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Lug08

WWE INSIDER #123 - Claiming Back

CLAIMING BACK


La sera dopo Money In The Bank ha visto diversi ritorni: The Miz, Chris Jericho, AJ Lee; insomma non sono certo mancate le emozioni lo scorso lunedì. Tutti loro hanno provato, chi con successo, chi decisamente, a tornare al proprio posto nello show. Un po’ come ha fatto anche John Cena a Money In The Bank, conquistando per la quindicesima volta il titolo del mondo. Se avete letto il coverage del PPV, saprete che questa scelta non mi entusiasma, ma viene ormai quasi naturale immaginare Cena con una cintura alla vita (o due attorno al collo). Andiamo dunque a vedere, prima di affrontare i vari ritorni, come se l’è cavata Johnnyboy nelle ultime settimane e cosa bolle in pentola per il WWE World Heavyweight Championship.

La puntata post-MitB di Raw si è aperta proprio col nuovo campione, anzi, con l’Authority a introdurre il nuovo campione. Triple H e Stephanie McMahon, disperati ventiquattro ore prima per la vittoria del bostoniano, cambiano strategia e cercano di attirare Cena dalla loro parte, congratulandosi con lui e onorandolo con la sua presenza in copertina per il videogame WWE2K15. A stridere con la faccia sorpresa di John un video in cui questi è mostrato nel photoshooting per la copertina. Ma sono problemi che non ci riguardano. The Champ non cade nel “tranello” dell’Authority e chiarisce subito che lui continuerà a comportarsi come ha sempre fatto. Qui iniziano i problemi che ci riguardano.

Già, perché Triple H, udite le parole del campione, decide di rendergli la vita difficile. A Battleground, che si scrive come ho appena fatto ma si legge transizione, Cena difenderà il titolo in un Fatal 4-Way. I suoi avversari? Randy Orton, da tempo il pupillo di Trips, un campione politically correct che non darebbe fastidio alla dirigenza; Kane, messo lì non per vincere ma per aiutare Orton a farlo, allo stesso modo di Money In The Bank. Manca qualcuno? Ah, vero, Roman Reigns. Cos’avrà dovuto inventarsi questa volta il cugino di The Rock per riuscire ad entrare in un match titolato. Solo due settimane prima si era spinto oltre il limite della decenza per far parte del Ladder Match di Money In The Bank; poiché l’Authority voleva a tutti i costi impedire una sua partecipazione.

Stavolta, invece, è proprio Triple H, di sua spontanea volontà, nel Fatal 4-Way del prossimo PPV/special/comevipare. Fossimo in periodo natalizio, ipotizzerei che The Game abbia ricevuto la visita di tre fantasmi e, come in un romanzo di Charles Dickens, avesse deciso di essere buono e generoso con tutti. Ma fuori da casa mia ci sono più di trenta gradi, dunque non credo proprio sia questo il caso. Si tratta, molto più semplicemente, di mancanza di idee da parte del creative team. Sai com’è, se licenzi writers a giorni alterni per far rientrare i conti, può capitare.

Francamente, era impossibile lasciare Roman Reigns fuori dal match titolato, soprattutto considerando che 1) Randy Orton è impegnato proprio in quel match, così come Kane e 2) Triple H non combatterà di certo a Battleground. Svaniti gli unici match sensati per Reigns (con Seth Rollins han deciso di non vedersi più, quindi manco lui andrebbe bene), ecco che bisogna trovare un modo per infilarlo nel Main Event. Questa necessità si era già manifestata a Money In The Bank, sia per lo stesso Reigns, e sapete tutti come è andata a finire; sia per Dean Ambrose, il quale è stato inserito nel MitB Ladder Match per volere di Seth Rollins che voleva averlo sempre sotto controllo.

Per quanto possano letteralmente fare schifo (nel caso di Reigns) o essere facilmente smontabili come motivazioni, beh, almeno erano delle motivazioni. Ora non abbiamo neanche più quelle. Roman Reigns va per il titolo per rendere la vita difficile a Cena. Sul serio? Con sia Orton che Kane già nel match, Reigns rappresenta un rischio evitabile per l’Authority. Qualora le cose vadano male, poi, chi sarà ad intervenire? Seth Rollins è l’unico che potrebbe salvare la situazione per Orton e compagni, ma ultimamente quando arriva lui, nella maggior parte dei casi, c’è anche Dean Ambrose a riportare le cose in parità.

L’hanno capito tutti, a Battleground Cena manterrà il titolo come è giusto che sia. Fatta la scelta a Money In The Bank di fargli vincere il titolo, non avrebbe senso levarglielo a tre settimane di distanza.  Ci penserà, purtroppo, Brock Lesnar a Summerslam a strappare il WWE World Heavyweight Championship a John Cena. Lo so, molti dei lettori probabilmente amano Lesnar, ed anche a me piace moltissimo come lottatore, ma non si può dare il titolo in mano ad uno che si fa vedere una sera e poi per un mese lascia tutto in mano a Paul Heyman.

Parliamo d’altro, forse conviene. Ad esempio del ritorno di AJ Lee. Miss April, pochi giorni dopo essere diventata la moglie di CM Punk, è tornata a calcare i ring WWE e lo ha fatto in grande stile, riconquistando il Divas Championship che Paige le aveva tolto la sera dopo Wrestlemania. Chi ci ha rimesso, in questo caso, è proprio la britannica, che ha fatto esattamente la stessa cosa che lei aveva fatto fare ad AJ tre mesi fa. Il lato positivo è che, al contrario del Raw post-Wrestlemania, questa storia avrà un seguito immediato e, soprattutto, non ci sarà Tamina in mezzo.

Il modo in cui è gestita la faccenda non è esattamente convenzionale. Malgrado abbia perso il titolo solo da pochi giorni, Paige era raggiante nell’ultima puntata di Raw. Non solo, ha anche voluto introdurre personalmente AJ Lee per il match di coppia che le vedeva insieme contro Cameron e Naomi. Non sembrava per nulla arrabbiata con AJ, né tantomeno in vena di sfidarla per la cintura che proprio lei le ha sottratto. Insomma, sembra di vedere la Paige della notte dell’esordio.

Onestamente non capisco questa scelta. Può essere d’effetto riproporre quanto accaduto nel Raw post-Wrestlemania a ruoli invertiti, a scapito dello status di Paige, ma far comportare l’inglese in modo così sospetto non mi convince. Il suo personaggio di NXT, oltre ad apparire molto più forte di quello del Main Roster, era duro e schietto. Non avrebbe pensato due volte ad accettare la sfida di AJ della sera del suo ritorno, vero, ma avrebbe di certo subito sfidato la nuova campionessa ad un rematch. Ora ci troviamo ad un solo Raw da Battleground con una Divas Champion senza avversarie, o meglio, con un’avversaria che si comporta come se fosse la sua spalla.

Continuando a parlare di ritorni, uno che non è andato tanto bene è stato quello di The Miz. Presentato come ex WWE Champion e star di Hollywood, era stato accolto discretamente dal pubblico, salvo poi tagliare un buon promo da heel (per fortuna: Miz non è fatto per fare il “buono”) nel quale ha detto di voler tornare in vetta alla federazione. Stavo quasi cominciando a crederci anch’io quando le luci dell’arena si sono spente e anche Chris Jericho ha fatto il 4258esimo ritorno in WWE. Il buon Chris sale sul ring e, senza dire nulla, rifila una Codebreaker a Mizanin. Sì, ci torni SICURO al Main Event di Wrestlemania…

Ad essere onesti anche il ritorno di Y2J non è andato per lui benissimo, perché poco dopo la Codebreaker è spuntata la Wyatt Family a pestarlo. A Smackdown Jericho finalmente parla, prendendo un po’ di tempo per ricordare quanto sia bello stare sul ring per passare poi alla questione Wyatts. Proprio questi appaiono sul titantron, con Bray a dire che Chris si presenta come un salvatore ma che dovrà prima salvare se stesso. Cosa succede dopo? Arriva The Miz, che non contento di averle prese lunedì notte fa il bis e, salito sul ring, riceve un’altra Codebreaker. Ho sentito dire che dopo la terza ce n’è una gratis.

È ormai chiaro, anche guardando agli avvenimenti dell’ultimo Raw, che Chris Jericho è tornato per combattere contro Bray Wyatt. Ma perché coinvolgere il povero Miz? Quest’ultimo, anche lui rientrante, poteva essere lanciato quantomeno verso un titolo secondario o comunque una rivalità nel midcarding senza titoli in palio. Invece no, si è scelto di non dare neanche una piccola chance a Mizanin: appena tornato, completamente distrutto. Ma in un mondo in cui Adam Rose ha una vittoria in PPV penso vada bene anche questo.

Tornando a Jericho e Wyatt, invece, la faccenda mi intriga parecchio. Il Jericho-push oramai ha perso il suo valore, non credo giovi poi così tanto a Bray sconfiggerlo, ma un match tra questi due lo vorrei sicuramente vedere; senza contare che in questo modo si tiene caldo il personaggio di Wyatt in attesa di tempi migliori per lanciarlo ai piani alti. Ecco, forse per lanciarlo ai piani alti si dovrà aspettare un bel po’, vista la piega che hanno preso gli eventi attorno al WWE World Heavyweight Championship e la mancata volontà della federazione di riseparare i due titoli, ma comunque per il prossimo futuro è un’ottima mossa questo feud.

Uno dei problemi di questo potrà essere il ruolo di Luke Harper ed Erick Rowan. Gestito sotto questo aspetto in maniera abbastanza classica, Bray Wyatt è in un certo senso limitato in termini di booking dai suoi scagnozzi. Uno dei pochi incontri in cui non erano presenti, quello contro Daniel Bryan a Royal Rumble, è stato uno dei suoi migliori da quando è in federazione. Pensavo si andasse verso uno split (pacifico) della Family dopo Payback, e invece Harper e Rowan sono ancora al fianco di Bray. A sostenerlo, ma anche a limitarlo. 

 
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