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Giu05

PPV REPORT - TNA SLAMMIVERSARY XI (2013)

Da Boston, Massachusetts

 

- X Division Title 3-way Ultimate X Match: Chris Sabin sconfigge Suicide e il campione Kenny King in 12:35 e conquista il titolo. Al termine di un match molto spettacolare, in cui tutti e tre i partecipanti fanno mostra delle loro abilità atletiche e assistiamo a numerose manovre combinate, dopo un’ennesima manovra a tre dal paletto King e Suicide tentano contemporaneamente la scalata verso la cintura, ma Kenny riesce a far cadere Suicide afferrandolo per la maschera; a questo punto Sabin si riprende e raggiunge come un razzo King sulle corde, quindi fa cadere il rivale e stacca la cintura, rimanendo a penzoloni a testa in giù con il titolo in mano.

- Terminato il match, mentre Chris Sabin (con un taglio alla testa) festeggia la vittoria del titolo, questi viene raggiunto sullo stage dal GM Hulk Hogan; l’Hulkster rende omaggio al nuovo campione e dice ai fan di acclamarlo proprio come facevano con lui quando ha sconfitto André the Giant proprio lì a Boston, quindi annuncia che quest’estate Sabin avrà una shot al TNA World Heavyweight Title durante un evento speciale ‘Destination X’. Dopo un’ultima congratulazione Sabin torna nel backstage, quindi Hogan si dirige sul ring e sembra voler intraprendere un altro discorso, ma viene interrotto dall’ingresso degli Aces & 8s, Mr. Anderson, Wes Brisco e Garett Bischoff; Anderson prende un po’ in giro l’Hulkster per il suo amore per Boston e aggiunge che stasera lui sarà sull’alto della montagna dei talenti di Impact, perché gli A&8 ruberanno la scena. Hulk quindi risponde che a Boston nessuno ha paura dei fantasmi, dei terroristi o di tre fighette come loro; il GM continua dicendo che questa non sarà la serata degli A&8, perché Joseph Park si prenderà il TV Title da Devon (qui Hogan dà della puttana a Garett), poi Sting si riprenderà il titolo e il potere da Ray. Quindi, come GM ora sancisce un match: loro tre contro Magnus, Samoa Joe e Jeff Hardy (con tanto di barba da buon rientrante). [Da notare che il match sancito da Hogan era già previsto nella card dell’evento…]

- Samoa Joe, Magnus & Jeff Hardy sconfiggono gli Aces & 8s (Mr. Anderson, Wes Brisco & Garett Bischoff) in 10:31. Nel finale Hardy stende Brisco con due Twist of Fate poi sale sul paletto ma viene fatto cadere da Bischoff, che viene poi fatto fuori da Joe e Magnus con la loro combo Snapmare di Joe + Diving elbow drop di Magnus; mentre Joe tiene fermo Anderson con una Coquina Clutch sulla rampa Brisco sorprende Magnus con un Low blow e tenta un pin su di lui, ma viene colpito dalla Swanton Bomb di Hardy (l’uomo legale) e da lui schienato.

- Vediamo delle immagini da Bound For Glory 2006, ppv in cui Sting vinse il suo primo NWA/TNA World Heavyweight Title sconfiggendo Jeff Jarrett in un Title vs Career Match, con Kurt Angle come Special referee.

- Nel backstage Jeremy Borash fa un po’ di pubblicità poi intervista un wrestler che un anno fa debuttò in TNA, Joseph Park, che ricorda che stasera sono 11 anni della TNA e 1 anno per lui, e stasera potrà vincere il suo primo titolo; Park poi parla un po’ della città di Boston e si rivolge infine direttamente al suo rivale di stasera Devon. All’improvviso però irrompe sulla scena proprio Devon insieme a Knux, che assalgono violentemente Park lanciandolo anche contro un muro e una porta e tirandogli sopra un tavolo; i due quindi se ne vanno soddisfatti delle loro azioni, non accorgendosi però che Joseph ha iniziato a sanguinare…

- Gut Check Tournament” Final (“Winner gets a spot into the 2013 Bound For Glory Series”): Jay Bradley sconfigge Sam Shaw in 08:28, qualificandosi così per le BFG Series; Shaw va a segno con la Inverted headlock backbreaker e tanta poi di chiudere la sua combo finale con la Neckbreaker, ma Bradley gli mette le dita negli occhi e lo sorprende con il suo Boomstick, schienandolo. Terminato il match, Christy Hemme intervista Bradley sulla rampa e Jay dice che lui è il primo a entrare nelle BFG Series e sarà anche l’ultimo a uscirne, come nuovo TNA World Heavyweight Champion.

- Nel backstage Jeremy Borash intervista l’unico team di ex-world champions, Bobby Roode e Austin Aries, chiedendo loro un’impressione circa il Four Team Elimination Match che li attende stasera; Roode corregge JB dicendogli di essersi dimenticato di dire che metà di questo team è stata il campione del mondo con il regno più lungo della storia della TNA, con Aries che aggiunge che invece lui ha incassato l’X Division Title per vincere il titolo del modo proprio da Roode. Austin continua dicendo che per questo stasera loro sono il team da battere e usciranno con i titoli; Bobby si rivolge quindi direttamente a Storm dicendogli che sì ha trovato un nuovo partner, ma Gunner non è Bobby Roode.

- Il TV Champion Devon fa il suo ingresso sul ring per il suo match (accompagnato da Knux), ma il suo rivale Joseph Park (attaccato prima nel backstage) non si presenta; Devon quindi prende un microfono e prende in giro Joseph dicendo che probabilmente è caduto e non si è rialzato, proprio come quando i New York Knicks hanno sconfitto i Boston Celtics nei playoff NBA, quindi intima all’arbitro di far partire il match e di contare il Count-out, così da dichiararlo vincitore del match.

- TNA Television Title Match: il campione Devon (w/Knux) sconfigge Joseph Park in 00:10 via Count-out/Forfait e mantiene il titolo, visto che Park non si presenta sul ring. Dopo la conclusione del “match” Devon dice che sapeva che Park non si sarebbe presentato, e nemmeno suo fratello Abyss avrebbe il coraggio di farlo; se Abyss si facesse vedere batterebbe anche lui in un match titolato, ma sfortunatamente il mostro non è qui e quindi ora lui se ne tornerà nella clubhouse e… Devon viene però interrotto proprio dall’ingresso di Abyss, che fa piazza pulita di Knux sul ring; quindi parte quest’altro match titolato.

- TNA Television Title Match: Abyss sconfigge il campione Devon (w/Knux) in 09:45 e conquista il titolo. Nel finale Abyss evita un’interferenza di Knux e colpisce poi Devon con una Chokeslam, quindi carica la Black Hole Slam; Devon però la evita e mostra il dito medio al mostro, che quindi lo stende con la Black Hole Slam e lo schiena.

- Ci viene mostrato un video da Bound For Glory 2007, dove Sting vince il TNA World Heavyweight Title sconfiggendo Kurt Angle.

- La presidentessa della TNA Dixie Carter fa il suo ingresso sul ring e, dopo aver salutato i fan, ricorda che stasera si festeggiano gli 11 anni della TNA, con tutti i fan e tutti i wrestler presenti e passati che hanno portato la compagnia dove è ora, un successo globale; come fatto l’anno scorso con Sting, stasera verrà annunciato il secondo introdotto nella TNA Hall of Fame. Dixie invita quindi tutti i dipendenti (wrestler, arbitri, dirigenti e quant’altro) della TNA a presentarsi sullo stage, poi quando sono tutti lì procede con l’annuncio: il secondo introdotto nella TNA Hall of Fame sarà… Kurt Angle! Kurt raggiunge la Carter sul ring e viene mostrato un video con gli highlights della sua carriera [prima del wrestling e in TNA]. Dopo un meritato applauso, Dixie continua dicendo che nel 1996 lui ha ispirato una nazione vincendo l’oro contro ogni pronostico, con il collo rotto, e dieci anni dopo ha scioccato il mondo del wrestling arrivando in TNA; lui ha dato alla TNA il supporto e l’abilità senza di cui non ce l’avrebbero fatta. La parola viene quindi lasciata a un commosso Angle, che dice che non se lo aspettava e che questo è stato senza dubbio il miglior momento da lui vissuto a Boston; questa introduzione nella HoF è un grande onore, e per questo ringrazia Dio per avergli dato il dono di saper lottare a quel livello, ringrazia sua moglie e i suoi figli e ringrazia Dixie per averlo portato lì; però deve dire che è sì orgoglioso ma che ci sarebbero altri ragazzi lì che lo meriterebbero più di lui: gli originals, gli A.J. Styles, i Samoa Joe, i Bobby Roode, i James Storm… Questo è miglior roster al mondo e lui è nella Hall of Fame grazie a loro, poi ringrazia ancora Dixie e anche il co-fondatore della TNA, Jeff Jarrett; questa compagnia ha cambiato la sua vita e lui la ama, quindi conclude ringraziando e benedicendo i fan della TNA.

- Vediamo le immagini da Bound For Glory 2008: in quell’occasione Sting sconfisse Samoa Joe, anche grazie all’interferenza di Kevin Nash, e vinse il TNA World Heavyweight Title.

- Nel backstage vediamo l’arrivo di Sting all’arena nel pomeriggio, poi andiamo nell’area interviste dove Jeremy Borash presenta i suoi ospiti: Christopher Daniels e Kazarian, i Bad Influence; Daniels dice che la loro è stata davvero un’influenza: due anni fa i titoli di coppia non contavano niente e non erano nemmeno difesi a Bound For Glory, fino a quando non sono arrivati due bellissimi stranieri come loro che hanno cominciato a brillare e hanno ridato lustro alla divisione. È grazie a loro che due ex-world champions hanno scelto di unirsi, che una superstar di terza generazione è arrivata in TNA per fare squadra con l’uomo più forte del Messico, che i cowboy e i vichinghi si sono uniti. Kazarian si rivolge quindi a Storm, dicendogli che lo disprezza ma che comunque sa che è uno dei migliori, poi dice a Gunner che sarà anche un duro ma non è un wrestler talentuoso come loro due; gli altri tre team devono rassegnarsi all’idea che stasera loro saranno i nuovi campioni, e solo allora i fan avranno il permesso di adorarli.

- TNA World Tag Team Titles Four Team Elimination Match: James Storm & Gunner sconfiggono i Bad Influence, Austin Aries & Bobby Roode e i campioni Chavo Guerrero & Hernandez in 13:29 e conquistano i titoli. Dopo alcuni minuti in cui si alternano sul ring i vari membri dei quattro team (seguendo il regolamento del Four Corners), in un momento di caos arriva la prima eliminazione: dopo che Chavo & Hernandez erano andati a segno con la combo Border Toss di Hernandenz + Frog Splash di Chavo ai danni di Aries e Roode aveva bloccato il pin, Christopher Daniels colpisce Chavo usando una delle due cinture mentre l’arbitro era distratto, ma Roode gira l’arbitro in tempo permettendogli così di vedere la scena e di eliminare i Bad Influence via DQ. Approfittando del caos creatosi per la prima eliminazione Aries va subito con un pin su Chavo, schienandolo ed eliminando così subito anche i due ex-campioni. Il match va quindi avanti e nel finale, dopo che Gunner era incredibilmente sopravvissuto a un pin dopo aver subito la combo IED di Aries + Double R Spinebuster di Roode + 450° Splash di Aries, Austin tenta di colpire Gunner con una cintura ma viene steso dalla Closing Time di Storm; quindi il Cowboy colpisce Aries con il Last Call e Gunner lo chiude poi nella Gun Rack, sottomettendolo.

- Nel backstage Jeremy Borash intervista la responsabile della Divisione Knockout, Brooke Hogan, che si dice molto orgogliosa delle Knockouts e della sua decisione di far diventare Taryn Terrell una lottatrice, Taryn che stasera affronterà Gail Kim in un Last Knockout Standing Match; Borash le parla quindi del fatto che Ray ha detto di amarla ancora, chiedendole se anche lei lo ama ancora, ma Brooke si rifiuta di rispondere.

- Last Knockout Standing Match: Taryn Terrell sconfigge Gail Kim in 10:02. Dopo vari tentativi di finire il match da entrambe le parti (da notare in particolare la Figure-4 Leglock sul paletto fatta da Gail e poi copiata anche da Taryn, l’utilizzo di una sedia e degli schianti sulla rampa d’ingresso), nel finale Gail tenta di caricarsi la rivale per un Piledriver sulla rampa d'ingresso ma Taryn evita la manovra e si lancia da sopra la rampa verso l’esterno del ring con una sorta di Cutter in corsa. Entrambe finiscono a terra e parte così un doppio conteggio, ma Taryn si rialza al 9 (mentre Gail resta stesa a terra) e vince quindi l’incontro.

- Vediamo un video da luglio 2010, quando Sting sconfisse Mr. Anderson per il TNA World Heavyweight Title.

- Kurt Angle sconfigge A.J. Styles in 23:16. Al termine di un match molto bello, incentrato soprattutto sulla tecnica da entrambe le parti e con svariate manovre ad alto impatto e finisher, A.J. chiude Angle nella sua Calf Killer ma Kurt la reversa nella Ankle Lock anche con presa delle gambe, dalla quale però Styles riesce a liberarsi e va poi con un Running dropkick sul rivale in posizione da Tree of Woe, dopo il quale prova la Springboard 450° Splash; Angle però si sposta e, dopo un Roll-up non decisivo, carica la Angle Slam, ma A.J. la reversa in un tentativo di Roll-up a sua volta però reversato da Angle in un pin a suo favore, che risulta decisivo quando Kurt butta tutto il suo peso sopra il rivale.

- Nel backstage il TNA World Heavyweight Champion Bully Ray ricorda che quello di stasera sarà un No Holds Barred; Sting è sicuro di averci pensato bene prima di scegliere quella stipulazione? Sting ha detto che proverà a rompergli una gamba, spezzargli un braccio, tagliarli la gola o cavargli un occhio, e lui dovrebbe provare a fare lo stesso; lui però non farà niente di tutto questo. Nella storia si No Holds Barred Match si sono chiusi con tante manovre molto pericolose, manovre che normalmente sono bandite e che possono chiudere delle carriere; e ce n’è una in particolare, una manovra che tutti preferiscono evitare: il Piledriver. È questa la manovra con cui lo batterà stasera, gli ha dato un grosso aiuto dicendoglielo ma non potrà comunque evitarlo; non gli romperà un braccio o una gamba, gli romperà il collo. Perché lui è Bully Ray, e questo basta.

- TNA World Heavyweight Title No Holds Barred Match (“If Sting loses, he won’t have a TNA World Title shot never more”): il campione Bully Ray sconfigge Sting in 18:53 e mantiene il titolo. Match molto duro e violento, nell cui fasi iniziali viene usata principalmente la cintura stessa di campione come corpo contundente (da notare Brooke Hogan che a un certo punto esce sulla rampa impressionata dalla violenza dei colpi inferti da Sting, che la invita a tornare nel backstage) e nelle cui fasi finali Sting sembra indistruttibile e sopravvive ai pin successivi praticamente a di tutto: soprattutto il Piledriver, una Powerbomb attraverso un tavolo, un altro Piledriver eseguito addirittura sul legno del ring (ring a cui Ray aveva tagliato vie la parte in gomma); Sting quindi si riprende ed esegue la Scorpion Death Drop sul rivale sulla parte di legno del ring, ma arrivano alcuni membri degli Aces & 8s (D.O.C., Knux, Brisco e Bischoff) a impedire il pin e ad attaccare lo Stinger. Sting però riesce a farli fuori tutti e quattro, rifilando loro un Low blow a testa e sgombrando il ring, poi il sopraggiunto Devon tenta di passare la catena a Ray ma Sting la prende al volo e la usa per colpire in faccia Bully, schienandolo; Devon evita però il pin tirando via l’arbitro e Sting quindi lo punisce colpendolo con la catena. Mentre Sting sale su un paletto, arriva anche Mr. Anderson che non visto passa il martello a Ray; Sting vola quindi addosso a Ray dalla terza corda, ma questi lo colpisce al volo in testa con una martellata e lo schiena. Il ppv si chiude con gli Aces & 8s al completo che festeggiano sul ring la vittoria del loro President e ancora TNA World Heavyweight Champion, Bully Ray.

 
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