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Giu08

WWE INSIDER #121 - Be leavin' the Shield

BE LEAVIN’ THE SHIELD


Un fulmine a ciel sereno, un terremoto improvviso, una di quelle cose che lasciano il segno: il tradimento di Seth Rollins è stato più o meno questo. Eh già, l’ex ROH ha attaccato i suoi ormai ex compagni Roman Reigns e Dean Ambrose nell’ultima puntata di Raw per allearsi con Triple H, lasciando tutti a bocca aperta. Sapevamo tutti che prima o poi i tre dello Shield avrebbero dovuto separare le proprie strade, ma quanto accaduto lunedì notte è stato comunque scioccante.  

Tanto per cominciare, non credo che in molti si sarebbero aspettati che il traditore dello Shield sarebbe stato Seth Rollins. L’uomo con le quotazioni più alte era Dean Ambrose, che ha già dimostrato in FCW di saper fare il ruolo del “cattivo” e che, fondamentalmente, era quello che più degli altri dello Shield si atteggiava in modo tipicamente da heel, dalla mimica facciale al selling delle varie manovre. Il terzo membro della stable, Roman Reigns, è amatissimo dal pubblico e già da tempo si pensa di lanciarlo in singolo, non avrebbe avuto il minimo senso fargli tradire i compagni.

Torniamo al nostro Rollins. Malgrado non sia un asso al microfono (come del resto non lo è Reigns), Seth è riuscito a farsi apprezzare soprattutto per le incredibili doti atletiche, ma non solo. Col passare del tempo, il primo NXT Champion della storia si era guadagnato l’epiteto di architetto dello Shield: era insomma colui che faceva da collante tra Dean Ambrose e Roman Reigns; personalità entrambe forti quelle di questi due personaggi, che avevano iniziato a pestarsi i piedi successivamente alla perdita dei Tag Team Championship di Reigns e Rollins.

Seth era stato in grado di riportare tutto all’ordine, di guidare lo Shield alla vittoria contro l’Evolution non una, ma addirittura due volte. Però qualcosa non gli andava bene. E così, solo 24 ore dopo aver messo a rischio la propria salute per vincere contro Triple H, Randy Orton e Batista, ecco che Rollins si abbraccia con queste stesse persone (meno il partente Blue… Batista, ovviamente) dopo aver colpito con una sedia d’acciaio i suoi “fratelli”. Un gesto a primo impatto inspiegabile; tuttora privo di una spiegazione, poiché Rollins ritiene che non siano affari del pubblico i suoi.

A freddo, però, c’è da dire che il turn heel di Seth Rollins può aprire al giovane atleta una strada per il futuro. Avesse tradito i compagni, come ci si aspettava, Dean Ambrose; per Rollins le soluzioni non sarebbero state molte: tentare una carriera in singolo che lo avrebbe bloccato nel midcarding (o peggio) per molto tempo o rimanere al fianco di Roman Reigns come sua spalla. No, Rollins non voleva questo; io, francamente, non volevo questo per Rollins.

Quale sarà, allora, il suo destino? Io lo ritengo ancora molto incerto, com’è forse anche normale parlando di un ragazzo che è nel Main Roster da circa un anno e mezzo e che non ha mai lavorato da singolo (ha avuto alcuni match one-on-one, ma Ambrose e Reigns erano sempre al suo fianco). Nel prossimo futuro, comunque, il Nostro si troverà ad agire come sottoposto di Triple H, che gli avrà promesso sicuramente qualcosa in cambio dei suoi servigi. Un posto nel Money In The Bank Ladder Match magari?

Forse proprio di questo si tratta, e la cosa non mi dispiacerebbe. L’ex Tyler Black difficilmente arriverebbe a trionfare in quella contesa, specialmente in caso valesse direttamente per il WWE World Heavyweight Championship e non soltanto -si fa per dire- una shot da incassare in qualsiasi momento. Il Ladder Match potrebbe comunque essere una vetrina importante per le doti atletiche di Seth, che in un match con le scale a sei (oppure otto) uomini potrebbe regalarci spot da ricordare. Una prestazione di livello a Money In The Bank potrebbe dunque legittimarlo come #1 Contender per uno dei due titoli secondari, cosa che lo allontanerebbe dal Main Eventing ma che comunque gli garantirebbe visibilità.

Parlando di titoli secondari, vorrei riflettere un attimo su quanto sta succedendo in questi giorni al Titolo Intercontinentale. Il campione Bad News Barrett a Payback ha mantenuto la cintura sconfiggendo Rob Van Dam, e fin qui nulla di strano. La sera dopo a Raw Barrett unisce le forze con Cesaro per fronteggiare Sheamus ed RVD. Anche qui niente di particolare, semplicemente si è fatto dei due feud per le cinture secondarie un Tag Team Match. In questo incontro, però, lo Swiss Superman volta le spalle a Barrett e, su consiglio del suo manager Paul Heyman, si allontana trasformando l’incontro in un handicap match che sarà poi vinto facilmente dal duo face.

Passiamo a Main Event, show che di tanto in tanto contribuisce a portare avanti le storyline. Qui ecco che Van Dam e Barrett si affrontano per un rematch valevole per il titolo dell’inglese. BNB sta caricando il Bullhammer quando proprio Cesaro arriva dal nulla e lo stende con una Neutralyzer. Stessa sorte tocca poi a Mr. Monday Night. Vittoria per DQ per l’inglese e chiarissima dichiarazione di guerra da parte di Cesaro.
Giungiamo finalmente a Smackdown, dove Castagnoli ottiene una shot all’IC Title in un Triple Threat che vede coinvolto anche Rob Van Dam. Il match fila via abbastanza liscio e Wade Barrett alla fine riesce a tenersi la sua cintura schienando RVD, ma il punto è un altro: che fine ha fatto il feud con Sheamus?

Già, Cesaro aveva una rivalità ben avviata con il Great White per il suo United States Championship. I due si erano affrontati a Payback, dopo settimane di screzi, mettendo su un ottimo match terminato in maniera tutto fuorché netta: uno Small Package che ha regalato la vittoria al campione. Insomma, se può continuare la rivalità tra Van Dam e Barrett dopo che quest’ultimo ha vinto nettamente a Payback, non avrebbe il minimo senso interrompere quella tra Sheamus e Cesaro. Beh, è esattamente quello che è successo. Ora Sheamus non ha alcun avversario e Barrett ne ha due: uno l’ha sconfitto già due volte (più una per squalifica); l’altro non l’ha mai schienato, ma resta il fatto che non aveva nulla a che fare con il campione. Sarebbe stato meglio, a mio avviso, portare avanti la rivalità con Sheamus almeno fino a Money In The Bank, magari anche con un cambio di titolo in favore dello svizzero. Sarebbe stato ancora meglio se Cesaro e Paul Heyman non si fossero mai incontrati.

Dopo la vittoria nella Battle Royal di Wrestlemania il caro Cesaro era amatissimo dal pubblico, aveva conquistato il favore delle masse a suon di Giant Swing. La sua alleanza con Zeb Colter, già in principio priva di qualsivoglia senso, doveva necessariamente cessare. E così è stato, solo un giorno dopo Wrestlemania infatti Cesaro ha liquidato il patriota Colter… Solo per allearsi con Heyman. Ciò ha distrutto ogni possibilità di turn face per lui e lo ha costretto a ritornare quel che era prima della sua esplosione nel  midcarding. Insomma Cesaro è ritornato ad essere un cattivo come tanti. Ed Heyman non fa che ripetere le stesse cose da mesi ormai.

Nessuno vuole mettere in dubbio il valore non solo di Cesaro, ma anche e soprattutto di Paul Heyman. A quest’ultimo vanno riconosciuti enormi meriti, solo non era il caso di affiancargli un ragazzo come Antonio Cesaro il quale stava riuscendo già da solo ad emergere. L’assegnazione di un manager ha avuto per lui, paradossalmente, un effetto negativo. Fosse passato invece tra le fila dei “buoni”, staremmo a parlare di qualcos’altro, magari sempre di una rivalità con Barrett o RVD, ma una un po’ più decente di quella attuale.

 
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