Bentornate e bentornati amiche ed amici all’annuale appuntamento con i Leonardo TNA Awards 2010 che premieranno i migliori e i peggiori dell’anno appena trascorso. Siamo giunti alla quarta edizione di questo probabilmente prestigioso riconoscimento e dunque non perdiamo altro tempo e partiamo con i voti…
P.S.: I miei riconoscimenti vengono assegnati in base a motivazioni di natura smart senza tenere in alcuna considerazione ragionamenti smart come cinture conquistate, vittorie o sconfitte o quant’altro. I giudizi si basano sulla qualità media degli incontri disputati dal singolo wrestler, sulla sua capacità di promuoversi come personaggio interessante e/o innovativo, sulle doti al microfono, sulle reazioni suscitate nel pubblico, sull’influenza creativa esercitata sullo show in generale e tutto ciò che si potrebbe valutare in ottica smart. Miglior wrestler dell’anno: 1) AJ Styles Quest’anno è stato compito particolarmente arduo assegnare il premio di miglior wrestler del 2010. Negli anni passati vi era un vincitore annunciato che lasciava pochissimi dubbi sulla scelta finale mentre in questa occasione a causa di un livellamento verso il basso della qualità degli show e di conseguenza anche delle prestazioni dei lottatori non è stato semplice individuare qualcuno che si fosse distinto per performance al di sopra della media e per un interesse suscitato di grande impatto. Impossibile trovare un wrestler in grado di mettere d’accordo tutti come successo nei tre anni precedenti ma probabilmente quello che più di tutti ha mantenuto per tutto il 2010 una media qualitativa degli incontri disputati di alto livello e che ha maggiormente sviluppato il suo personaggio è stato AJ Styles. E’ vero che al fenomeno è mancato il match a cinque stelle, il capolavoro da ricordare anche nei prossimi anni, e questo potrebbe penalizzarlo al cospetto di un Angle che può contare su ben tre candidati moty(vs. Jeff Hardy a No Surrunder, vs. Anderson a Lockdown e vs. AJ a Whole Fn’ Show), ma nella costanza di rendimento AJ ha fatto la differenza. Il Chosen One infatti è stato protagonista di incontri al di sopra della media contro avversari non di primissimo piano come Pope e Williams e ha saputo tirare fuori da un vecchio e logoro Tommy Dreamer un intenso e coinvolgente I Quit Match che ha stupito i fans che si aspettavano invece una sfida lenta e noiosa. Contro Angle ha regalato una trilogia d’incanto che gli appassionati non dimenticheranno facilmente, ha offerto un buonissimo match contro RVD a Sacrifice e nelle varie sfide dei Fortune contro gli ex ECW è stato il trascinatore del suo gruppo, anche per quanto concerne la realizzazione degli spot più difficili e complicati. Da gennaio a dicembre AJ non ha saltato un PPV o una puntata di Impact regalando sempre prestazioni di ottimo livello, soprattutto tenendo conto delle nuove indicazioni del magico duo che hanno preteso un wrestling più lento e ragionato rispetto a quello iper-adrenalico e veloce preferito da Styles. Il fenomeno si è adattato ai cambiamenti senza risentirne sul ring e come personaggio ha dimostrato di essere finalmente maturato come entertainer. Se nel biennio 07/08 per essere heel era stato ridotto a macchietta nel periodo francamente dimenticabile da “Prince AJ”, nel 2010 ha provato di poter interpretare il ruolo del “cattivo” senza ricorrere alla stupidità e senza tornare ad essere un teenager continuamente ingrifato e maledettamente stupido. In questa operazione lo ha certamente agevolato la vicinanza di un mostro sacro come Ric Flair ma bisogna anche sottolineare come tale associazione apparentemente positiva nascondesse sotto sotto anche diverse insidie. AJ si temeva potesse fare la fine di un mero rip off di Flair, come Lethal fece con Macho Man Randy Savage, e dunque perdere la sua identità e indipendenza. Per fortuna nulla di tutto questo è successo e AJ, notevolmente migliorato anche al microfono, si è costruito una nuova credibilità da heel e anche da leader della stable dei Fortune. Forse recentemente ha perso qualche incontro di troppo ma tenendo conto che è stato campione imbattuto fino a maggio, poi campione TV e leader dei Fortune e assistito di Flair non si può negare che il fenomeno sia stato quasi sempre al centro dell’attenzione ad Impact e con ottimi risultati. 2) Kurt Angle Il vincitore delle due precedenti edizioni si deve accontentare della seconda piazza. Significa che le sue performance sono calate rispetto ad un anno fa? Assolutamente no e la prova è data dai tre candidati moty precedentemente citati. La differenza è stata data dalla sua presenza poco costante negli show. In ben due occasioni(tra Lockdown e Slammiversary e tra BFG e ora) Angle si è completamente allontanato dall’Impact Zone perdendo l’opportunità di allungare la lista di grandi incontri regalati al suo pubblico. Inoltre se negli anni passati Angle era stato il punto focale di Impact sia ai tempi dell’Angle Alliance e del periodo arruffone sia come leader dei MEM e campione mondiale, quest’anno è sempre stato in disparte non venendo coinvolto in nessuna storyline di grande livello. Il suo personaggio ne ha un po’ risentito e la storia potenzialmente interessante della scalata del ranking si è conclusa sul più bello, proprio quando stava incominciando a decollare. Certo se si va a vedere la qualità degli incontri disputati è probabile che risulti superiore anche a quella del vincitore AJ ma dal momento che in questo premio si giudica l’intero anno sarebbe sbagliato consegnare il primo riconoscimento ad un wrestler che non è stato sempre parte attiva dello show al contrario di un AJ sempre al centro dell’attenzione o quasi. Dell’Angle versione 2010 ricorderemo il folle moonsault dalla cima della gabbia a Lockdown, la trilogia d’incontri contro AJ, il bellissimo match che ha saputo tirare fuori da Jeff Hardy(impresa straordinaria) e l’intensità e la cattiveria agonistica quasi reale che ha saputo trasmettere nel periodo della scalata al ranking. Ormai una garanzia di qualità e interesse suscitato per la TNA. 3) RVD Al primo anno in TNA L’ex Mr.Monday Night si piazza sul gradino più basso del podio. Come Angle, anche lui poco presente nello show se guardiamo all’intera annata ma anche lui protagonista di alcuni incontri di ottima fattura. Il primo che viene in mente è quello contro Abyss al Whole Fn’ Show. Un match brutale, violento, hardcore nel vero senso del termine e che è stato capace di rievocare lo spirito ECW più di quanto abbia fatto un PPV interamente dedicato al ricordo della federazione di Philadelphia(Hardcore Justice). Anche il rematch di BFG mi è piaciuto e mi ha divertito pur avendo letto in giro per il web svariate critiche non solo all’incontro ma all’intero stint di RVD in TNA. Il Whole Fn’ Show sarebbe ormai vecchio, troppo lento nei movimenti e meccanico nella realizzazione degli spot. Certamente non è l’RVD dei match contro Lynn ma è tutt’altra cosa rispetto a quella versione sbiadita, anonima e triste che eravamo abituati a vedere in WWE. E’ un RVD che parla, che è protagonista, che è seguito dal pubblico, che è parte attiva delle storylines. Un RVD carismatico che coinvolge ed emoziona e sul ring continua a regalare spettacolo. Il suo match contro Sabu ad Hardcore Justice sarà stato un clichè di cose già viste e ammirate ma ha affascinato molto più di tanti incontri pseudo innovativi. Inoltre la bellezza di una manovra non risiede solo nella velocità d’esecuzione ma anche nell’abilità a renderla naturale e non vi è dubbio che Van Dam abbia reso semplice una manovra come il rollin’ thunder o la van terminator che dieci anni fa destavano stupore come un insano high spot. Gli ultimi due incontri in PPV contro Dreamer e Rhino hanno divertito e coinvolto dimostrando che RVD sia in grado di tirare fuori match interessanti anche da wrestlers non di primissimo piano. La sensazione comunque è che il suo vero anno sarà il 2011, quando è probabile che tornerà sul tetto del mondo. Solo allora potremo giudicare con chiarezza e lucidità il suo operato nella federazione di Nashville. Vincitore 2007: Christian Cage Vincitore 2008: Kurt Angle Vincitore 2009: Kurt Angle Miglior match dell’anno: 1- Kurt Angle vs. Ken Anderson in uno Steel Cage Match- Lockdown Se la qualità degli show è certamente peggiorata rispetto al 2009, lo stesso non può dirsi per i match in PPV dal momento che anche quest’anno non mancano i candidati al titolo di MOTY TNA. Tra le varie ipotesi, tutte di elevato valore, quella che più mi ha convinto è il match tra Angle e Anderson a Lockdown. Un incontro che ha saputo raccontare una storia pur avendo alle spalle un feud che a molti non era piaciuto e che era apparso banale e ripetitivo. Non a caso in pochi avrebbero scommesso su un incontro a cinque stelle tra i due e invece Angle e Anderson hanno saputo smentire tutti e regalare al pubblico un gioiello che i fans ricorderanno a lungo. Non solo per l’incredibile moonsault di Angle dalla cima della gabbia o per il suo german suplex dalla terza corda, non solo per l’intensità messa in gioco dai due protagonisti ma anche e soprattutto per la drammaticità che ha saputo suscitare negli spettatori. Non è un incontro dall’azione frenetica e veloce ma è un match che porta il pubblico dentro la storia del ring sospendendone il giudizio critico e portandolo a credere che ciò a cui stanno assistendo sia reale e non una finzione ottimamente interpretata. Assistere ad un Anderson sanguinante che mostra il dito medio ad Angle in segno di disprezzo o ad un Angle talmente infuriato con il suo avversario da rinunciare ad una facile vittoria per gustarsi un po’ di meritata vendetta costringe i fans a schierarsi, a provare sentimenti forti abbandonando l’indifferenza. La sensazione finale del pubblico è di aver assistito ad una battaglia epica che è ciò che si chiede ad un incontro di wrestling, ovvero regalare scontri in grado di emozionare e coinvolgere, di stupire e divertire riabilitando quella sensazione di evento che da troppo tempo è scomparsa in questo sport-spettacolo. 2- TNA Tag Team Championship: 2/3 Falls match: Motor City Machine Guns© vs. Beer Money(Best of Five Series)- The Whole Fn’ Show Il secondo posto spetta ad un incontro che per impostazione, stile adottato e protagonisti coinvolti si trova al polo opposto rispetto al precedente match. Se Angle e Anderson impressionano per intensità e storytelling, MCMG e Beer Money lasciano a bocca aperta per qualità atletiche mostrate, per tecnica, per capacità d’interazione e per ritmo e rapidità d’esecuzione. Abituati ad incontri di coppia obbligati a pagare l’obolo del “hot tag” come pegno insindacabile verso la tradizione, assistere ad un match tra tag team che non contempli neanche lontanamente l’utilizzo stra abusato di questa pratica allarga il cuore degli spettatori e ne delizia gli occhi. Il capitolo finale di una serie di incontri uno più bello dell’altro è il capolavoro dei due migliori tag team attualmente presenti in una major americana. E’ il loro affresco più bello, fatto da manovre al limite delle leggi di gravità, ritmo adrenalinico e reverse inaudite senza rinunciare allo storytelling più classico per emozionare i fans. Un match che non teme confronti con i classici di coppia del passato TNA e che consacra nell’olimpo del wrestling queste due coppie che da anni divertono e intrattengono gli spettatori di Impact. 3- TNA Tag Team Championship: Full Metal Mayhem: Motor City Machine Guns© vs. Generation Me- Final Resolution Ancora una volta protagonisti sono i Motor City Machine Guns, che se non fosse per il regolamento che restringe ai soli wrestlers singoli la possibilità di essere premiati come wrestler dell’anno avrei votato anche come WOTY 2010 e non solo come miglior coppia. Come detto per il precedente scontro, anche il match tra MCMG e Generation Me giunge al termine di una serie di sfide tra due coppie che hanno saputo continuamente superarsi. In questo caso l’incontro è stato ancor più favorito dalla somiglianza di stili tra i due tag e anche dalla stipulazione speciale, il FMM o TLC se preferite, che sembra fatto apposta per esaltare le caratteristiche di questi quattro incredibili atleti. MCMG e Generation Me incantano con un ritmo forsennato, con spot innovativi e terribilmente difficili e anche grazie ad un equilibrio perfetto che ha lasciato gli spettatori in dubbio fino alla fine riguardo ai vincitori. Incredibile e degno di standing ovation l’originalissimo finale con Sabin e Max Buck in bilico su un tavolo a sua volta appoggiato su due o tre scale. Uno spot mai visto prima che ha mandato in visibilio il pubblico presente e che è stata una ciliegina gustosissima su una torta già ricca e abbandonante. Vincitore 2007: Samoa Joe vs. Christian Cage: Bound For Glory Vincitore 2008: TNA World Heavyweight Championship: Six sides of steel: Kurt Angle© vs. Samoa Joe - Lockdown Vincitore 2009: TNA World Heavyweight Championship: AJ Styles© vs. Christopher Daniels vs. Samoa Joe- Turning Point Miglior PPV dell’anno: 1) The Whole Fn’ Show Non è un vero e proprio PPV ma è come se lo fosse visto che di fatto ha svolto la funzione di PPV agostano presa per l’occasione dal revival ECW “Hardcore Justice”. Meglio per i telespettatori che si sono potuti godere gratuitamente il miglior show di wrestling dell’anno. Saranno stati un po’ meno contenti coloro che hanno acquistato eventi a pagamento assistendo a spettacoli che non sono valsi neanche la metà di questo. Del resto se si lascia piena libertà d’espressione a wrestlers di un certo calibro il risultato non può che essere positivo. The Whole Fn’ Show ha regalato al pubblico un candidato moty come MCMG vs. Beer Money, un ottimo incontro hardcore come RVD vs. Abyss, un bellissimo match tra AJ e Angle in modo da accontentare i gusti di tutti gli appassionati. 2) TNA Hardcore Justice Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte al secondo posto dello show ECW only ma vi è una ragione ben precisa se l’ho messo dietro solo a The Whole Fn’ Show. Il 2010 è stato un anno terribile per la TNA non solo dal punto di vista gestionale e commerciale ma anche dal punto di vista qualitativo, come ho avuto modo di ribadire in apertura. Ciò significa che per quanto in ogni PPV si sia trovato almeno un ottimo incontro è stata impresa ardua ricordarsi di un evento con un livello qualitativo sempre alto o in grado di lasciare emozioni così forti da non poter essere dimenticate. Il fatto che l’evento dell’anno, cioè BFG, non sia nemmeno sul podio la dice lunga sull’anno appena trascorso in casa in TNA. Ebbene in questo squallore se c’è stato un evento a pagamento che si è smarcato dagli altri show per atmosfera, emozioni e divertimento quello è a mio parere Hardcore Justice. Sarà che ho sempre trovato maledettamente affascinante l’ECW, sarà che sono sempre stato un estimatore di personaggi incredibili come Raven, sarà che le serate amarcord nel mondo del wrestling mi hanno sempre colpito ho trovato il PPV coinvolgente ed emozionante molto di più dell’attualità in TNA che all’epoca mi aveva quasi allontanato del tutto dal prodotto di casa Orlando. Se poi andiamo a vedere gli incontri mostrati, notiamo che ci sono stati due match come Raven vs. Dreamer, bellissimo omaggio alla loro storica faida, e soprattutto RVD vs. Sabu che meritano assolutamente di essere visti. 3) TNA Lockdown Il miglior PPV del duo Hogan-Bishoff dal momento che Hardcore Justice non fu sotto la loro gestione creativa e che The Whole Fn’ Show fu un episodio di Impact. Di Lockdown oltre a ricordare il moty 2010 Anderson vs. Angle non vanno dimenticati altri match molto buoni come AJ vs. Pope, il lethal lockdown tra il team Flair e il team Hogan e anche il match per l’X-Division tra Kazarian, Shannon Moore e Homicide. Nulla di trascendentale ma l’annata è andata così e se negli anni passati avevamo ammirato ben altre edizioni di Lockdown quest’anno un buono show basta e avanza all’evento di aprile per arrivare sul podio dei PPV migliori dell’anno. Chissà gli altri allora… Vincitore 2007: Bound for Glory Vincitore 2008: Bound for Glory Vincitore 2009: Turning Point Miglior tag team dell’anno: 1) Motor City Machine Guns Il premio più facile da assegnare in questa edizione. Infatti Shelley e Sabin da quando hanno conquistato le cinture di coppie contro i Beer Money a Victory Road hanno continuato a regalare senza sosta match di altissima qualità. Gli avversari non sono stati numerosi e questo spiega perché nel 2010 vi siano state ben due saghe che hanno visto protagonisti i MCMG: quella contro i Beer Money(ben 7 i match disputati tra le due coppie in questa annata) e quella contro i Generation Me(5 incontri). I MCMG sono riusciti a tirare fuori il meglio da questi avversari di livello regalando due candidati moty e svariate sfide da almeno quattro stelle. Il best of five contro i Beer Money resterà nella storia TNA per quanto concerne la categoria di coppia. Ma sarebbe riduttivo derubricare il 2010 dei MCMG ai soli scontri contro Beer Money e Generation Me. Infatti Shelley e Sabin hanno saputo offrire una prestazione intensa, emotiva e più “psicologica” contro il Team 3D nel loro annunciato match d’addio dimostrando così di poter rendere contro qualunque tipo di avversario. Nell’anno che ha distrutto i sogni di molti wrestlers gloria ai MCMG che li hanno saputi realizzare. 2) Beer Money I vincitori della passata edizione giungono al secondo posto perché superati dal talento cristallino e spettacolare dei MCMG. Nulla toglie a loro due perché se i MCMG hanno dominato la seconda parte del 2010 la prima parte era stata tutta a favore di Storm e Roode. Pur non avendo contro avversari all’altezza della situazione(Nasty Boys, Morgan-Hernandez) il dinamico duo ha saputo migliorare i propri characters al di fuori del ring associandosi a Ric Flair ed entrando a far parte, da protagonisti of course, della stable dei Fortune. Inoltre si sa che gli incontri si fanno in due e se il best of five con i MCMG è anche merito loro. 3) Generation Me La novità dell’anno. Arrivati in TNA con un curriculum costituito di grandissimi incontri disputati in ROH e in altre federazioni indipendenti, gli ex Young Bucks hanno da subito stupito il pubblico TNA con manovre realmente innovative e con combinazioni ad alto tasso di complessità. Velocità e ritmo hanno contraddistinto fin da subito i loro match riportando i fans TNA ai fasti di un tempo, quando la tag team division regalava match velocissimi e divertenti con coppie come i Naturals, i LAX e gli AMW. Ma se nella prima parte dell’anno erano finiti in disparte un po’ perché troppo distanti dalle preistoriche idee di Hogan e Bishoff e un po’ perché troppo anonimi e incolori al di fuori del ring nella seconda parte del 2010 hanno saputo rifarsi con gli interessi. Grazie ad un azzeccato e provvidenziale turn heel, i fratelli Bucks hanno innestato la quarta dal punto di vista della loro caratterizzazione dando un senso anche al loro nome. Odiosi, arroganti, vanitosi e strafottenti, i due ragazzi non interpretano personaggi originali ma sanno rendersi credibili nella parte e dimostrano di saper interagire bene con il pubblico. L’interesse attorno a loro non a caso è notevolmente aumentato. Il 2011 potrebbe essere il loro anno. Vincitori 2007: Team 3D Vincitori 2008: Beer Money Vincitori 2009: Beer Money Miglior Knockout dell’anno: 1) Mickie James Anche in questo caso scelta obbligata o quasi. Mickie James è giunta in TNA solo a fine settembre ma da allora è stata la protagonista indiscussa della categoria femminile. In poco tempo ha saputo regalare il miglior match femminile dell’anno in TNA(lo steel cage contro Tara)e il miglior feud della divisione rosa degli ultimi due anni(sempre con Tara). Il suo personaggio di cowgirl country sembra funzionare come testimoniano le ovazioni che riceve entrando ogni volta nell’Impact Zone e sul ring sembra tornata quella di un tempo dopo le prestazioni imbarazzanti del suo ultimo periodo in WWE. E’ evidente che nel 2011 si prenderà la cintura di campionessa ma la vera domanda sarà cosa farà una volta campionessa dal momento che le avversarie scarseggiano… 2) Tara L’ex Victoria è stata quasi sempre al centro dell’attenzione della categoria femminile. Prima come campionessa, quindi come aiutante di Madison Rayne e infine come avversaria di Mickie James. Tara si conferma la miglior wrestler per quanto riguarda le abilità extra-ring grazie ad innate doti da entertainer. Sul ring è la solita sicurezza e la sua completezza ha molto aiutato la TNA a mandare avanti una divisione ormai appassita e sempre meno importante. 3) Madison Rayne Difficile, per non dire impossibile, trovare un’altra lottatrice meritevole di andare sul podio. Angelina Love da quando è rientrata non ha più saputo imporsi all’attenzione del pubblico come prima del suo addio(in attesa di capire come andrà a finire con l’ex Katie Lea) , Velvet Sky è sempre la stessa di tre anni fa(bella, personaggio interessante, brava a parlare ma limitata sul ring)e Sarita si è ripresa solo da un paio di mesi ma giusto per jobbare qua e là a Mickie James e renderla più over. Le altre non pervenute. Allora forse se proprio un terzo posto si deve assegnare meglio darlo a Madison Rayne, lottatrice sufficiente sul ring ma che come personaggio è riuscita in questo anno a costruirsi un indipendenza dalle beautiful people e a mandare avanti diverse faide con un personaggio irritante e quanto mai heel. Vincitrice 2007: Gail Kim Vincitrice 2008: Awesome Kong Vincitrice 2009: Tara Miglior X-Division wrestler dell’anno: 1) Doug Williams Nell’ennesimo anno horribilis dell’X-Division questo premio viene assegnato più che altro per mancanza di alternative. Il regno di Williams di certo non passerà alla storia della federazione ma è stato l’unico ad aver suscitato un qualche interesse nel pubblico e ad aver avuto faide degne di questo nome. L’idea alla base del suo regno non era originale ma comunque vincente. Un wrestler puro e alla europea che non poteva accettare lo stile da “nani da circo”(cit.) dei classici wrestlers X-Division. I match di Williams contro i vari esponenti della categoria(Kazarian, Lethal, Homicide, Amazing Red) sono stati divertenti anche grazie alla differenza di stili messi in mostra e Doug ha avuto il merito di riportare un po’ di curiosità attorno ad una cintura ormai morta da due anni almeno. 2) Jay Lethal Un secondo posto assegnato in realtà per mancanza di valide alternative. In ogni caso Jay prima da sfidante e poi da campione ha saputo offrire match piacevoli che hanno intrattenuto il pubblico tra un match importante e l’altro. Una volta con una simile descrizione si sarebbe arrivati al decimo posto della classifica degli X-Divisioners TNA. Oggi basta e avanza per giungere al secondo posto. Del resto ormai l’X-Division è questo. Un intrattenimento leggero in attesa di qualcosa di più importante. 3) Kazarian Vedi come sopra, inutile ripetersi. Vincitore 2009: Suicide TNA Moment of the year: 1) L’arrivo di Hogan e Bishoff il 4 gennaio Che li si ami o li si odi, Hogan e Bishoff hanno scritto la storia della TNA in questo 2010. Nel bene e nel male tutto è ruotato attorno a loro che hanno letteralmente rivoluzionato la TNA per come l’avevamo sempre conosciuta. Via il tradizionale ring a sei lati, introduzione di prese a terra per rallentare il match, spazio a vecchi colleghi ed amici(Scott Hall, X-Pac, Nasty Boys, Orlando Jordan) e push per wrestlers alla Vince Mcmahon, ovvero grossi, muscolosi e irrimediabilmente osceni sul ring(Rob Terry), licenziamento di simboli TNA(Daniels) e ridimensionamento di altri(Eric Young,Samoa Joe,Desmond Wolfe), abolizione del cross the line in favore di un ottocentesco ritorno alla divisione tra face e heel etc… E si potrebbe andare avanti fino a notte fonda. Inutile aggiungere altro perché per un anno ha praticamente parlato solo di loro e ho purtroppo finito gli insulti. 2) La nascita degli Immortals a BFG La prima storyline retroattiva della storia del wrestling. Una storia che grazie al suo finale è capace di spiegarti incongruenze e presunti errori di mesi e mesi antecedenti a Bound For Glory. Una delle poche ottime idee sfornate dal magico duo anche se purtroppo non ha ancora sortito gli effetti sperati. Ma nulla toglie a quanto andato in scena a BFG quando tra la sorpresa generale Jeff Hardy, e non Anderson come annunciato, ha conquistato il titolo mondiale e si è unito ai neonati Immortals. Un colpo di scena che ha fatto discutere e ha equamente suscitato approvazione e sdegno. Dunque una scelta vincente perché ha permesso alla TNA di uscire dalla palude creativa in cui si era impantanata ma che per riuscire definitivamente dovrà portare a idee ancora migliori in futuro. 3) Il licenziamento di Daniels Potrebbe sembrare un avvenimento irrilevante solo a chi non conosce la storia della compagnia. Chi ha avuto la fortuna e il privilegio di assistere a diversi incontri di Christopher Daniels e a seguire la sua storia in TNA sa quanto è stato negativamente importante il suo addio alla TNA. Non importa se era poco utilizzato o era finito nel dimenticatoio. Daniels era comunque un simbolo della federazione e non meritava di essere trattato come l’ultimo dei Hobbes. Se pensiamo che nell’ultimo PPV del 2009 era nel main event a lottare per la cintura mondiale e che era stato protagonista anche del MOTY TNA di quell’anno(insieme ad AJ e Joe) sembra pazzesco ora leggere del suo addio. Eppure è andata così grazie ad Hogan e Bishoff che hanno pensato bene di distruggere una delle colonne portanti della TNA che fu. Contenti loro,scontenti tutti. Come sempre. Vincitore 2007: Il video di Jeff Jarrett a Slammiversary Vincitore 2008: Il finale di Bound For Glory Vincitore 2009: AJ Styles diventa campione del mondo TNA a No Surrunder TNA Delusion of the year: 1) Desmond Wolfe Quando l’ex Nigel McGuinness era arrivato in TNA nel post BFG di un anno fa era stato protagonista del miglior esordio della storia della compagnia. Nella sua prima apparizione ad Impact massacrò ad Angle per poi sconfiggerlo al suo debutto sul ring. Erano poi seguiti due epici scontri in PPV che avevano entusiasmato i fans e che avevano mostrato un Wolfe capace di lottare alla pari con il miglior wrestler del mondo. Il 2010 doveva essere il suo anno, quello della consacrazione in una major, quello in cui avrebbe lottato per il titolo mondiale e in cui avrebbe potuto vincerlo per diventare una stella della federazione. Invece incredibilmente Hogan e Bishoff hanno deciso di gettare alle ortiche tre mesi di splendido lavoro di costruzione del personaggio da parte di Russo. Wolfe da lupo solitario e wrestler tecnico all’europea che voleva dimostrare di essere migliore di Angle fu trasformato in fighetto inglese più preoccupato di assecondare i capricci della sua fidanzata/valletta Chelsea che concentrarsi sulle sue azioni sul ring. Wolfe iniziò così a perdere contro chiunque prima di finire fisso ad Xplosion e subire per questo un esaurimento nervoso che ancora lo tiene lontano dall’Impact Zone. Se lo è meritato? Assolutamente no perché parliamo di un wrestler dal talento cristallino e dal carisma trascinante. Assurdo constatare che il suo amico e storico rivale Bryan Danielson abbia ottenuto in WWE un trattamento migliore. Nessuno lo avrebbe mai immaginato. 2) Eric Young Sul finire del 2009 Eric Young era il leader della stable dei World Elite, un serio alleato di Kevin Nash e il campione delle leggende. Il suo anno era stato fantastico perché lo aveva visto trasformarsi da macchietta comica a credibile e odioso heel leader di una stable. 12 mesi più tardi Eric Young si veste come una renna e va in giro per l’Impact Zone mostrando una cintura di campione mondiale tarocca insieme al suo amico Orlando Jordan. Che cosa non ha funzionato? Evidentemente Young non è risultato gradito al magico duo e si è trovato a dover accettare un contratto meno vantaggioso per restare in TNA da jobber e macchietta comica. Per ulteriori informazioni chiedere a Bishoff. 3) Samoa Joe Joe si dimostra abbonato cronico a questo podio dei delusi. Nessuno si aspettava un anno pirotecnico per lui dato che nel 2009 era stato trattato decisamente male ma neanche ci si poteva attendere che Joe saltasse cinque PPV pur essendo disponibile e che la sua presenza ad Impact sarebbe stata così sporadica e inutile. Ho già approfondito due settimane fa il tema e dunque non ci perderò altro tempo. Il risultato tanto è sotto gli occhi di tutti. Vincitore 2007: Christopher Daniels Vincitore 2008: Christian Cage Vincitore 2009: Samoa Joe Most Improved wrestler of the year: Doug Williams L’ultimo premio dell’anno spetta a questo wrestler inglese che ridendo e scherzando è riuscito a conquistare già tre titoli su quattro della federazione. E’ stato campione di coppia, campione X-Division e attualmente è campione TV. Gli manca solo il titolo mondiale per diventare il secondo grand slam winner della storia TNA dopo AJ. Quest’anno Williams si è fatto notare per via del suo feud con i membri dell’X-division che è riuscito nell’impresa di riportare attenzione e interesse verso una categoria data per morta. In seguito ha saputo trovare prima una sua dimensione nei Fortune e poi in singolo come TV champion. Il suo feud di fine anno con AJ ha colpito per la qualità del mat wrestling che da anni ormai non si vedeva più in una major. In un certo senso mi ricorda per rudezza e tecnica di esecuzione il Benoit degli ultimi anni e pare che la TNA lo voglia utilizzare in un ruolo simile, come grezzo wrestler tecnico di poche parole e tanti fatti. Da membro della Brittish Invasion ad affermato mid-carder solitario il passo non è stato breve e potrebbe non essere finita qui… |
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