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Apr11

Intervista a CM Punk: Il suo periodo in WWE, la 'politica', come si sente ora, le MMA e altro

Il blog Extra Mustard di Sports Illustrated di recente ha tenuto un'intervista con CM Punk. Il pezzo completo è disponibile a questo link, qui di seguito ne trovate i punti salienti:

La tua testa è in una situazione diversa ora. Anche il tuo corpo, credo. Quanto l'ha colpito fisicamente fare wrestling?
"Quando ho smesso di fare wrestling sono letteralmente stato steso a letto per due settimane. In molti modi mi sto ancora riprendendo dall'aver fatto quella vita. Ho sicuramente attraversato un periodo di transizione, probabilmente misto a un po' di depressione - svegliarsi e non sapere cosa fare. Normalmente si svegli per prendere un aereo, in una zona diversa. Ma sì, fisicamente ti prendi un pestaggio."

Senti di essere in competizione quando sei in WWE?
"È sicuramente una competizione. Il backstage è così infestato dagli squali e politico. È quasi comico. Molte persone sono più interessate a quello che succede dietro le quinte rispetto a quello che vedono in televisione. In molti modi è più affascinante. È di sicuro una competizione."

Hai voce in capitolo nelle storyline?
"Sì, alla fine. Ma ero uno dei pochi. E anche in questo, potevo fare una raccomandazione ma alla fine della giornata è la compagnia e la parola di Vince."

C'è stato un momento catalizzante in cui hai deciso di voler lottare nelle MMA?
"Direi che ci sono stati molti piccoli momenti. Avevo raggiunto praticamente tutto quello che volevo. Ero stanco di essere on the road, stanco di essere picchiato. La maggior parte dei grandi motivi avevano a che fare con la mia salute. Come farsi l'operazione chirurgica al ginocchio e poi sentirsi dire 'Dovrai essere sul ring tra tre settimane'. Io ero tipo 'È fantastico. Posso fregarmene e fare il duro. Ma non sarebbe più intelligente darmi sei settimane?' Cose del genere. Anche in questo caso, si tratta del backstage così spietato e politico. Mi sentivo come se stessi sempre combattendo. Preferirei mille volte chiudere la porta della gabbia e combattere davvero."

Non c'è molta 'materia grigia' nelle MMA:
"Esattamente. Nel pro wrestling, è falso. Le persone si sentono sempre offese da questa parola. 'No, ci piace dire che è predeterminato'. Per una qualche ragione, le persone si arrabbiano per il falso; predeterminato facilita il colpo? È falso. Alla fine in realtà non significa nulla. Così dopo un po', ero tipo 'Combattiamo davvero e vediamo cosa succede'. Ora lo farò."

Cosa ti rende un buon pro wrestler?
"Be', questa è un'altra cosa in quel mondo fasullo. Che cosa significa essere un buon wrestler finto? Questa è una crisi di identità con cui penso di aver lottato. Non importa se sei il migliore; qualcun altro scelte chi vogliono al posto al top."

Ma tu eri particolarmente abile nella coreografia:
"Penso di essermi collegato con la gente. E la gente guida lo sport. Se a loro non piaci - o non gli interessa di te e si siedono sulle loro mani o si fanno una pisciata o prendono i popcorn quando ci sei tu - in quel momento non sei bravo. Ma se riesci a catturare l'attenzione di una stanza, che si tratti di 300 o 80.000 persone, è lì quando sei bravo."

Torniamo alla politica in WWE. Questa c'è tra i fighter?
"Ti chiedi, mi hai davvero dato un pugno in faccia? Dici che è stato un incidente, ma io ti conosco e penso tu sia uno stronzo e ti ho visto fare questo ad altre persone. Lo stai facendo a me? Mi stai prendendo a calci nelle costole più forte che puoi? No, no lo farei mai! Nelle MMA so che l'altro ragazzo proverà a prendermi a calci nelle costole più forte che può. No, non maliziosamente. Ma sono stato nel ring di wrestling con molti ragazzi con cui mi chiedevo 'Sta cercando di farmi male? È arrabbiato perché perderà?' Non devo più avere niente a fare con quelle stronzate. È una manna dal cielo."

 

Fonte: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it

 
Apr11

Intervista a Manik: La morte di Perro Aguayo Jr, la sua maschera, progetti per il futuro e altro

La star TNA Manik (aka TJ Perkins) è apparso nell'ultimo episodio di The Wrestling Podcast V2 con Adam Davey. L'intervista completa è disponibile a questo link, qui di seguito ne trovate i punti salienti:

Se la maschera ostacola il suo push in TNA:
"La domanda che si sta facendo mi è stata posta fin dal giorno che ho preso in mano quella maschera. In un certo senso sì, credo di sì. Questa non è la prima volta che sento che [la maschera] mi penalizza in modo creativo, e anche le persone all'interno della compagnia la pensano in questo modo. Perché per tutte queste persone questo ragazzo indossa una maschera e un costume intero e non parla? Lui è spiritoso, carismatico, ha un look da bravo ragazzo. Portare una maschera e cose del genere ti mette in una posizione in cui non hai la stessa libertà. Ma questo non è uno sprint, quindi mi dà anche molto su cui lavorare in termini di creazione del personaggio in un arco temporale più lungo. Penso sia una buona cosa, perché ci sono molte persone che diventano una supernova a un certo punto ma poi si guardano indietro e si dicono 'Merda, sono finito'. Preferirei guardarmi indietro tra diversi anni e dirmi che sono riuscito a farcela lentamente e a fare il più possibile. La complessità di questo personaggio e credo le restrizioni e le manette che si porta dietro, lentamente ma inesorabilmente riuscirò a staccare gli strati e a farci diverse cose."

Se le Bound For Glory Series tornaranno quest'anno:
"Oh, non ne sono sicuro. Egoisticamente spero di no, perché sono una junior e di solito non sono un candidato per lel Bound For Glory Series. Ma no, spero che tornino. Mi piace molto l'aspetto sportivo del wrestling quando riescono ai integrare tornei, circolari e stagioni. Non sono sicuro se tornerà qualcosa di simile. Potrebbe tipo dipendere da questi progetti che stanno per arrivare, perché potrebbe influenzare il modo in cui programmare alcuni eventi e cose del genere."

I suoi progetti per il futuro:
"Abbiamo un'altra settimana a Orlando e poi credo che lavoreremo alla fine di giugno, non so se abbiamo qualcosa di confermato. Abbiamo anche molti grandi progetti in arrivo durante l'estate, non ne ho tutti i dettagli in modo quindi non potrei dirveli in ogni caso. Ma quello che so, non sono autorizzato a dirlo perché è roba diversa rispetto a quella che abbiamo mai fatto. Questo dovrebbe essere eccitante da quanto ho capito. È all'interno del regno di Impact, eventi live e cose del genere. La roba che hanno sul tavolo, ci sono un po' di cose interessanti in lavorazione come destinazioni. Ma sì, è sicuramente roba legata al wrestling. In realtà spero in alcune collaborazioni con alcune forme non-wrestling. Il mio sogno era quello di essere un attore da rievocazione su alcuni di questi show di fantasmi, ma devo ancora trovare qualcuno con cui iniziare e penso che sarebbe fantastico."

La morte di Perro Aguayo Jr:
"Mi ha dato pena per i primi giorni e probabilmente ho rivissuto quel minuto di tempo più e più e più volte per tutto il giorno e tutta la notte per giorni. Non ci ho pensato molto da allora. C'è stato un periodo definito di sentimenti in cui mi sono trovato ancora in quel ring per qualche giorno e poi sono riuscito ad arrivare a un punto, per lo più con l'aiuto di tutti quelli intorno a me. Di solito mi approccio con difficoltà al mio lavoro, ma in questo caso è stato quello che è stato. Di solito sono abbastanza attivo sui social media come sa chi mi segue, ma c'è stato un periodo in cui ci sono andato solo per un po' e Rey lo stesso. Sono rimasto bloccato in un luogo per un periodo di tempo e poi sono arrivato a un punto in cui era un buon momento per andare avanti con la comunità. L'impatto di Perito e tutto ciò che è successo è stato assorbito nel modo giusto e le persone sono cominciate a stare meglio. E piuttosto che lasciare che si trascinasse avanti e facesse più danni, ho sentito che tutti i soggetti coinvolti hanno cominciato a riunirsi."

Fonte: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it

 
Apr10

Intervista a Lanny Poffo sulla Hall Of Fame di suo fratello, il suo miglior match e altro

Lanny Poffo, fratello del Leggendario e ora nuovo Hall of Famer Randy “Machoman” Savage, è stato ospite di “Under The Mat Radio” per parlare di suo fratello, della Hall Of Fame, i suoi incontri preferiti e... Damien Sandow. Di seguito le parti più interessanti di questa intervista:

Come ha ricevuto la chiamata per l’introduzione di Randy Savage nella WWE Hall Of Fame:

“Ho tipo saputo per circa un anno che Randy sarebbe stato inserito... poi quando la WWE ha ufficialmente detto che l’avrebbero indotto (Savage, ndr) non ero sicuro che sarei stato io a fare il discorso. Tutti dicevano che sarebbe stato Hogan a fare il discorso d’introduzione ma io ho semplicemente pensato che sarebbe stato più logico che fossi io a farlo”.

Come la sua famiglia di sente con Randy finalmente Hall of Famer:

“Beh posso dirti come mi sento io e mi sento sollevato perché non continueremo a punire i fans e ora i fans dovranno trovare qualcosa di diverso per cui sentirsi punii. Mi sento sollevato come se un grande peso mi fosse stato tolto e sono stato contento che il discorso introduttivo è stato apprezzato”.

Con chi ha amato lottare durante il suo periodo in WWE (WWF, ai tempi):

“Devo dire che come Leaping Lanny ho amato lavorare contro Terry Funk e Bob Orton Jr. Ho fatto una migliore figura a perdere contro loro due piuttosto che la figura che  avrei fatto se avessi battuto Barry Harowitz. Ora direi che il mio miglior match da cattivo è stato contro Hulk Hogan”.

Damien Sandow:

“Ho parlato con i più giovani talenti e sono stati veramente recettivi nei miei confronti. Ne ho apprezzato uno in particolare, Damien Sandow, che è veramente una brava persona. Le persone pensano che mi ha rubato la gimmick, ma non è così. Io ho rubato la mia gimmick da tante persone, inoltre Bobby Heenan non si arrabbiò della cosa perché lui era “The Brain” (il cervello) e io arrivai sostenendo che fossi “The Genius” (il genio) e non mai sollevato il problema...!”. 

 

Fonte: DailyWrestlingNews.com & WrestlingRevolution.it

 
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