styles, con sfida tra i due campioni entrambi legittimi per decidere l’unico vero campione indiscusso. Vogliamo continuare a seguirlo oppure possiamo iniziare a pensare con la nostra testa?
Ma ora basta essere negativi, voglio parlare anche di qualcosa di positivo… Andiamo quindi avanti e passiamo ad analizzare gli altri temi di interesse. Nell’ultima puntata di Impact abbiamo visto il grande ritorno di Mr. Anderson, che ha aggredito il suo ex-presidente Bully Ray e gli è anche costato il rematch titolato. Qualche riga fa (anzi, più di qualcuna) vi dicevo che Ray starà fuori dal giro titolato sicuramente quantomeno nel breve periodo, e il motivo è proprio che ora il bullo e il resto degli A&8 saranno impegnati a pieno nel feud con Anderson, un Anderson in cerca di vendetta. Per quanto semplice e lineare, questa storia mi attira. Oltre al ritorno di Anderson in sé, cosa molto positiva per la compagnia, mi attira soprattutto perché grazie a questa storia potremo rivedere finalmente a pieno il Ken in versione Asshole, il suo lato migliore che tanto era mancato nel suo periodo negli A&8. E inoltre c’è anche curiosità per vedere che ruolo avranno Knux e Garett: proseguiranno nel seguire immotivatamente il loro leader o finalmente gli volteranno le spalle, magari proprio a favore di Anderson?
Altro scenario potenzialmente molto interessante che si è aperto con BFG è la storia che ruota attorno a Kurt Angle. Il suo match in PPV, troppo ingiustamente criticato (in parte anche da me, lo ammetto) soprattutto per il suo particolare finale, ha fatto invece partire quella che potrebbe essere una storia molto più grande, storia che come mi faceva notare qualcuno potrebbe portare al ritiro di Angle (o quantomeno dal suo addio alla TNA). Il match di BFG contro Roode era infatti studiato per mostrare un Angle che dà tutto pur di prevalere, anzi che dà troppo rispetto a quanto il suo fisico non più giovanissimo possa reggere. E questo lui non lo vuole ammettere, pensa di poter ancora dare molto al mondo del wrestling (come conferma anche il suo rifiuto della Hall of Fame), ma il suo fisico non è d’accordo e non regge. Ecco, questa è un’ottima storia, e sia Angle sia l’eccelso comprimario-antagonista Roode stanno interpretando alla perfezione i loro ruoli. Se tutto va bene e prosegue lungo i giusti binari questa storia, oltre a dare una fuoriuscita a Angle, potrebbe anche servire per rilanciare alla grande Roode, magari in vista di un suo ritorno al giro titolato una volta concluso questo feud.
Un ultimo argomento che merita di essere trattato in questo numero è quello relativo ai titoli di coppia. Uscendo da Bound For Glory non ero affatto felice della scelta della TNA di dare i titoli in mano ai Bro Mans. Poi però, ragionandoci un po’ a mente fredda e ripensando anche all’ottimo match fatto dai due in PPV, sto realizzando che in fondo potrebbe non essere stata una scelta del tutto errata. I due, che hanno dimostrato di non essere così scarsi come pensavo, grazie a questo regno potrebbero lanciarsi in maniera un po’ più seria nella tag team division, passando dall’essere solo due clown al rappresentare anche dei degni rivali sul ring e andando a rafforzare la loro posizione nella divisione. Inoltre, cosa ancora più positiva, con questo cambio dei titoli in ogni caso si è finalmente data una scossa a questa benedetta divisione di coppia, che (complici anche le Series, ma non solo…) da troppo tempo stagnava nell’anonimato, con dei campioni fantasma che non hanno mai convinto come team. Ora invece, come visto anche con il seppur caotico segmento dell’ultima puntata, ricomincia a esserci un po’ de fermento tra i vari team, cosa affatto negativa.
E per questa volta direi che possiamo esserci. BFG ci ha lasciato anche altri temi su cui discutere, certo, come la questione di Magnus, il nuovo X Division Champion, l’alleanza coronata dall’oro Kim-Tapa, il ritorno di Abyss e per finire, ultimo ma non ultimo, l’uomo di cui il mondo ha bisogno: E…C…3! Ma per parlare di tutti questi altri temi preferisco attendere che si siano dei maggiori sviluppi, visto che nell’ultima puntata sono passati decisamente in secondo piano rispetto a quelli di cui vi ho parlato in questo numero.
Bene, quindi ora che avete letto la vostra periodica dose di minchiate del TNA Point siete liberi di andare a mascherarvi da Abyss, da Lei’d Tapa, da Dixie Carter o da quello che preferite, io vi do la mia benedizione. Il qui presente editorialista vi saluta, è il momento di andare, perché “I’m the Fantomius, the world needs me…”
Alla prossima, a**holes (in senso buono, logicamente… :-P)!
Bye!