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Ott17

PARALLEL LIVES #9 - Vincent Kennedy McMahon

UOMO, PADRE ED IMPRENDITORE CON GLI ATTRIBUTI

Molti fans della Wrestling guardano questa disciplina solo osservando le Superstars affrontarsi sul ring. A proposito di ciò ci sono molte scuole di pensiero su questa disciplina. Ci sono gli imbecilli che guardano, come suol dire, il libro solo dalla copertina e ritengono il Wrestling una brutta copia della Boxe, uno cosa che non può essere definito uno sport. All’altro estremo invece troviamo chi definisce il Wrestling una ragione di vita, adesso non esageriamo! Al centro chi c’è? C’è chi si guarda questo Sport-Enterteanment solo per il gusto di guardarlo, per vedere i propri atleti preferiti e per farsi qualche risata con dei segmenti ridicoli. Ma l’occhio più attento cosa nota? Nota come tutte le azioni che avvengono nella WWE, tutti i discorsi, tutti i segmenti siano stati programmati con largo anticipo per creare una situazione sempre più reale e soprattutto per non perdere il controllo quando si è in diretta. Bisogna domandarsi allora chi c’è alle spalle di tutto ciò, chi è stato in grado di rendere il Wrestling uno sport-entertainment tra i più popolari al mondo, chi è ruscito a lucrare questo prodotto mettendosi in tasca una vera fortuna e fondando una delle industrie più florenti dell’ultimo periodo. Ovviamente a questo nome non può corrispondere che una persona: Vincent Kennedy McMahon.

Il padre-patrono della WWE ha reso questa federazione la numero 1 al mondo ed ha creato degli show sempre più visti dal pubblico americano e straniero. Mr. McMahon ha sbaragliato la concorrenza di chiunque abbia provato a intaccare la leadership della sua federazione (ne sanno qualcosa i membri dell’ormai defunta WCW). Mr. McMahon non può essere considerato solo il proprietario di una federazione di Wrestling ma un vero e proprio imprenditore. Forse uno dei migliori imprenditori al mondo. Egli è stato capace di creare una vera e propria impresa modello, una macchina per far soldi, che ha rilanciato il Wrestling ad alti livelli ma che soprattutto lo ha reso il Milionario che tutti noi conosciamo.

Si potrebbe però notare che Vince ha avuto in parte la strada spianata da suo padre che gli ha fornito già solide basi su cui sviluppare la sua azienda. Ma contro questa tesi va detta una cosa: non si fa successo con le basi ma con le buone idee. Puoi avere basi buone in abbondanza ma se mancano le idee non raggiungerai mai il salto di qualità che ti spiana la strada verso il successo. Senza idee non raggiungi nulla resti fermo dove sei e, per arrivare dove Mr. McMahon è arrivato, per avere la possibilità di mettere in onda regolarmente 3 show a settimana, per avere la possibilità di mandare in onda più di un PPV al mese non disogna solo avere qualche idea, bisogna essere un vero è proprio vulcano di idee sempre in funzione e soprattutto bisogna saperle mettere in pratica al meglio.

Non dobbiamo sminuire il ruolo di McMahon dicendo che si avvale di abili aiutanti e sottoposti perché, anche se questo è vero, le idee principali e la parola finale su ogni decisone viene messa sempre da lui. Non è certo questa la sede migliore per giudicare i movimenti finanziari di Mr. McMahon ma guardandoli da lontano non c’è una minima crepa che possa mettere in dubbio un qualsiasi movimento. Analizziamo allora il ruolo di McMahon all’inerno della WWE, non analizziamo più il suo ruolo dietro le quinte. Parlando di Mr. McMahon on-screen si deve notare che egli ha compiuto svariate azioni davanti al pubblico WWE, alcune degne di nota, altre molto discutibili ma comunque tutte sempre in grado di far rimanere il pubblico a bocca aperta in senso positivo o negativo.

Mr McMahon non si è mai tirato indietro davanti a nulla e nessuno. Ha messo a repentaglio la sua salute e quella dei suoi familiari per il bene di questo sport-entarteinment. Si è cimentato in incontri di wrestling, in segmenti al limite del reale e dall’elevata pericolosità, si è sempre messo nella condizione di essere criticato da tutti e tutto ma mantenendo sempre in mente un solo obiettivo: il bene della propria azienda. A volte gli è toccato prendere scelte non facili, forse anche a malincuore, ma che servivano per risollevare la compagnia. Infatti non bisogna dimenticarsi che andare da una Superstars e dargli una pacca sulle spalle dicendogli che non fa parte più del progetto non è la cosa più facile di questo mondo. Ancor più difficile è andare dai dipendenti che lavorano negli uffici della federazione e dirgli che a causa delal crisi hanno perso il proprio posto di lavoro.

Tornando all sue decisioni in primis spuntano la decisione di dare il ben servito a Bret Hart con lo Screwjob di Montreal, dacidere di dividere i roster delal WWE in due, aquisire la WCW e i suoi lottatori, rifondare e poi eliminare la ECW, e tanti altri. Ma come si è detto in precedenza Vince si è messo in mostra anche per la sua capacità di rendersi ridicolo davanti alle telecamere per il bene dello Show. Pensando a ciò, e mi scuseranno i fans di vecchia data se no n ricordo momenti più vecchi ma seguo il Wrestling da poco meno di dieci anni, mi vengono in mente tre momenti:

· La rasatura dei capelli in diretta mondiale dello Show più importante della compagnia

· Le figuraccie rimediate con StoneCold Steve Austin (farsi inzuppare di birra, essere picchiato in ospedale e tante altre)

· Le figuraccie e gli sberleffi causati dalla DX (imitazioni e sfottò, l’esser ricoperto di cacca a Raw e altre ancora)

A queste vanno aggiunti tutti i pestaggi ricevuti, anche con oggetti, da parecchi lottatori e non che hanno calcato le scene della WWE. Ricordando questi eventi nasce una sola domanda: in quanti lo avrebbero fatto al posto suo? In quanti si sarebbero fatti umiliare davanti a mezzo mondo per il bene delal prorpio compagnia? La risposta? Pochi, veramente poche persone lo avrebbero fatto.

Certo bisogna anche tener conto di alcune decisioni sbagliate prese (come l’iscenare la sua finta morte) ma riflettendoci esse sono sempre in numero molto inferiore rispetto a tutte le decisioni corrette prese fin ora. Quindi se chiedessero al sottoscritto di definire Vincent Kennedy McMahon con una sola parola, questa sarebbe: GENIO! Un uomo che ha preso una cosidetta massa grezza e uniforme di materia e l’ha portata a diventare una delle più belel statue degli ultimi anni.

In conclusione non si può far altro ch ammirare l’operato di quest’uomo che come un padre ha dato l’anima per questa federazione, propio come un padre l’ha sgridata quando si doveva e l’ha applaudita quando meritava, come un padre le ha dato la spinta per arrivare lontano e poter camminare in un futuro lontano anche senza di lui ad alti livelli. Non sarà infatti un caso se tutte le sue azioni sono state premiate con una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Detto ciò, e ringraziando Vince McMahon per tutto quello che ha fatto fin ora e per tutto ciò che ha ancora da fare nella WWE, tolgo fiato alle trombe e lascio a voi la parola non prima di ringraziare ancora Vince McMahon di aver creato la federazione che mi ha fatto innamorare di questa disciplina. Grazie Vince!

 
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