Chad Dukes della CBS Radio Washington DC 106.7, The Fan e ChadDukesWrestling.com hanno recentemente parlato con l’ex TNA star Samoa Joa. Vi riportiamo degli estratti delle interviste:
Il ritorno in Ring of Honor:
“Penso che ad un certo punto della tua carriera esamini di nuovo alcune cose e un cambiamento è buono. Buono per i fans, buono per me e per tutto il movimento. Sono entusiasta se penso ai nuovi match per me, soprattutto contro quei lottatori col quale non ho avuto modo di lottare che nel corso degli anni sono emersi o stanno emergendo dotati di immenso talento e col quale non vedo l’ora di “mixarmi” per vedere cosa ne uscirà fuori. Posso dire che è stato un po’ un miscuglio di fattori e ragioni varie. Dovevo prendere questa importante decisione, mi sono guardato intorno e ho pensato che fosse il momento giusto per ributtarmi in questa realtà”.
La ROH sta cercando di diventare la promotion numero 2 degli USA:
“Non ho davvero una precisa idea di quali siano le reali intenzioni di Sinclair. Non ho avuto a che fare molto con la nuova gestione. Sono di ritorno dopo una lunga assenza, penso che ho lavorato per la Ring Of Honor nel 2008 per l’ultima volta. Penso che sono cresciuti e diventati un brand più grande e prendere me e altri atleti (Patron, Styles, ecc) sarà sicuramente un aiuto. Serve un lavoro importante in infrastruttura interna, una pianificazione accurata, decisioni sagge e tanto talento da far passare da quella porta”.
Alcune persone ritengono che la Styles Clash di AJ Styles dovrebbe essere bannata:
“Ho subito la Styles Clash diverse volte e AJ è un formidabile atleta e non è stato un problema per la mia sicurezza subire quella mossa, mai. Capisco come si possono sentire alcune persone, ci sono stati ovviamente infortuni a seguito di quella mossa, ma so per la mia lunga esperienza che quella mossa è pericolosa tanto quanto altre, ti puoi infortunare con quella come puoi infortunarti con un’altra. Io personalmente non ho avuto mai problemi con la Styles Clash”.
La possibilità di affrontare di nuovo CM Punk:
“Il tempo lo dirà e ovviamente gran parte della responsabilità perché ciò accada è sua viste le obbligazioni contrattuali che ha con la UFC. So che si sta allenando duramente per il suo debutto e so che vuole stupire tutti; se vuole può venire qui, ricominciare da zero con me e vedere cosa ti rimane da dare dopo che sei entrato nell’ottagono”.
Possibilità di fare MMA:
“Non ci ho realmente mai pensato. Mi piace allenarmi, mi alleno con un gruppo di ragazzi straordinari locali e quando prima lavoravo full time avevo un gruppo di allenamento in California, è un tipo di mondo che è sempre stato un po’ attorno a me. Amo il pro wrestling, sono un pro wrestler e amo quello che faccio”.
Top star del circuito indipendente a WWE NXT:
“Sono felicissimo per questi ragazzi che stanno ottenendo tutto questo successo a NXT. Chiunque conosca i sacrifici che porta la vita del wrestling indipendente sa quanto si deve sgobbare e per anni è stata una sorta di connotazione tra il lavoro nelle indies e l’impossibilità di poterlo fare anche per una compagnia più grande. Vedere questi ragazzi farlo così bene penso che sia indicativo di quello che si può trovare nel circuito indipendente nella maggior parte dei casi. Penso che Hunter (Triple H, ndr) ha cominciato a capire questa cosa. Penso che la maggior parte dei lottatori rispetti il loro viaggio che li ha portati lì, rispetti vederli sgobbare, lottare con passione e amore per quello che fanno e in più loro (la WWE e i fans, probabilmente) realizzano che lì fuori c’è del talento”.
Possibilità di andare WWE e cominciare da NXT:
“Non mi sono mai tirato via da un’opportunità di mettermi alla prova. Ogni federazione dove ho lottato inizialmente non mi voleva. Ricordo il mio primo show per la Ring Of Honor dove Gabe Sapolsky (ai tempi head booker della ROH) mi ha detto “Ehi ascolta, non possiamo permetterci un volo dalla California tutti i mesi, probabilmente sarà un accordo per una sola serata” e poi sono tornato nel backstage e una volta passata quella tenda mi ha detto “sei in ogni show”. Penso che quando arrivi al punto e mostri quello che sai fare prima o poi qualcosa ti viene riconosciuto. Ho sempre fermamente creduto che non si può negare il talento e la “crema” arriva sempre al top. Queste sono due cose che voi potrestew vedere come cliché in tutti gli sport, non solo nel pro wrestling, ma è qualcosa in cui credo davvero. Alla fine del giorno, se tu hai talento, arrivi. Devi trovare le opportunità, porte, finestre e fare quello che devi fare per arrivare dove vuoi”.
Fonte: lordsofpain.net & WrestlingRevolution.it