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WrestlingRevolution.it
Mar04

WWE INSIDER #70

A YEAR OF REDEMPTION.

 
Un anno fa iniziava NXT Redemption, ancor prima, più di due anni fa, il 23 Febbraio 2010, iniziava la prima stagione di questo programma. Il numero di oggi del WWE Insider trae ispirazione da questi fatti per riflettere sull'andamento che NXT ha avuto durante le varie stagioni, per analizzare il cambio di format e per provare a discutere del futuro della trasmissione.
 
Parlando dello show che ha di fatto sostituito la ECW, non si può che partire dalle origini, dal 2 Febbraio 2010, giorno in cui Vince McMahon ne annuncia il lancio (avvenuto il giorno 23 dello stesso mese). Personalmente devo dire che l'idea di uno show del genere mi ha subito colpito e la ho trovata molto affascinante. Inizialmente io lo vedevo come un ottimo mezzo per lanciare una superstar nel Main Roster in maniera ottimale e magari far si che anche gli eliminati -qualora non si fosse capito, mi riferivo al vincitore prima- avessero avuto un loro ruolo all'interno di esso. Certo è impossibile inserirvi tutti i partecipanti contemporaneamente e non penso nemmeno che sia una buona scelta dal punto di vista aziendale, però se oltre al vincitore quello che si è dimostrato più all'altezza fosse lanciato seriamente, dandogli una rivalità e non buttandolo nella mischia in modo da condannarlo alla rovina, che per una superstar WWE è uguale al licenziamento, la cosa non mi sarebbe affatto dispiaciuta.
 
Ad ogni modo passo ad analizzare la prima stagione di NXT, a mio avviso la migliore. Le ragioni sono diverse: intanto c'era il fattore novità, in quanto essendo la prima stagione nessuno aveva più che una vaga idea di quel che sarebbe successo, inoltre guardandola dal "futuro", quello che adesso è il presente, posso elencare come punto a favore la presenza di uno che per me è un grande come Wade Barrett, e uno che secondo molti -me compreso- lo è, Daniel Bryan. Infine, sempre esprimendo il mio giudizio a posteriori, lo sviluppo che si è avuto dopo la Season One di NXT è il migliore di tutte le quattro concluse, infatti la storyline del Nexus mi ha attirato molto almeno fino all'inserimento di CM Punk, che (magari non per colpa sua) ha segnato la fine di quello che per me è e resterà l'unico Nexus mai esistito. Ok, uscendo fuori da questo angolo fazioso, dico semplicemente che la prima stagione non è stata negativa ed ha lanciato sia Wade Barrett che Daniel Bryan nel Main Roster, oltre ai membri del Nexus che si dividono in: chi è tornato in FCW; chi conduce una carriera abbastanza anonima; David Otunga, che è riuscito a ritagliarsi uno spazio grazie alla sua gimmick, che a me personalmente piace.
 
La seconda stagione è senz'altro più scialba. Non si è infatti riusciti ad inserire per bene i partecipanti a Raw o SmackDown!. L'emblema di ciò è il vincitore Kaval (colui che teoricamente dovrebbe essere "trattato meglio"), che si è limitato a poche ed anonime apparizioni nello show blu in cui perdeva quasi sempre. Quello se vogliamo inserito meglio è stato Alex Riley messo al fianco di The Miz, ma non si è riusciti a tenere il ragazzo con uno status non dico alto ma almeno discreto, e dunque questi è tornato nello show giallo a cercare il fantomatico riscatto al quale allude il nome dello show stesso, ma (almeno per ora) senza trovarlo. Glissando sulla terza stagione, della quale non ho seguito nemmeno una puntata per mancanza di interesse, si arriva ad una quarta e quantomai infruttuosa stagione di NXT. Il vincitore Johnny Curtis non ha mai avuto la sua shot titolata ed è tornato lì nel terzo show della WWE tra l'altro con una Gimmick più che idiota che non aiuta a far apprezzare il suo personaggio già di per se non eccelso. Anche in questo caso non ci si è curati particolarmente degli altri atleti, e quello che è riuscito ad avere più spazio è il pericoloso (non a livello mark, bensì in ottica smart, a detta di McMahon) Brodus Clay, che però ora pare essersi giocato la possibilità di presenziare nello show rosso o in quello blu proprio a causa delle sue performances non eccellenti. E poi?
 
Poi si passa a NXT Redemption, uno show che inizialmente doveva essere un "ripescaggio" per un atleta proveniente da vecchie stagioni di NXT e che in caso di vittoria avrebbe potuto partecipare alla stagione successiva della trasmissione. Quello che invece è stato e continua ad essere è uno spazio in cui si affrontano superstars che già fanno parte della WWE in chiave mark (escludendo la FCW, per intenderci) ma che non trovano spazio a Raw o SmackDown!, con una esigua presenza di coloro che dovrebbero essere i giovani talenti. Per me, ciò che NXT è diventato è questo: una copia di Superstars ma con delle storylines. Storylines che poi possono piacere o no, ma che almeno ci sono. A rimarcare la frattura con il passato del nuovo format dello show è la nomina di William Regal come GM (o matchmaker, chiamatelo come vi pare) di esso. Ad ogni modo la mia sensazione è quella che si sia persa l'essenza dello show, se prima lo vedevo come un autogrill nell'autostrada della carriera di un wrestler, adesso non lo vedo più così, non mi da più quell'idea.
 
L'idea che ho ora di NXT è di uno show che non è né quello che in principio avrebbe dovuto essere né quello che in molti pensano sia, un terzo brand. Se è oramai chiaro che lo show giallo non è più quello di un tempo come concezione, c'è bisogno di fare un po' di chiarezza sulla mia seconda affermazione. Io credo che NXT sia qualcosa di vicino ad un terzo brand, ma gli mancano dei dettagli più o meno importanti. Tanto per cominciare io istituirei un "NXT Championship", proprio in virtù del fatto che se prima si restava nel programma per qualche mese, ora c'è chi è lì da più di un anno e non sembra in procinto di fare le valigie. E' vero che questo potrebbe apparire come un titolo "patacca", ma se gli si da il giusto valore potrebbe servire a dar più interesse allo show e ad avere un rappresentante tra gli atleti, una persona che identifichi il roster, un campione insomma. In più proponendo difese di questo titolo in Pay Per View non solo si darebbe maggior risalto alla cintura, ma si eviterebbero anche match poco sensati (citando l'ultimo: Jack Swagger vs Justin Gabriel). Un altro dettaglio di cui voglio parlare è il roster. Per diventare un vero terzo brand, a mio avviso NXT ha bisogno di un roster fisso e soprattutto riconosciuto dalla WWE e dal suo sito ufficiale, e che sia parte dell'imminente draft (o magari del prossimo, visto che il tempo stringe). Con queste due aggiunte credo che si potrà ottenere un terzo brand, cosa che ripeto al momento non si ha. Il tutto sta però in mano alla dirigenza della WWE. Dove si vuole arrivare con NXT? La mia idea è che lo show abbia grandi potenzialità ma che si sia perso per strada, e ha bisogno di qualcuno che la rimetta a posto. Basterà, in chiave mark, Sir William Regal per tale fine?
 
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