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Feb26

Intervista a Samoa Joe: il suo ritorno in ROH, il match contro CM Punk, NXT e altro

Chad Dukes della CBS Radio Washington DC 106.7, The Fan e ChadDukesWrestling.com hanno recentemente parlato con l’ex TNA star Samoa Joa. Vi riportiamo degli estratti delle interviste:

Il ritorno in Ring of Honor:

“Penso che ad un certo punto della tua carriera esamini di nuovo alcune cose e un cambiamento è buono. Buono per i fans, buono per me e per tutto il movimento. Sono entusiasta se penso ai nuovi match per me, soprattutto contro quei lottatori col quale non ho avuto modo di lottare che nel corso degli anni sono emersi o stanno emergendo dotati di immenso talento e col quale non vedo l’ora di “mixarmi” per vedere cosa ne uscirà fuori. Posso dire che è stato un po’ un miscuglio di fattori e ragioni varie. Dovevo prendere questa importante decisione, mi sono guardato intorno e ho pensato che fosse il momento giusto per ributtarmi in questa realtà”.

La ROH sta cercando di diventare la promotion numero 2 degli USA:  

“Non ho davvero una precisa idea di quali siano le reali intenzioni di Sinclair. Non ho avuto a che fare molto con la nuova gestione. Sono di ritorno dopo una lunga assenza, penso che ho lavorato per la Ring Of Honor nel 2008 per l’ultima volta. Penso che sono cresciuti e diventati un brand più grande e prendere me e altri atleti (Patron, Styles, ecc) sarà sicuramente un aiuto. Serve un lavoro importante in infrastruttura interna, una pianificazione accurata, decisioni sagge e tanto talento da far passare da quella porta”.

Alcune persone ritengono che la Styles Clash di AJ Styles dovrebbe essere bannata:

“Ho subito la Styles Clash diverse volte e AJ è un formidabile atleta e non è stato un problema per la mia sicurezza subire quella mossa, mai. Capisco come si possono sentire alcune persone, ci sono stati ovviamente infortuni a seguito di quella mossa, ma so per la mia lunga esperienza che quella mossa è pericolosa tanto quanto altre, ti puoi infortunare con quella come puoi infortunarti con un’altra. Io personalmente non ho avuto mai problemi con la Styles Clash”.

La possibilità di affrontare di nuovo CM Punk:

“Il tempo lo dirà e ovviamente gran parte della responsabilità perché ciò accada è sua viste le obbligazioni contrattuali che ha con la UFC. So che si sta allenando duramente per il suo debutto e so che vuole stupire tutti; se vuole può venire qui, ricominciare da zero con me e vedere cosa ti rimane da dare dopo che sei entrato nell’ottagono”.

Possibilità di fare MMA:

“Non ci ho realmente mai pensato. Mi piace allenarmi, mi alleno con un gruppo di ragazzi straordinari locali e quando prima lavoravo full time avevo un gruppo di allenamento in California, è un tipo di mondo che è sempre stato un po’ attorno a me. Amo il pro wrestling, sono un pro wrestler e amo quello che faccio”.

Top star del circuito indipendente a WWE NXT:

“Sono felicissimo per questi ragazzi che stanno ottenendo tutto questo successo a NXT. Chiunque conosca i sacrifici che porta la vita del wrestling indipendente sa quanto si deve sgobbare e per anni è stata una sorta di connotazione tra il lavoro nelle indies e l’impossibilità di poterlo fare anche per una compagnia più grande. Vedere questi ragazzi farlo così bene penso che sia indicativo di quello che si può trovare nel circuito indipendente nella maggior parte dei casi. Penso che Hunter (Triple H, ndr) ha cominciato a capire questa cosa. Penso che la maggior parte dei lottatori rispetti il loro viaggio che li ha portati lì, rispetti vederli sgobbare, lottare con passione e amore per quello che fanno e in più loro (la WWE e i fans, probabilmente) realizzano che lì fuori c’è del talento”.

Possibilità di andare WWE e cominciare da NXT:

“Non mi sono mai tirato via da un’opportunità di mettermi alla prova. Ogni federazione dove ho lottato inizialmente non mi voleva. Ricordo il mio primo show per la Ring Of Honor dove Gabe Sapolsky (ai tempi head booker della ROH) mi ha detto “Ehi ascolta, non possiamo permetterci un volo dalla California tutti i mesi, probabilmente sarà un accordo per una sola serata” e poi sono tornato nel backstage e una volta passata quella tenda mi ha detto “sei in ogni show”. Penso che quando arrivi al punto e mostri quello che sai fare prima o poi qualcosa ti viene riconosciuto. Ho sempre fermamente creduto che non si può negare il talento e la “crema” arriva sempre al top. Queste sono due cose che voi potrestew vedere come cliché in tutti gli sport, non solo nel pro wrestling, ma è qualcosa in cui credo davvero. Alla fine del giorno, se tu hai talento, arrivi. Devi trovare le opportunità, porte, finestre e fare quello che devi fare per arrivare dove vuoi”.


Fonte: lordsofpain.net & WrestlingRevolution.it

 
Feb19

Stralci di interviste rilasciate da Daniel Bryan e Triple H

Qui di seguito potete trovare due stralci di interviste rilasciate da Daniel Bryan (per Turnbuckle Weekly) e da Triple H (per WWE.com).

Daniel Bryan ha recentemente parlando nel “Turnbuckle Weekly” con Chuck Carroll, che potete ascoltare interamente sull’indirizzo URL Washington.CBSLocal.com. Vi riportiamo alcuni tratti salienti di tale intervista:

– Bryan ha rivelato che non era ufficialmente dichiarato pronto a tornare sul ring sino al giorno prima che ha effettivamente messo piede sul ring contro Kane nei tapings di SmackDown. Quando ha effettuato l’annuncio che sarebbe stato uno dei partecipanti della Royal Rumble era certo solo al 90% che avrebbe ottenuto per tempo il via libera dai medici.

– Bryan ha detto di essere stato in contatto con la WWE circa tre settimane prima dell’annuncio del suo ritorno. Bryan ai tempi comunicò che il trattamento stava finalmente funzionando e che si stava rimettendo in forma per tornare sul ring.

– Gli è stato chiesto al riguardo della cattiva reazione che Roman Reigns ha ricevuto alla Royal Rumble. Brayn ha risposto che secondo lui ha meno a che fare con il superzelo di Philadelphia. Secondo lui i fischi sono arrivati perché nel pubblico c’erano tanti hardcore fan della WWE venuti da tutti gli Stati Uniti per assistere all’evento.

 

Vi riportiamo alcuni stralci dell’intervista settimanale che Triple H rilascia a Michael Cole in esclusiva per WWE.com:

- Cole chiede a Triple H cosa ne pensa di John Cena vs. Rusev per lo United States Title a WWE Fastlane. Triple H crede che Rusev ha mandato un messaggio importante a Cena, forte e chiaro, che forse la fine del suo tempo è vicina.

- I due parlano riguardo a Daniel Bryan vs. Roman Reigns a Fastlane e  Triple H menziona il fatto che Bryan potrebbe essere il miglior wrestler nella WWE in questo momento. Triple H dice che ha visto Reigns determinato a fermarlo e non ha intenzione di bloccarsi di fronte a nulla per arriva a quello che vuole. HHH ritiene interessante vedere se l’abilità tecnica riuscirà a sconfiggere la vecchia moda di tirare calci in culo senza fronzoli.

- Cole scoperchia il vaso di Pandora portando l’argomento Sting. HHH vuole per prima cosa scusarsi anche pubblicamente con Ric Flair per quanto accaduto a Raw; i due hanno parlato in privato e sistemato le cose dando la colpa alla passione e alla situazione legata a Sting.

Triple H prosegue parlando di Sting e della Monday Night War. Il COO crede che l’arrivo di Sting non riguardi lui, ma riguardi il fatto che Sting vuole portargli via la WWE. I fan chiedo e cantano di lui ma non sanno quello che c’è in gioco; Sting dovrà camminare sul cadavere di Triple H per aver successo in quello che ha in mente. Per Triple H non c’è niente di più importante per lui che la WWE e la famiglia. Lotterà per questo fino al suo ultimi respiro e Sting dovrà decidere se ne varrà la pena continuare questa lotta. HHH andrà fino in fondo e Sting non sopravviverà.


Fonte: pwmania & WWE.com e WrestlingRevolution.it

 
Feb17

Intervista a CM Punk: il suo debutto, il rapporto con Lesnar e il ritorno al pro wrestling

CM Punk ha parlato con TMJ4 in Wisconsin nello scorso week end parlando I WWE, UFC e altro. Eccovi alcuni passaggi tradotti:

Allenarsi a Roufusport MMA Academy a Milwaukee:

"Penso che chiunque abbia calcato almeno una volta un camp è conscio del fatto che il mio competere in UFC è buono per lo sport. Se avessi pensato che venendo qui avessi sacrificato della qualità, solo perché è distante 90 minuti, sarei andato altrove”

Non essere intimidito per il primo match in UFC:

"Non lascio che quello che non conosco mi impedisca di fare una qualsiasi esperienza di vita. Non mi fermo dall’andare in un paese straniero solo perché non conosco la lingua. Questo è simile. Ho fatto i bagagli e sono andato in Giappone senza conoscere nessuno e senza parlare la lingua”.

Essere in contatto con Brock Lesnar:

"Ho parlato con lui e si è offerto di darmi tutto il suo aiuto, anche importunandolo con domande stupide. E’ figo sapere che mi supporta. E’ un buon ragazzo da conoscere”.

Quando sarà il suo primo match:

"Non ne sono sicuro. Mi comporto come se il match fosse domani, ma so quali sono le insidie. Sono in un percorso accelerato. Questo è come se fosse il college e io sto cercando di fare quattro anni in uno. Sono qui da circa un mese adesso, altri cinque mesi e saremo pronti per metterci seduti e parlarne, vedere a che punto è il mio peso e vedere come mi sentirò. Non è più dipeso solo da me, ma è in mano ai miei allenatori. Tiro solo ad indovinare, ma penso Ottobre, Novembre, Dicembre. Ma vedremo. Sono completamente conscio che potrebbe essere più tardi, ma potrebbe essere anche prima”.

Pensa al ritorno nel mondo del wrestling?

"Non ci penso per niente. Sono molto concentrato sul mio obiettivo. Ho fatto tutto quello che ho potuto nel pro wrestling. E non mi piace andare indietro. Ho, quello che penso, un futuro brillante”.

Fonte: lordsofpain.net & WrestlingRevolution.it

 
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