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Feb03

Podcast Stone Cold Steve Austin con ospite Triple H: traduzione della seconda parte

(prima parte)

Austin torna di nuovo sull’argomento Roman Reigns dicendo i fans vedono come se Vince stia consegnando un pò le chiavi del future a Roman Reigns. HHH dice che Reigns si “rompe il culo” e merita questo tanto come chiunque altro… dovrà dimostrare di meritarlo. Austin chiede se Chyna verrà mai inserita nella Hall Of Fame e HHH risponde dicendo che spesso gli è stato chiesto e lui si è sempre domandato “lo merita?” e la risposta è sempre stata sì, al 100% visto che ha fatto quello che una donna mai aveva fatto nel business. Dice che è stata un talento fenomenale e che da parte sua non c’è alcun tipo di risentimento per tutti i problemi legati alla sua immagine da quando ha lasciato l’allora WWF. Per la carriera fatta, merita la Hall Of Fame. Ma dall’altra parte dice che lui ha un figlio di 8 anni e se un ragazzino va sul web e cerca “Chyna” cosa esce fuori? Non è per criticare nessuno, ma le sue scelte di vita hanno ovviamente reso difficile questa scelta e la Hall Of Fame è una difficile scelta per quanto riguarda tanti wrestlers.

Austin chiede se è stato più difficile tornare in buoni rapporti con Bruno Sammartino o The Ultimate Warrior. Per Triple H è stato diverso con Warrior perché non c’era fiducia tra loro, avevano avuto una brutta storia da superare prima di poter parlare di nuovo. Ritiene che Warrior sia stato frainteso tantissimo e hanno capito entrambi che c’era stata mala comunicazione tra le due parti. HHH era pronto a lasciar cadere queste cose, mentre lui non lo era.

Austin chiede quindi se la DX è stata più influente rispetto l’nWo. Per HHH la DX ha fatto di più nel corso del tempo, ma in un primo momento l’nWo ha cambiato il corso del business. Se Triple H potesse tornare indietro nel tempo affronterebbe senz’altro Buddy Rogers perché ammira la sua carriera e il suo modo di mandarsi avanti con le proprie forze ed era in grado di manipolare il pubblico a suo piacimento.

Austin scoperchia poi il vaso di Pandora e chiede a Triple H i suoi pensieri riguardo a quello che CM Punk ha ditto durante le due puntate del podcast di Colt Cabana. Triple H afferma di non aver mai avuto un litigio con CM Punk e dice che l’atleta di Chicago aveva dei risentimenti riguardo a cose che non hanno funzionato. Dice che Punk è un ragazzo strano ma non è da interpretare in modo cattivo, ma dice che era assai difficile comunicare con lui o capirne i suoi stati d’animo o pensieri. Austin chiede quindi se potremo rivederlo in WWE e Triple H dice che se il pubblico lo vuole e sarà buono per loro, spera che riusciranno a superare le divergenze avute. Rimpiange solamente che non sono riusciti a lasciarsi alle spalle tutte le altre cose che hanno portato all’addio di Punk.

Austin poi vuole fare un po’ di abbinamenti:

Shawn Michaels - miglior performer nel ring e Austin concorda

Ric Flair - migliore all around performer (performer a tutto tondo, ndr), Austin concorda

Kevin Nash - non propriamente sveglio per il business, ma duro a superare la sua personalità se qualcosa non gli piace. Molto schietto.

Scott Hall - il ragazzo dal quale ha importato di più in WWE, uno dei più sottovalutati talenti e un grande psicologo

Eddie Guerrero - fantastic e gli manca da morire. Era così divertente quando era libero di fare “l’Eddie”

Bill Goldberg - ammette che Goldberg ha cambiato l’intesità del business, aveva un’esplosiva intensità

Paul Heyman - cammina sulla linea tra pazzo e genio

Owen Hart - uno dei migliori e simpatici ragazzi che ha conosciuto, una situazione tragica. Dice che Owen era così bravo sul ring che avrebbe avuto il miglior match della serata comunque anche se avesse cercato di farne uno negativo di proposito.

Bret Hart - incredibilmente tecnico, incredibile sul ring ma forse si è preso troppo sul serio in certe situazioni

The Undertaker - rispetto

Kane - costantemente sottostimato. Austin concorda

Pat Patterson - un genio per il business e lo rispetta molto

Michael Hayes - incredibilmente sottostimato per il contributo dato al business

Austin chiede se Triple H preferisce essere pro wrestler o sports entertainer. Triple H capisce la distinzione che Austin sta chiedendo. Ama lottare perché è questo che fanno alla fine della giornata. Capisce che il pro wrestler è limitante visto che tantissime persone per esempio fanno le leghe minori del football e poi finiscono per farcela in NFL, mentre tanti lottano ma pochissimi ce la fanno a essere una Superstar WWE.

Austin passa quindi alla situazione contrattuale dell’attuale WWE World Heavyweight Champion Brock Lesnar. HHH dice di parlarne costantemente con Brock su cosa accadrà e su quali sono le sue intenzioni al riguardo. Pensa che Brock crede di avere questioni in sospeso altrove, ma hanno un buon rapporto e parlano spesso di come sia speciale quando Brock appare e scatena l’inferno. Austin chiede quindi se HHH ritiene che la Streak andasse interrotta o meno. HHH non sa cosa fosse meglio al riguardo ma capisce benissimo il valore di ambedue le scelte.

Austin chiede quindi qualcosa riguardante i tapings di domani sera (stasera, ndr) di SmackDown, per poi passare a un’opioni di Triple H sulla sconfitta dei Seattle Seahawks nel Super Bowl 49 (che Triple H ha visto live). Pensa che hanno pensato troppo su come giocare le loro occasioni e non hanno colto al volo le occasioni che gli si presentavano durante il match.

Dopo questa divagazione Austin dice che ha qualcuno che grugnisce nel suo orecchio e Triple H scherza dicendo sulla cosa dicendo che hanno ancora 10 minuti. Austin dice che Kevin Dunn gli sta parlando nell’orecchio e hanno apparentemente ancora 5 minuti.

Austin stringe i tempi e chiede degli script dei promo e se hanno fiducia nelle abilità dei talenti. HHH dice che è una via di mezzo tra livello di fiducia e abilità perché è TV live e devono stare attenti a cosa viene detto.

Steve chiede cosa HHH vorrebbe cambiare a Raw, se c’è. HHH tornerebbe alla due ore, se potesse. Dice che la terza ora dello show è incredibilmente difficile da gestire e scrivere e quindi Austin chiede se è d’accordo con questa scelta della terza ora, ma HHH dice di non aver potere in merito visto che è una scelta di Vince ed economica della federazione e quindi cerca sempre di evitare meeting simili.

Triple H divaga un po’ dal discorso originario e dice che vorrebbe concedere più tempo alle Divas durante lo show. E Austin inserisce quindi lo spazio che hanno le Divas NXT, con Triple H che spiega a  Steve che loro possono vantare un sacco di donne che guardano il prodotto e quindi vorrebbe puntare su questa categoria maggiormente (e NXT lo dimostra, ndr). Austin chiede a HHH quando tornerà sul ring, quindi Triple H dice che non vuole anticipare troppo ma il momento si sta avvicinando anche perché non si sta allenando per nulla due volte al giorno. Quindi Austin chiede come prosegue l’allenamento, e HHH dice di star bene, senza particolari fastidi o dolori e quindi riesce a giocare perfettamente con i propri figli.

L’intervista si chiude con HHH che si dice lieto di ripetere in futuro l’esperienza, anche perché vorrebbe raccontare di come Austin una volta gli fece da “sacco di patate” nel ring. E, su queste parole, Austin afferra tutti i suoi fogli e il podcast si conclude.

Appena ci saranno maggiori dettagli su alcuni passaggi del podcast non mancheremo di tradurli. Quindi continuate a seguirci qui su WrestlingRevolution.it!

Fonte: Lordsofpain.net & WrestlingRevolution.it

 
Feb03

Podcast Stone Cold Steve Austin con ospite Triple H: traduzione della prima parte

Di seguito la prima parte della traduzione  del live report effettuato da Lordsofpain.net del Podcast di Stone Cold Steve Austin con ospite Triple H, COO della WWE, andato in dal Pepsi Center di Denver in esclusiva sul WWE Network subito dopo la conclusione di Monday Night Raw.

Austin porta subito a galla l’argomento controverso della settimana, la Royal Rumble. Austin afferma che ormai sembra che la kayfabe sia morta e chiede a Triple H quanto sia difficile lavorare sul booking in queste condizioni. HHH afferma che è veramente duro. Afferma che internet è una componente che ha modificato tanto il business, in quanto ora il fan si accorge con molta più velocità quando una federazione sceglie su quale cavallo puntare. Triple H dice che un certo pubblico anche fuori dai palazzetti ha fischiato Roman Reigns per il push che sta ricevendo, ma il pubblico di altre zone non lo ha fischiato, come per esempio durante i live events svolti in questo week end appena trascorso facendo capire quindi come sia un fattore variabile, questo. Austin dice che alcuni fans ritengono che Reigns non è ancora in grado di sopportare un push simile, ma Triple H risponde che c’è solo una persona che può prendere tali decisioni e questo è Vince McMahon. Il COO afferma che della Rumble hanno parlato e discusso tanto rivelando che ci sono state tante possibilità vagliate, così Vince le ha raccolte e messe insieme. HHH dice che nessuno è perfetto, Vince stesso e il writing team affermando che Vince non sempre ha fatto la scelta giusta, ma ha comunque un buon record su scelte positive intraprese nell’arco degli anni.

Successivamente si passa a lodare il match tra Seth Rollins e Daniel Bryan di Raw, per poi tornare sull’argomento Reigns con Triple H che afferma la difficoltà ambientale in certe locations. HHH ci ricorda come metà del pubblico fischia Cena e come metà lo acclama, eppure fa fare sempre il sold out nelle arene. Dice che è difficile trovare la star che ogni singola persona acclama. Afferma che durante l’Era Attitude era più semplice lavorare perché c’era un target preciso verso cui rivolgere il prodotto, mentre ora la WWE è aperta a diversi gruppi di fans anche demograficamente parlando. Porta anche ad esempio su quanto prima fosse difficile avere anticipazioni precise, mentre adesso anche i mass media spesso si occupano dell’argomento. Austin dice di non aver avuto tempo per sondare l’umore su twitter, ma pensa che il booking effettuato a Raw abbia un po’ migliorato il risentimento che parte del pubblico ha nei confronti di Roman. Afferma che stasera è stato brillante e che la fine di Raw secondo lui lo ha aiutato, dicendo che è questo quello di cui ha bisogno e Triple H è d’accordo con Austin. HHH dice che secondo molti lui non è pronto, ma ritiene che nessuno è mai pronto per qualcosa di simile, se non lavorando duramente per diventarlo, perché un lottatore può sempre pensare di essere pronto per il top, ma poi quando ti ritrovi lì devi dimostrare di avere le spalle larghe per sopportare tutta quella pressione che l’essere il top porta con se.

Triple H ricorda di come lui non fosse pronto nel 1996 e se avesse vinto il King Of The Ring, come era previsto, al posto di Steve Austin, avrebbe miseramente fallito. Sapeva di non essere pronto e che non avrebbe avuto successo quell’idea. Austin cambia argomento e decide di passare a come il Main Event di WrestleMania prenderà vita. HHH dice che la WWE ha dimostrato già di essere un libro senza fine e quindi non puoi mai aspettarti niente di certo oggi perché non sai quello che arriverà nell’immediato futuro.

A questo punto Austin fa una domanda scomoda a Triple H dicendo come avrebbe visto la sua via d’uscita nel caso in cui non avesse sposato Stephanie McMahon. HHH crede che avrebbe comunque ottenuto un lavoro simile, sempre dietro le quinte, ricordando che da subito lui si è innamorato del processo creativo e del “making of” del pro wrestling e ha cominciato a parlare con Vince di questi aspetti ben prima che cominciasse a frequentare sua figlia. E poi ricorda un po’ il lavoro che sta svolgendo con i talenti di NXT e “si toglie il cappello” nei riguardi di Vince per avergli lasciato tutta questa libertà creativa.

Steve passa quindi alla prima domanda di twitter, chiedendo se sia un beneficio per un talento andare in una scuola di wrestling e poi mettersi al pc o se è preferibile lavorare direttamente nel circuito indies. HHH dice che ovviamente dipende da persona a persona, per esempio Kurt Angle ha imparato come funziona il business più velocemente di chiunque altro lui abbia mai visto durante la sua intera carriera. Dice che spesso è difficile togliere le brutte abitudini che qualche talento sviluppa nel circuito indipendente, c’è chi è una spugna e assorbe tutte le nozioni che gli vengono date per adattarsi a quello che la WWE cerca e c’è chi invece nasce e continua su quella stessa strada.

Ci tiene a precisare che loro non vogliono stravolgere o cambiare quello che i wrestlers imparano nella loro carriera indy, ma vogliono solamente che cambino il loro modo di lavorare per adattarsi a quello che piace al fan WWE. Dice che se la WWE è la compagnia con maggiore successo c’è un motivo ben preciso e quindi Austin chiede al COO cosa ammira nel prodotto di NXT. Riguardo il format diverso di NXT, Triple H dice di dare ascolto alla fanbase e spesso e volentieri mette onscreen quello che lui stesso vorrebbe vedere. Conosce bene quale fanbase segue lo show e quindi quello che vogliono vedere. Spesso preferisce dare poche informazioni per i promo ai talenti e lasciare che siano loro stessi ad integrare i discorsi in modo da apprendere maggiormente come comportarsi di fronte a certi tipi di folle. Austin chiede quindi se NXT è ancora considerabile come un territorio di sviluppo. Il COO afferma quindi che è ancora visto in questo modo, ma che allo stesso tempo la qualità degli shows e del roster ha fatto sì che diventasse di fatto un nuovo brand della federazione. Vuole mettere lo show on the road e mandarli ad affrontare diversi tipi di pubblico. Prende per esempio poi Finn Balor che ha lottato per tutto il mondo sotto il nome di Fergal Devitt, eppure racconta come lui è rimasto impressionato da tutti gli accorgimenti che Triple H gli ha dato su telecamere, luci e inquadrature per la sua entrare e Finn è rimasto piacevolmente sorpreso di scoprire tutti questi dettagli che per esempio in Giappone non aveva neanche mai lontanamente sfiorato dove alla fine doveva solo arrivare sul ring e fare quello che lui sa fare meglio. Triple H dice anche che ha diversi camera feeds nel suo ufficio per lavorare su diversi aspetti delle entrate e dei personaggi dei talenti a NXT.

La prossima domanda tramite Twitter chiede se Triple H vede attualmente qualcuno che possa diventare il nuovo John Cena o Hulk Hogan. Triple H risponde che vede diversi ragazzi e ragazze avere quell’”IT” factor, ma il business è radicalmente cambiato nel corso degli anni. Ora non si può essere un top nel ring o nei promo o il migliore nel saltare qua e là, ma servono diversi pezzi che vadano a comporre un puzzle più grande e una immagine più chiara. Prende per esempio il personaggio di The Undertaker che poteva essere dato a 100 diversi lottatori che avrebbero fallito, ma “Mark” ha preso l’idea di Vince McMahon e l’ha resa sua e ritiene che il personaggio di Undertaker sia il migliore che lui abbia mai visto nel business.

Continua…

Fonte: lordsofpain.net & WrestlingRevolution.it

 
Gen29

Seth Rollins: "Triple H è il mio mentore, ma non mi dispiacerebbe affrontarlo in un match"

Seth Rollins ha recentemente partecipato al nuovo podcast "Gorilla Position" di TalkSport.com (disponibile a questo link), dove tra le altre cose ha parlato del suo rapporto con Triple H e di un potenziale match contro di lui:

"Non mi dispiacerebbe fare un match con Triple H un giorno, un single match. So che ciò è interessante considerata la nostra attuale affiliazione, ma non deve esserci sempre un elemento d'odio - potrebbe essere un match per competizione. Lui è una pietra di paragone, ha fatto molto in particolare per me e vorrei solo testare l'acqua a un certo punto. Penso che sarebbe un match molto interessante.

Per me lui è stato un mentore incredibile. Davvero non si può chiedere un mentore migliore di The Game in persona. Se guardate a quello che ha fatto lui nel nostro business negli ultimi 20 anni e alla sua posizione nella compagnia, è incredibile. Lui pensa alle cose in un modo così diverso, tra l'altro. Potreste non pensare questo di lui - molte persone potrebbero pensare che lui sia molto conformista o non aperto al cambiamento - ma dai, lui pensa alle cose in un modo così diverso e ama assolutamente la WWE. La ama proprio, è la sua passione."

 

Fonte: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it

 
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