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Feb28

TNA POINT #88: A new era for TNA

A volte ritornano…

No, non sta parlando di nessun wrestler, Knockout, stable o altro in particolare, bensì del nostro unico e inimitabile TNA Point! Eh sì, perché dopo ere di inattività, brevi periodi di ripresa seguiti da altre ere di inattività e quant’altro, alla fine l’editoriale dedicato alla federazione che ha la sua casa a Orlando (e non solo, ormai… ma di questo ne potremo parlare fra poco) torna nei lidi di Wrestling Revolution. E il TNA Point (come avrete certamente notato dalla scrittina in verde sotto il titolo…) fa il suo trionfale ritorno con una novità: siamo “under new management”, sotto nuova gestione! Perché qui sui vostri schermi a parlarvi è il vostro amichevole Fantomius di quartiere, aka Fabio Broggi, indegnamente riciclato in questa nuova veste di editorialista. Ma ora, aspettando la nuova era di inattività che seguirà questo nuovo periodo di ripresa, bando alle ciance e iniziamo subito a fare il punto sulla situazione attuale della TNA.

Il titolo di questo numero del TNA Point, “A new era for TNA”, non è dato completamente a caso… Infatti l’ultimo numero di questo editoriale risale al post-Bound For Glory 2012, e da allora ci sono stati vari cambiamenti che hanno stravolto la federazione dalle fondamenta, iniziando quella che potrebbe essere una vera e propria nuova era per la TNA. Inizierei quindi esponendo prima le due principali notizie degli ultimi tempi. Andando in ordine puramente cronologico, agli inizi dello scorso dicembre si diffonde la notizia che la TNA aveva cominciato a ridurre il numero degli eventi in ppv, iniziando con la cancellazione di Against All Odds e No Surrender (rispettivamente i ppv di febbraio e settembre). A questa riduzione era stata data la nobile motivazione di migliorare la costruzione di due dei Big 3 della TNA, Lockdown e Bound For Glory. Ma la vera e propria rivoluzione avviene solo all’inizio di quest’anno solare… Nei primi del 2013 infatti si diffonde la notizia dello stravolgimento completo del piano di ppv. Come ormai tutti gli appassionati della federazione sapranno bene, la TNA ha deciso di fare un taglio molto forte: gli unici superstiti sono stati Genesis a gennaio, Lockdown a marzo, Slammiversary a giugno e Bound For Glory a ottobre (di fatto i Big 3 + Genesis, che al momento della diffusione della notizia ormai era già in piena preparazione). Ovviamente la TNA non ha lasciato i suoi fan a bocca asciutta per i restanti mesi… Al posto dei canonici ppv live, infatti, ci saranno proposti degli interessanti eventi monotematici (sempre in ppv) pre-registrati, denominati “One Night Only”; scorrendo le brevi descrizioni fornite dalla TNA per questi eventi, troviamo ppv completamente dedicati alla X-Division (nella migliore tradizione di Destination X, ma neanche troppo simile…), eventi in cui l’Extreme la farà da padrone, eventi al femminile, internazionali, nostalgici, con tornei e quant’altro. Molte persone non hanno preso bene questa notizia. Io invece sono uno di quelli a favore. Certo, probabilmente questa variazione sarà anche stata dettata da problemi economici. E non nego nemmeno che il fatto che gli speciali siano pre-registrati possa portare a situazioni poco simpatiche, come il fatto che già al momento, se uno vuole, potrebbe conoscere i risultati completi di buona parte di quegli eventi; oppure che essendo stati registrati con svariati mesi di anticipo potrebbe capitare che nell’evento di novembre (per dirne uno) potrebbero essere presenti superstar che in quel momento potrebbero invece essere infortunate, licenziate o non so cos’altro… Ma io sono un tipo a cui di solito piace cogliere il positivo delle cose, e quindi apprezzo la scelta fatta dalla TNA perché in questo modo il ppv live potrebbe diventare davvero qualcosa di davvero speciale e di “straordinario” (visto che negli ultimi tempi è diventato un qualcosa di “normale”), e con maggior tempo tra uno e l’altro la costruzione potrebbe essere potenzialmente ottima e curata in ogni aspetto e soprattutto per ogni match. Ciò ovviamente dovrà essere accompagnato da delle difese titolate anche negli show settimanali, ma questa sappiamo bene che in TNA questa non è affatto una cosa così rara… Inoltre, l’aggiunta degli speciali monotematici “One Night Only” aiuta anche a rendere il prodotto della TNA sempre più variegato e differenziato rispetto a quello fornito dalle altre compagnie (in particolare la principale rivale). Come in tutte le cose, quindi, c’è del positivo e del negativo in questo cambiamento, ma io sono dell’idea che gli aspetti positivi potranno farla da padrone.

Ma passiamo al secondo cambiamento radicale dell’ultimo periodo, il più recente. Giusto un mesetto dopo l’annuncio precedente, nella puntata di Impact Wrestling del 31 gennaio (come ormai saprete) la presidentessa Dixie Carter ha fatto un altro annuncio storico per la compagnia: a partire da metà marzo, la TNA andrà “on the road” permanentemente. Annuncio storico questo perché la TNA è da sempre stata rinominata come la “federazione di Orlando”, e non semplicemente per il fatto che lì c’è la sede della compagnia e/o gli uffici (come avviene per la “federazione di Stamford”…) Da anni ormai la TNA, tranne in rari casi particolari, teneva praticamente tutte le puntate di Impact e i ppv nella cosiddetta “Impact Zone”, un’arena di dimensioni non particolarmente elevate presente all’interno degli Universal Studios appunto di Orlando, in Florida. Be’, ora non sarà più così. Forti del grande successo ottenuto con alcuni ppv tenuti in altre città degli USA e soprattutto forti del successo dei due tour nel Regno Unito (quello dello scorso anno e quello appena terminato la settimana scorsa), i dirigenti hanno deciso di proseguire questo esperimento in chiave fissa. Quindi ora la TNA farà le sue puntate di città in città in giro per gli USA; passo questo molto positivo perché, oltre ad aumentarne la popolarità in  altre città e a dare la possibilità di assistere live alle puntate anche ad altri fan oltre che agli affezionati di Orlando, la avvicina sempre più a essere un prodotto major. C’è però da considerare un altro aspetto… È un dato certo ormai il fatto che in passato molti wrestler abbiano abbandonato la principale concorrente della TNA proprio per il problema degli show on the road, che rendevano praticamente impossibile una vita al di là del wrestling, con la propria famiglia. Ma anche in questo va fatto un plauso alla TNA, poiché ha organizzato il suo “on the road” pensando anche a questo aspetto: infatti, per quanto ciò possa non piacere ai puristi del live, nelle città in cui andrà la TNA verrà mandato in onda un episodio live di  Impact e subito dopo si registrerà lo show della settimana successiva. In questo modo si fa sì che i wrestler non si sentano soffocati dal dover essere costantemente on the road, scelta questa molto saggia a mio avviso. Inoltre, la scelta della prima città in cui andar on the road è stata coraggiosa: si parte infatti da Chicago, una delle piazze più calde per il panorama del wrestling. Un inizio col botto, ma vedremo solo fra un paio di settimane se questa scelta porterà a un esito positivo e sarà stata ben riposta.

Cacchio, quanto mi sono prolungato… Be’, finito questo lungo excursus sui cambiamenti relativi alla compagnia in toto (pensavo di essere molto più breve all’inizio…), passiamo a fare un po’ anche il punto della situazione della compagnia per quanto riguarda le principali storyline e simili.

Volenti o nolenti, la storyline che continua a catalizzare la maggior parte dell’attenzione in TNA è sempre la stessa degli ultimi mesi: gli Aces & 8s. Dopo aver ottenuto il libero accesso nelle arene a Bound For Glory, il gruppo di pseudo-motociclisti ribelli ha continuato a fare ciò che gli passava per la testa in quel di Impact. Nel frattempo, però, i membri del roster TNA non sono stati con le mani in mano e hanno iniziato a smascherare sempre più membri del gruppo, rivelando dei temibilissimi volti come DOC e Mike Knox, o i più recenti, auto-smascheratisi ma altrettanto temibili, Wes Brisco e Garett Bischoff. In tutto ciò è stato messo in mezzo anche un Mr. Anderson non al massimo della sua forma e condizione. Gli A&8 hanno continuato a fare rivalità ora con un membro del roster ora con quell’altro, ora con quell’alleanza ora con quell’altra, prendendosela sempre  soprattutto in particolare con la dirigenza Hogan-Sting. Come però si può anche intuire dalle poche cose che ho scritto sopra, c’è un problema principale riguardante questa grossa storyline. Be’, più di uno veramente, se consideriamo lo starpower dei nomi coinvolti nel gruppo, la lunghezza eccessiva della storia… Ma il vero problema è un altro, secondo me: il movente. Cosa ha spinto gli A&8 a irrompere nella scena della TNA, fare casini a manca e a destra, infortunare gente e quant’altro? Boh. Esatto: boh. Dopo mesi e mesi ancora non si sa per quale motivo siano qui. Questa è una grossa mancanza, a mio parere, mancanza dovuta anche al fatto che dopo mesi ancora non si conosce l’identità del leader del team e nemmeno del suo secondo. Qualcosa nell’aria mi fa pensare che un grosso passo avanti potrebbe essere fatto nell’ormai imminente ppv, Lockdown, in cui al momento gli A&8 saranno coinvolti in un Lethal Lockdown Match contro un fantomatico Team TNA (di cui stasera dovremmo conoscere i membri) e in un altro match singolo che coinvolge Brisco. Il qualcosa nell’aria comunque non riguarda nessuno di questi due match, bensì ancora un terzo match… Ma di questo ve ne parlerò più avanti, quando e se avrò più indizi.

Abbastanza stabile al momento sembra essere la situazione riguardante il TNA World Heavyweight Title, che dopo essere finito nelle mani di Jeff Hardy a Bound For Glory lì è rimasto, con continue difese del titolo contro Aries, Roode, Daniels e chi per loro. Ora come ora la situazione World Title come appena detto è stabile, forse fin troppo stabile, con il rischio di diventare poco attraente. Durante l’ultima puntata di Impact abbiamo scoperto che il nuovo #1 Contender è Bully Ray, scelto a sorpresa proprio dal suocero Hulk Hogan (sì, perché per chi se lo fosse perso nel frattempo Ray si è sposato con la figlia di Hulk, Brooke). Dopo un mese di totale pausa per il giro del titolo massimo (Jeff, per un motivo o per l’altro, non ha potuto partecipare al tour inglese, e fargli perdere il titolo prima a quanto pare non era una cosa fattibile…) la situazione potrebbe tornare a smuoversi un po’ nella puntata di questa sera, quando Hardy si incontrerà per la prima volta con il suo nuovo #1 Contender. A Lockdown ci attende quindi un match tra due face, e ciò potrebbe nascondere, oltre a un probabile (secondo il sottoscritto) cambio di titolo, anche un qualcosa di più nell’aria (se ci leggete un riferimento a quanto scritto nel paragrafo sopra, era proprio questa la mia intenzione…)

Ci sarebbe ancora molto ma molto altro di cui parlare, come la strana coppia Aries-Roode campioni di categoria, la mancanza di un ruolo definito per un pezzo grosso come James Storm, la situazione Knockouts, il ruolo sempre più secondario dato alla X-Division, i neo-arrivati in federazione con il Gut Check o per altre vie e altro ancora. Ma ci sarà il tempo, per questo numero vi ho già annoiato fin troppo…

Alla prossima, ragazzi!

Bye!

 
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